Giovedì 5 marzo 2009 ore 18 - Teatro Dal Verme
STORIE DALL'ODISSEA
Un racconto in quattro puntate
A cura di Eva Cantarella e Giovanna Bozzolo
Musiche a cura di Franco Bezza
Dal 5 al 26 marzo presso la Sala Piccola del Teatro Dal Verme (Via San Giovanni Sul Muro, 2 – Milano) si terranno quattro incontri dal titolo "Storie dall'Odissea, un racconto in quattro puntate".
Il Progetto di Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella nasce dall'incontro di due passioni. Da un lato l'amore di Eva Cantarella per Omero, storico globale del mondo greco arcaico e per la bellezza dei suoi racconti fantastici, dall'altro la passione di Giovanna Bozzolo per la tradizione orale della poesia epica. Giovanna Bozzolo e Eva Cantarella intrecciano il racconto di Omero con interventi di narrazione sul contesto storico e sociale da cui sono tratti gli episodi. Ogni puntata del racconto è stata pensata come autonoma in se stessa e nel contempo parte di un racconto globale che copra l'arco intero della storia nelle sue tappe salienti: la situazione di Penelope e Telemaco a Itaca in assenza di Ulisse, i viaggi e le avventure di Ulisse, il suo ritorno a casa e la strage dei pretendenti. La colonna sonora, che accompagna ciascun racconto è a cura di Franco Bezza, il quale utilizza prevalentemente musiche del '900 dai più diversi repertori, da Šostakovicˇ a Mina, da Ligeti a Nono.
Prima puntata – giovedì 5 marzo ore 18
Penelope e i proci
I pretendenti e la discutibile fedeltà di Penelope
Ulisse è lontano da Itaca da ormai vent'anni: sull'isola spadroneggiano i pretendenti alla mano di sua moglie Penelope. Tracotanti, villani, i celebri "proci" dilapidano i beni di Ulisse e comandano nella sua casa. Nel corso della prima puntata si parlerà di loro, della condizione di Telemaco (il figlio di Ulisse) e del comportamento di Penelope, divenuta modello proverbiale di fedeltà. Ma forse, a una lettura più attenta, l'Odissea ci presenta anche un'altra Penelope, una Penelope inattesa, più esposta alle tentazione di quanto si sia soliti pensare …
Seconda puntata – giovedì 12 marzo ore 18
L'incontro con Nausica : vita sul'isola beata
Vesti mutate, bagni caldi e l'amore
Trascinato dalle onde, Ulisse giunge, naufrago sulle coste di Scheria, un'isola felice, lontana da ogni altra terra abitata e incontra Nausica, figlia del re Alcinoo. Nausica è la figlia perfetta, la ragazza da marito che rispetta le regole. Ma appartiene a un mondo diverso da quello di Ulisse. La cultura dei Feaci, infatti, è diversa da quella dei Greci. Essi non conoscono la guerra, non sono competitivi, concedono più spazi di libertà alle donne. La regina, Arete, moglie di Alcinoo, addirittura amministra la giustizia fra i suoi sudditi. È un mondo vero, quello dei Feaci o è un utopia? In questa puntata, oltre alle storie dei Feaci, ascolteremo anche il racconto di un aedo, Demodoco, che durante il banchetto offerto da Alcinoo in onore di Ulisse, intrattiene gli invitati raccontando la storia boccaccesca di un adulterio divino: quello commesso da Afrodite, moglie di Efesto e amante di Ares.
Terza puntata – giovedì 19 marzo, ore 18
Le Seduttrici: Calipso, Circe e Le Sirene
Avventure d'amore
Dov'è Ulisse, quando si apre la scena dell'Odissea? Il nostro eroe si trova su un'isola, l'isola Ogigia. Seduto su uno scoglio, egli guarda il mare piangendo. Sull'isola ha vissuto sette anni d'amore con la ninfa Calipso. Ma ora è stanco, vuole tonare a casa. L'avventura extraconiugale è finita. O meglio, un'altra avventura extraconiugale. Nel suo peregrinare Ulisse ha incontrato molti personaggi femminili, che incarnano la seduzione. Ad alcuni ha ceduto, come a Circe, la maga. Ad altri ha resistito, come alle Sirene. In questa puntata impareremo a capire il modo in cui i greci vivevano le insidie della seduzione femminile, e la conseguente distinzione, che essi introdussero nel mondo occidentale, tra due categorie di donne: quelle pericolose (le seduttrici) e quelle oneste (sempre sedotte).
Quarta puntata – giovedì 26 marzo ore 18
Ulisse a Itaca
La strage e il riconoscimento
Ulisse è finalmente arrivato a Itaca. Atena lo ha trasformato in modo da renderlo irriconoscibile. Dopo aver incontrato il figlio Telemaco nella capanna del fedele porcaio Eumeo ed essersi a lui rivelato, Ulisse organizza la strage. Nella reggia, i Proci si accingono a gareggiare per stabilire chi, tra di loro, potrà sposare Penelope. La gara consiste nel tendere l'arco di Ulisse. Introdottosi nella reggia in veste di mendicante, Ulisse chiede e ottiene di potersi cimentare nella prova, e appena in possesso dell' arma uccide tutti i Proci, nonché alcuni dei suoi dipendenti. Ma la logica dell' uccisione è diversa. Nei confronti dei dipendenti egli non compie una vendetta, ma esercita il suo potere, come capo dell'oikos, di punire chi è venuto meno ai suoi doveri: nella specie, chi lo ha tradito alleandosi ai Proci. In questa veste, nell' esercizio della giurisdizione domestica, Ulisse anticipa l' arrivo di un principio fondamentale della civiltà giuridica: quello che pone la colpevolezza alla base della responsabilità.
Biglietti : Intero Euro 10,00, Ridotto Euro 8,00
Abbonamenti : Intero 28 €, Ridotto 20 €