Canti, Musiche , Storie di Libertà,Pace .... per
una sana Costituzione democratica del nostro Paese
19 APRILE 2009 ore 16.00 CESANO BOSCONE (MI) TEATRO PIANA
24 APRILE 2009 ore 21.00 VIGEVANO (PV) PIAZZA DUCALE
25 APRILE 2009 ore 15.00 MADONNA DEL SASSO (VB) cortile municipio
inoltre saranno in concerto CON LO SPETTACOLO CANTADA da LAVUR
1 MAGGIO ore 21.00 OMEGNA (VB) CIRCOLO OPERAIO " E. Ferraris"
10 LUGLIO ORE 21.00 INVERIGO (NO) PIAZZA MUNICIPIO
TUTTE LE ENTRATE SARANNO LIBERE
Carcano Piero : voce,percussioni,kazoo
Grisolia Vittorio:violino, mandolino, flauti popolari, baghèt (cornamusa bg) ocarine,armonica bocca
Rota Gianni:chitarra acustica ed elettrica ,flauto, percussioni,voce
Buratti Davide contrabasso
Anzaldi Cristian : fisarmonica, chitarre elettriche e acustiche
Dopo il buon successo negli ultimi anni dei numerosi spettacoli realizzati per tutta Italia i CANTOSOCIALE ripropongono, in versione aggiornata VOCI RESISTENTI. aggiungendo una ricetta RICOSTITUENTE Lo spettacolo in forma di recital propone canti, musiche affiancate a monologhi brevi che raccontano storie (da fonti orali) legate tra loro dall'esigenza di TESTIMONIARE le diverse esperienze della resistenza al nazifascismo e testi che ricordano i valori che la Resistenza ha lasciato in eredità alla nostra Repubblica e alla sua Costituzione: Giustizia, Pace, Libertà... i valori su cui si fonda anche la nostra Costituzione di cui ricorre quest'anno il sessantesimo anniversario. Un doveroso tributo non solo a chi ha combattuto in montagna ma anche a chi ha rischiato la vita facendo da collegamento e da sostegno logistico magari nascondendo e proteggendo i partigiani, i renitenti alla leva e soprattutto si è opposto in vari modi al regime. Questi temi forti legati alla RESISTENZA saranno le tappe di un percorso che si snoda attraverso canti sociali storici , canzoni appositamente scritte dal gruppo, musiche e brevi ma intensi monologhi costruiti su testimonianze e racconti registrati negli anni dagli stessi protagonisti e recentemente pubblicati anche in un libro realizzato in collaborazione con l'associazione culturale Alambrado e l'Archivio di Storia Orale e Popolare "Fiorella Scaglioli". Uno spettacolo quindi per RICORDARE fatto di storie, voci e suoni che ci parlano di gente e luoghi ,di modi diversi con i quali è avvenuta l'opposizione a quel clima culturale di odio, razzismo, guerra, vincendo quotidianamente la paura con coraggio, attraverso la disubbidienza civile se non addirittura con l'eroismo della guerriglia Non mancheranno richiami ai valori della nostra COSTITUZIONE , la giustizia, il lavoro in primis che riteniamo fondanti del nostro vivere civile.
Il repertorio portante dello spettacolo è costituito oltre che dai classici : Bella Ciao(anche in un'inedita versione balcanica), Fischia il vento, Dalle belle città, Oh Germania che sei la più forte...anche da altri canti significativi dell'epoca come la dissacrante"Badoglieide", la Strehleriana "Ma mì", le drammatiche Canto dei Deportati, 13 milioni uomini .Importante anche il recupero di brani simbolo,veri e propri inni delle diverse brigate partigiane, operanti sia nell'Oltrepò che nel piacentino; nell'alessandrino, in Val Sesia e d'Ossola e sull'Appenino ligure'come "La Brigata Garibaldi", "Quando saremo a Varzi" , "Dai monti di Sarzana". Anche la poesia trova il giusto spazio nello spettacolo con suggestivi brani strumentali originali che accompagnano i versi di grandi poeti: Fortini, Pavese, Calvino e un particolare interesse un sentito omaggio a P.P.Pasolini. Molte infine sono anche le canzoni originali che il gruppo ha composto negli anni e che hanno costituito la colonna sonora dei numerosi spettacoli realizzati sulla Resistenza. Da "Canevino", sulla strenua battaglia combattuta sul colle Ortaiolo nell'Oltrepò Pavese dai resti delle brigate matteottine e vinta sconfiggendo oltre 250 tra soldati della Wermachts e delle Brigate Nere a "Storia di Pozzol Groppo" sulla strage efferata di giovanissimi partigiani della brigata Cornaggia, ad opera dei repubblichini sanguinari della Sicherheits, avvenuta nella scuola del piccolo centro pavese sul crinale della Val Staffora e della Val Curone, senza dimenticare "Zagròs, Cefalonia" sulle ultime ore delle truppe italiane fucilate dai nazisti nell'omonima isola greca e in " I. M. I" le drammatiche vicende degli internati militari italiani costretti alla schiavitù del lavoro coatto in Germania dalle truppe nazifasciste a cui rifiutarono di aderire a costo spesso della vita. Importanti anche le canzoni "Dòn cuntra le guèra" e "l'accento sulla A' tratte dai versi della filastrocche di Gianni Rodari e altri da canti di filanda e risaia come "Oh mama mia tegnim a cà" che aiutano a capire l'importanza di GIUSTIZIA, PACE, LAVORO, UGUAGLIANZA valori su cui si fonda la nostra Repubblica e la Costituzione e che è sempre bene riaffermare . Un lavoro quello del gruppo non solo di rivalutazione di un repertorio dimenticato ma anche di vera e propria "ricostruzione" di canzoni forse mai cantate di cui grazie all'importante ricerca fatta dagli storici lomellini Marco Savini e Maria Antonietta Arrigoni si sono ritrovati solo i testi senza musica, su fogli volanti e frutto di scritture private. Un'appassionante abbinamento dei versi scritti con musiche originali di atmosfera folk-rock comunque rispettose della matrice popolare ed acustica.