Martedì 19 febbraio 2013_02_19 h. 20.00
CinemaTeatro Agorà di Robecco sul Naviglio (Mi)
Ingresso 15€
Il capolavoro di Verdi intreccia, con grande vigore e ricchezza melodica, i destini dei suoi personaggi. Rigoletto è il disgraziato buffone di corte che cerca di vendicarsi del suo crudele e donnaiolo padrone, il duca di Mantova, che ha sedotto senza scrupoli Gilda, l'innocente sua figlia. Il miglior brano del repertorio italiano è il gioiello di quest'opera, La donna è mobile, romanza che Giuseppe Verdi, sicuro del suo successo non consegnò agli interpreti che all'ultimo momento in modo che nessuno fuori dal teatro ne potesse venire a conoscenza prima della sua esecuzione ufficiale.
Giuseppe Verdi (1813 - 1901)
Rigoletto
dal Metropolitan
Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave,
tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse "Il re si diverte".
La prima ebbe luogo l'11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.
Personaggi ed interpreti:
Rigoletto, buffone di corte Zeljko Lucic
Gilda, sua figlia Diana Damrau
Duca di Mantova Piotr Beczala
Maddalena Oksana Volkova
Sparafucile, sicario Stefan Kocán
Monterone, padre disonorato Robert Pomakov
Borsa Alexander Lewis -- Marullo Jeff Mattsey
Conte Ceprano David Crawford
Contessa Ceprano Emalie Savoy
Giovanna, governante di Gilda Maria Zifchak
Paggio Catherine Choi -- Una guardia Earle Patriarco
ORCHESTRA e CORO METROPOLITAN OPERA HOUSE
Direttore Michele Mariotti
Regia Michael Mayer
Scene Christine Jones
Costumi Susan Hilferty
Luci Kevin Adams
Coreografie Steven Hoggett
Notizia on-line anche su:
http://www.xfocs.org/events/il-rigoletto-in-diretta-da-las-vegas/
IL BUFFONE DEL
RE SI TRASFERISCE
A MANTOVA
Questioni di censura ancora una
volta, come per Ballo in maschera, trasformano un “re” in un “duca” ma non è
questo il problema per Verdi, la cosa più importante è in quest'opera rendere
appieno la figura complessa di questo padre che è costretto a vivere facendo il
buffone, perdendo quindi il retaggio di un uom “il pianto”, ma questo pianto
purtroppo è quello che solo gli resterà quando lo strale della sua giusta
vendetta per lo scherno subito dalla figlia gli si ritorcerà contro e vedrà la
figlia tanto adorata morire sotto i colpi del sicario da lui stesso pagato
invece per uccidere il Duca.
Atto I Questa che segue è la trama che ha musicato Giuseppe Verdi
Al Palazzo Ducale di Mantova, durante una
festa, il Duca discorre con il fido Borsa su una fanciulla Gilda che egli vede
sempre all'uscita della chiesa Della mia bella incognita borghese. Borsa
gli fa notare la beltà delle dame presenti e il Duca dichiara che ogni donna
gli piace Questa o quella per me pari sono, poi corteggia spudoratamente
la Contessa di Ceprano che sta per lasciare la corte, provocando la rabbia del
marito, che viene schernito dal buffone di corte, Rigoletto In testa che
avete signor di Ceprano. Marullo racconta agli amici che Rigoletto, sebbene
gobbo e deforme, avrebbe un'amante Il gobbo in Cupido si è trasformato.
In realtà la giovane, creduta erroneamente sua amante, non è altro che la
figlia Gilda che Rigoletto vuole tenere celata a tutti per difenderne purezza
ed innocenza.
Irrompe il Conte di Monterone che lo accusa
pubblicamente il Duca di avergli sedotto la figlia. Rigoletto si permette di
rispondere e lo irride Che vi piglia a tutte l'ore di vostra figlia a
reclamar l'onore. Monterone sconvolto maledice il Duca e Rigoletto che
ride di un padre al dolore. Monterone viene arrestato e Rigoletto lascia il
palazzo per tornare alla sua casa. Mentre medita sull'accaduto Quel vecchi
maledivami viene avvicinato da Sparafucile, un sicario prezzolato, che gli
offre i suoi servigi. Rigoletto lo allontana e pensa come in fondo siano
entrambi due assassini Pari siamo. Quindi, giunto sulla soglia di
casa, riabbraccia la figlia Gilda e
raccomanda alla cameriera Giovanna di vegliare su di lei Veglia, o donna,
questo fiore; invano Gilda chiede il permesso di visitare la città e
vorrebbe anche sapere chi sia questo suo padre così misterioso e sapere della
madre ormai morta Lievi le zolle coprano quel capo amato. Rigoletto non
sa che la figlia è già stata avvicinata in chiesa dal Duca, che nel frattempo è
arrivato e tenendosi nascosto ha scoperto così che sta corteggiando la figlia
del suo buffone. Appena Rigoletto se ne va, si rivela a Gilda e le dichiara il
suo amore Due che s'amano son tutto un mondo, spacciandosi per un povero
studente:Gualtier Maldè. Si odono dei rumori di passi e il Duca fugge. Gilda
ripete appassionata il nome del suo innammorato Gualtier Maldé... Caro
nome....
Arrivano i cortigiani guidati da Marullo,
vogliono rapire quella che crede essere l'amante di Rigoletto Zitti, zitti,
moviamo a vendetta e si fa aiutare dallo stesso inconsapevole buffone che
ritornava sui suoi passi, lo convincono che stanno rapedno la Contessa di
Ceprano, lo bendano mettendogli un maschera, ed egli tiene ferma la scala
d'accesso alla terrazza mentre in realtà rapiscono sua figlia. Solo quando
tutti sono fuggiti, egli capisce la verità.
Atto II Il Duca di Mantova nelle sue stanze si dispera
perchè tornato sui suoi passi aveva trovato la casa di Rigoletto vuota e non
più Gilda Parmi veder le lacrime. Quando i cortigiani lo informano di
aver rapito l'amante di Rigoletto e di
avergliela portata li , egli comprende cosa è successo raggiunge Gilda
in camera Possente amor mi chiama.
Entra Rigoletto che prende “servizio”,
fingendo indifferenza La rà, la rà, in realtà cerca qualsiasi indizio
che gli possa rivelare li la presenza della figlia. Deriso dal crocchio di
cortigiani, Se l'amante perdesti cercala altrove capisce che Gilda si
trova li e nella camera del Duca, Io vo' mia figlia sfoga la sua ira
imprecando contro i nobili, che però gli impediscono di raggiungere la stanza Cortigiani,
vil razza dannata. Gilda esce discinta e si getta nelle braccia del padre
che allontana imperiosamente tutti. Finalmente rivela al padre come ha
conosciuto in chiesa il giovane di cui ignorava la vera identità Tutte le
feste al tempio. Sono disturbati dal
passaggio delle guardie che conducono Monterone in carcere. Il vecchio nobile
si ferma e osserva il Duca ritratto in un quadro, constatando amaramente che la
sua maledizione è stata vana vivrai felice pur anco, o Duca, vivrai!.
Udite le parole, Rigoletto si farà portatore di una giusta vendetta Sì,
vendetta, tremenda vendetta! invano Gilda vorrebbe indurlo al perdono Mi
tradiva, pur l’amo; gran dio!.
Atto III
Rigoletto ha atteso del tempo ma la figlia non
desiste dal suo amore Pure tempo a guarirne t’ho lasciato. Porta Gilda
alla casa di Sparafucile per farle vedere di nascosto come si diverta il Duca,
adescato dalla sorella del sicario, mentre Sparafucile gli prepara una stanza
il Duca canta il suo credo nella celebre romanza La donna è mobile.
Rigoletto si accorda con Sparafucile perchè uccida il Duca, gli da' la metà del
compenso e il resto quando verrà a ritirare il cadavere.
Duca amoreggia con Maddalena nel più celebra
“quartetto” della storia dell'opera trascritto anche da Liszt in una sua pagina
pianistica, Bella figlia dell'amore, quindi va a riposare al piano
superiore. Rigoletto ordina alla figlia di tornare a casa e di partire
immediatamente alla volta di Verona, travestita da uomo. Ma Gilda, in abiti
maschili, torna presso la locanda e ascolta il dialogo che vi si svolge.
Maddalena infatti, invaghitasi anch'essa del Duca, supplica il fratello
affinché lo risparmi e uccida al suo posto il mandante del delitto, Rigoletto, non
appena giungerà con il denaro. Sparafucile non ne vuole sapere, ma alla fine
accetta un compromesso: aspetterà Se pria che abbia il mezzo la notte
toccato e ucciderà il primo uomo che entrerà nell'osteria. Gilda decide
immediatamente di sacrificarsi per il Duca e per il padre Io vo' per la sua
gittar la mia vita, mentre infuria il temporale, evocato magistralmente dal
coro che imita il vento, ella bussa alla
porta della locanda e viene pugnalata dal sicario. Sparafucile consegna un
corpo in un sacco a Rigoletto, ritornato a vedere l'opera compiuta. Tuttavia,
quando ode ancora la voce del Duca che canticchia La donna è mobile, sconvolto
e raggelato, si chiede di chi sia allora il corpo nel sacco Corpo umano è
questo. Lo apre e vede, alla luce
dei lampi, Gilda in fin di vita, che in un ultimo anelito chiede perdono al
padre e muore tra le sue braccia Lassù... in cielo!... vicina alla madre...
in eterno per voi... pregherò.. Rigoletto, disperato, si rende conto che la
maledizione del vecchio Monterone si è avverata Dio tremendo! ella stessa fu
colta dallo stral di mia giusta vendetta! Ah la maledizione!.