Giovedì 15 dicembre 2016 ore 18.30
(e non alle 18, come di consueto)
Auditorium di Milano - Largo Mahler
Foyer della Balconata
Un compositore della gente
Un concerto per la gente
George Gershwin è il compositore per eccellenza della gente e per la gente. Musica “popolare” a parte, Gershwin va considerato un compositore serio alla stregua degli altri. Ma il suo caratteristico American Sound lo ha “accreditato” di un fascino globale, senza tempo e senza frontiere. E ha saputo fare qualcosa che non è riuscito a nessun altro, cioé “parlare” alla strada: “la musica vera – affermò - deve ripetere i pensieri e gli stimoli della gente e del suo tempo. La mia gente sono gli americani; il mio tempo è oggi’.
Il Maestro Axelrod sarà poi impegnato anche nel ruolo di tenore in Porgy and Bess, nel triplice appuntamento giovedì 15 (ore 20.30), sabato 17 (ore 20.00) e domenica 18 dicembre (ore 16.00), all'Auditorium di Milano in largo Mahler; l’ultimo programma della Stagione sinfonica, sarà dedicato interamente a George Gershwin, con il pianista Giuseppe Albanese, impegnato nella Rapsodia in blu.
Giovedì 15 Dicembre 2016_12_15
Venerdì 16 Dicembre 2016_12_16
Domenica 18 Dicembre 2016_12_18
Auditorium di Milano - largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2016
Natale a Stelle e Strisce
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Sarà la bacchetta dell’americano John Axelrod a chiudere la Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con il tradizionale concerto natalizio all’insegna di un grandissimo del Novecento: George Gershwin. La particolare occasione vedrà il ritorno a laVerdi, dopo due stagioni, di un pianista italiano particolarmente apprezzato anche sulla scena internazionale: Giuseppe Albanese.
Triplice appuntamento giovedì 15 (ore 20.30), sabato 17 (ore 20.00) e domenica 18 dicembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, per una locandina scoppiettante a “Stelle e Strisce”. Si parte infatti con Rhapsody in Blue, uno dei brani più amati in assoluto dal grande pubblico di ogni latitudine (pianoforte solista Giuseppe Albanese), per passare – nella seconda parte - a Porgy and Bass, altrettanto celebre opera del compositore di Brooklyn, eseguita nella versione sinfonica arrangiata da Robert Russell Bennett (A Symphonic Picture).
Sul palco di largo Mahler, laVerdi sarà affiancata dal Coro Sinfonico di Milano, diretto da Erina Gambarini, con le voci soliste del soprano Adina Aaron, del baritono Michael Redding e – sorpresa! – dello stesso John Axelrod anche in veste tenorile.
Giovedì 15, sempre in Auditorium (ore 18.30, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma, dal titolo: “Una musica del popolo, una musica per l popolo”, relatore John Axelrod.
Lasciamo la parola proprio al Maestro Axelrod, che ci accompagna all’ascolto dello spettacolo:
“Le feste, si sa, servono per stare insieme in allegria, soprattutto se c’è anche della buona musica. E quale compositore americano sa far nascere sempre un sorriso, intrattenendoci tra ritmo e swing? Ecco due piccoli suggerimenti, sottoforma di altrettanti titoli famosi: Porgy and Bess e Rhapsody in Blue. E dunque…Ma certo! George Gershwin è il compositore della gente e per la gente per eccellenza! Musica ‘popolare’ a parte, Gershwin va considerato un compositore serio alla stregua degli altri. Solo che il suo caratteristico American Sound l’ha ‘accreditato’ di un fascino assolutamente globale, senza tempo e senza frontiere. Non solo. Il compositore di Brooklyn ha saputo fare qualcosa che non è riuscito a nessun altro. E cioè ‘parlare’ alla strada. Non per nulla lui stesso aveva affermato: ‘La musica vera deve ripetere i pensieri e gli stimoli della gente e del suo tempo. La mia gente sono gli americani; il mio tempo è oggi’.
“Bene, tutto questo lo rivivremo qui a Milano con laVerdi e il suo magnifico coro, nei concerti di chiusura della Stagione sinfonica 2016: per la gente del nostro tempo, ancora una volta nel segno del ritmo e dello swing. Non c’è dubbio che le note del popolarissimo Summertime, così come l’inimitabile Crescendo del clarinetto nella Rhapsody, non potranno che accrescere il vostro spirito natalizio. E io certamente sarò lì in teatro a cantare con voi, letteralmente, mentre dirigerò questa musica fantastica.
“Venga la gioia dunque, specialmente in momenti come questi, quando tutti nel mondo sentiamo il bisogno di essere un pochino più felici. Siamo sulla strada giusta!”
Programma
George Gershwin è uno compositori più rappresentativi e completi del Novecento. Le sue opere rappresentano un perfetto esempio di equilibrio tra ciò che può essere definito “musica classica”, nel senso più ampio del termine, e tradizioni di origine ed estrazione più popular (come il jazz, il blues o la canzone), testimoni della presenza delle varie culture che coabitano nella cultura americana - specie in quella newyorkese, da cui Gershwin proveniva. Quella molteplicità di stili era ben presente nella sua fervida intelligenza quando componeva la Rhapsody in Blue, tanto che egli dichiarò: “la udii come una sorta di multicromatica fantasia, un caleidoscopio musicale dell'America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana”.
L’opera fu inizialmente pensata dall'autore per due pianoforti. L'incontro con Paul Whiteman, direttore dell'orchestra jazz di New York, spinse Gershwin a proporre la Rapsodia come brano per pianoforte e big band. L'orchestrazione fu affidata all'arrangiatore di Whiteman, Ferde Grofé. Il brano, scritto nel giro di qualche giorno, venne presentato il 12 febbraio del 1924 all'Aeolian Hall di New York. L'esecuzione, al pianoforte l’autore, che non aveva avuto neanche il tempo di scrivere la parte, fu un clamoroso successo: erano presenti alcuni grandi della musica del tempo, tra cui Fritz Kreisler, Igor Stravinsky, Sergej Rachmaninov e Leopold Stokowski.
L'anno successivo la Rapsodia venne trascritta una prima volta da Grofé per pianoforte e orchestra quindi, nel 1942, dopo la morte dell'autore, un'altra volta per orchestra sinfonica, così come è celebre oggi in tutto il mondo.
La registrazione del brano del 1927 con Gershwin e Whiteman venne premiata con il Grammy Hall of Fame Award 1974.
Porgy and Bess è un'opera musicata da Gershwin nel 1935, per il libretto di DuBose Heyward. La storia è basata sul romanzo dello stesso Heyward, Porgy, e sull'omonimo lavoro teatrale che egli scrisse con la moglie Dorothy, che descrive la vita degli afroamericani nell’immaginario sobborgo di Catfish Row a Charleston, Carolina del Sud, all'inizio degli anni Trenta. L'opera è ammirata per l'innovativa sintesi di Gershwin di tecniche orchestrali europee con jazz e musica folk. Summertime, certamente il pezzo più conosciuto, è diventato uno standard jazz ed eseguito in innumerevoli versioni in ogni epoca, al di qua e al di là dell’Atlantico. A Symphonic Picture, la versione orchestrale arrangiata da Robert Russell Bennett nel 1942 ed eseguita dalla Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da Fritz Reiner nel 1943, consta di una sinossi in undici movimenti.
(Biglietti: euro 35,00/15,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 14.30/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3,
www.laverdi.org).