NovaraJazz Stagione 2015/2016
Settimana tra Taste of Jazz, Feeling Jazz e Aperitivi in… Jazz
Giovedì 28 gennaio 2016_01_28, ore 20.30 @ Opificio
Damn! organ trio
Sabato 30 gennaio 2016_01_30, ore 21 @ Attico delle Arti
IN PRIMA ASSOLUTA Decoy & Evan Parker
Domenica 31 gennaio 2016_01_31, ore 11.30 @ Piccolo Coccia
Apramada Project
Intensa settimana per NovaraJazz,
la manifestazione che negli anni porta a Novara i grandi nomi e gli
artisti emergenti del panorama jazz internazionale. Si parte giovedì 28 gennaio con la serata all’Opificio Cucina & Bottega con i Damn!, si prosegue con uno degli eventi clou della stagione Decoy & Evan Parker sabato 30 gennaio all’Attico delle Arti e si chiude domenica 31 gennaio con l’Aperitivo in… Jazz al Piccolo Coccia in compagnia di Apramada Porject.
Taste of Jazz @ Opificio - Cucina e Bottega
Prosegue la collaborazione con Opificio, il locale di Via Gnifetti, 45/a nato con la vocazione di luogo di spettacolo, oltre che di ristorazione. Ogni giovedì fino al 31 marzo sarà Taste of Jazz, appuntamenti in cui musica, cibo e vino si fondono in un vero tripudio di sensi. Prossimo concerto in programma, giovedì 28 gennaio Damn!: organ trio è un sodalizio artistico tra tre musicisti toscani “vittime” di una profonda passione per il soul jazz, un’irresistibile miscela di swing, R&B, gospel, funk e soul nata dall’urbanizzazione del jazz e dalla sua contaminazione da parte della black music più
commerciale. Ascoltando questa band si compie un viaggio trasversale
attraverso tutta la musica che ha come protagonista il timbro avvolgente
dell’organo
Hammond, nella quale si ritrovano tanto gli echi del suono vintage
delle swing bands di Duke Ellington e Count Basie che i groove ipnotici
dell’hip
hop. Ritmi sornioni, melodie cariche di blues feeling, atmosfere
soulful, groove infuocati sono solo alcuni degli ingredienti che
compongono questa ricetta musicale preparata seguendo in modo quasi
religioso gli insegnamenti dei maestri indiscusso del soul jazz: l’hammondista Jimmy Smith e il sassofonista Lou Donaldson. Lorenzo Baldini (sax alto), Manrico Seghi (organo Hammond) e Marco Santini (batteria)
sono tre musicisti toscani formatisi prevalentemente studiando jazz e
blues sotto la guida di un sacco di incredibili musicisti. Il percorso
musicale eterogeneo di ognuno di loro li ha comunque portati a
sviluppare un amore incondizionato per la black music e Damn!: organ trio ne è la riprova. Apparentemente un classico organ trio, Damn!: si fa notare fin da subito per l’originalità del suo sound e la malleabilità con la quale affronta un repertorio che si muove agilmente attraverso un secolo di musica nera, senza limiti di genere.
Nel 2013 è uscito “DAMN!”, il loro primo lavoro discografico che fotografa il lato più “jazzy” del gruppo che è stato presentato in numerosi live clubs, festival e rassegne tra cui il Barga Jazz Festival 2013, Santa’n Jazz 2014 e la prestigiosa rassegna bolognese Indue_Jazz 2014.
Formula Taste of Jazz: apertivi+ concerto 10,00 euro, cena + concerto: 25,00 euro. I concerti Taste of Jazz s’inseriscono all’interno di un circuito in diversi club di Piemonte e Lombardia che prevede concerti all’Opificio
Cucina e Bottega di Novara, al Country Inn di Ivrea, al Torino Jazz
Club, al BSA di Vercelli, al Folletto di Abbiategrasso e al Vinile di
Milano.
Stagione NovaraJazz: Feeling Jazz
Uno degli appuntamenti clou della stagione 2015/2016: sabato 30 gennaio alle 21 arriva all’Attico delle Arti (Largo Donegani, 5) in prima assoluta Decoy & Evan Parker. Concerto anticipato da una masterclass che Evan Parker terrà
nel pomeriggio dello stesso giorno al Conservatorio Cantelli, e le cui
iscrizioni sono andate esaurite nel giro di poche settimane.
Decoy è un trio Inglese d’improvvisazione, composto da John Edwards al contrabbasso, Alexander Hawkins all’organo Hammond e Steve Noble alla batteria e percussioni. Il trio ha registrato quattro album acclamati universalmente dalla critica musicale. All’uscita del secondo album, il giornalista John Fordham, del quotidiano The Guardian, rivelava che ‘a breve ne sarebbe nato un culto’. Del terzo album, un live in collaborazione con Jow McPhee, Clifford Allen scrisse che “Hawkins, Edward, Noble e McPhee hanno generato una performance –e un album- che verrà ricordata per anni”. Alexander Hawkins – “alle tastiere dell’Hammond è il più interessante pianista dell’ultima decade e più”. Così veniva acclamato in una recente intervista da Brian Morton (Point of Departure), il quale ritiene che Hawkins abbia già avuto modo di espandere tutto quello che sia possibile fare con lo strumento. Nel 2010 e nel 2012 è stato nominato nella categoria ‘organi’ del sondaggio annuale dei lettori di Downbeat. Ha anche raggiunto la vetta nella categoria ‘tastiere’ del sondaggio del giornale argentino El Intruso. Steve Noble è
uno dei batteristi di spicco londinesi, un improvvisatore temerario e
incredibilmente inventivo, il cui stile super-preciso, ultra-propulsivo e
iper-dettagliato ha galvanizzato incontri con Derek Bailey, Matthew
Shipp, Ishmael Wadada Leo Smith, Stephen O’Malley, Joe McPhee, Alex Ward, Rhodri Davies e molti, molti altri. “Un coinvolgente mix di jazz-time, free-rock e improvvisazione astratta, Steve Noble è uno dei batteristi inglesi più creativi” (The Guardian). John Edwards è un vero virtuoso, con la sua sconcertante gamma di tecniche e smisurata immaginazione musicale ha ridefinito le possibilità
del contrabbasso e notevolmente ampliato il suo ruolo, sia in solo che
in gruppo. Costantemente alla ricerca, ha ottenuto elogi come uno dei
migliori contrabbassisti della musica creativa, e suonato al fianco di
innumerevoli musicisti, tra i quali Evan Parker, Roscoe Mitchell, Sunny
Murray,Derek Bailey, John Wall, Joe McPhee, e Lol Coxhill.
Evan Parker. Classe 1944, è
universalmente riconosciuto come figura cardine della libera
improvvisazione. L'ardore della sua fantasia musicale lo ha portato ad
esplorare nuove ed inconsuete sonorità
producibili (e riproducibili) attraverso il suo strumento, arrivando in
alcuni progetti a toccare la massima gamma di suoni finora raggiunti da
un sassofonista. Parker è il più grande rappresentante vivente del free jazz europeo. La Londra in cui muove i primi passi artistici – erano gli anni ‘60 – è
la testa di ponte da cui lo stile di Coltrane, Dolphy e Coleman
penetrava nel Vecchio Continente, sparpagliando semi rivoluzionari su un
terreno desideroso di trovare punti di contatto tra la black music
radicale e le esperienze della musica colta contemporanea. Tra il 1966 e
il 1967 il sassofonista fondò il primo gruppo interamente dedito all’improvvisazione, e qualche anno dopo nacque la Incus Records, label indipendente che pubblicò i suoi primi album. La composizione in tempo reale, molto più di altre espressioni, necessita di una registrazione: da qui si spiega l’imponente
produzione di Parker, che conta oltre 200 apparizioni su dischi. A FQ
Magazine il virtuoso di Bristol ha raccontato la genesi di “Monoceros”: “L’LP originale è stato inciso direttamente su disco, nessun nastro, e l’unica possibilità di modifica era l’incisione dell’altro lato. Ho inciso solo due lati, quindi è chiaramente un documento di ciò che potevo fare in quel momento. Il bisogno di accettare ciò che accade in tempo reale e progredire è una caratteristica della musica improvvisata e forse la più stimolante”. Secondo Parker “La musica è completa nel momento dell’esibizione. L’esibizione dal vivo sarà
sempre il metro con cui le registrazioni sono valutate. Nel mondo
modesto della musica improvvisata possiamo ancora contare in gran parte
sul supporto appassionato dei nostri ascoltatori”. Il suo sassofono è apparso anche in alcuni dischi di Scott Walker, Robert Wyatt, David Sylvian e Spring Heel Jack. “Avevano le idee molto chiare su ciò che volevano da me” ricorda Parker. “Ovviamente ciò era basato in ciascun caso su aspetti leggermente diversi della mia musica, ma tutti mi hanno dato grande libertà creativa”. Se per molti musicisti è necessario pre-determinare un approccio specifico in ogni situazione, nel free jazz l’artista britannico si muove “come un cieco per il quale il buio non è uno svantaggio”.
Biglietto d’ingresso: 10,00 euro. Ridotto 5,00 euro per studenti di musica. I biglietti sono acquistabili la sera stessa del concerto all’ingresso dell’Auditorium dell’Attico delle Arti.
Apertivi in... Jazz @ Piccolo Coccia
Per la quarta stagione consecutiva NovaraJazz firma il programma degli Aperitivi in... Jazz del Teatro Coccia di Novara. Tre domeniche mattina, alle 11:30 al Piccolo Teatro Coccia, in Piazza Martiri, 2, durante le quali si degusteranno specialità della produzione enogastronomica del territorio e si ascolterà dell’ottimo jazz.
Appuntamento domenica 31 gennaio, ore 11:30 con Apramada Project ,
un progetto di quattro musicisti talentuosi di varia estrazione che
mettono assieme le loro esperienze e idee per formare un gruppo
originale e dallo spiccato impatto sonoro. Il nome ispirato alla
filosofia buddista, vuol dire “pensiero cosciente”, e raffigura con una sola parola lo stato ultimo del cammino del monaco verso l’illuminazione, quando, poco prima di raggiungere lo stato di Buddità, riesce consapevolmente a realizzare e controllare i suoi pensieri. Subito messi d’accordo
da questo comune intento e dal cammino da intraprendere, gli Apramada
diventano Project, inteso come un vero e proprio percorso musicale, un
progetto da realizzare in modo spirituale e consapevole, lo scopo del
musicista e dell’uomo insieme, veicolare il proprio pensiero consapevole attraverso l’energia informante del suono! Sin dagli albori del progetto la scelta del gruppo a livello estetico oltre che di linguaggio è stato di concentrarsi sui brani originali, scritti dal sassofonista Giuseppe Santangelo. Il gruppo (Giuseppe Santangelo - Sax Tenore, Soprano, Composizioni, Giulio Stromendo - Fender Rhodes, Piano, Lele Garro - Basso Elettrico, Riccardo Bruno
- Batteria) grazie ad una completa padronanza dei mezzi musicali a
propria disposizione, ad un utilizzo energico e mai scontato dell’improvvisazione, all’estro
dei due solisti, Santangelo e Stromendo, riesce a dare alla sua
performance un andamento contemporaneamente circolare e rettilineo. Il
concerto sarà introdotto da una “guida all’ascolto” a cura del giornalista e scrittore Gianni Lucini.
L’ingresso alla degustazione (che si terrà alle 11 nel foyer del Teatro Coccia) + concerto è di 10,00 euro. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del teatro in Via Rosselli, 47 a Novara o sul sito www.fondazioneteatrococcia.it.
NovaraJazz Stagione 2015/2016 è organizzato dall’Associazione Culturale Rest–Art, con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Novara, il sostegno di Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Ambasciata di Norvegia, Puglia Sounds, Fondazione
Teatro Coccia, Opificio Cucina e Bottega, Conservatorio Guido Cantelli,
Civico Istituto Musicale Brera, Rotary Club di Novara, Birrificio Croce di Malto, Agenzia immobiliare ArteKasa.
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