2021_11_28 Spettacoli al Teatro Sociale di Stradella per la STAGIONE 2021-2022
2021_12_03 Nuova produzione della Fondazione Teatro Coccia di Novara con GIOELE DIX protagonista, drammaturgo e regista
Venerdì 3 Dicembre 2021
Sabato 4 Dicembre 2021
in chiusura delle celebrazioni dantesche
GIOELE DIX protagonista, drammaturgo e regista
di uno spettacolo multidisciplinare
tra parola, poesia, danza e musica
CUORE DIVORATO
JOE SCHITTINO, CRISTIANO SERINO, MARCO TARALLI
Versi di FRANCESCA BOCCA ALDAQRE,
FABIO CERESA, DAVIDE RONDONI
In scena con Gioele Dix
un coro di 21 cantanti e l’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia
diretti da FRANCESCA TOSI
e la danzatrice GIADA VAILATI
Il Teatro Coccia di Novara programma a chiusura dell’anno di celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Dante Alighieri, un evento inedito: una prima assoluta.
Venerdì 3 e Sabato 4 Dicembre alle 20.30 Gioele Dix firma la regia, la drammaturgia ed è protagonista di Cuore divorato, investigazioni sull’amore in risposta ad un sonetto (azione scenica in un atto).
Chi oggi ha il cuore divorato da Amore?
L’idea nasce dal primo sonetto contenuto nella Vita Nova di Dante Alighieri “A ciascun'alma presa e gentil core”. Dante afferma di aver composto il testo per salutare «tutti li fedeli d'Amore e per chiedere loro che giudicassero un sogno fatto dopo aver incontrato Beatrice per la seconda volta, all'età di 18 anni. In questo sogno il poeta vede Amore personificato che tiene in braccio Beatrice addormentata avvolta in un drappo sanguigno. In una delle mani Amore tiene il cuore del poeta e, dopo aver svegliato la donna, le fa mangiare il cuore, cosa che ella fa «dubitosamente», cioè con paura.
Molti sono stati nella storia i poeti che hanno “risposto” a questa sorta di “proposta” lanciata da Dante, a partire da Cavalcanti fino ad arrivare a D’Annunzio.
Questa la genesi di Cuore Divorato, un viaggio interiore nell’Amore guidato da Gioele Dix, drammaturgo, regista e protagonista, che utilizzerà i tre sonetti commissionati in risposta al sonetto dantesco a tre poeti del nostro tempo, Francesca Bocca Aldaqre, Fabio Ceresa e Davide Rondoni come fossero degli indizi utili alla comprensione del mistero che aleggia attorno a questo divorato cuore.
La partitura delle musiche originali dello spettacolo è stata commissionata a tre compositori contemporanei Cristiano Serino, Joe Schittino e Marco Taralli ognuno dei quali musica un sonetto proponendo una cifra personale, ma al contempo in sintonia con l’intera composizione che trova unitarietà e completezza nelle parti di raccordo musicale laddove i tre compositori si uniranno in una sorta di contrappunto a tre voci.
Le scene sono di Angelo Lodi. Il disegno di luci di Daniele Savi.
L’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia è diretta dal Maestro Antonello Allemandi. Le voci sono quelle del Coro del Teatro Coccia – protagonista della scena insieme a Gioele Dix -, Maestro del Coro è Francesca Tosi.
In scena la danzatrice Giada Vailati dà corpo a un’eterea figura di donna angelicata. La si vedrà sul palco e in video, anche in età più tenera, interpretata dalla giovanissima Emma Pilota.
SINOSSI
Un Personaggio, interpretato da Gioele Dix, entra in scena e, con l’ausilio di un computer, conduce una parafrasi del Sonetto dantesco “A ciascun alma presa e gentil core”. La parafrasi si fa sorprendentemente urgente, personale, intima, e si capisce presto che il Personaggio vive in prima persona ciò che descrive: la sua figura si sovrappone a quella di Dante, mantenendo però la sua modernità, tanto da lanciare un appello in diretta su un social media. Un intervento del coro propone l’ultima terzina del sonetto di Dante mentre il Personaggio è sdraiato e parla delle sue pene d’amore ad uno psicanalista che crede essere alle sue spalle. Ma nessuno è dietro di lui: si rivolge quindi ai membri del coro che rispondono animatamente. La Prima Variazione al Sonetto, cantata nel Primo Madrigale, arriva sotto forma di risposta del social media. Il Personaggio, seduto ad un banco scolastico, recupera ricordi ed impressioni dell’infanzia associandoli al rapporto tra Dante e Beatrice Arriva un’altra risposta dei social media: la Seconda Variazione al Sonetto, cantata nel Secondo Madrigale. Durante l’esecuzione compaiono proiettate immagini di Beatrice bambina; il Personaggio ricorda un suo amore infantile che si sovrappone alla figura della piccola Beatrice. Il Personaggio riflette sul rapporto tra Tempo, Amore e Morte; entra in scena una danzatrice: è Beatrice già donna.
Sul fondo appare Davide Rondoni, il poeta autore della Terza Variazione al Sonetto che recita in un collegamento video chiuso dal Terzo Madrigale. Nel Finale il Personaggio, accompagnato dal Coro e dall’Orchestra, riassume tutti i temi toccati, con un intenso monologo sul Cuore come matrice, miraggio e simbolo di ogni rapporto d’amore.
Gioele Dix racconta “In occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Il Teatro Coccia mi ha commissionato la drammaturgia e la regia di un progetto multidisciplinare che mi è subito apparso meravigliosamente e pericolosamente ricco di suggestioni, suoni e risonanze. Uso il termine “pericolosamente” non solo per il sorprendente coraggio produttivo di commissionare a tre poeti e tre compositori contemporanei musiche e parole che impegnano sul palco - oltre a me - orchestra, coro ed una danzatrice, ma anche perché una sovrabbondanza di immagini e temi, così potenti da attraversare indenni sette secoli, costituisce per un regista una sfida che, come direbbe Dante con una delle sue più note immagini, “fa tremar le vene e i polsi”… Scelgo questa immagine non a caso, perché racconta del rapporto così forte di Dante con la fisicità, con il corpo, con il sangue che pulsa nelle vene, fosse anche per trascenderlo, ma senza mai prescinderne.
E di carne e sangue parla, tra le altre cose, il celebre sonetto dalla Vita Nuova “A ciascun’alma presa e gentil core” scelto come perno poetico del progetto, attorno al quale si articolano le tre variazioni dei poeti Francesca Bocca, Fabio Ceresa e Davide Rondoni, che divengono dei madrigali estremamente suggestivi, grazie alle notevoli musiche composte da Joe Schittino, Cristiano Serino e Marco Taralli, lavorando direttamente sui testi e sulle situazioni drammaturgiche evocate.
Mettere ordine è una cosa di cui sento la necessità nella mia casa, ma, lo confesso, molto meno nei miei pensieri; chi mi conosce bene sa quanto amo, anche sul palcoscenico, lasciarmi andare alle digressioni, al flusso delle associazioni e dei ricordi. Mi fa felice la leggerezza del pensiero e della parola che lo comunica, e diffido istintivamente della retorica… Come affrontare dunque, rimanendo me stesso, la molteplicità di codici che avevo davanti sotto forma di 14 endecasillabi rimati con ordine assoluto nelle canoniche due quartine e due terzine del sonetto stilnovistico? Credo molto anche al valore della pigrizia, una pigrizia creativa, diciamo così, per questo non ho cercato troppo lontano ed ho pensato di fare come Dante con l’Aldilà: ci sono entrato dentro in punta di piedi, portandomi dietro la mia storia, i miei ricordi e la mia personalità, mescolandomi e in qualche modo confondendomi con questi potenti flussi di senso. Facendolo - e cercando di conservare la felicità e la leggerezza del pensiero e della parola- ho scoperto che cercando una chiave, o, meglio, più chiavi e più percorsi nell’universo dantesco, si sente chiaramente che tutta questa materia è ancora viva e pulsante, è ancora parte del nostro grande cuore collettivo di uomini e donne del XXI secolo.
Ho pensato di affrontare da subito la materia poetica da cui partiamo, il sonetto di Dante appunto, ed ho deciso di farlo nel più tradizionale dei modi: raccontandolo, parafrasandolo. Vengo da un’idea di teatro che non nasconde e non dà per scontato nulla. E’ così che faccio iniziare questo viaggio, parlo al pubblico e racconto da dove partiamo, e, facendolo, quasi inevitabilmente entro nei panni di Dante, gli presto la mia voce e ospito la sua. Il sonetto stesso, in effetti, è costruito in modo da chiedere all’inizio – forma tipica della poetica stilnovistica - un parere, una risposta a tutti noi che siamo in qualche modo vittime dell’amore.
Dante racconta un sogno, un sogno profondamente angoscioso, in cui la sua amata, Beatrice, appare, cullata tra le braccia di Amore personificato e da lui riceve il cuore ardente del poeta e se ne nutre, lo mangia addirittura. Alla fine Amore si allontana piangendo e, lo sappiamo perché Dante ce lo spiega nel commento, lo fa perché presagisce la morte di Beatrice. Sappiamo nello stesso modo che Dante ha visto per la prima volta Beatrice quando erano bambini, a nove anni, e la rivede e conosce poi a diciotto. Come è noto Beatrice si sposa presto con un altro e muore giovane, probabilmente a ventiquattro anni. Questo lo sfondo reale su cui si proietta il sogno e tutto ciò che ne segue.
Per il Talmud il cuore “lev” ha certo a che fare con le emozioni, ma molto di più è la sede della volontà e dell’intelletto, un paradosso che rovescia il nostro senso comune di lettori occidentali. Il cuore è sicuramente il centro di questa narrazione e mi è sembrato interessante, sulla scorta del Talmud, delle mie passioni letterarie, ma soprattutto sollecitato dalle identità precise e diverse dei tre sonetti/variazioni e delle musiche che li accompagnano, fare un percorso in cui il cuore diventa incrocio, punto di incontro, luogo in cui ci si realizza, o ci si perde.
Il primo sonetto, di Francesca Bocca, parla appunto della perdita, con un chiaro collegamento alla perdita di Beatrice ma più in generale si tratta della perdita, non necessariamente negativa, del rapporto con la realtà, il cuore lascia un buco, un buco che dobbiamo riempire di senso. Nel secondo, di Fabio Ceresa, si parla del cuore come misura del tempo: quanto è diverso il cuore di un bambino da quello di una persona anziana? Quanto si sottrae al tempo il nostro cuore? La terza variazione al Sonetto, di Davide Rondoni, parla di un cuore fisico, umorale, legato ai cinque sensi, alla vista in particolare, riportandoci al legame forte di Dante e Beatrice, un amore nato “a prima vista” a nove anni e che ci fa pensare agli amori infantili, coltivati nel cuore come giardini segreti e alimentati quasi disperatamente dalla possibilità di vedere la persona amata.
Temi grandi quindi: amore, perdita e morte, tempo e senso della vita, gioventù e vecchiaia, ricordo e rimpianto, il corpo e la mente, la vista e i cinque sensi… Per provare a contenerli abbiamo progettato con Angelo Lodi una scenografia pulita, una sorta di guscio accogliente, di conchiglia, collocata in gran parte nel golfo mistico, in modo da permettere al pubblico lo sguardo diretto sul palcoscenico dove il coro, l’orchestra, la danzatrice sono parte fondamentale – anche visivamente - dello spettacolo, assieme alle luci disegnate da Daniele Savi ed alle grafiche video dello studio Mati. Lo scopo dell’allestimento nel suo complesso è di creare una avvolgente, suggestiva immersione di tutti i sensi nel cuore –è il caso di dirlo- della poetica dantesca, e permettere a tutti con più facilità di identificarsi nell’appello iniziale del poeta, quasi un abbraccio o forse una chiamata di corresponsabilità: A ciascun’alma presa e gentil core…”
Sulla musica interviene Marco Traralli “Creare la musica per questo spettacolo è stata una sfida: mettere in musica l'anima di 3 poeti – e che poeti! - che hanno raccontato loro stessi attraverso tre sonetti, composizioni letterarie brevissime, in solo 14 versi vengono esposti universi. Era necessaria allora la presenza di 3 compositori, 3 anime musicali che fondessero il loro pensiero con quello dei poeti, per poterci raccontare questi diversissimi stati d'animo attraverso la composizione di 3 madrigali.
Esattamente 3 madrigali, pensati e creati con il più puro spirito del compositore attuale che vuole esprimersi e raccontarsi attraverso questa forma antichissima, nel più puro spirito degli antichi maestri contrappuntisti.
E così Joe Schittino, ha reinterpretato le brume del sonetto di Francesca Bocca, io racconterò l'apollineo componimento di Fabio Ceresa e Cristiano Serino il tormentato sonetto di Davie Rondoni.
I tre madrigali vanno così a segnare il ritmo generale dello svolgimento della storia, ma con la volontà, a chiusura dell'anno dedicato al Sommo Poeta, di lanciare un messaggio che travalichi le nostre esistenze, e possa essere da invito per coloro che verranno, a raccogliere ancora una volta il messaggio che Dante affidò alla sua bottiglia gettata nel mare del tempo, e a voler a loro volta rispondere, in una ricerca senza fine”.
Conclude Antonello Allemandi “Questo spettacolo per me è un cambiamento di prospettive. Quando ho cominciato la mia attività di direttore a fine anni 70l ho frequentato molto pezzi di compositori contemporanei. Non c’erano molte possibilità di dirigere opere di repertorio. Allora era quasi una scelta obbligata. Oggi dopo oltre 40 anni di carriera è stata una proposta molto allettante: dopo decenni di musica sifonica e operistica, ritornare a una partitura contemporanea, con questa interazione con Gioele Dix in uno spettacolo unico e particolare, che coinvolge varie sezioni di musicisti e genera interazione tra parti musicali e monologhi in un’ora e un quarto, è stato davvero stimolante”.
Biglietti dai 15,00 ai 30,00 euro sul sito del Teatro e presso la biglietteria.
Mercoledì 1 Dicembre alle 18.30 Gioele Dix incontrerà i pubblico a dialogo con l’ex Procuratore della Repubblica Mariinda Mineccia, in un appuntamento dal titolo: Chi ha il Cuore Divorato oggi? tra mito, letteratura, arte, quotidiano e cronaca. Modera il giornalista Luca Baccolini.
Ingresso gratuito con biglietto.
Lo spettacolo e la sua costruzione, inoltre, saranno oggetto di una docu-fiction, che vede coinvolto anche l’attore Francesco Brandi, firmato dalla regista Chiara Toschi, in cui il racconto di Cuore Divorato si unisce alla ricerca di un fantasma all’interno del teatro. Le riprese sono già in corso.
SOPRANI Maria Eleonora Caminada, Lala Murshudli, Kim Hyejung
MEZZISOPRANI Lee Jaeyeong, Cecilia Taliano Grasso,Federica Passoni
CONTRALTI Anqi Huang, Chen Guannan, Sara Lacitignola
CONTROTENORI Matteo Caria, Nikos Angelis,Giulia Diomede
TENORI Nanxin Ye, Cao Zhi, Davide Lando
BARITONI Semyon Basalaev, Giuseppe Matteo Serreli, Liu Chao
BASSI Kil Kyungnam, Stefano Arnaudo,Han Zhengji
ORCHESTRA CARLO COCCIA
Eleonora Grampa oboe/corno inglese
Ivan Corona clarinetto/clarinetto basso
Mathias Milanolo sassofono
Angelo Borroni corno I
Federico Armari corno II
Maurizio Paletta timpani/percussioni
Roberto Villa pianoforte
Leoluca di Miceli viola I
Leonardo Saracino viola II
Davide Agamennone viola III
Eugenio Solinas violoncello I
Emma Borrelli violoncello II
Davide Cocito violoncello III
Tonino Chiodo contrabbasso
2021_11_29 COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA alla Annunciata
2021_12_13 Ambrosianeum CONCERTO DI NATALE 2021 Duo Pianistico: Adriano BASSI - Alessandro NARDIN
2021_11_26 Arie e romanze tra '800 e '900 all'Auditorium Lattuada - corso di porta Vigentina Milano
P. Mascagni, R. Leoncavallo, F. P. Tosti, W.A. Mozart
2021_12_11 TEATRO ANTONIO CAGNONI DI GODIASCO eventi della STAGIONE 2021/2022
Evento
Sabato 11 Dicembre 2021_12_11
Arie d'Opera Concerto di Inaugurazione Soprano: M° Yuko Boverio Tenore: M° Giorgio Caruso Orchestra: laRossini-OrchestraFiati
Domenica 19 Dicembre 2021_12_19
Da Piazzolla a Morricone Midnight Saxophone Quartet Sax soprano: Stefano Boverio Sax Contralto: Alessandra Acquafredda Sax tenore: Sergio Piva Sax baritono: Paolo D'Aloisio
Giovedì 23 Dicembre 2021_12_23
Chorus Sancti Laurentii e laRossini-OrchestraFiati Concerto di Natale Direttore del Coro: M. Yuko Boverio Coro: Chorus Sancti Laurentii Orchestra: laRossini-OrchestraFiati
Sabato 08 Gennaio 2022_01_08
laRossini-OrchestraFiati Concerto di Inizio Anno Direttore: Stefano Boverio Orchestra: laRossini-OrchestraFiati
Sabato 29 Gennaio 2022_01_29
Bach e Gershwin ballano un tango Quartetto di Violoncelli - Croma Quartet Théophane Ramet, Francesca Bongiorni, Lara Ferrando, Guillaume Bouillon
Sabato 12 Febbraio 2022_02_12
Concerto Lirico Concerto per cantanti e pianoforte Maestro concertatore: Damiano Maria Carissoni Soprano: Yuko Boverio Mezzosoprano: Alessandra Andreetti Tenore: Danilo Formaggia Baritono: Matteo Jin
Sabato 26 Febbraio 2022_02_26
Mille lire al mese - Monday Orchestra Canzoni italiane arrangiate per big band La Big Band, diretta da Luca Missiti, è composta da 18 musicisti
Sabato 12 Marzo 2022_03_12
Caro, vecchio Frank Tributo a Frank Sinatra Voce: Giorgio Macellari Pianoforte: Mario Zara Presenta: Mary Viscardi
Sabato 26 Marzo 2022_03_26
Pianeta Terra: viaggio in fisarmonica Quartetto di fisarmoniche Aires Alessandro Ambrosi, Alex Modolo, Mauro Scaggiante, Federico Zugno
Sabato 09 Aprile 2022_04_09
Brass in concert - Armonie da scoprire tra il classico e lo swing Quintetto di Ottoni Tromba: Marcello Ronchi Tromba: Raffaele Sabato Corno: Edoardo Bellini Trombone: Andrea Testa Tuba: Giovanni Paccani
Sabato 23 Aprile 2022_04_23
Concerto di Pasqua Polifonica Vogherese Angelo Gavina Direttore: Michele Viselli Maestri collaboratori: Francesca Galante, Martina Trivigno
Sabato 14 Maggio 2022_05_14
Ciak, si suona! Percorso tra le musiche indimenticabili dei film di Fellini Trio Eccentrico Flauto: Massimo Ghetti Clarinetto: Alan Selva Fagotto: Javier Adrian Gonzales
Sabato 28 Maggio 2022_05_28
Suoni, armonie, ritmi dei Balcani e oltre... Fan Fath Al - Fanfara balcanica Giacomo Bertazzoni: sax alto Simone Cocina: eufonio Emanuele Cossu: tapan Luca Grazioli: tromba Alberto Introini: basso tuba Arturo Monico: trombone con la partecipazione di Davide Marzagalli: sax alto e darbuka
Sabato 04 Giugno 2022_06_04
Festa della Repubblica: laRossini-OrchestraFiati in concerto Musiche di Rossini, Strauss, Verdi e Piazzolla Direttore: Stefano Boverio Soprano: Yuko Boverio
2021_12_02 Dante, così lontano, così vicino. Bianca Garavelli sulle sfide di oggi attraverso Dante
Dante, così lontano, così vicino:
Bianca Garavelli sulle sfide di oggi attraverso Dante
GIOVEDÌ 2 DICEMBRE 2021_12_02, ORE 18.00
Dante, così lontano, così vicino
Presentazione del libro di Bianca Garavelli (Giunti)
a colloquio con Anna Cardano
in occasione del festival di poesia civile di Vercelli
(alle 17,30 visita guidata alla mostra bibliografica
“Dante a Novara” )
GIOVEDÌ 9 DICEMBRE 2021_12_09 ORE 17.00
Un ultimo sguardo ai nostri tesori
Visita guidata finale alla mostra Dante a Novara
a cura di Alessandro Audisio, Federica Rossi e Valentina Zanon
con distribuzione omaggio del catalogo (Educatt)
(ingresso su prenotazione)
GIOVEDÌ 9 DICEMBRE 2021_12_09 ORE 21.00
Il nostro Dante
Reading al Teatro Faraggiana
con Alessandro Barbero su Dante (Laterza)
e Lucilla Giagnoni su Vergine madre (Interlinea)
per la chiusura della mostra
in occasione del festival Scrittori&giovani
(su prenotazione: biglietto in teatro a euro 3)
GIOVEDÌ 16 DICEMBRE 2021_12_16 ORE 16
Per non subire la dittatura dell’urgenza
Libroforum a cura di Maria Adele Garavaglia
su La matematica è politica di Chiara Valeri (Einaudi)
con la presenza di Raffella Pavani
GIOVEDÌ 16 DICEMBRE 2021_12_16 ORE 18
I Natali a colori di Luzzati
Walter Fochesato ricorda Emanuele Luzzati
attraverso le sue opere natalizie
con proiezione
in occasione di Natale Junior festival
Il 2 dicembre 2021 alle ore 18 la dantista Bianca Garavelli in biblioteca Negroni guida i lettori alla scoperta dell’attualità nascosta dal poeta nei suoi cento canti, affrontando temi odierni e discussi.
Questo giovedì 2 dicembre alle 18 i Giovedì letterari in Biblioteca Civica Negroni continuano verso il Natale nel segno di Dante con la presentazione del libro Dante. Così lontano, così vicino (Giunti) di Bianca Garavelli, a colloquio con Anna Cardano, in occasione del festival di poesia civile di Vercelli.
Gli incontri di dicembre si svolgeranno nella sala Montessori, in corso Cavallotti 6, Novara, i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria; in caso in caso di richieste superiori ai posti disponibili gli incontri verranno trasmessi online sulla pagina Facebook Centro Novarese di Studi Letterari. La mostra bibliografica “Dante a Novara” con i tesori della collezione di Carlo Negroni sarà prorogata fino al 9 dicembre, con visite guidate il 2 dicembre alle ore 17.30 e il 9 dicembre alle ore 17.
Bianca Garavelli nasce a Vigevano. È narratrice e dantista. È stata allieva di Maria Corti all’Università di Pavia, dal cui insegnamento ha ereditato l’interesse intrecciato per la scrittura critica, con uno sguardo privilegiato su Dante, di cui divulga l’opera attraverso conferenze, lezioni-spettacolo, saggi e manuali di interpretazione. Dal 1989 collabora al quotidiano “Avvenire”, occupandosi di italianistica, poesia e narrativa italiana e straniera. È dottore di ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nonché membro associato di ricerca del Centro Internazionale di Studi Sirio Giannini di Seravezza (Lucca). Parallelamente è nota anche come autrice di romanzi e libri di racconti con atmosfere di tensione, gotiche e noir.
Il libro Dante. Così lontano, così vicino è un salto di settecento anni all’interno della Commedia, in cui l’autrice guida i lettori alla scoperta dell’attualità nascosta dal poeta nei suoi cento canti, affrontando temi odierni e discussi. È morto settecento anni fa, ma sembra che non sia mai stato così vicino a noi. Dante era un uomo profondamente immerso nel suo tempo, ma anche incredibilmente evoluto rispetto a esso. Era così avanti che molte delle cose di cui ha scritto ci aiutano, anche nel concreto, a capire meglio il nostro, di tempo. Questo è un viaggio nel viaggio dantesco, in cui Bianca Garavelli, una delle più note commentatrici e conoscitrici dell’opera del Poeta, ci prende per mano per insegnarci – proprio come fossimo suoi allievi – a leggere in Dante tutta la sua attualità. Sapevate, ad esempio, che Dante, uno dei primi tra i suoi contemporanei, si era avvicinato alla letteratura araba e che tra i modelli della Divina Commedia c’è Il libro della Scala, il racconto del viaggio nell’oltremondo compiuto da Maometto? Questa e altre scoperte su come Dante affronta i temi dell’orrore, dell’amicizia, della figura femminile, della struttura del cosmo, del rispetto della natura lo rendono a tal punto uno di noi da lasciarci senza fiato.
I giovedì continuano nelle prossime settimane con un reading al Teatro Faraggiana con Alessandro Barbero e Lucilla Giagnoni a partire dai testi Dante (Laterza) e Vergine madre (Interlinea), in occasione della chiusura della mostra bibliografica e del festival Scrittori&giovani. È possibile prenotare in teatro e sul sito (https://www.webtic.it/index.
Giovedì 16 dicembre alle ore 16 libroforum a cura di Maria Adele Garavaglia ospiterà Raffaella Pavani dell’Università di Milano Bicocca per dialogare sul libro di Chiara Valeri La matematica è politica (Einaudi); alle ore 18 Walter Fochesato ricorda Emanuele Luzzati attraverso le sue opere natalizie con proiezione in occasione di Natale Junior festival.
GIOVEDÌ LETTERARI IN BIBLIOTECA DICEMBRE
A RIVEDERE LE STELLE. DA DANTE A NATALE
Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara
con diretta Facebook in caso di richieste superiori ai posti disponibili
@novaraletteratura
in occasione della mostra bibliografica “Dante a Novara”
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA A QUESTO LINK
Info 0321 1992282
Info:
http://novara.letteratura.it
segreteria@letteratura.it
0321 1992282
Facebook: Centro Novarese di Studi Letterari
Instagram: novara.letteratura