Domenica 30 marzo 2014-.03_30
Omaggio alla giornata bacchiana internazionale
e alla GIORNATA ORGANISTICA ITALIANA
promossa dalla A.I.O.C (Associazione Organisti di Chiesa)
Sette note verso il cielo
II Passeggiata organistica
guida la passeggiata Gian Mauro Banzola
1a TAPPA
ore 16,30 san Pietro Martire organo monumentale
Serassi - Lingiardi - Krengli (1808 - 1867 - 1927)
Chiesa di S. Pietro Martire
2a TAPPA
ore 17,00 chiesa di San Carlo
organo Mentasti (1884)
3a TAPPA
ore 17.45 chiesa di Santa Maria della Neve
organo Maroni-Biroldi (1847)
4a TAPPA
ore 18,15 Cappella di San Giovanni Battista presso Istituto Negrone
organo Vegezzi-Bossi (1904)
organista ed esecutore
Maestro Maria Cecilia Farina
guida della passeggiata
Mauro Banzòla
Programma degli esempi musicali che saranno proposti nella passeggiata organistica di Domenica 30 marzo 2014 dalla Organista: Maria Cecilia Farina
CHIESA : S.Pietro Martire
J.S. Bach 1685 – 1750
- Corale Herzlich tut mich verlangen BWV 727
- Preludio e fuga in mi minore BWV
533
A. Guilmant 1837 - 1911
- Méditation sur
le Stabat Mater op.63
CHIESA : S.Carlo
J.S.Bach 1685 – 1750
- Fuga
sopra il Magnificat BWV 733
- Corale Jesu meine Zuversicht BWV 728
C.Franck 1822 – 1890
- Da L’organiste: Quasi
allegro – Noël Angevin – Quasi andante – Vieux Noël
CHIESA : S.Maria
della Neve
F.G. Bertoni 1725 –
1813
- Sinfonia in Si bemolle maggiore
- Andantino in Mi bemolle maggiore
J.S.Bach 1685 – 1750
- Corale Erbarm’dich mein, o Herre Gott BWV 721
CHIESA : Cappella di
San Giovanni Battista Istituto Negrone
J.S.Bach 1685 – 1750
- Corale O
Mensch, bewein dein’ Sünde groß BWV
622
- Preludio e fuga in si minore BWV 544
A Milano si tiene una manifestazione musicale con numerosi
appuntamenti, con musicisti "di fama internazionale" ed itinerante
che è stata chiamata "Le voci della città". Ma che cosa sono queste
"voci" sono gli Organi che giacciono molte volte impolverati o smontati
e dimenticati nelle nostre chiese.
Per generazioni e generazioni l'organo è stato considerato
lo strumento di elezione per accompagnare le funzioni liturgiche nelle nostre
chiese accanto alla voce umana ed è diventato esso stesso una voce che si innalzava
a Dio accanto a quelle umane.
Una voce potente, conciliante e perchè no anche allegra,
dobbiamo sempre essere tristi e mesti?
Peccato che proprio questa sua caratteristica è quella meno
simpatica ai "bacchettoni della liturgia" che però non hanno
disdegnato di fare entrare in chiesa durante le funzioni di tutto e di più,
dimenticandosi del "signor organo" che è stato mandato in disonorata
pensione. Per fortuna qualcosa si sta muovendo, ci sono oggi molti giovani che
hanno affrontato lo studio della musica organistica e che sono tornati a
sedersi alla consolle per risvegliare i rinsecchiti mantici. In molte chiese di
Vigevano ci sono dei giovani che assicurano il loro servizio per
l'accompagnamento liturgico, nella nostra provincia di Pavia e in Pavia stessa
idem.
Qui a Vigevano abbiamo avuto la fortuna di vedere nascere nel giro di pochi anni ben due associazioni che si sono dedicate alla riscoperta del nostro patrimonio organaro "VoxOrgani" (che ha poi preso una direzione più vasta seguendo anche altri generi musicali e non) e l'ultima nata "Cantica Organi" che rimane esclusivamente focalizzata alla musica organistica.
L'Associazione Culturale Carlo Natale e Carlo Vella ha
voluto lo scorso 15 dicembre 2013 organizzare con il sostegno del Rotary Club
Vigevano Mortara e la direzione artistica di Cantica Organi la
"Passeggiata organistica Sette note verso il cielo" che ha toccato la
Cattedrale, la Chiesa di San Francesco, Santa Maria del Popolo e San Pietro
Martire, più una chiusura serale alla Madonna della Neve.
L'esperienza di questo momento itinerante alla riscoperta
delle nostra chiese e di quegli strumenti che abbisognerebbero di cure ed
attenzioni ha suscitato un vivo interesse.
Si tratta di un momento importante con la possibilità di
ascoltare quelle che sono le caratteristiche di questi organi e l'illustrazione
delle loro qualità e attuali condizioni.
Quindi domenica 30 marzo a partire dalle ore 16.15
appuntamento a San Pietro Martire per partire a fare una bella passeggiata per
Vigevano con tappa a San Carlo e conclusione alla cappella di San Giovanni
Battista al Negrone.
E' stata invitata a tenere le illustrazioni musicali dei
vari strumenti una solista molto importante come Maria Cecilia Farina che è
anche la responsabile pavese della Ass.Lingiardi e consulente del Servizio
Tutela Organi presso la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici
della Lombardia.[mm]
Maria Cecilia Farina, organista
Appartenente ad una famiglia di illustri musicisti pavesi, affianca all'insegnamento presso il Conservatorio "G.Verdi" di Milano un'intensa attività concertistica come organista e clavicembalista, esibendosi sia come solista che all'interno di gruppi strumentali. Condotti gli studi musicali accanto a quelli umanistici, si è diplomata presso il Conservatorio di Milano in Organo e composizione organistica, Pianoforte e Clavicembalo; presso il Conservatorio di Brescia in Musica corale e direzione di coro, laureandosi nel 1987 in Lettere moderne presso l'Università di Pavia col massimo dei voti e la lode. Si è quindi perfezionata per due anni in organo alla Musikhochschule di Vienna nella classe di Michael Radulescu e per tre anni in cembalo all'Accademia Chigiana di Siena con Kenneth Gilbert.
Premiata in alcuni concorsi organistici e clavicembalistici nazionali e internazionali, ha tenuto concerti nelle principali città italiane, in molti paesi europei, in Argentina, Israele e Corea del Sud, partecipando a manifestazioni e festival quali "Wienerorgelkonzerte" a Vienna, "Musica ai Frari" a Venezia, "Musica e poesia a S. Maurizio" a Milano, "Festival Estival de Paris", "Italiana 86" a Buenos Aires, "Tribute to Stradivarius" a Londra etc., suonando strumenti di altissimo valore storico-artistico (organo Arp Schnitger di Norden, organo Stellwagen di Lubecca, organo Sieber a S.Michele in Vienna, organi Riepp a Ottobeuren, Raphaelis a Roskilde e numerosi altri).
Ha effettuato registrazioni per RAI, Radio Svizzera Italiana, Israel B.C. e inciso come solista CD per Ermitage, Discantica , Sarx e Stradivarius (per quest'ultima etichetta ha partecipato all'integrale delle Sonate di Domenico Scarlatti a cura di Emilia Fadini).
E' consulente del Servizio Tutela Organi presso la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia.
E' organista e clavicembalista dell'Arion Consort & Choir del Collegio Ghislieri di Pavia.
Appassionata alla ricerca musicologica, ha tenuto conferenze e lezioni-concerto per l'Università di Pavia, la Scuola di Musica di Fiesole, il Museo Teatrale alla Scala e pubblicato studi e contributi per editori quali Casa Ricordi e Zanibon e per la rivista culturale KOS.
La Provincia di Pavia le ha affidato la supervisione e il coordinamento scientifico del volume "Organi storici in Provincia di Pavia - Viaggio all'interno della più antica macchina da musica", pubblicato nel dicembre 2004.
Vedi info sulla passeggiata di Dicembre 2013
http://concertodautunno.blogspot.it/2013/12/20131215-passeggiata-organistica-di.html
Intervista esclusiva di CONCERTODAUTUNNO
a Maria Cecilia Farina:
1) Visto che ti sei occupata di un censimento degli organi nella provincia di Pavia, come possiamo considerare la nostra situazione, abbiamo dei buoni strumenti, quanta percentuale possiamo considerare in buone condizioni.
La provincia di Pavia è ricchissima di organi di pregio, non solo frutto dell'importante scuola pavese sette-ottocentesca ( Amati, Lingiardi...) ma anche di prestigiosi organari non pavesi : Serassi, Prestinari, Cavalli, Mentasti e tanti altri. Lo stato di conservazione in percentuale al momento non lo saprei indicare con assoluta precisione, però constato come purtroppo ci siano ancora tanti, forse troppi strumenti importanti da restaurare, alcuni dei quali versano in condizioni gravissime: cito per tutti l'esempio dell'organo-orchestra nella chiesa di S.Giorgio Martire a Gropello Cairoli, divorato dai topi, completamente abbandonato a sè stesso.
Nella sola città di Pavia meriterebbero un restauro completo gli organi Lingiardi di S.Primo e Feliciano, di S.Teodoro, di S.Marino, e poi l'organo di S.Pietro in Verzolo ( un prestigioso Prestinari completamente ricoperto di una polvere nera e untuosa che risale ancora agli anni della Snia-Viscosa...).
Certo in momenti difficili come questo è difficile reperire i fondi per i lavori, ma è il solito discorso della cultura....in Italia sempre il fanalino di coda!
Un altro discorso spinoso è quello della manutenzione ordinaria: è difficile far comprendere a chi custodisce questi strumenti che dopo il restauro richiedono una manutenzione costante, come ogni macchina, e regolari interventi di pulitura operati da organari competenti almeno ogni 10 anni!
2) Nella tua esperienza come vedi l'interesse delle istituzioni verso questo patrimonio? C'è la coscienza del valore di questi strumenti, ci sono state iniziative importanti per il loro recupero?
Le istituzioni a mio parere potrebbero fare molto di più per la tutela e il recupero degli organi storici.
Lo Stato mette pochissimi soldi a disposizione, qualcosa in più fa la CEI e non si può negare che in anni recenti tanti buoni interventi sono stati fatti, ma grazie soprattutto all'intervento di privati o di fondazioni bancarie. Ma purtroppo i beni artistici in Italia sono tanti, troppi....
E poi in alcuni casi si ha l'impressione che gli organi non siano ancora tenuti nello stesso rispetto e considerazione degli altri beni artistici. Faccio l'esempio della chiesa di S.Dionigi a Vigevano. Una fondazione bancaria restaura l'intera chiesa, la trasforma in un bell'auditorium, ma l'UNICA cosa che non restaura è proprio l'organo storico, un bel Mentasti, che anzi viene danneggiato durante i lavori....Questa la considero una cosa imperdonabile, un insulto alla musica.
3) Tu tieni molti concerti, in veste di organista e non solo di concertista in complessi strumentali come ad esempio il Ghislieri Cosort, esiste un pubblico per il concerto d'organo?
Devo dire che si è creato negli ultimi decenni un bel pubblico che frequenta i concerti d'organo: nella mia esperienza concertistica, in vari festival italiani e stranieri posso ritenermi soddisfatta quanto all'afflusso di pubblico, a parte certi rari casi sfortunati.
4)Al di la del numero di spettatori che si riescono a coinvolgere ci sono anche molti giovani organisti, non pensi si debbano offrire anche a loro opportunità di confrontarsi con il pubblico al di la della partecipazione Liturgica?
Certo, e mi sembra che qualcosa si stia già facendo. Ci sono alcune stagioni concertistiche tenute quasi completamente da studenti, e anche concorsi per giovani organisti.
5) A proposito di partecipazione liturgica, sappiamo che il repertorio organistico ha visto periodi di grande splendore, come l'800 italiano, seguiti a periodi nei quali proprio questo splendore è stato rinnegato, non sarebbe il caso di riprendere a suonare i nostri strumenti ancora "in servizio" proprio all'interno della liturgia e con un repertorio storico vasto che ne comprenda tutte le espressioni?
Questo è un argomento molto spinoso sul quale, come organisti professionisti, ci battiamo da anni.
Non ho paura di dire che si fa troppa brutta musica nelle chiese cattoliche.
Spesso ci si accontenta di un repertorio banale ed insulso e per giunta spesso suonato e soprattutto cantato male. Eppure anche Papa Francesco si è espresso in tal senso, auspicando una maggiore attenzione alla qualità della musica in chiesa e all'attività degli organisti, purché siano ben preparati ( possono anche non essere tutti professionisti titolati, ma essere ben preparati lo stesso!)
6) Domenica 30 tornerai a Vigevano per fare toccare con mano a chi ci seguirà nella nostra passeggiata quali sono le voci dei nostri strumenti, che ne dici del nostro pubblico, che ha sempre dimostrato un grande affetto per la tua presenza?
Vigevano è una città meravigliosa, quando arrivo mi sembra sempre di fare un "bagno di bellezza". C'è un pubblico generoso e competente. In città operano diversi organisti che si prendono anche cura degli strumenti con competenza ed attenzione. Sono quasi tutti in buon ordine gli organi di Vigevano, è una situazione percentualmente molto più rosea di quella di Pavia. Questo avviene proprio grazie all'entusiasmo e alla generosa dedizione dei giovani organisti liturgici che se ne occupano, cito ad es. Gian Mauro Banzòla ed Enrico Fossati.