Venerdì 20 Aprile 2012_04_20 ore 21:00Teatro Lirico di Magenta
CONCERTO DA CAMERA
Musiche di Fryderyk Chopin (1810-1849)
Maddalena Miramonti, Andrea Tamburelli - pianoforte
Il 17 Aprile alle ore 21:00 presso Villa Naj Oleari si terrà la serata di preparazione al concerto.
Prima parte
Preludio op. 28 n. 15 in Re bemolle maggiore
("La goccia d'acqua")
Notturno op. postuma op.72 n.1 in Mi minore
Valzer op. postuma in Mi minore
Notturno op. 27 n. 2 in Re bemolle maggiore
Notturno op. 48 n. 1 in Do minore
Polacca n. 6 op. 53 in La bemolle maggiore ("Eroica")
Seconda parte
Mazurka op. 67 n. 4 in La minore
Mazurka op. 68 n. 2 in La minore
Berceuse op. 57 in Re bemolle maggiore
Studio op. 25 n. 11 in La minore
Fantasia op. 49 in Fa minore
Ballata n. 4 op. 52 in Fa minore (1842)

Info:
http://www.totemagenta.org/
http://www.teatroliricomagenta.it/

2012_04_24 I giovani dell'orchestra Città di Magenta in concerto con musiche da film

Martedì 24 Aprile 2012_04_24 ore 21:00
Teatro Lirico di Magenta
Musiche da film
Orchestra Giovanile Totem
direttore, Andrea Raffanini

L'Orchestra Giovanile Totem è una realtà ormai consolidata da diversi anni nell'ambito dell'educazione musicale promossa dall'Associazione Totem. Essa offre la possibilità, a tanti giovani che studiano uno strumento ad arco, per diletto o con l'intenzione di dedicarvisi in modo più approfondito, di avere un approccio con la pratica orchestrale e la musica d'insieme sotto la guida di un maestro, Xhiliola Kraja, che ne cura gli aspetti tecnici ed esecutivi. Composta da studenti di un'età compresa tra gli 11 e i 19 anni, l'Orchestra Giovanile Totem cura particolarmente il repertorio da affrontare, definendolo in base ad un percorso di crescita tecnica e musicale che permetta a tutti i suoi componenti di migliorare le proprie capacità, sia singolarmente, alternandosi nelle diverse sezioni, sia nell'insieme, sviluppando la capacità di ascolto all'interno della compagine orchestrale. Numerosi sono i concerti in cui l'Orchestra è stata protagonista, spaziando tra i diversi generi musicali (barocco, classico, leggero, musiche da film) ed esibendosi anche in luoghi prestigiosi come il Teatro Dal Verme di Milano. In base alle necessità di repertorio, l'Orchestra Giovanile Totem ha anche la possibilità di completare il proprio organico con giovani studenti di strumenti a fiato.

Info:

2012_04_21 Tutto su mia madre, la celebre pellicola in una entusiasmante versione teatrale

Sabato 21 aprile 2012_04_21 ore 21.00– Turno A
Domenica 22 aprile 2012_04_22 ore 16.00– Turno B
Teatro Coccia - Novara
Tutto su mia Madre
Testo teatrale di Samuel Adamson*
basato sul film di Pedro Almodóvar
Traduzione Giovanni Lombardo Radice
Regia Leo Muscato
Scene Antonio Panzuto
Costumi Luci Gianluca Falaschi Alessandro Verazzi
Suono Assistente alla regia Daniele D'Angelo Laura Cleri
Produzione
Fondazione Teatro Due – Teatro Stabile del Veneto
*prodotto per la prima volta al The Old Vic Theatre di Londra da Daniel Sparrow, Neal Street Productions, The Old Vic Theatre Company, Dede Harris & DRB Productions

Personaggi ed Interpreti
Elisabetta Pozzi - Manuela
Alvia Reale - Huma Rojo
Eva Robin's - Agrado
Paola Di Meglio - Madre di Rosa, Alicia
Alberto Fasoli - Alex, Stanley, Dottori, Cliente
Silvia Giulia - Mendola Suor Rosa
Giovanna Mangiù - Nina Cruz
Alberto Onofrietti - Esteban, Lola

LEO MUSCATO
FONDAZIONE TEATRO COCCIA - NOVARA
Via f.lli Rosselli, 47 - 28100 Novara (NO) - Tel. +39.0321.233200 - Fax +39.0321.233250

PRESENTAZIONE
Tutto su mia madre è il film capolavoro scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999 al vertice della sua maturità artistica. È una dedica "a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre".
Il forte appeal teatrale di questo testo è già stato colto dall'Old Vic Theatre di Londra che nel 2007 ne ha prodotto una messa in scena.
Il testo, basato sulla sceneggiatura originale di Almodóvar, è stata adattato per il teatro da Samuel Adamson. Lo stesso testo viene rappresentato adesso per la prima volta in Italia.
Il film di Almodóvar inizia con un bellissimo rapporto fra madre e figlio. C'è un padre assente ma costantemente presente nei pensieri del figlio alla continua ricerca di un'identità.
Si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d'amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell'esistenza stessa. L'incrocio di questi temi sarebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari. Nelle mani di Almodóvar, invece, ogni cosa si concatena perfettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela, la protagonista, incontra nel suo viaggio.
Manuela è mossa dal senso di colpa di non essere riuscita a mantener fede a una promessa fatta al figlio Esteban poco prima di morire: raccontargli tutta la verità su suo padre. È questo senso di colpa che la porterà a Barcellona, a confrontarsi col passato, andando alla ricerca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto su suo figlio…
L'elemento dominante nel testo di Adamson è la metateatralità, si tratta di un grande omaggio al teatro e all'arte degli attori. Le tematiche presenti nella sceneggiatura cinematografica ci sono tutte, ma filtrate dalla contestualizzazione della vicenda.
Qui la narrazione è quasi onirica, filtrata dai pensieri di Esteban, e da quegli appunti che non smette mai di scrivere sul suo taccuino, appunti su un testo teatrale che vorrebbe scrivere su sua madre, il cui titolo sarebbe proprio TUTTO SU MIA MADRE.
Il nostro spettacolo si fonderà sul linguaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere (solo per due ore) i ricordi e la passione che lo straordinario film di Almodóvar gli avrà procurato.
Il risultato non potrà che essere diverso, ma abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante.
Leo Muscato

NOTE di REGIA
Le scelte - di Leo Muscato 
C'è un verso di Rilke che recita più o meno: "Lo scopo della vita è fallire in imprese sempre più grandi". Da un lato ci suggerisce che qualunque traguardo si raggiunga, questo ha in un certo senso il destino segnato; e dall'altro, che il senso del viaggio, nel migliore dei casi, rappresenterà soltanto il tentativo di spingere la carretta un po' più avanti. Ma questo dipende soltanto dalle regole di rigore che ognuno s'impone e dalla determinazione con cui cerca di eseguirle. I più determinati corrono il rischio di sembrare ottusi, e magari lo sono. Ma cosa rende una persona quella che è se non le scelte che fa nelle situazioni in cui si trova? E non sono forse le scelte più difficili a rendere extra-ordinaria la sua esistenza?
Manuela, la protagonista della nostra storia, ha un'esistenza decisamente poco ordinaria. Nel corso della sua vita ha fatto tante scelte, una più difficile dell'altra: quella di rimanere accanto all'uomo che amava anche dopo la trasformazione che l'ha portato ad avere un paio di tette più grosse delle sue; quella di fuggire lontano, sparire senza lasciare traccia di sé, nel momento in cui si rende conto di essere incinta. Quella di crescere suo figlio Esteban da sola, di non dirgli nulla di suo padre, chi fosse, cosa facesse né il perché della sua assenza…
Ma un giorno suo figlio la mette con le spalle al muro ed esige da lei le risposte a tutte le domande che da diciassette anni gli risuonano in testa. Manuela si rende conto di non poter più fuggire e gli fa una promessa, quando però è il momento di mantenerla è ormai troppo tardi, improvvisamente è un'altra vita. Manuela scappa di nuovo. Un profondo senso di colpa la porta a intraprendere un viaggio, a confrontarsi col passato e andare alla ricerca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto di suo figlio. In questo viaggio incontra altre donne in bilico sul ciglio della vita, ognuna col suo dolore che gli morde in petto, ma tutte con una visione ironica della propria esistenza, una sorta di basso continuo in questa sinfonia per anime sole.
Incontra la famosa attrice Huma Rojo, un'icona per suo figlio Esteban, e scopre che nella vita privata è un'anima in pena, alla continua rincorsa di un amore malato verso una ragazza molto più giovane di lei, Nina, fragile, in fuga da ogni cosa, prima di tutto da se stessa. Incontra Suor Rosa, un'anima complicata che non vuole rinunciare a credere all'esistenza di un amore incondizionato che non si aspetti nulla in cambio. In parallelo Rosa vive il conflitto con sua madre, una donna apparentemente anaffettiva, ma che in realtà è soltanto indurita dalla vita. E incontra Agrado, travolgente amica trans, spirito franco, convinto che nella sua vita di autentico ci siano soltanto i sentimenti e il silicone.
Manuela diventa necessaria a ciascuna di loro e in qualche modo inizia a imparare di nuovo a fare cose che possano durare nel tempo.
Lo spettacolo sta a una certa distanza dal film: il testo di Adamson ha un andamento quasi onirico ed Esteban diventa una figura Kantoriana, una specie di Virgilio che prende lo spettatore per mano e gli fa fare un viaggio nel suo taccuino, un luogo in bilico fra la realtà e l'immaginazione, in cui sono appuntate tutte le idee per scrivere un'opera teatrale su sua madre e il cui titolo sarebbe appunto Tutto su mia madre.
Sono tanti i temi affrontati in questa storia. Si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, nonne che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d'amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell'esistenza stessa. E alla fine viene fuori un modello di famiglia anticonvenzionale, in cui l'unica cosa che conta è l'amore che si è in grado di dare a un'anima innocente.
È il trionfo dei grandi sentimenti, basterebbe spingere appena il pedale del pathos per scivolare nel "melodrammatico", ma a fare da paracadute c'è il gioco, la leggerezza, l'ironia e il ritmo serratissimo.
L'opera teatrale, ancora più del film, è un grande omaggio alle donne, al teatro e all'arte delle attrici. E non tanto per le citazioni dal film Eva contro Eva, o per le scene ambientate fra camerino e palcoscenico su cui Huma Rojo recita Un tram chiamato desiderio, quanto per l'alternanza di momenti di autenticità, a momenti in cui si sospende la credibilità e lo spettatore è indotto alla riflessione.
Perché in quest'epoca buia il teatro rimanga un luogo dentro cui poter ricostruire le domande alle mille risposte che pensiamo di possedere; perché aiuti l'uomo a stare con l'uomo; lo incoraggi a prendere parte a una comunione, a un rito collettivo; perché attraverso lo spaesamento e lo spiazzamento dai luoghi comuni possa capire cosa diavolo sta succedendo in questo mondo.
Se il teatro non si riappropria di questa necessità, rischia di livellarsi a un mistificante modello d'intrattenimento televisivo, ripetitore di ovvietà. E a quel punto, chi sta facendo di tutto per affossare quest'arte, si sentirà autorizzato a credere di aver avuto ragione di farlo.
Quando ci limitiamo - saggiamente - a ciò che ci pare possibile, non avanziamo mai di un passo.
Questo lavoro è dedicato a chi persegue l'obiettivo di fallire in imprese sempre più grandi.


2012_04_20 Caravaggio in un balletto di Matteo Levaggi al Coccia di Novara

Venerdì 20 aprile 2012_04_20 ore 21.00
Caravaggio
Un balletto di MATTEO LEVAGGI
BALLETTO TEATRO DI TORINO 
Musica originale
GIOVANNI SOLLIMA
(Edizione Casa Musicale Sonzogno – Milano)

Regia e Coreografia Matteo Levaggi
Scenico e Costumi Roger Salas
Disegno luci Enzo Galia
Sopranista - Massimo Castagno
Assistente alla coreografia Claudio Schellino
Ripresa del balletto a cura di Cristina Golin
Produzione
Balletto Teatro di Torino, Festival TorinoDanza,
Festival Internazionale di Balletto di Genova Nervi
Prima esecuzione assoluta Genova, Teatro Gustavo Modena, 20 luglio

MATTEO LEVAGGI
BALLETTO TEATRO DI TORINO
Fondazione Teatro Coccia
Via f.lli Rosselli, 47 - 28100 Novara (NO)
Tel.+39.0321.233200 - Fax +39.0321.233250

PRESENTAZIONE
Astratto da propositi narrativi, il balletto porta in scena del grande artista, le luci e le ombre di una straordinaria visione carnale e plastica, violenta e poetica. Giochi di luce e di corpi, di forme libere di costruirsi nella musica come nello spazio.
"…Otto danzatori, guizzano arditamente nel fiume musicale, in soli, duetti e insiemi, intenti a dispiegare eleganti tracciati di pura danza, disegnata con mano sicura, intensa e seducente come le tele carnali, muscolari, sensuali di Michelangelo Merisi, a tutti meglio noto come il Caravaggio…" –
Elisa Guzzo Vaccarino – Ballett2000 settembre 2004
Il balletto nasce nel 2004 per il Festival Internazionale di Balletto di Genova Nervi, sulle nervose note che Giovanni Sollima, ha composto in una partitura originale per violoncello ed elettronica.
L'oscuro impianto scenico di Roger Salas lascia filtrare la luce, che si staglia sui danzatori vestiti da costumi color sabbia. Tra i numerosi riferimenti al Barocco, spicca la presenza in scena di un sopranista, ad evocare quella spensierata giovinezza, fresca, sensuale, ma allo stesso tempo ambigua e tormentata, come poteva essere la personalità di Caravaggio.
Matteo Levaggi definì questa creazione il suo lavoro sulla seduzione, ed è proprio in questa direzione che si sviluppa la coreografia, con il suo intercedere bruciante e avvolgente. Lo spettatore non è portato a conoscere la storia del Caravaggio, ma a vivere un'esperienza di pura energia in cui vengono lanciati i danzatori, in continuo gioco-sfida che crea tra loro quell'energia travolgente e quella forza che caratterizzano l'opera del grande pittore.

"L'emozione che provo di fronte a un'opera del Caravaggio è data dal senso di movimento in ogni dettaglio. Il tema del movimento si sfaccetta: serialità e individualità, fascino e indifferenza, seduzione e solitudine; la bellezza si riferisce solo a se stessa e la giovinezza è un sogno. Vedo tutto ciò, che fa parte del mondo del Caravaggio, come parte e ispirazione della forma stessa". -   Matteo Levaggi

CARAVAGGIO – note degli autori
Riprendendo questo balletto a sette anni dalla sua creazione (e avendo poi seguito strade completamente differenti nel mio percorso), sorrido nel pensare a tutto ciò che credevo allora potesse essermi di ispirazione nell'affrontare questo grande artista (che forse, proprio per la sua grandezza non andrebbe nemmeno affrontato con un balletto!). L'ho fatto, a mio modo naturalmente. Oggi ho capito che, partendo proprio dall'opera del Caravaggio, dal suo vissuto, il balletto ci porta in un mondo che è quello che credo abbia segnato la vita di questo grande artista: la seduzione. La sua opera, la sua vita, i segreti, i misteri, tutto del Caravaggio seduce, ancora oggi, per questo credo che anche le danze, con la musica di Giovanni e poi le luci e la scena, concorrano a creare un gioco agrodolce, come poteva essere il gioco della vita del Caravaggio che ho immaginato qui nella strada, tra ragazzi, giovani, folli, geniali.
Così, all'interno di una "scatola nera", sotto luci monocrome, coperti da costumi "pittorici", si svolgono gli incontri tra i ragazzi-danzatori, focalizzando il legame tra forma e percezione, tra tempo e spazio, tra osservatore e partecipante. - Matteo Levaggi

Già da bambino, e già coinvolto in "cose" musicali, stavo per ore a fissare quegli strani spartiti riprodotti con estrema precisione da Caravaggio in alcuni dei suoi dipinti, cercando di leggerne le note, di cantarmele dentro. Compositori fiamminghi, mi diceva qualcuno. Pensavo che Caravaggio oltre ad essere il primo grande direttore della fotografia, avesse provveduto anche alla "sonorizzazione", alla colonna sonora delle sue opere.
Questa mia curiosità infantile, peraltro mai del tutto soddisfatta, si ripresenta puntualmente in tempi recenti, quando Matteo Levaggi mi propone – e la cosa mi attrae e mi emoziona - di lavorare a un balletto, appunto, su Caravaggio. Anzi, quei severi ed essenziali frammenti musicali, diventano una sorta di primo indizio. E così colgo l'occasione per risolvere la questione in sospeso dalla mia infanzia, tormentando i miei amici esperti di iconografia musicale. E non importa se la musica che scrivo per il "Caravaggio" abbia poche – se non nulle – relazioni con tutto ciò.
Con Matteo credo di "sentire" e "vedere" una linea comune, antinarrativa e antidescrittiva. E' la luce – intesa come linguaggio vero e proprio – a suggerirmi un diagramma espressivo sul quale disporre le note. E' lo stesso personaggio - con la sua storia personale, contorta e complessa - a guidarmi su clima generale, tensioni, ritmo, forma, ecc. Tutto destinato a un violoncello. Anzi, proprio il violoncello, con le sue perversioni, si pone per me (succede soprattutto quando scrivo per la danza) come vero strumento di composizione. Nulla è scritto al tavolino, tutto passa attraverso il test di un corpo, di una fisicità estrema e diretta. - Giovanni Sollima

Dopo le mie due prime collaborazioni con Matteo Levaggi e confidando nel suo talento nella creazione di nuovi lavori coreografici, da tempo abbiamo cominciato a parlare di "Caravaggio". Sono passati tre anni proficui di scambio d'idee, di ricerca e già di buoni risultati, che ci hanno posto costantemente nella prospettiva di approfondire un artista che, pur così famoso, celebrato fra i maggiori della storia dell'arte, era anche in un certo senso ancora uno sconosciuto. La sua intensità, la sua modernità lacerante, il suo fuoco sensuale, la sua abilità compositiva, non segnano infatti i confini dell'uomo che vi sta dietro, della sua leggenda "maledetta": una vicenda che si concluse con la morte, abbandonato e malato, forse avvelenato. Nel "David con la testa di Golia" (oggi alla Galleria Borghese è considerato il suo ultimo lavoro) il Caravaggio ritrasse ancora una volta se stesso in Golia: una forma spietata di espiazione, un ironico messaggio cifrato. C'è chi ha visto un tratto di commiserazione nell'espressione del giovane David, altri odio e perfino repulsione. Il Caravaggio ha ispirato simultaneamente tutte quelle sensazioni. Dice la leggenda che qualcosa di improvviso lo fece cadere a terra, davanti al mare, e che tra le convulsioni si trascinò fino al vicino monte Argentario per spirare. Solo. Fuggendo da se stesso.
Gli esperti dicono che è sepolto nel cimitero di San Sebastiano a Porto Ercole (una roccaforte degli spagnoli, anticamera di Roma) che non esiste più e che oggi è un parcheggio di automobili. Ombre. Stesse ombre sull'altra leggenda: che fosse una spia di parte francese, assassinato da un complotto spagnolo e papale per farlo tacere una volta per tutte. Così, fuggiva e dipingeva quadri geniali e dolorosi, oscuri e carnali. il Caravaggio evoca con crudezza la più scarna delle avventure umane: l'istinto di vivere e il rischio di esalare la vita ad ogni respiro. Tutto questo mi entusiasma, mi ispira, mi sprofonda in una dimensione piena di dubbi e con poche luci, radenti e tanto irreali quanto poetiche, belle quanto inquietanti. Un lavoro coreografico sul Caravaggio. Che supporto di danza avrà o sarà possibile? Tutto e niente, è ciò che consente il potere dell'arte, ciò che essa lascia, le tracce (come la coda di una cometa), dove c'è ghiaccio e fuoco, sostanze rare che si allontanano dal loro stesso splendore. - Roger Salas


2012_04_14 Settimana della Cultura a Vigevano

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GLI EVENTI ORGANIZZATI A VIGEVANO

 

MUSEI CIVICI "L.BARNI"

Vigevano, Musei Civici "Luigi Barni"
Visita guidata - Dal 14 aprile 2012 al 22 aprile 2012 
Visite guidate gratuite alle collezioni dei Musei Civici "Luigi Barni" di Vigevano.

 

Vigevano, Pinacoteca Civica – Scuderie Ducali del Castello Sforzesco (I piano)
Convegno/conferenza - Il 21 aprile 2012_04_21 
Claudio Giorgione (curatore del Museo Nazionale Scienze e Tecnica Leonardo da Vinci di Milano) terrà una conferenza sul legame tra Leonardo da Vinci e Vigevano, la sua "Città ideale" . Il convegno apre un ciclo di incontri che accompagnerà il pubblico lungo tutto l'anno…PAROLA DI MUSEO!

 

BIBLIOTECHE - VIGEVANO

                 Giocolibri – Incontro con Anna Lavatelli
Vigevano, Cavallerizza del Castello
Incontro/presentazione - Il 18 aprile 2012_04_18 
Le 16 classi che stanno partecipando al Giocolibri presso la Biblioteca dei Ragazzi Cordone incontrano a conclusione del percorso l'autrice Anna Lavatelli , presentata da Alessandra De Vizzi.

 

                 I incontro con la Cena da film al ristorante Torre "Il cinema della fame"
Vigevano, Ristorante Torre – Via Merula
Giovedì 20 aprile 2012_04_20 ore 20.00
Un ricco menu guidato da proiezioni di brani cinematografici introdotti e spiegati da Luca Malavasi - prenotazione obbligatoria al tel.             0381 83027      . seguiranno in maggio "Il cinema in cucina" dedicato ai film americani e "La cucina dei registi" sul cinema spagnolo, qs ultimo all'aperto in biblioteca.

 

                 Leggende Metropolitane
Vigevano, Biblioteca Civica L. Mastronardi 
Incontro/presentazione - Il 20 aprile 2012_04_20 
William Facchinetti Kerdudo presenta LEGGENDE METROPOLITANE : Da Michael Jackson a Amy Winehouse, dall'Uomo Uncino alle Babysitter cannibali. False credenze o straordinarie verità?

 

                 Ti dono un libro donato
Vigevano, Biblioteca Civica L. Mastronardi 
Incontro/presentazione - Il 23 aprile 2012_04_23 
In occasione della Giornata Mondiale del Libro , la Biblioteca Civica L. Mastronardi e il Gruppo di Lettura Bibliosofia regalano agli amanti della lettura i libri che provengono da donazioni private. A seguire "Il tè di Alice" letture del Mosaico con degustazioni di tè molto speciali a cura di Saverio Robustelli e Laura Dellerba.

SITO DI RIFERIMENTO XIV SETTIMANA DELLA CULTURA 2012:

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/MenuServizio/EventiCorrelati/index.html_718386033.html

 

 

Appuntamenti con i concerti del Quartetto per Milano

martedì 17 aprile 2012_04_17 ore 20.30
Leonidas Kavakos violino
Enrico Pace pianoforte

Ciclo integrale delle dieci Sonate di Beethoven - III
Sonata n. 1 in re maggiore op. 12 n. 1
Sonata n. 8 in sol maggiore op. 30 n. 3
Sonata n. 9 in la maggiore op. 47 "A Kreutzer"
L'Integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven si conclude con il lavoro più noto e spettacolare della serie, la Sonata in la maggiore op. 47 "A Kreutzer".
Su Classic Voice di aprile Enrico Pace, intervistato da Daniela Zacconi, parla dell'integrale beethoveniana, della bella sintonia con Kavakos e dei progetti futuri.

Biglietti
Approfondimento
Bio Kavakos
Bio Pace  

lunedì 16 aprile 2012_04_15 ore 18.00
Elena Ghiaurov a Parole in nota
Casa Verdi - - ingresso libero
 Andrea Kerbaker e Carlo Sini conversano con Elena Ghiaurov, figlia dell'indimenticabile basso-baritono Nicolaj, uno degli interpreti più amati dal pubblico della Scala e da registi e direttori del calibro di Strehler e Abbado. Anche Elena calca le scene con grande successo, ma dei teatri di prosa. Interprete tra le predilette di Luca Ronconi, si aggiudica nel 2009 il premio UBU come miglior attrice non protagonista e nel 2010 il Premio Eleonora Duse come miglior attrice dell'anno.
Informazioni

Nei cinema Odeon e Arcobaleno, sabato 21 aprile 2012_04_21 ore 19.45
In diretta dalla Scala il concerto della Filarmonica con Bollani al pianoforte, Chailly sul podio, Gershwin sui leggii
Stampa il coupon allegato e presentalo alla cassa del cinema. Con 10 euro potrai seguire in diretta dalla Scala uno dei concerti più ambìti e attesi della stagione della Filarmonica: l'omaggio a Gershwin con Riccardo Chailly e Stefano Bollani al pianoforte.
Il coupon vale anche per i successivi appuntamenti della stagione della Filarmonica, tutti trasmessi in HD nei cinema convenzionati (l'elenco su www.nexodigital.it)
Scarica il coupon Scala  
I concerti si tengono nella Sala Verdi del Conservatorio, via Conservatorio 12, Milano
MM1 San Babila, Bus: 94 - 54 - 61, Tram: 12 - 20 - 23 - 27 - 29
Società del Quartetto di Milano
via Durini 24 - 20122 Milano - Tel. 02 76005500 Fax 02 76014281
www.quartettomilano.it - info@quartettomilano.it

2012_04_16 Saggio all'acido solforico per gli allievi della scuola di Teatri Possibili

Lunedì 16 aprile 2012_04_12 ore 21:00 
Teatro Libero - Milano
Acido Solforico
da Amélie Nothomb
con gli allievi del laboratorio permanente
docente: Monica Faggiani
biglietti: 10 euro / 2 euro per gli allievi TP
A grande richiesta torna a Teatro Libero Acido Solforico
Il progetto-spettacolo più acclamato tra gli allievi di Teatri Possibili
 
Dopo il grande successo con cui gli allievi hanno debuttato il 4 aprile, ben tre repliche hanno dovuto seguire la prima per rispondere alle richieste di un pubblico sempre più curioso.
Ed ecco che Teatri Possibili torna a riproporre Acido Solforico, frutto del laboratorio partito a novembre sotto la guida di Monica Faggiani, attuale direttrice della Scuola Teatri Possibili. 
Il 16 aprile Teatro Libero riapre i battenti al testo più caustico dell'autrice di culto Amélie Nothomb; il laboratorio si è strutturato su incontri intensivi e il testo della Nothomb è stato "lo spunto arricchito da suggestioni di autori, canzoni e improvvisazioni che ci portano a raccontare una storia che ci riguarda tutti intimamente, perché cerca di dare risposta ad un quesito che almeno una volta ci siamo posti nella vita: Il male è quello che sei o quello che fai?"
Monica Faggiani, attrice e docente formata all'Accademia dei Filodrammatici e perfezionata con collaborazioni numerose (con Corrado d'Elia in primis, ma anche con Marco Baliani, Antonio Latella, Gabriele Lavia, Massimo Navone, Giulio Bosetti...), negli anni ha ideato progetti formativi e laboratori che si sono distinti per testi e tematiche particolarmente accattivanti ed è l'attuale direttrice didattica della Scuola Teatri Possibili. 

Informazioni
Teatro Libero – via Savona 10, Milano

2012_04_21 Ciclo di conferenze da aprile a settembre organizzato dai Musei di Vigevano

Ciclo di conferenze da Aprile — Settembre 2012 
A cura di Musei Civici Luigi Barni, Vigevano
PAROLA DI MUSEO 
Arte e cultura lombarda. Confronti, spunti e riflessioni 
Tutte le conferenze sono a INGRESSO LIBERO, al termine  seguirà aperitivo

I Musei Civici "Luigi Barni" di Vigevano organizzano un ciclo di conferenze dal titolo "Parola di Museo. Arte e cultura lombarda: confronti, spunti, riflessioni", organizzato presso i locali delle tre sedi espositive (Pinacoteca Civica "C. Ottone", Museo della Calzatura "P.Bertolini"e Museo dell'Imprenditoria vigevanese), segue il calendario dei primi da Aprile a Settembre 2012.
Il ciclo avrà inizio il 21 Aprile - ore 17.00 presso la Pinacoteca Civica "C. Ottone" (Castello Sforzesco, scuderie ducali - I piano) con una confereza tenuta dal Dott. Claudio Giorgione - Curatore Dipartimento Leonardo & Scienza, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Milano. Titolo: Leonardo e Vigevano: Vie d'acqua e la città ideale. Ingresso libero - seguirà aperitivo.

Sabato 21 APRILE 2012_04_21 ORE 17.00
presso Pinacoteca Civica "C. Ottone", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. Claudio GIORGIONE - Curatore Dipartimento Leonardo & Scienza, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Milano. 
Leonardo e Vigevano: Vie d'acqua e la città ideale.

Sabato 12 MAGGIO 2012_05_12 ORE 17.00
presso Pinacoteca Civica "C. Ottone", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. Giovanni VALAGUSSA - Conservatore Accademia Carrara, Bergamo. 
Carlo Ceresa. Un pittore del Seicento lombardo tra realtà e devozione .

Sabato 26 MAGGIO 2012_05_26 ORE 17.00
presso Museo della Calzatura "P. Bertolini", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. ssa Alessia SCHIAVI - Consulente collezioni Palazzo Morando Museo della  Moda e del Costume, Milano.
La raccolta di costumi del Comune di Milano. Dalla formazione all'esposizione. 

Sabato 9 GIUGNO 2012_06_09 ORE 17.00
presso Pinacoteca Civica "C. Ottone", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. ssa Francesca PORRECA - Conservatore artistico Musei Civici, Pavia.
Grandi Maestri e lungimiranti collezionisti. La scuola di Pittura di Pavia tra '800 e '900.

Sabato 23 GIUGNO 2012_06_23 ORE 17.00
presso Museo della Calzatura "P. Bertolini", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott.ssa Elisa FULCO - Curatore Fondazione Borsalino, Asti.
La Fondazione Borsalino: tra storia del cappello e cultura d'impresa contemporanea.    

Sabato 7 LUGLIO 2012_07_07 ORE 17.00 
presso Pinacoteca Civica "C. Ottone", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. Alessandro OLDANI -Assistente alla Conservazione Galleria d'Arte Moderna Milano.
Il Poema invernale di Vittore Grubicy alla Galleria d'Arte Moderna di Milano.

Sabato 15 SETTEMBRE 2012_09_15 ORE 17.00
presso Pinacoteca Civica "C. Ottone", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott. ssa Giovanna Ginex - Storica dell'arte.
Paesaggi d'acqua: Pompeo Mariani e il dittico delle collezioni vigevanesi.

Sabato 22 SETTEMBRE 2012_09_22 ORE 17.00
presso Museo della Calzatura "P. Bertolini", Castello Sforzesco, Scuderie Ducali, I piano
Dott.ssa Marina BRAGA - Conservatore Museo Mazzucchielli della Moda e del Costume, Ciliverghe di Mazzano, Brescia
con Armando POLLINI  - Museo della Calzatura "P. Bertolini", Vigevano.
Dal capriccio all'estro. Due realtà lombarde a confronto tra moda e costume.

Sabato 29 SETTEMBRE 2012_09_29 ORE 16.00/18.00
presso Museo dell'Imprenditoria vigevanese, Via Merula 40, ex Orfanotrofio Merula, I piano
Dott.ssa Monica LAZZARINI - Consulente didattica Museo di Storia Naturale Università Studi, Pavia.
Il Museo con la valigia. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2012.

MUSEO DELL'IMPRENDITORIA VIGEVANESE
Ingresso da Via G. Merula 40, ex orfanotrofio Merula

MUSEO DELLA CALZATURA "PIETRO BERTOLINI"
PINACOTECA  CIVICA "CASIMIRO OTTONE"
Ingresso da P.zza Ducale 20, scalone o C.so della Repubblica, arco neo gotico


Info: Musei Civici Luigi Barni, Vigevano
Tel: 0381/299258

2012_05_05 Musica attorno a mezzanotte al Teatro Dal Verme di Milano

A partire dal prossimo 5 maggio 2012_05_05, dopo le 23h00
Aria nuova al Teatro Dal Verme - Milano 'Round midnight - Anteprima per i fan
LA MUSICA TI SORPRENDE NEL CUORE DELLA CITTA'
MUSIC CLUB #5 ROUND MIDNIGHT
Le novità più frizzanti del circuito neo-folk internazionale arrivano al Dal Verme dopo aver scalato le classifiche indie di mezza Europa. Un'anteprima assoluta per l'Italia. A dividere il palcoscenico con loro un rocker di razza come Edda, un gigante del blues acustico internazionale quale Guy Davis festeggiato per l'occasione da Eugenio Finardi, Francesco Piu e Fabrizio Poggi. Ci sarà un fantastico tributo jazz ai cinquant'anni del Clan Celentano con lo spettacolo di Peppe Servillo in compagnia di Girotto, Bosso, Marcotulli, Di Castri e Barbieri, mentre con Massimo Zamboni e Anna Baraldi faremo un'immersione nelle sonorità CCCP e CSI tra punk e disciplina.
IL PROGRAMMA:
 
SABATO 05 maggio 2012_05_05 ORE 23,00 (SALA PICCOLA)
NEL SEGNO DEL FOLK #1: BIG DEAL un grande esordio
NEL SEGNO DEL ROCK: EDDA tra cover spiazzanti
 
SABATO 12 maggio 2012_05_12 ORE 23,00 (SALA PICCOLA)
NEL SEGNO DEL BLUES: GUY DAVIS
OSPITI SPECIALI: EUGENIO FINARDI, FRANCESCO PIU, FABRIZIO POGGI
 
LUNEDÌ 14 maggio 2012_05_14 ORE 21,00 (SALA GRANDE)
NEL SEGNO DEL JAZZ: PEPPE SERVILLO, RITA MARCOTULLI, JAVIER GIROTTO, FABRIZIO
BOSSO, FURIO DI CASTRI, MATTIA BARBIERI
In
MEMORIE DI ADRIANO
Le canzoni del Clan Celentano in jazz
 
VENERDÌ 18 maggio 2012_05_18 ORE 23,00 (SALA PICCOLA)
NEL SEGNO DEL PUNK: MASSIMO ZAMBONI E ANGELA BARALDI
Molti "classici" CCCP, "qualche" CSI ed alcuni "assaggi" della nuova produzione
 
VENERDÌ 25 maggio 2012_05_25 ORE 23,00 (SALA PICCOLA)
NEL SEGNO DEL FOLK #2: FIRST AID KIT
Hanno Patti Smith tra i loro fan. 
 
PROMOZIONE: MUSIC CLUB #5 'round midnight
Abbonamento ai 4 concerti in Sala Piccola
26,00 Euro (anziché Euro 36,00 + prevendita)
 
PROMOZIONE: Memorie di Adriano (MUSIC CLUB #5)
Euro 10,00 cad. (anziché Euro 15,00 + prevendita)

2012_04_18 Concerto per il Family 2012

Mercoledì 18 Aprile 2012_04_18 ore 21,00
Parrocchia Santa Francesca Romana | Milano
P.za Santa Francesca Romana
In occasione del Family 2012 
la Parrocchia S. Francesca Romana
vi invita al concerto meditazione
concerto meditazione dal titolo:
Cara  sposa
L'amore sponsale fra musica sacra  e profana
Ingresso libero

Anna CARBONERA   Soprano
Grazia BILOTTA   Mezzosoprano
Luciano GRASSI   Tenore

Musiche di G.F. Haendel,  J.S.Bach, W.A. Mozart, F. Liszt C. Bizzetti, G. Meregalli e P.Sala

Coro Parrocchiale di S. Francesca Romana
Direttore Paolo SALA
Gaetano DE FILIPPIS e Valentina GHIRARDANI    Violini
Giulia SANDOLI   Viola
Alessio SCANZIANI  Violoncello
Silvano SCANZIANI  Oboe
Chiara PASQUALINI  Flauto traverso
Raffaello BRAGA   Flauto dolce
Maria MASSIMINI   Organo

2012_05_05 ARCHITETTURE ONIRICHE - metamorfosi dell’Agorà apre la mostra a Castellano Arte

La galleria Castellano Arte contemporanea
Via Roma, 38  31033 Castelfranco Veneto TV
Tel 3480302605 – www.castellanoartecontemporanea.com
Dal 5 maggio 2012_05_05 al 26 maggio 2012 
Apertura: dal martedì al sabato 10.00/12.30 e 16.00/19.30
PRESENTA: 
MATTEO BOATO
ARCHITETTURE ONIRICHE - metamorfosi dell'Agorà
Inaugurazione sabato 5 maggio ore 17:30
intervista di Beppe Castellano all'artista
Sabato 5 Maggio alle ore 17.30, la galleria Castellano Arte Contemporanea presenta la mostra personale di Matteo Boato, giovane artista con un ricco curriculum internazionale. L'esposizione è il sunto della sua indagine umano/artistica improntata sulle relazioni interpersonali che fin dalla Grecia antica, l'Agorà accoglieva e stimolava. Diversi centri italiani come Venezia, Milano, Firenze, Verona, sono i protagonisti delle sue architetture fantastiche: facciate di palazzi, chiese  e case volteggiano liberi quasi a voler abbracciare il pensiero delle persone che camminando o sostando….vivono in quel momento impresso nell'opera, un prezioso segmento di vita. Le architetture di Boato vogliono avvolgere idealmente tutta la comunità, trasformando la precarietà insita dell'uomo in vivacità e positività: visione esistenziale che l'artista testimonia con la sua joie de vivre.
MATTEO BOATO 
Nasce a Trento il 6 ottobre 1971. Si diploma nel 1992 in chitarra classica e insegna lo strumento dal 1987 al 1997 in alcune scuole musicali regionali. Nel 1997 si laurea in ingegneria civile. Nel 1998 consegue il "diploma di igiene e medicina ambientale applicato all'architettura bioecologica" (HSA di Torino).
Nel 2001 ha scelto con fermezza la via della pittura come professione.
 In questo decennio sono numerosissime le sue personali non solo in Italia, ma anche in Spagna, Gran Bretagna, Germania, Belgio,  Francia e Giappone, con ampi riconoscimenti.

2012_04_20 Accademia musicale dell’Annunciata di Abbiategrasso

Venerdì 20 aprile 2012_04_20 alle 21.00
Accademia della Annunciata - Abbiategrasso
Sesto incontro della stagione
Il concerto vedrà impegnati fra gli altri 2 flauti solisti, saranno eseguiti:
Johann Sebastian Bach
Quarto concerto brandeburghese
Quinto concerto brandeburghese
Terzo concerto brandeburghese

Cembalo e direzione Maestro Riccardo Doni
Informazioni: Servizi Culturali
Comune di Abbiategrasso
P.zza G. Marconi, 1
Tel. 02/94692292
fax 02/94692564

2012:05_06 Concerto a Roma con Maria Pia Nobile

domenica 6 maggio 2012_05_06 ore 21.00
Teatro Fara Nume Via Domenico Baffigo,163 Roma
CONCERTO
Mezzosoprano, Maria Pia Nobile
Tenore, Francesco Grimaldi
Violinista, Giuseppe Occhioni
Pianista, Cristiano Accardi
Voce recitante, Luciano Meo

Novità discografiche

Un omaggio a donne compositrici quello che pubblica la "Casa Musicale Eco"  di Monza 

I SUONI BIANCHI DELLA NOTTE

Queste le tracce del CD
GEPPO E L'USIGNOLO STONATO (2009) [7:21]
musica e testo Luisa Indovini Beretta
Rose-Marie Soncini flauto, Maria Vittoria Jedlowski chitarra e voce recitante
<*>LEGGENDO PINOCCHIO (1997/2011) [6:03]
musica e testo Gabriella Cecchi Gabriella Chiappa pianoforte, Ugo Donato voce recitante
<*>SERENATA A UN POMODORO AFFLITTO – omaggio a Erik Satie (2009) [6:42]
musica e testo Luisa Indovini Beretta Maria Vittoria Jedlowski chitarra e voce recitante
<*>GIOVANNIN SENZA PAURA (1999) (Tratto da "Tre racconti con violino") [4:49]
musica Gabriella Cecchi - testo Italo Calvino Davide Discacciati violino, Ugo Donato voce recitante
<*>L'UCCELLO DELLE TEMPESTE (2010) [10:06]
musica Anna Gemelli - testo Ambra Zaghetto  Laura Faoro flauto, Claudio Lobbia voce recitante
<*>ALI DI CORTECCIA (2009) [6:21]
musica Anna Gemelli - testo Ambra Zaghetto Laura Faoro flauto, Anna Gemelli pianoforte, Claudio Lobbia voce recitante
<*>IL PROFUMO DEI RICORDI (2011) [9:31]
musica Beatrice Campodonico - testo Ambra Zaghetto  Alberto Drufuca violoncello, Claudio Lobbia voce recitante
<*>BALLATA (2011) [7:08]
musica Annamaria Federici - testo Irina Possamai Annamaria Federici elettronica e pianoforte, Linda Canciani, Celeste Miolli, Valentina Paronetto voci recitanti

Da un'idea di Luisa Indovini Beretta, compositrice scomparsa nel 2010, è nata quest'opera che racchiude in sé aspetti diversi dell'arte contemporanea: letterario, musicale e artistico. La compositrice milanese aveva desiderato intensamente la realizzazione di un CD di favole e filastrocche accompagnate da composizioni musicali da dedicare ai più piccini. Nel suo concretizzarsi il lavoro si è però rivelato molto più complesso nell'impostazione ed elaborato nei contenuti, tanto da rendersi ora adatto a qualsiasi tipo di ascoltatore. I Suoni Bianchi della Notte comprende otto brani di cinque compositrici contemporanee italiane: Luisa Indovini Beretta, Gabriella Cecchi, Anna Gemelli, Beatrice Campodonico e Annamaria Federici. 
Le composizioni rispecchiano la contemporaneità del linguaggio musicale attraverso le moderne possibilità tecniche ed espressive degli strumenti musicali impiegati. La voce recitante diventa suono, fondendosi con i timbri degli strumenti, per dare risalto al senso intrinseco della narrazione creando sensazioni ed emozioni coinvolgenti. L'opera è completata da un ciclo di dodici tavole a rilievo, Le Cose Bianche della Notte (Ambra Zaghetto, 2011), presentate come complemento ai testi e alla musica. Le tavole nella realtà sono oggetti tattili i cui soggetti sono generici e astratti per lasciare libertà all'ascoltatore / lettore di creare una forma di pensiero in relazione al contenuto testuale e all'emozione suscitata dall'ascolto della musica. 
Il ciclo rappresenta il sogno che insorge nella mente del bambino mentre sta per addormentarsi dopo aver ascoltato la lettura della favola; la struttura di un sogno è imprevedibile, ed è altrettanto imprevedibile la forma di ciò che interverrà e sarà collegato durante l'azione del sogno stesso.

Info Contatti:
Gabriella Cecchi: gabriella.cecchi@alice.it
Anna Gemelli: www.annagemelli.com
Beatrice Campodonico: www.beatricecampodonico.com
Annamaria Federici: federiciannamaria@alice.it
Irina Possamai: irina2000@libero.it 
Ambra Zaghetto: alidicorteccia - canale YouTube 
Maria Vittoria Jedlowski chitarra e voce recitante: www.mariavittoriajedlowski.it
Rose-Marie Soncini flauto: rmsoncini@tin.it
Gabriella Chiappa pianoforte: pianogab@libero.it 
Ugo Donato voce recitante: ugdonato@tin.it
Davide Discacciati violino: davide.discacciati@rcm.inet.it
Laura Faoro flauto: laura.faoro@gmail.com
Claudio Lobbia voce recitante: claudio.lobbia@fastwebnet.it
Alberto Drufuca violoncello: alberto.drufuca@tin.it 
Linda Canciani voce recitante: linda.canciani@libero.it
Celeste Miolli voce recitante: cmiolli@gmail.com
Valentina Paronetto voce recitante: vale.paronetto@gmail.com

2012_04_13 Variazioni Goldberg: il Bach "teologo" eseguito da Simone Pedroni nella Basilica di San Gaudenzio in Novara

venerdì 13 aprile 2012_04_21 alle 21
Basilica di San Gaudenzio Novara
Variazioni Goldberg: il Bach "teologo" 
eseguito da Simone Pedroni
ingresso gratuito 

La musica delle "Variazioni Goldberg" di J.S. Bach torna a Novara, eseguita dal pianista Simone Pedroni, musicista novarese – applaudito in Italia e nel mondo – che propone l'esecuzione di una delle più celebri opere del compositore tedesco, a oltre 10 anni di distanza da una sua esecuzione eseguita a Novara dello stesso Pedroni.
L'iniziativa, promossa da "Passio. Cultura e arte attorno al mistero pasquale", intende offrire una lettura dell'opera che vede in essa l'espressione della natura trinitaria di Dio, tradotta in musica da un Bach che dalla fede in Cristo ha tratto ispirazione per la maggior parte della sua produzione. L'esecuzione – con ingresso gratuito – è così occasione di riflessione sul mistero di passione, morte e risurrezione di Cristo celebrato nella festa pasquali.
Per informazioni:
- pagina http://www.passionovara.it/calendario/2012/04/13/variazioni-goldberg/

2012_04_12 Bibiena Art Festival parte con il suo calendario di appuntamenti sino al 23 giugno

Oggi, giovedì 12 aprile 2012_04_12 ha inizio il 
BAF - Bibiena Art Festival 2012 
con una serie di appuntamenti che ci accompagneranno nella prima parte della primavera fino al 23 giugno prossimo attraverso la proposta di iniziative musicali e mostre di pittura e scultura contemporanee che sono state organizzate dal Gruppo Strumentale Ciampi in collaborazione con Progetto Musica e Spazio Rosso Tiziano, secondo il calendario allegato.
La manifestazione fa parte, nel suo primo periodo, della XIII Settimana della Cultura sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Sarà possibile avere maggiori dettagli sui singoli eventi consultando il sito 
www.gruppociampi.com cliccando "Bibiena Art Festival".
Il calendario generale delle iniziative, anche dei mesi invernali, è consultabile dallo stesso sito cliccando "Web notiziario" e, di seguito, l'annualità interessata. 

Baf – Bibiena Art Festival 2012 – 8ª edizione
Organizzazione – direzione artistica:
Gruppo Strumentale Ciampi
Co-organizzatori:
Progetto Musica
Spazio Rosso Tiziano
sostenitori:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Emilia-Romagna
Fondazione di Piacenza e Vigevano
Camera di Commercio di Piacenza
Sponsor unico: Squeri & Associati s.r.l. – Consulenza d'impresa 

Inaugurazione giovedì 12 aprile ore 17
ingresso libero

PROGRAMMA
Domenica 29 aprile 2012_04_29 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 17,30 
Partecipano:
I Solisti Ciampi
Maurizio Saletti – flauto
Silvia Colli – violino
Marialuisa Barbon – viola
Gioele Gusberti – violoncello
Interpretano:
composizioni strumentali di W. A. Mozart, F. Krommer, G. Paisiello, A. Rolla, S. Mercadante
ingresso libero 

Domenica 6 maggio 2012_05_06 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 17,30 
Partecipano:
Orchestra di Mandolini e Chitarre di Brescia
Claudio Mandonico – direttore
Interpreta:
composizioni strumentali di L. Boccherini, A. Vivaldi, S. Salvetti, C. Munier, S. F. Giangreco
ingresso libero 

Domenica 13 maggio 2012_05_13 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 17,30 
Partecipano:
Duo Alysée
Enzo Filippetti – sassofono
Antonella De Vinco – pianoforte
Interpretano:
composizioni strumentali di J. Demerssemann, D. Milhaud, R. Muczynski, P. Iturralde, A. Piazzolla, R. Galliano
ingresso libero 

Domenica 20 maggio 2012_05_20 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 17,30 
Giuseppe Martucci (1856-1909): un centenario dimenticato 
Partecipano:
I Solisti Ciampi
Gian Andrea Guerra – violino
Gioele Gusberti – violoncello
Chiara Cipelli – pianoforte
Interpretano:
composizioni strumentali di G. Martucci
ingresso libero 

Domenica 27 maggio 2012_05_27 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 17,30 
Partecipano:
Pietro Tagliaferri – clarinetto
Francesco Attesti – pianoforte
Interpretano:
composizioni strumentali di J. Brahms, G. Gershwin, P. Tagliaferri/M. Berzolla, G. Finzi, G. Donizetti
ingresso libero 

Venerdì 1 giugno 2012_06_01 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo, ore 21 
Good Campany 
Partecipano:
Massimo Visalli – chitarra
Franco Nobis – flauto
Maddalena Scagnelli – violino, salterio e voce
Coro del Liceo Gioia di Piacenza 
dirige Maddalena Scagnelli 
Interpretano: composizioni vocali e strumentali di anonimi medievali, Enrico VIII, Dowland, Purcell
ingresso libero 

Da Giovedì 7 a Sabato 23 giugno 2012_06_07 Piacenza, Oratorio S. Cristoforo 
Personali di Pittura e Scultura di Liliana Agosti e Luigi Carini 
Apertura: ogni giorno dalle ore 15,30 alle ore 19, festivi esclusi
Inaugurazione giovedì 7 giugno ore 17
ingresso libero 
con la collaborazione e l'organizzazione di
Piacenza - via Taverna, 41 - tel. e fax 0523/334215

2012_04_20 Corso di tecnica vocale

Venerdì 20 aprile 2012_04_20
Sabato 21 aprile 2012_04_21
Domenica 22 Aprile 2012_04_22
Sabato 19 maggio 2012_05_19
Domenica 20 maggio 2012_05_20
orari: Ven: 20,00-22,00; Sab/Dom:10,30-18,30
Sono Aperte le Iscrizioni per il
Corso Ufficiale di Tecnica Vocale Estill VoiceCraft EVT, 1° e 2° Livello
Insegnante
ALEJANDRO SAORIN MARTINEZ Certified Course Instructor with Testing  
Privileges
c/o STAZ – ATHENAEUM FIORENTINO Via Attavante 5 - Firenze

Costo 230,00 Euro (prezzo comprensivo della frequenza a tutte le date  
indicate e del materiale didattico ufficiale)
infoline 340-3480127, luisacatinaccio@yahoo.it
I Segreti della Voce!
Come funziona. Limiti e possibilità.
EVT: un allenamento per tutti coloro che utilizzano la voce in modo artistico o professionale: insegnanti, attori, direttori di coro, cabarettisti, animatori, doppiatori, logopedisti, speakers, cantanti di ogni genere musicale ecc.
Le novità sugli effetti vocali: registro di fischio, voce distorta, growl, scream, rattle.
Info Centro Studi Estill: www.centrostudiestill.it

2012_04_20 Flow in Action Flusso in Azione un lavoro dedicato a performer

SALTI TEATRALI - Piattaforma dell'Arte Visiv@ E Visionari@ 
presenta
FLOWINACTION
"La vida es Suen~o
y
el Suen~o es vida "    
Dalla mimesi al personaggio dal training alla scena
Flow in Action, Flusso in Azione, e` un lavoro dedicato a performer, attori, registi che segue come campo di lavoro i principi del Flow individuati da Mihaly Csikszentmihalyi.
Il lavoro sara` continuativo,per permettere ad ogni partecipante di trovare la giusta qualita` nella sua ricerca. Il lavoro dell'attore spesso rimane in una zona sospesa, dove il Training diventa punto fondante, ma non lascia spazio per cogliere le sue applicazioni all'interno della drammaturgia della scena e della preparazione del personaggio.
Il seminario si concentrera` sui ponti e le congiunture che esistono dal training alla realta` scenica.
Ogni attore e` un creatore, ma per essere creatori attivi bisogna conoscere il panorama in cui ci si muove.
Il lavoro sara` finalizzato in un Rendering (montaggio scenico delle Action Proposition preparate dai performer in una struttura drammaturgica e scenica)
REQUISITI: Tutti i partecipanti devono portare un pezzo a memoria che parli a discrezione del mondo dell'onirico, il sogno.
Il sogno come punto a cui tendere, legame col divino
Il sogno come perdita della realta`
Il sogno come realta` intima, 
Il sogno come sogno mancato , disilluso.
Il sogno come tuffo nella coscienza
Il sogno come evasione,     
Il sogno come speranza, 
Il sogno come realta` del cuore
Il sogno come conflitto tra pensare e sentire 
Sono richiesti: Abiti di lavoro comodi e ricambio, Vestito elegante e un vestito povero, 3 oggetti di uso quotidiano.
Il seminario sara` condotto da Alessandro Zatta
Regista,insegnante e attore teatrale si forma negli anni con maestri del teatro e del teatro-danza come : Claudio Orlandini,Gisella Burinato, Raul Iai`za (Regulam contra Regulam Teatro) , ,Roberto Lalli (metodo Meisner) Luca Stetur, Luca Serrani , Angelini Isadora,Felice Picco (Maschera neutra ed espressiva), Sabino Tamborra (Teatro danza), Laura Banfi (Danza contact), Iben Neigel Rausmussen( Odin Teatret),Tran Quang Hai(Canto armonico),Roberta Secchi, Simone Lampis (Teatro la Madrugada)
Fondatore e Regista del Gruppo di Ricerca Salti Teatrali.
Il gruppo Salti Teatrali produce:
-Con i Piedi Davanti-Vincitore Festival Teatro Underground,Festival JTE- Jeune Theatre Europeen-
-(B)East-A Pulp Vaudeville-Teatro Espace –Torino-
-Art(E)#01-Bombo Festival di Valencia-(Spagna).

Quando:
Venerdì 20 aprile 2012_04_20
Sabato 21 aprile 2012_04_21
Domenica 22 aprile 2012_04_22
Presso Ala-Comuna Baires via Parenzo 7 – Milano
Orari:
Venerdi` 19.00-23.00
Sabato 10.00- 20.00
Domenica 10.00-16.00

Costo 60 euro a partecipante
Per partecipare e` necessario scrivere a : 
o telefonare al 333/6765506
Entro e non oltre il 15 aprile, posti limitati.
Tutti i dettagli del seminario li puoi trovare  nel materiale allegato!

Concerti Ciani di Milano

MILANO
i Concerti Ciani
da martedì 10 a domenica 15 aprile 2012
libero / admission free

RECITAL DI PIANOFORTE
i Concerti Ciani
Pio Albergo Trivulzio, via Trivulzio 2, info 335 6083581
martedì 10 aprile 2012_04_10 ore 15.00
Musiche / musics: D. Scarlatti, J. Haydn, W. Mozart e F. Liszt
Pianoforte ANTONELLO D'ONOFRIO
Libero / admission free

i Concerti Ciani
Residenza Arzaga, via Arzaga 1, info 335 6083581
giovedì 12 aprile 2012_04_12 ore 16.30
Musiche / musics: R. Schumann e M. Ravel
Pianoforte CLAUDIO SOVIERO
Libero / admission free

RECITAL DI PIANOFORTE
i Concerti Ciani
Circolo A. Volta, via G. Giusti 16, info 335 6083581
sabato 14 aprile 2012_04_14 ore 16.00
Musiche / musics: D. Scarlatti, F. Chopin, J. Brahms e F. Liszt
Pianoforte NICCOLO' RONCHI
Libero / admission free

RECITAL DI PIANOFORTE
i Concerti Ciani
Residenza Arzaga, via Arzaga 1, info 335 6083581
domenica 15 aprile 2012_04_15 ore 16.30
Musiche / musics: F. Schubert, J. Brahms e M. Ravel
Pianoforte GIOVANNA GATTO
Libero / admission free

Tutti i Concerti Ciani 2012

Associazione Musicale Dino Ciani

tel. 0324 243046 - cell. 335 6083581

concerti@dinociani.com - www.dinociani.com 

cliccare qui per tutti

i Concerti Ciani 2012

2012_04_14 Concerto a Pescara del Duo Maclè

Sabato 14 aprile 2012_04_14 ore 18.00
Pescara - Fondazione Pescarabruzzo
Maison des Arts - C.so Umberto I, 83 
CONCERTO
Duo Maclé - Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi, pianoforte a quattro mani
Duo DissonAnce - Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin, due fisarmoniche
Ingresso libero 

2012_07_28 Prenderà il via Rapallo Musica

L'Associazione Culturale "Rapallo Musica"  da appuntamento al
14° Festival Organistico Internazionale
dal 28 Luglio 2012_07_28 al  1 Settembre 2012
"Armonie Sacre percorrendo le Terre di Liguria"
......con grandissimi interpreti ..... grandi novità .... e .... grande musica!

2012_05_05 PERCOTO CANTA

25a edizione della manifestazione

PERCOTO CANTA 2012
Selezioni 2012 dal 5 al 6 maggio 2012_05_05
Sezione cantanti-interpreti
Gabriella Scalise
Luca Pitteri
Sezione cantautori
Marcello Balestra
Rossana Casale
Bungaro

per informazioni: Nevio Lestuzzi Dir. Art. PERCOTO CANTA 348/2260818 (dopo le ore 17) fax 0432/676736 info@percotocanta.it

Michio Kaku - Fisica del futuro edizioni Codice edizioni

Alcuni stralci dal nuovo libro:

Occhiali e lenti a contatto per internet

Ci sono diversi modi per mettere internet in una lente. L'immagine potrebbe essere inviata dagli occhiali direttamente alla lente oculare e poi alla retina. Oppure potrebbe essere proiettata sulla lente degli occhiali, che in tal caso fungerebbe da schermo. O ancora, una piccola lente da orefice potrebbe essere agganciata alla montatura degli occhiali. In questo modo ci connetteremmo a internet come se stessimo guardando un film. A quel punto potremmo gestire la navigazione con un dispositivo manuale wireless connesso a un computer. Oppure, più semplicemente, potremmo muovere le dita nell'aria per controllare l'immagine, poiché il computer sarà in grado di riconoscere la posizione delle nostre dita nel momento stesso in cui le muoviamo.

Gli occhiali del futuro potrebbero anche includere nella montatura una minuscola videocamera capace di filmare l'ambiente circostante e trasmettere direttamente le immagini in rete. In questo modo chiunque al mondo sarebbe nelle condizioni di condividere le nostre stesse esperienze nel momento stesso in cui le viviamo. In altre parole, migliaia di persone vedrebbero ciò che sta passando sotto i nostri occhi. I genitori sarebbero istantaneamente al corrente di ciò che stanno combinando i propri figli, oppure potremmo condividere le nostre esperienze con la persona amata anche quando si trova in un luogo diverso dal nostro. Le persone che assistono a un concerto potrebbero trasmettere la loro eccitazione agli altri fan di tutto il mondo, e gli ispettori degli impianti industriali potrebbero trasmettere in diretta le immagini dei siti visitati. (Immaginiamo una donna che fa shopping mentre altri le inviano commenti istantanei su ciò che sta comprando!)

Le cure mediche del futuro

Oggi se ci troviamo coinvolti in un brutto incidente automobilistico su una strada isolata rischiamo di morire per un'emorragia, ma in futuro saranno i nostri stessi vestiti e la nostra auto a entrare automaticamente in azione ai primi segnali di trauma, chiamando un'ambulanza, localizzandoci con precisione e scaricando la nostra anamnesi completa, anche se ci troveremo in stato d'incoscienza. In sostanza, morire per mancanza di cure sarà assai più improbabile. I nostri abiti sapranno individuare ogni minima irregolarità del battito cardiaco, della respirazione e persino delle onde cerebrali attraverso minuscoli chip inseriti nel tessuto. In altre parole, appena indosseremo i vestiti saremo online e dal medico!

Per diagnosticare un qualche disturbo, il medico ci chiederà di far passare sul nostro corpo una semplice sonda. Nella serie originale di Star Trek abbiamo osservato stupiti un congegno chiamato tricorder, con cui si poteva diagnosticare istantaneamente qualsiasi malattia e osservare l'interno del corpo in ogni suo particolare. Tuttavia, per avere a disposizione un tale congegno futuristico non dovremo aspettare il XXIII secolo! Disponiamo già della MRI (magnetic resonance imaging, imaging a risonanza magnetica), che originariamente veniva eseguita da macchinari del peso di diverse tonnellate e capaci di occupare una stanza, ma che oggi sono già stati portati alle dimensioni di una trentina di centimetri e in futuro potranno diventare come un comune cellulare. Facendo scorrere tale sonda sul nostro corpo potremo vedere sotto la nostra pelle. Successivamente i computer elaboreranno tali immagini 3D e ci forniranno una diagnosi accurata. Sonde del genere potranno rilevare nel giro di pochi minuti l'eventuale insorgenza di una delle tante possibili malattie, compreso il cancro. Le sonde conterranno chip a DNA, ovvero chip di silicio dotati di milioni di minuscoli sensori capaci di individuare la presenza del DNA specifico di varie malattie.

Com'è noto, molte persone detestano andare dal dottore. Ma in futuro la nostra salute sarà monitorata silenziosamente e senza alcuno sforzo da parte nostra, anche diverse volte al giorno, secondo un processo automatico di cui non saremo neppure consapevoli. Il gabinetto, lo specchio del bagno e gli abiti conterranno chip a dna capaci di rilevare anche minuscole colonie di cellule cancerose di non più di un centinaio di unità. In futuro ci saranno più sensori nascosti nei bagni e nei vestiti che nei più moderni ospedali di oggi.

Per esempio, soffiando su uno specchio gli permetteremo di individuare l'eventuale presenza di una proteina mutata chiamata p53, implicata nel 50 per cento delle forme più comuni di cancro. Ciò significa che lo stesso termine cancro potrebbe scomparire dal nostro vocabolario!

Automobili senza conducente

Nel prossimo futuro […] andare al lavoro non sarà più così estenuante, perché le automobile ci porteranno automaticamente a destinazione. Esistono già automobili senza conducente che utilizzano il GPS per localizzare la propria posizione con al massimo un metro di approssimazione, e sono in grado di viaggiare per centinaia di chilometri. Nel 2004 la DARPA (Defence Advanced Research Project Agency), un'organizzazione del Pentagono, ha sponsorizzato una competizione chiamata DARPA Grand Challenge, in cui diversi laboratori sono stati invitati a proporre i loro prototipi di auto senza conducente per una gara nel deserto del Mojave con in palio un milione di dollari. La DARPA portava dunque avanti la sua consolidata tradizione di finanziamento di progetti d'avanguardia rischiosi ma visionari.

Mondi virtuali

La realtà virtuale fu introdotta per la prima volta dai militari statunitensi intorno agli anni Sessanta, attraverso simulatori che fungevano da strumenti di addestramento per piloti e soldati. I piloti facevano pratica d'atterraggio sulla pista di una portaerei osservando lo schermo di un computer e maneggiando un joystick. In caso di guerra nucleare, generali e leader politici avrebbero potuto incontrarsi segretamente nel cyberspazio, senza dover abbandonare i loro posti di comando. Oggi grazie alla crescita esponenziale della potenza dei computer possiamo vivere in una realtà simulata e controllare il nostro avatar, ovvero un'immagine animata che ci rappresenta. Possiamo così incontrare altri avatar, esplorare mondi immaginari e persino innamorarci e sposarci.

Vivere una favola

Poiché i computer saranno potentissimi, a basso costo e largamente diffusi, alcuni futurologi hanno spiegato che il nostro futuro potrebbe assomigliare a una favola. Infatti, se davvero conquistassimo un potere come quello degli dèi, la nostra dimora celeste sarebbe sicuramente un mondo fantastico. Il futuro di internet, tanto per fare un esempio, è quello di diventare lo specchio magico di Biancaneve. Sarà sufficiente pronunciare le parole: «Specchio, specchio sulla parete…» per veder apparire un viso amichevole che ci garantirà l'accesso al sapere dell'intero pianeta. Inseriremo chip anche nei giocattoli, rendendoli intelligenti: come Pinocchio, la marionetta che voleva diventare un bambino in carne e ossa; e come Pocahontas parleremo agli alberi e al vento, e questi ci risponderanno. Daremo per scontato che qualunque oggetto abbia una sua intelligenza e quindi sarà ovvio rivolgergli la parola.

Mescolare realtà e realtà virtuale

Verso la metà del secolo dovremmo ritrovarci a vivere in un misto di realtà e realtà virtuale. Attraverso le nostre lenti a contatto o gli occhiali percepiremo simultaneamente le immagini virtuali sovrapposte a quelle della realtà quotidiana. È questa la visione di Susumu Tachi della Keio University, in Giappone, e di molti altri ricercatori. Tachi sta infatti lavorando a speciali occhialini che mescoleranno fantasia e realtà. Il suo primo progetto consiste nel far sparire gli oggetti nel nulla.

Traduttori universali

In Star Trek, nella saga di Guerre stellari e praticamente in ogni altro film di fantascienza accade sempre qualcosa di straordinario: tutti gli alieni si esprimono perfettamente nella nostra lingua! Questo è dovuto alla presenza di un "traduttore universale" che consente ai terrestri di comunicare rapidamente con le diverse civiltà aliene, eliminando il tedioso inconveniente di dover ricorrere al linguaggio dei segni o a gestualità primitive. Sebbene una volta si pensasse che tale congegno futuristico avesse ben poche probabilità di essere costruito, un suo prototipo esiste già. Possiamo dunque immaginare che in futuro i turisti che viaggeranno all'estero e dovranno comunicare con la popolazione locale vedranno apparire i sottotitoli della conversazione nelle loro lenti, come se guardassero un film in versione originale sottotitolata. Forse disporranno anche di computer capaci di fornire loro, tramite auricolare,

una traduzione audio simultanea. In tal modo due persone che parlano lingue diverse, ma entrambe dotate di traduttore universale, potranno intrattenere una normale conversazione nella propria lingua madre, che verrebbe tradotta simultaneamente attraverso l'auricolare. Certo, si tratterà di una traduzione non sempre perfetta, per via dei diversi problemi idiomatici e dialettali e della continua evoluzione delle espressioni d'uso comune, ma sarà sufficiente per afferrare il "nocciolo" della conversazione.

L'etica della lettura del pensiero

Che cosa potrebbe accadere se potessimo leggere costantemente la mente delle persone? David Baltimore, premio Nobel ed ex presidente del Caltech (California Institute of Technology), è stato il primo a preoccuparsi di questa eventualità, e ha scritto: «Possiamo davvero curiosare nei pensieri degli altri? […] Non penso si tratti di mera fantascienza, ma rischiamo di ritrovarci a vivere una realtà infernale. Immaginiamo che cosa potrebbe diventare corteggiare qualcuno che possa leggere i nostri pensieri, oppure negoziare per un contratto se la controparte fosse dotata di un potere del genere!». Nella maggior parte dei casi, riflette Baltimore, leggere il pensiero altrui potrebbe avere conseguenze imbarazzanti, se non addirittura disastrose: «Se interrompessimo un professore nel bel mezzo della sua lezione […] scopriremmo che una parte significativa dei suoi studenti è dedita a crogiolarsi in fantasie erotiche».

Spostare i singoli automi

Richard Feynman sognava il giorno in cui i fisici avrebbero potuto fabbricare le molecole a proprio piacimento, atomo dopo atomo. Se nel lontano 1959 quel sogno sembrava del tutto irrealizzabile, oggi si è almeno in parte avverato. Ho avuto la fortuna di assistervi di persona quando ho visitato l'ibm Almaden Research Center di San José, in California. Ho visto all'opera uno strumento straordinario: un microscopio a effetto tunnel grazie al quale gli scienziati possono vedere e manipolare singoli atomi. Tale congegno è stato inventato nel 1986 da Gerd Binnig ed Heinrich Rohrer dell'IBM, ed è valso loro un premio Nobel. (Ricordo ancora che, quand'ero bambino, il mio maestro diceva che non saremmo mai riusciti a vedere gli atomi, perché erano semplicemente troppo piccoli. All'epoca avevo già deciso di diventare uno scienziato atomico, ed ero convinto che avrei trascorso il resto della mia esistenza a studiare qualcosa che non avrei mai potuto osservare direttamente. Oggi però non solo possiamo vedere gli atomi, ma anche giocarci utilizzando pinzette atomiche.)

Una civiltà planetaria

Gli dèi della mitologia vivevano nello splendore divino del cielo, lontano dagli affari dei comuni mortali. Quelli della mitologia greca se la spassavano nei campi celesti del Monte Olimpo, e quelli della mitologia norrena, dopo avere combattuto per l'onore e la gloria eterni, banchettavano insieme agli spiriti dei guerrieri caduti in battaglia nelle sacre stanze del Valhalla. E noi? Se siamo destinati a raggiungere un potere pari a quello degli dèi entro la fine del secolo, che aspetto avrà la nostra civiltà nel 2100? Dove ci stanno portando tutte queste innovazioni tecnologiche?

Dal controllo alla conservazione della natura

Come abbiamo visto, un tempo eravamo semplici osservatori della danza della natura, poiché guardavamo estasiati le sue meraviglie. Oggi invece siamo più coreografi della natura, poiché possiamo indebolirne le forze un po' qua e un po' là. Ed entro il 2100 avremo imparato a dominarla totalmente: saremo capaci di spostare gli oggetti con la forza del pensiero, di controllare la vita e la morte e di raggiungere le stelle.


tratto da "Fisica del futuro", Michio Kaku, Codice edizioni, pp. 480, euro 29,00, trad. Sergio Orrao e Valeria Lucia Gili.


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