2010_03_21 Stellerranti nel parmense
"Sinagoga e Museo ebraico F. Levi"di Soragna (Parma)
Luogo:Soragna - Parma
Dario e le sue "stellerranti"
"Presentazione di "Ascoltare la luce" sulla vita e sulle opere di Janus Korczak
di e con DARIO ARKEL
Sarà presente la poetessa e giornalista Elena Raissa Petrassi Interludi musicali a tema con il duo Stelleerranti
Mariacinzia Bauci detta Mirele contralto, voce recitante
Pier Gallesi pianoforte, fisarmonica e voce
Per info:Sinagoga e Museo Ebraico "Fausto Levi" Soragna (Parma)
e-mail: info@museoebraicosoragna.net
Tel. + 39 0524 599399 mobile +39 331 9230750 www.museoebraicosoragna.net www.stellerranti.com
2010_03_08 Freddy suona Schumann
FREDDY KEMPF in concerto 8 marzo - SCHUMANN/LISZT - promozione speciale
DescrizioneLunedì 8 marzo 2010 ore 21.00
IL DOPO HOROWITZ
Pianista FREDDY KEMPF
Toccata in do maggiore op. 7
Arabeske in do maggiore op. 18
Blumenstück in re bemolle maggiore op. 19
Humoreske in si bemolle maggiore op. 20
Seconda Rapsodia ungherese
Mephisto Valzer
PROMOZIONE A 5 EURO PER GLI AMICI DI FACEBOOK DI SERATE MUSICALI !!!
2010_04_20 Elio e la storia tesa di Figaro di Siviglia
Luogo:Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Indirizzo:Largo Mahler, 1 Milano, Italy
Figaro il Barbiere
Elio/Figaro musiche ridotte da "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini
musiche ridotte da "Il barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini
con la partecipazione di
Roberto Fabbriciani flauto
Fabio Battistelli clarinetto
Massimiliano Damerini pianoforte
Produzione Just in Time srl direzione Mauro Diazzi
"Figaro il barbiere" è una proposta in versione cameristica de Il barbiere di Siviglia di G. Rossini.
Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell'epoca, si unisce un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi.
L'obiettivo è rendere l'opera lirica accattivante e apprezzabile a un pubblico di giovani.
Figaro il barbiere
Nella storia del melodramma esiste il bizzarro caso di una professione (non particolarmente affascinante) che ha avuto l'onore di ben tre grandi Opere dove compare come protagonista assoluta. La professione è quella del barbiere, e le Opere ad essa dedicate sono i due famosi "Barbiere di Siviglia", rispettivamente di Paisiello e Rossini, e "Le nozze di Figaro" di W.A. Mozart. II frequentatore dei Teatri operistici non di rado si trova a dover assistere alle peregrine evoluzioni di personaggi improbabilissimi, i cui nomi hanno reso la vita infelice a molti figli di famiglie melomani che li hanno voluti chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido, Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor.
Si trattava perlopiù di Faraoni, Gran Sacerdoti Illirici, Re Mesopotamici, Eroi Nibelungici, Regine Nubiane e Sacerdotesse Galliche. Ed è in questo ciarpame rivestito di cotonina stampata e bigiotteria dozzinale che irrompe l'ottimo Figaro con 1a sua carica di simpatia, la sua inventiva e, perche no?, con la sua umanissima esperienza nell'arte di arrangiarsi.
Figaro prosegue la grande tradizione degli Scapini e dei Leporelli, ma non si presta volentieri a far da spalla a protagonisti di più illustre casata: egli emerge vivacemente come un demiurgo,
un astuto diplomatico, un consumato stratega che manipola uomini e cose al fine di assecondare i suoi desideri ed i suoi interessi. Eccolo quindi mettere in scacco l'avarizia e la dabbenaggine, soccorrere l'amore contrastato, incoraggiare le buone cause, affrontare gli usurpatori dell'altrui buona fede, farsi paladino della giustizia spicciola, intrigare ai danni degli intriganti. Il tutto con le semplici ed innocue armi del pennello da barba, del rasoio e del pettine. E chi meglio di un barbiere, allora, potrà raccontare le gesta del suo illustre predecessore. II pazientissimo cliente siede sulla poltrona nichelata, ed assiste sgomento al periglioso mulinare dell'affilatissimo rasoio attorno alle sue indifese fattezze.
II barbiere s'infervora sempre di piu' nel narrare l'ormai passata grandezza dei suoi colleghi d'altri tempi. Gli altri clienti in attesa, abituati da anni alle sparate del loro Figaro, intermezzano la farraginosa narrazione con le arie più note dell'Opera rossiniana, eseguendo gli arrangiamenti che si stamparono in Germania nel 1820.
Qualcuno forse si scandalizzerà ma da un barbiere, com'è ormai noto ai più, ci si può aspettare di tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un mestiere non suo, interrompendo, ahimè, un delicatissimo "contropelo".
(Roberto Fabbriciani)
PREZZI DEI BIGLIETTI:
platea 25,00 Euro
balconata 20,00 Euro
galleria 15,00 Euro
A questi prezzi si applicherà il 5% di diritto di prevendita.
I BIGLIETTI SONO IN VENDITA PRESSO:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
da martedì a domenica dalle ore 14.30 alle ore 19.00
Lunedì chiuso.
tel. 02.83389.401/402/403 fax 02.83389.300
info@auditoriumdimilano.org
IAT - Informazione e Accoglienza Turistica della Provincia di Milano
Piazza Duomo 19/A (ang. S. Pellico)
lunedì/venerdì ore 10/13 e 14/18, sabato e domenica ore 10/13 - 14/17
tel. 02.80500355
VENDITA ON LINE: www.laverdi.org www.vivaticket.it
2010_03_09 Ancora Chopin per la Verdi per Tutti
all'interno della giornata celebrativo dei 35 anni di AAGD Lombardia
Martedì 9 marzo 2010 ore 20.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Mahler Milano, Italy
I Giovani per i Giovani
la Verdi per tutti
direttore Jader Bignamini
Fryderyk Chopin
Variazioni su "Là ci darem la mano" op.2
Pianoforte Giulia Rossini
Grande fantaisie sur des airs nationaux polonais in La maggiore n.2 op.13
Pianoforte Alba Gentili Tedeschi
Krakowiak in Fa maggiore n.3 op.14
Pianoforte Leonardo Rudy Locatelli
Grande polonaise brillante précédée d'un Andante spianato n.6 op.22
Pianoforte Emanuele Scaramuzza
Ingresso libero con offerta
Aperta a tutti, senza limiti di età e di titoli, l'orchestra è composta da 70 orchestrali, di età compresa tra i 17 e i 70 anni accomunati dalla voglia di fare musica insieme.
Tutti i componenti dell'Orchestra hanno studiato uno strumento e continuano ancora oggi a esercitarsi con grande passione - spesso con un livello molto buono - pur non avendo fatto della musica una professione. Quello che mancava loro era la possibilità di suonare insieme ad altri musicisti e di eseguire pagine del grande repertorio sinfonico.
Settimanalmente i musicisti si esercitano sotto la direzione di Jader Bignamini, affiancati da tre maestri preparatori, professori della Verdi, Fausto Ghiazza per i fiati, Luca Santaniello per i violini e le viole, Mario Shiraj Grigolato per i violoncelli e i contrabbassi.
Mentre in altri paesi europei le orchestre amatoriali di ampio organico sono delle realtà diffuse e consolidate, in Italia l'opportunità di suonare in grandi compagini sinfoniche per amatori è molto rara.
Sotto questo aspetto LaVerdi per tutti può essere considerata l'unico esempio in Italia di orchestra amatoriale appoggiata da una delle istituzioni sinfoniche più importanti del paese.
LaVerdi per tutti a maggio 2008 ha vinto il primo premio nella categoria "Filippo Siebaneck" in occasione del XXVII Premio della critica musicale Franco Abbiati.
2010_03_07 Sacro e profano (2010_03_08)
Sonnambula per la prima volta al Rosetum
Venerdì 5 marzo 2010 ore 20,30
Teatro Rosetum - Milano Via Pisanello, 1
La sonnambula
Opera in due atti messa in musica da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani
Personaggi:
Il conte Rodolfo (basso) Giampaolo Vessella
Teresa, mugnaia (mezzosoprano)
Amina, sua figlia adottiva (soprano) Ekin Futaci De Ambrogio
Elvino, ricco possidente (tenore) Enrico Giovagnoli
Lisa, ostessa (soprano)
Alessio (basso)
Un notaio (tenore)
Villici (coro)
Voce narrante, Daniele Rubboli
La direzione musicale è di Luis Baragiola.
Per la prima volta nella storia del teatro Rosetum di via Pisanello 1 a Milano, va in scena il capolavoro di Vincenzo Bellini:"La sonnambula".
Il titolo, che viene presentato nella nuova proposta di opere-raccontate, per meglio avvicinare il grande pubblico allo spettacolo operistico, sarà interpretata dal piu' celebre soprano turco del nostro tempo, Ekin Futaci De Ambrogio, da vari anni residente a Milano dove ha perfezionato gli studi e iniziato una brillante carriera che, dalle tavole del Rosetum, l'ha portata ad impegni internazionali . Tra i suoi programmi futuri anche il debutto nel "Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini, il 30 luglio prossimo nella prestigiosa stagione estiva di Varazze.
Al suo fianco, nel ruolo di Elvino, l'ottimo tenore marchigiano Enrico Giovagnoli, balzato alla notorietà il tenore Enrico Giovagnoli il basso Giampaolo Vessella dopo i numerosi passaggi televisivi che lo hanno consacrato come il Moschettiere dei tenori italiani. Al di là delle performances sul piccolo schermo, Giovagnoli è uno dei tenori lirici piu' importanti emersi nel panorama italiano negli ultimi quattro anni.
Per il ruolo del nobile, elegante, ma anche intrigante Conte Rodolfo, Daniele Rubboli che sarà al Rosetum come "narratore" e curatore della rassegna, ha voluto il basso milanese Giampaolo Vessella, artista di grande intelligenza scenica e musicale che domenica scorsa nel varesotto ha ottenuto un trionfo personale nel "Barbiere di Siviglia" come Don Basilio.
La direzione musicale è di Luis Baragiola.
2010_03_08 Otello con un nuovo loock
Teatro Fraschini – Pavia Rassegna Altri Percorsi
LITTA_produzioni presenta
Progetto Work in Progress
OTELLO
di William Shakespeare
Progetto e Regia Claudio Autelli
Primo Spettatore Antonio Syxty
Traduzione Salvatore Quasimodo
Con Enrico Ballardini, Matilde Facheris, Lino Musella, Irene Serini, Francesco Villano
Personaggi ed interpreti
Cassio Enrico Ballardini
Emilia Matilde Facheris
Iago Lino Musella
Desdemona Irene Serini
Otello Francesco Villano
Scene e Costumi Paola Tintinelli, Maria Chiara Vitali, Gilda Esposito
Aiuto Regia Lorenzo Facchinelli
Nella riduzione scenica del giovane regista Claudio Autelli
Lo spettacolo ha vinto nel 2008 il premio Nuove creatività dell’Ente Teatrale Italiano.
Sfoltita di ogni orpello, il regista si immagina la vicenda tra Otello e Desdemona intorno ad un interminabile tavola nuziale che si trasforma via via in un’unica cerimonia alla quale partecipano tutti i personaggi. Il tempo è scandito dall’evolversi degli accadimenti, dal mutare dei rapporti che scivolano verso una inevitabile degenerazione. Al rito sacrificale, tra brindisi e discorsi, segnato a tratti da un sottofondo di musica rock, partecipano i protagonisti della “saga shakespeariana”: Cassio, aitante luogotenente del Moro, Iago alfiere e stretto consigliere di Otello, accompagnato dalla fragile consorte Emilia, sottilmente invidiosa della felicità di Desdemona, Otello, generale bisognoso di valori ed accecato dai fantasmi della sua mente, Desdemona, vittima sacrificale di tutti i commensali del banchetto.
Il clima che si viene così a creare resta in equilibrio tra un esordio festoso ed una rovinosa caduta infernale successiva; l’affresco che viene ultimato mostra l’ ineluttabile degenerazione dei reciproci rapporti dei personaggi, accecati da una violenza mai sopita, caricata da incomprensioni irrisolvibili, invidie e menzogne connaturate all’indole umana. Tutto l’agire, nella sua continuità, con il procedere, sviluppa una tensione sempre crescente e definisce con maggior puntualità i personaggi, conferendo solidità ed intensità alla messinscena.
Claudio Autelli, attore, regista
2010_03_06 Casanova in balletto al Fraschini
2010_03_10 L'arte della fuga
Mercoledì 10 marzo 2010, alle ore 21.00
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Die Kunst der Fugue (L’arte della fuga)
Akademie für Alte Musik Berlin
Nel 2007 l’Akademie für Alte Musik Berlin ha festeggiato i venticinque anni di attività. Fondata nel 1982 a Berlino Est, l’Akademie für Alte Musik Berlin si è rapidamente affermata come una delle orchestre più prestigiose. Ad ogni stagione l’ensemble è ospite dei centri musicali europei più significativi quali Vienna, Parigi, Amsterdam, Zurigo, Londra e Bruxelles. Innumerevoli tournée hanno portato l’orchestra in tutta Europa, in Asia, America del Nord e del Sud, e lo scorso aprile negli Stati Uniti e Canada. Dalla riapertura nel 1984 del Konzerthaus di Berlino, l’orchestra organizza un proprio ciclo di concerti nella sala al Gendarmenmarkt. Dal 1994 l’Akademie für Alte Musik Berlin viene regolarmente invitata alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino e alle Innsbrucker Festwochen der Alten Musik.
Un’intensa collaborazione artistica unisce l’ensemble ai direttori René Jacobs, Marcus Creed e Daniel Reuss, ai cori da camera RIAS e Vocalconsort Berlin, ai cantanti Andreas Scholl e Cecilia Bartoli, alla regista e coreografa Sasha Waltz.
Note a cura di Mariateresa Dellaborra
L’imponente pezzo tramandato con il titolo Die Kunst der Fugue (L’arte della fuga) è l’ultimo dei capolavori di Johann Sebastian Bach (1685-1750) che, dopo aver completato l’Offerta musicale, omaggio a Federico II re di Prussia, progettò di far conoscere questo monumento dell’ars subtilior attraverso la stampa per suscitare l’interesse degli «intenditori». Tuttavia prima che questa fosse completata e soprattutto prima che egli stesso potesse terminare il manoscritto, morì. L’Arte della fuga rimase così incompiuta e né l’autografo né l‘edizione originale stampata subito dopo la sua morte, probabilmente per volere del figlio Carl Philip Emanuel, possono dare un’idea completa delle sue intenzioni. Nell’avvertenza iniziale all’edizione del 1751 si apprende che l’autore è morto prima di aver portato a termine l’opera e che «gli amici della sua musa» hanno ritenuto opportuno collocare come pezzo di chiusura l’elaborazione contrappuntistica di un corale che egli stesso, già cieco, aveva estemporaneamente dettato a un amico. In effetti Wenn wir in heochsten Noethen Canto Fermo in Canto, rielaborazione ampliata dell’omonimo corale dell’Orgelbuchlein, si interrompe con la dichiarazione «Su questa fuga, dove il nome BACH viene usato come controsoggetto, l’autore è morto». La successione dei brani, dopo i primi undici ordinati dall’autore, è frutto dunque di un’ipotetica ricostruzione fondata su principi formali e sui modi di intendere il legame tra ogni contrapunctus - tale è la denominazione originaria della maggior parte dei pezzi - e i canoni. Tutti sono basati sulla stessa idea musicale, apparentemente semplice e lineare, e sulla medesima tonalità. Il tema, di costruzione regolare e simmetrica, mantiene invariati i suoi intervalli fondamentali anche se suonato in forma invertita. I singoli contrappunti possono essere letti in modo diverso e le variazioni, cui sono incessantemente sottoposte le forme del tema dato rectus e inversus, palesano le più audaci speculazioni contrappuntistiche. Ad esempio nella fuga speculare a quattro, dopo aver presentato tutte le voci della fuga come rectus nella forma “da manuale”, Bach le scrive interamente come inversus. Per rafforzare ulteriormente l’idea dello specchio, la parte più acuta del rectus diventa la più grave dell’inversus e anche le parti intermedie si scambiano di ruolo, come se l’intera composizione risultasse completamente capovolta. In un altro contrapunctus “a specchio” solo tre voci vengono coinvolte nelle imitazioni e la quarta vi è completamente indipendente. Se da un punto di vista della dottrina tale procedimento si impone come poco ortodosso, da un punto di vista uditivo appare molto attraente. Oltre a giocose sperimentazioni che attengono la sfera melodica, si ascoltano anche sapienti procedimenti di aumentazione e diminuzione relativamente alle durate. Ogni variazione applica dunque le più complesse regole previste dai trattati o le disattende, creando intrica tema affascinanti eccezioni.
Ultimo e non secondario problema connesso a L’arte della fuga concerne la mancata specificazione da parte di Bach degli strumenti musicali cui destinare l’intera opera o le singole parti. In realtà tale “sospensione” non costituisce una lacuna, ma sottolinea semmai come L’arte della fuga sia una opera dal doppio volto, riservata alla lettura tanto da parte di chi, in quanto musicista ne vuole sperimentare sulla tastiera la condotta polifonica, quanto da parte di chi ne vuole studiare sul piano speculativo la complessa trama, senza preoccuparsi dell’effettiva rispondenza sonora. Gli interpreti di tutti i tempi hanno potuto quindi sbizzarrirsi nel trovare gli organici più congeniali alla loro sensibilità: dal semplice clavicembalo al quartetto d’archi e all’orchestra più allargata.
Rivolta innanzitutto ai sapienti membri della Società scientifica Mizler e non a un concerto pubblico, che all’epoca era ancora in fieri, l’opera non incontrò il minimo interesse nonostante una nuova edizione nel 1752. In effetti L’arte della fuga non è l’avvio all’arte della fuga, ma semmai una «codificazione superiore», ai massimi livelli che, stando al progetto originario, avrebbe svelato i segreti del «costruttivismo polifonico solo a chi ne aveva padronanza» e avrebbe nel contempo condotto il musicista a sfiorare le barriere dell’assoluto musicale. È una «cattedrale interrotta» dalla malattia e dalla cecità, ma espressione di un’energia e di una forza spirituale straordinarie.
2010_03_11 La Bicorchestra in concerto
Auditorium dell'Università di Milano-Bicocca, via Vizzola n.5, Milano
Concerto
La BicOrchestra e Giovanni Falzone
Auditorium dell'Università degli studi di Milano-Bicocca
Via vizzola n. 5, 20126, Milano
Ingresso libero
La BicOrchestra (l'orchestra/big band amatoriale dell'Università degli Studi Milano-Bicocca) si presenta al pubblico con il primo concerto della stagione 2010.
Il programma del concerto prevede musiche di A.Piazzolla, H. Villa Lobos, K. Weill e L. Bonfà nel primo tempo, standard Jazz e brani originali nella seconda parte.
Sebbene la musica sia il secondo linguaggio di ogni Nazione del mondo e permetta agli individui di esprimere se stessi, la società contemporanea spinge troppo spesso solo al consumo musicale e alla competizione tecnica tra musicisti.
A questi valori la Bicorchestra vuole opporre una visione della musica come attività poietica, veicolo di relazioni sociali ma non per questo di basso valore musicale. Il concerto vedrà la partecipazione come musicisti di studenti e personale dell'Università guidati e preparati da giovani talentuosi quali Mattia Mugnai e Paolo Troni e jazzisti di fama internazionale come Giovanni Falzone e Roberto Favilla.
Per informazioni: orchestra@musicainbicocca.it, http://www.musicainbicocca.it
2010_03_09 Serata inaugurale - Primavera Barocca 2010 del Collegio Ghislieri
Aula Magna del Collegio Ghislieri
VIII Stagione di Concerti del Collegio Ghislieri • Serata inaugurale
Nell'ambito del Circuito Lombardo di Musica Antica 2010
Stella mattutina
Inni alla Vergine nella Napoli barocca
Karin Selva, soprano • Morena Carlin, alto • Gianluca Ferrarini, tenore
Carlo Checchi, basso • Alessandro Nuccio, basso
Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri
Giulio Prandi, direttore
PROGRAMMA DELLA SERATA:
Francesco Durante (Frattamaggiore, 1684 • Napoli, 1755 )
Magnificat in si bemolle maggiore per coro, soli, archi e continuo
Magnificat - Et misericordia ejus - Deposuit potentes de sede
Suscepit Israel - Sicut locutus est - Sicut erat in principio
Concerto IV in mi minore per archi e continuo
Adagio - Ricercar del quarto tono - Largo - Presto
Pasquale Cafaro (San Pietro in Galatina, 1715 o 1716 • Napoli 1787)
Litanie a quattro voci con violini e basso per coro, soli, due violini e continuo
Kyrie - Sancta Maria - Salus infirmorum - Regina Angelorum - Agnus Dei
Emanuele Rincon Barone D'Astorga (Augusta, 1680 • Madrid, 1757 )
Stabat Mater per coro, soli, archi e continuo
Stabat Mater - O quam tristis et afflicta - Quis est homo - Eia Mater - Sancta Mater
Fac me tecum pie flere - Virgo virginum praeclara - Fac me plagis vulnerari - Christe, cum sit hinc exire
Componenti del Arìon Choir & Consort del Collegio Ghislieri
Marco Bianchi, violino
Alberto Stevanin, violino
Gianni Maraldi, viola
Jorge Alberto Guerrero, violoncello
Giorgio Sanvito, contrabbasso
Michele Pasotti, tiorba
Maria Cecilia Farina, organo
soprani
Irene Alfinito, Valentina Argentieri
Emma Popolani, Karin Selva, Sonia Tedla
alti
Carla Babelegoto, Silvia Bertoluzza
Morena Carlin, Ilaria Pasotti, Ester Piazza
Tenori
Gianfranco Cerreto, Gianluca Ferrarini
Salvatore Gaias, Sergio Martella, Paolo Tormene
bassi
Jacopo Binazzi, Daniele Brigante, Carlo Checchi
Paolo Graziano, Alessandro Nuccio
Giulio Prandi, direttore
Leggi le note introduttive al concerto:http://www.ghislierimusica.org/Eventi/note_sala.php?id_replica=115
2010_03_08 Manifestazioni della Provincia di Novara per la Festa della donna
PROVINCIA DI NOVARA
Piazza Matteotti, 1
Tel 0321-378273 / 378852
Gli Assessori Anna Maria Mariani e Annamaria Mellone, insieme alla Presidente del Consiglio Lavinia Calabrò incontrano le dipendenti della Provincia
Palazzo TornielliVia Greppi Novara
DONNE E MADONNE
NEI SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA
Mostra Fotografica
Inaugurazione mostra
venerdì 5 marzo 2010 - ore 18
Orario di apertura
ore 10-12 da lunedì a sabato
ore 16-18 lunedì, giovedì, sabato e domenica
ore 10 - Sala Consiliare della Provincia di Novara:
Convocazione dei componenti del Protocollo d'Intesa e presentazione del progetto di interventi a favore delle donne vittime di violenza attraverso percorsi di lavoro
ore 11 - Sala consiliare della Provincia di Novara - Piazza Matteotti,1
Presentazione nuova Commissione
Pari Opportunità
ore 14,30 - Aula Magna Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" - Via Perrone, 18 - Novara:
Seminario di formazione: Donne vittime di Stalking in collaborazione con Procura della Repubblica e Ordine degli Avvocati di Novara, Università del Piemonte Orientale, Associazione Industriali e Camera di Commercio di Novara.
2010_03_03 Concerti al Teatro Alfieri di Torino
I CONCERTI DEL POMERIGGIO AL TEATRO ALFIERI DI TORINO Stagione 2010 Edizione XX
Teatro Alfieri, mercoledì 3 marzo 2010, ore 16
Fantasie e capricci da arie d'opera
Francesco Gardella,clarinetto
Alessandro Magnasco, pianoforte
L. v. Beethoven (1770-1827) I. Muller(1786-1854) AdelaideR. Schumann (1810-1856) Phantasiestücke op. 73 (Dolce e con espressione, Vivace- leggero , Allegro con bri)
L. Bassi (1833-1871) Fantasia da Concerto su “Rigoletto” di G.Verdi
I. Muller (1786-1854) Fantasia su Cavatina del “Barbiere di Siviglia” di G.Rossini
E. Becucci(1845-1905) Capriccio – Fantasia su “Tosca” – Op.268 (piano solo)
G. Rossini( 1792-1868) Fantasia per clarinetto e pianoforte
I CONCERTI DEL POMERIGGIO organizzazione:ASSOCIAZIONE PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
Direzione Artistica : Secondo Villata - Segreteria : Maria Borasio ( tel.011.223.9138 )
Biglietto posto unico numerato 8 euro, ridotto 7 euro . Info 011.562.3800
2010_003_19 Arpa e voce alla Associazione Amici del Loggione
Venerdì 19 marzo 2010
Ore 21.00
CONCERTO
AMEYLIA SAAD WU RECITAL
Voce e arpa celtica
Eseguirà musiche tradizionali irlandesi e sue composizioni originali.
Il concerto si terrà nella sede dell'Associazione, in via Silvio Pellico, 6 (MM Duomo).
Si ringrazia Arpitalia per la gentile concessione dello strumento
2010_03_03 Concerto pianistico
Mercoledì 3 marzo ore 21,30
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma.
Concerto
Giuseppe De Gregorio - pianoforte
Nella splendida Sala Anfiteatro del Teatro Arciliuto di Roma continuano anche per il 2010 i concerti del Teatro Arciliuto Jazz Festival. Il filo conduttore del festival è la contaminazione tra il linguaggio jazz, inteso come libertà di creazione estemporanea, come concezione di una musica aperta a generi e strutture, e la nostra cultura musicale italiana. Direzione artistica del festival: Mario Di Marco. Organizzazione generale: Giovanni Samaritani.
Giuseppe De Gregorio è un artista di ricerca. Un essere umano alla ricerca di dar voce alla propria voce. Un musicista alla ricerca di un sound proprio, sintesi tra molteplici influenze ed esperienze sonore, che appartengono a diversi territori della musica: il jazz,la musica classica e contemporanea,e la forma canzone. Il pianista romano si propone con un repertorio che privilegia l'esecuzione di brani orignali, che si prestano quale "contenitore" ideale in grado di accogliere una particolare miscela tra ritmo (jazz),
colori armocici pittorico impressionistici (musica classica), cantabilità melodica (musica popolare-canzone d'autore), ricerca ed astrazione melodico ritmica (musica contemporanea).
Con il patrocinio dell' Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dell'Assessorato Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio.
Info:
Dalle 19,30 aperitivo jazz con "Free buffet" al Salotto Musicale
Alle 21,30 Concerti nella Sala Anfiteatro. Biglietto per i concerti: 10,00 euro.
Teatro Arciliuto, Sala Anfiteatro, Piazza di Montevecchio 5 (Piazza Navona), Roma.
Info: 06 6879419
info@arciliuto.it
www.myspace.com/arciliutojazzfestival
2010_03_04 Tango sul palcoscenico del Lirico di Magenta
Teatro Lirico di Magenta
PASIONES COMPANY in
DIVINO TANGO
Pasion del sér urbano
Regia Adrian Aragon
Produzione : Aragon Boaglio Producciones S.A
Con: Adrian Aragon e Erica Boaglio
Uno spettacolo elegante, sensuale e di alto impatto emotivo. Dove il filo della storia ci porta alle meravigliose ed affascinanti scene di una Argentina viva, piena di speranza.. Luci, coreografie e musiche articolate senza fessure, rialzano ancora di più il grande livello artistico della Pasiones Company. Con Erica Boaglio e Adrián Aragón come protagonisti indiscutibili di uno spettacolo mozzafiato,che fulmina i sensi. Classico e contemporaneo al tempo steso, Divino Tango è una magistrale creazione con una messa in scena superba,agile e struggente. Storie in bianco e nero, o colorate dalla passione. L´eros sottilmente presente quando la coppia va oltre al ballo... e il ballo è una conseguenza di due corpi che ci suggeriscono il dopo. Adrian ed Erica ci porteranno nell' anima di un paese ricco culturalmente, dove l´immaginazione viaggia tanto velocemente quanto la voglia di uscire da una eterna crisi che ci colpiscesi continuo. La colonna sonora e stata accuratamente selezionata a fine di portare ad ogni coreografia, gli elementi sensibili che la storia richiede. Carlos Gardel, Astor Piazzolla, Francisco Canaro, affiancati alle nuove creazione di Luis Corallini, danno personalità all' opera
Il tango non è una proprietà privata, o soltanto un passo più o meno complesso o sensuale...Non è soltanto un Museo di personaggi di inizio del Novecento nei fiumi peccaminosi delle Milonghe. Il Tango non si impara, si vive! Il Tango è parte della nostra anima argentina...oggi...come ieri come domani. E se la nostra anima e Divina, lo é anche il nostro Tango! Adrian Aragon
2010_03_05 Lezione concerto tra chitarra e fiati
venerdì 5 marzo 2010, ore 10.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
"STREET BAND QUARTET"
un quartetto originale
Musiche di Astor Piazzolla, Tom Jobim, Girolamo Frescobaldi, Eduardo Di Capua e J.S. Bach
Fisarmonica Davide Vendramin
Chitarra Sergio Lavia
Trombone Giuliano Rizzotto
Contrabbasso Tony Del Coco
Batteria Mario Rizzotto
Lezione insolita e ricca di proposte musicali con un repertorio che spazia dalle musiche popolari a quelle classiche. Fra un brano e l'altro ogni musicista racconterà la caratteristica e la storia del proprio strumento.
Fra i tanti brani musicali che allieteranno il pubblico ricordiamo Libertango di Astor Piazzolla, Desafinado e Girl from Ipanema di Tom Jobim, Sonate classiche di Frescobaldi, O Sole mio di Di Capua, Aria sulla 4° corda di J.S. Bach.
2010_03_06 Ai piccoli raccontiamo Beethoven
sabato 6 marzo 2010 ore 15.30
Musiche di Ludwig van Beethoven
Soprano Kaoru Saito
Mezzosoprano Irene Ripa
Tenore Francesco Frasca
Baritono Fausto Candi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Massimo Cottica
L'insegnante deciderà, così, di far uscire dalla scuola, rumorosa e caotica, i suoi alunni e di portarli su un palcoscenico, in mezzo a veri musicisti.
2010_03_03 Vivaldi con Sonia Prina all'Auditorium di Milano
Sinfonia Al Santo Sepolcro in Si minore RV 169
Stabat Mater in Fa minore per contralto, archi e continuo RV 621
Contralto Sonia Prina
Le sette ultime parole del nostro Redentore sulla Croce per soli, coro e orchestra
Soprano Alessandra Gardini
Contralto Giuseppe Conte
Tenore Maurizio Dalena
Basso Marco Bellasi
Direttore Gianluca Capuano
Orchestra laVerdi Barocca
Direttore Ruben Jais
2010_03_04 Tra Verdi e Beethoven, repliche 2010_03_05 e 2010_03_07
giovedì 4 marzo 2010 ore 20.30
venerdì 5 marzo 2010 ore 20.00
domenica 7 marzo 2010 ore 16.00
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Giuseppe Verdi
La forza del destino, Ouverture
Béla Bartók
Concerto per orchestra Sz 116
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in Do minore op. 67
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Ludovic Morlot
Il concerto si apre con l'ouverture de La forza del destino di Verdi, opera che racconta le epiche vicende dei protagonisti in fuga dal mondo e dagli uomini.
Segue il Concerto per orchestra di Béla Bartók, scritto nel 1943, come una sorta di "esibizione" dell'orchestra stessa, in cui i diversi gruppi strumentali si separano e si oppongono, per esplorare possibilità timbriche inedite.
Infine la Sinfonia n. 5 di Beethoven, pagina tra le più conosciute di tutti i tempi.
2010_03_01 Le Settimane Musicali di Stresa al via per i programmi primaverili
2010_02_28 Simona Cianchi in Tosca, un grande successo
Domenica 28 febbraio 2010
Maria Simona Cianchi - Tosca
Regia di Daniele Rubboli
La Cianchi, attualmente al centro di perfezionamento del teatro Goldoni di Livorno, da tempo ha scelto Milano per i suoi debutti, collaborando attivamente con il Laboratorio Lirico Europeo diretto da Daniele Rubboli e partecipando alle stagioni di Milano, Lecco e Bressanone, in un crescendo continuo di intensità nello splendore vocale e nella sensibilità interpretativa.
L'artista fiorentina, pur dotata di una luminosa lunga lama vocale che la rende interprete ideale in ruoli come Abigalille, Amelia, Leonora della Forza del Destino e Tosca, è una delle pochissime cantanti emergenti che sanno anche cantare piano, modulare la voce, fraseggiare con una infinita gamma di colori.
Al suo fianco festeggiatissimo il tenore pavese Emanuele Servidio dallo squillo infallibile e dalla esuberante vocalità.
Bene al debutto nel ruolo di Scarpia anche il baritono Gianluca Alfano, e da manuale il cast dei comprimari capitanati da Roberto Natale, con Diego Bellini, Giampaolo Vessella e la undicenne Laura Venturi.
Bene il coro preparato da Debora Mori e grandi applausi per la direzione musicale di Luis Baragiola e la regia di Daniele Rubboli.
Maria Simona Cianchi sarà a Volterra, il 18 aprile prossimo, per debuttare in "Madama Butterfly" al teatro Persio Flacco con Giorgio Berrugi, tenore di Pisa e Carlo Prunali baritono di Genova e la regia di Daniele Rubboli. [Laboratorio Lirico Europeo di Milano tel 022842836]
2010_03_06 Festa della donna a Cerano appuntamenti per sabato e domenica
Assessorato alla Cultura
Biblioteca Comunale
Festa della donna
Sabato 6 marzo 2010_03_06
Ore 21.00
Sala Consigliare
Scuola di Pace "Oscar Romero" organizza l'incontro dedicato alle donne del Salvador
"Marianella e le sue sorelle"
con l'intervento delle volontarie dell'associazione Fundahmer.
Per l'occasione sarà allestita anche una piccola mostra di artigianato salvadoregno.
Domenica 7 marzo 2010_03_07
Sala G. B. Crespi (P.le dei Lavoratori)
Donne in arte
Esposizione delle opere dell'artista
FLORINE OFFERGELT.
• Ore 11.30
La magia di Magicus.
Aperitivo offerto dall'Amministrazione Comunale.
Dalle ore 15.00
"Corpi che danzano"
performance di danza ideata da Arianna Cavallo in replica ogni mezz'ora.
Orario di apertura mostra: dalle 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 20
Per informazioni: Biblioteca Comunale
tel. 0321/726704 oppure:
biblioteca@comune.cerano.no.it
Visita anche:
www.florine.it
www.magicus.it
www.myspace.com/ariannacavallodanzatrice
INGRESSO LIBERO
Le prossime esibizioni del complesso I Baraban
Venerdì 5 marzo ore 21
Cerro Maggiore (MI), Auditorium, via Boccaccio
2010_03_08
Lunedì 8 marzo ore 21
Sondrio, Auditorium Torelli
2010_03_14
Domenica 14 marzo ore 17
Rozzano (MI), Cascina Grande
Barabàn
L'anello forte
La donna nei canti, dalla tradizione popolare a De André
con Maddalena Soler: voce solista, violino Vincenzo Caglioti: organetto diatonico, voce Aurelio Citelli: voce solista, tastiere, bouzouky Giuliano Grasso: violino, voce Paolo Ronzio: chitarra, bouzouky, voce
Info tel. 338.7189841 339.2658341 info@baraban.it www.baraban.it
2010_03_09 Stella mattutina al Ghislieri
2010_03_08 MusicAcross a Milano, il 2010_03_09 a Cremona
MusicAcross – "Contemporanea"
Omaggio a Claudio Monteverdi
8 marzo - Teatro Dal Verme di Milano ore 21
9 marzo - Teatro Ponchielli di Cremona ore 20.30
Tre prime assolute di Giorgio Battistelli, Ivan Fedele, Luca Francesconi
Caterina Caselli, direttore artistico di Music Across
Il concerto è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Informazioni per il pubblico:
Teatro Dal Verme: Via San Giovanni Sul Muro, 2 – Milano
Tel. 02 87905 ; www.dalverme.org
Teatro A. Ponchielli: Corso Vittorio Emanuele, 52 - Cremona
Tel. 0372.022001/02 ; www.teatroponchielli.it
musikFabrik, ensamble strumentale
Grazie alla iniziativa della Dottoressa Luisa Vinci, Direttore dell'Accademia del Teatro alla Scala e del compositore Michele Dall'Ongaro, Responsabile della programmazione musicale di Radio 3, Radio RAI registrerà le tre esecuzioni in diretta e le
manderà in onda nelle prossime settimane in differita su Radio 3.
MusicAcross, l'innovativo progetto artistico promosso dall'Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e affidato alla direzione artistica di Caterina Caselli, ha sviluppato la sua proposta in tre diverse sezioni (Indeepandance, LiveAcross e Contemporanea), mescolando e intrecciando le radici musicali del nostro tempo con le più moderne forme d'arte.
Dopo l'esordio dello scorso anno, con i due concerti inseriti nel cartellone del Festival di Cremona Claudio Monteverdi, dei quali sono stati interpreti, rispettivamente, l'Ensemble XX dell'Accademia Teatro alla Scala e l'Ensemble Ictus, quest'anno "Contemporanea" compie un passo avanti di grande prestigio, presentando al pubblico tre nuove opere appositamente commissionate per la rassegna diretta da Caterina Caselli.
"Contemporanea" rende così omaggio all'opera di Claudio Monteverdi con un doppio concerto: il primo lunedì 8 marzo al Teatro Dal Verme di Milano e il secondo, che si inserisce all'intero del Festival Monteverdi, martedì 9 marzo al Teatro Ponchielli di Cremona.
Saranno presentate in prima assoluta le composizioni di tre tra i più interessanti compositori italiani: Giorgio Battistelli, Luca Francesconi, Ivan Fedele. Tutti e tre i lavori si ispirano, se pur con modalità diverse, all'opera monteverdiana reinterpretandone lo spirito con un linguaggio del tutto originale.
A proporre in prima assoluta le tre composizioni sarà musikFabrik, uno dei principali ensemble di musica contemporanea. Come è noto, musikFabrik è una vera e propria fucina al servizio dell'innovazione artistica: il lavoro del gruppo è dedicato in forma quasi esclusiva alla proposta di opere nuove o inedite, affrontate in stretta collaborazione con i loro autori. Con musikFabrik prenderanno parte ai concerti il soprano Valentina Coladonato e il tenore Sandro Naglia. I concerti saranno diretti da Peter Rundel, tra i più sensibili interpreti del repertorio del nostro tempo.
Note sulle composizioni
Giorgio Battistelli, compositore
INVENTIS FACILE EST ADDERE (2009)
per ensemble di ottoni, percussioni, archi, tastiera sampler, pianoforte e celesta
La musica di Monteverdi dalla quale ho preso spunto proviene dai Madrigali guerrieri e amorosi, dunque dal Libro VIII dei Madrigali. Dalla prefazione del Libro VIII ho tratto anche il titolo Inventis facile est addere. Queste indicazioni, scritte proprio da Monteverdi, mi sono sembrate il suggerimento di un compito e di una sfida. Inventare aggiungendosi al lavoro altrui, variando o magari distorcendo il lavoro altrui, non è necessariamente più facile in un'epoca come la nostra, nella quale tutto lo spettro di possibilità che va dall'interpretazione al tradimento, dalla citazione alla dissimulazione, è stato ampiamente battuto e ribattuto. Da quelle parole di Monteverdi ho voluto prendere spunto per compiere un viaggio diverso: non partire dal mio linguaggio per trasformare quello di Monteverdi, ma imparare dalla sua lingua per modificare la mia.
Vanamente, dunque, si cercherebbero qui delle citazioni: ce ne sono, si possono riconoscere volendo piccoli frammenti sparsi. L'ambito della citazione, però, non è quello in cui ho voluto portare la sfida che proveniva da Monteverdi. Dalla sua musica ho cercato semmai di riprendere la dimensione materiale e gestuale. L'aspetto performativo e teatrale, rappresentativo, prevale perciò sul gioco del reperimento di singole somiglianze. Sin da quando ho lavorato sul Combattimento di Tancredi e Clorinda, nel 2005, avevo capito del resto che la ricerca di affinità e somiglianze non è il modo giusto per lavorare non tanto su Monteverdi, ma con lui. La musica di Monteverdi mette in gioco strategie di elusione più che di riconoscimento, di travestimento più che di identificazione, di equivoco più che di comprensione. Di qui l'idea di accogliere la funzione costruttiva da lui assegnata ai ritmi, alle dinamiche, ai timbri, e di comporre una musica il più possibile libera dal rovello mentale della profondità e dell'interiorità, esonerata dalla psicologia e dal romanticismo. Sappiamo quanto Nietzsche fosse diffidente nei confronti della profondità e raccomandasse, semmai, la superficie. Risalendo alle origini della lingua musicale moderna riconosciamo in Monteverdi un filosofo della maschera e dell'apparenza e desideriamo leggerlo con gli occhi di Nietzsche, un po' come Borges ha voluto fare con il Don Chisciotte seguendo il lavoro immaginario di Pierre Menard. Leggendo Monteverdi in questo modo troviamo in lui, oggi, quella che Luciano Berio definiva «la complessità della semplicità». L'ornamentazione, le fioriture, la prevalenza di uno sviluppo orizzontale rispetto al dominio della verticalità, dimensione più adatta allo scavo del mondo interiore, è ciò che riflette nella composizione una convinzione insieme rinascimentale e contemporanea: quella per cui la profondità può essere un inganno. Avendo voluto lavorare sulla materia e sul gesto della musica di Monteverdi, non si troverà in questa mia nuova composizione la voce, non si troverà il canto. Solo in chiusura dall'impasto dell'orchestra emergerà un suono vocale, sia pure in maschera, cioè campionato. Una sola nota, un Re, che si estende solo su quattro battute sopra una dissolvenza incrociata degli archi subito prima che la musica si spenga nel silenzio, per evocare con quell'unica nota la memoria di una voce ridotta a gesto sonoro e non, come pure avviene nella musica di Monteverdi, a ingrediente drammatico ed espressivo. Proprio la memoria è l'altro aspetto su cui gioca una composizione basata su elementi ricorrenti, ostinati come possono esserlo alcune figure ritmiche inventate da Monteverdi e da lui donate al futuro della musica perché questa potesse aggiungervi invenzioni ulteriori, non necessariamente più facili. Intensificazioni della dinamica e del movimento si alternano, qui, a momenti di sospensione, sfere di suono più rarefatto nelle quali tutta l'agitazione precedente si disperde come in uno stato gassoso subito prima di tornare a farsi solida e di ricominciare il suo corso. Alcune anomalie timbriche incidono tagli nel tessuto sonoro come se un altro gesto, preso dall'arte figurativa del Novecento, collaborasse con le fioriture monteverdiane e fare della musica un luogo di rammemorazione e di pensiero. Compare per esempio il pianoforte. Alla fine, come si è detto, appare la voce. Ma è una voce paradossalmente assente, è l'elusione della voce più che l'aggiunta del canto. È la maschera di Monteverdi che, sotto mentite spoglie, torna a giocare con noi la strategia musicale dell'inganno.
Giorgio Battistelli
Luca Francesconi, compositore
ATTRAVERSO (2009)
per soprano e un consort di legni, ottoni, percussioni, archi, pianoforte
La voce segue gradazioni progressive di pathos.
Dopo una invocazione sommessa e accorata alle Muse e alle loro cetre, una Musica imperturbabile canta una linea raggelata, fuori dal tempo.
Man mano che la drammaturgia si compie il canto si carica di espressività, fino al un climax di disperazione molto umana, di reazione emotiva estrema all'ingiustizia della sorte.
Ma è solo quando ritrova la componente di mistero evocata dai suoni che Orfeo accede ad una dimensione " altra", trascendente.
Il pezzo è una rilettura a volo radente della storia di Orfeo, attraverso una scelta minimale di versi tratti dall'originale di Alessandro Striggio.
In un certo senso ho intravisto le forze oscure che muovono celate dietro il racconto e, probabilmente, dietro la vita di ciascuno.
Gli occhi che osservano, come succede nell'Orfeo, sono spesso femminili e pervasi di una misteriosa accettazione del destino : come di un accidente inevitabile.
L'unico testo "maschile", cioè cantato da Orfeo, è legato al momento della volontà, della risoluzione razionale : combattere il Fato fino in fondo con i propri versi ( "se alcuna cosa i versi ponno, n'andro' sicuro ai più profondi abissi).
Alla presenza del Dio traghettatore alle soglie dell'Ade, Orfeo però si trasforma in musica lui stesso. La sua perorazione perde i connotati verbali e razionali e diventa un rituale incantatorio, ipnotico.
E' pronto a varcare una soglia, attraverso una linea invisibile. Solo grazie a questa trasfigurazione (e dunque alla musica) egli riesce a entrare nel Regno delle Ombre.
Fortuna che viene vanificata, nel tentativo di uscirne con Euridice, dall'avventatezza tutta umana del dubbio.
Questo costante squilibrio fra istinto e dubbio razionale, è il tormento dell'uomo.
Ancora una volta la donna sottolinea l'assurdità di questa condizione, con una struggente verità : "Così per troppo amor dunque mi perdi ?"
Luca Francesconi
Ivan Fedele, compositore
THANATOS ÉROS (2010)
'riduzione del testo originale di Torquato Tasso a cura di Giuliano Corti e Ivan Fedele'
per soprano, tenore e un ensemble strumentale con legni, ottoni, archi, arpa, pianoforte e tastiera midi
Quando MusicAcross mi commissionò una nuova composizione per il Festival Monteverdi di Cremona, composizione che avesse un legame con l'autore dell'Orfeo, pensai subito a ciò che non avrei voluto fare, ovvero non avrei utilizzato alcuno spunto musicale derivato dalla musica del compositore cremonese. Pensai piuttosto che avrei preferito ispirarmi al tempo di Monteverdi, alla letteratura per esempio, e mi rivolsi subito alla Gerusalemme liberata che è la fonte del testo di Il combattimento di Tancredi e Clorinda. La scelta di questo episodio, che nella mia versione è mantenuto pressoché inalterato con alcune compressioni o dilatazioni operate nel rispetto dell'originale del Tasso, fu determinata dal forte impatto emozionale che ha sempre avuto su di me. In esso possiamo ritrovare tutti i caratteri del mythos (la parola che racconta) a cui tanta letteratura e la psicanalisi stessa hanno fatto sovente riferimento, in seguito, attraverso nuovi testi, glosse e rielaborazioni (logos, la parola che spiega). La vicenda è in sé emblematica e collega strettamente la vita alla morte attraverso quel legame impalpabile e al tempo stesso tremendamente forte che è l'amore, l'amore che genera vita e il conflitto che ignora l'amore (Tancredi non sa che il suo avversario è l'amata Clorinda), sono le antitesi di una eterna dialettica che in questo caso tanto più si fa struggente quanto più è fatale. Nella psicologia freudiana la diade è presentata anteponendo l'amore alla morte: éros e thanatos. In Thanatos éros avviene il contrario: non solo, ma viene eliminata la congiunzione quasi a voler significare un legame ancor più stretto, un abbraccio indissolubile tra morte e amore. I due personaggi, il soprano e il tenore, sono stati pensati come attori di un duello più metafisico che fisico e le opzioni musicali hanno spesso prediletto ossimori espressivi in cui sovente a un testo concitato viene associato un carattere straniato, quasi che i due contendenti fossero in condizione di guardare se stessi duellare in slow motion. Altrove invece, come in un montaggio cinematografico molto serrato, il focus, l'immagine ritorna sui soggetti in prima persona a mo' di punteggiatura drammaturgica. Il narratore che si inserisce tra una scena e l'altra, è una voce trattata elettronicamente al quale non viene affidato il compito di descrivere e commentare il già noto, ma di sublimare in musica il senso delle parole. Nelle mie intenzioni questa composizione è una scena lirica che bene si accoppierebbe, in un dittico o un trittico, con altri brani che con essa avessero un legame (penso, che so, a un Orfeo che composi in forma radiofonica alcuni anni orsono).
Ivan Fedele
2010_03_20 Concerti al Teatro Alfieri di Torino
I CONCERTI DEL POMERIGGIO AL TEATRO ALFIERI DI TORINO Stagione 2010 Edizione XX
Teatro Alfieri, mercoledì 3 marzo 2010, ore 16
Fantasie e capricci da arie d'opera
Francesco Gardella,clarinetto
Alessandro Magnasco, pianoforte
L. v. Beethoven (1770-1827) I. Muller(1786-1854) AdelaideR. Schumann (1810-1856) Phantasiestücke op. 73 (Dolce e con espressione, Vivace- leggero , Allegro con bri)
L. Bassi (1833-1871) Fantasia da Concerto su “Rigoletto” di G.Verdi
I. Muller (1786-1854) Fantasia su Cavatina del “Barbiere di Siviglia” di G.Rossini
E. Becucci(1845-1905) Capriccio – Fantasia su “Tosca” – Op.268 (piano solo)
G. Rossini( 1792-1868) Fantasia per clarinetto e pianoforte
I CONCERTI DEL POMERIGGIO organizzazione:ASSOCIAZIONE PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO
Direzione Artistica : Secondo Villata - Segreteria : Maria Borasio ( tel.011.223.9138 )
Biglietto posto unico numerato 8 euro, ridotto 7 euro . Info 011.562.3800
2010_03_27 Concerto barocco a Novara
Le Stagioni del Barocco 2009/2010
27 Marzo 2010 ore 21.00
Novara Chiesa di San Giovanni Decollato
CONCERTO
JEAN PHILIPPE RAMEAU (16831764)
PREMIER CONCERT: -La Coulicam -La Livri - Le Vesinet
DEUXIÈME CONCERT: - La Laborde - La Boucon - L'Agaçante - Menuets I et II
TROISIÈME CONCERT: - La Lapoplinière - La Timide - Tambourins I et II
QUATRIÈME CONCERT: - La Pantomime - L'Indiscrète - La Rameau
CINQUIÈME CONCERT: - La Forqueray - La Cupis - La Marais
I Solisti dell'Orchetsra Barocca città di Novara
Fabio Bellofiore Violino
Mario Lacchini Flauto
Claudio Frigerio Viola da gamba
Tiziana Fransosa Clavicembalo
2010_03_25 Zucca e i suoi semi di Zucca
Giovedì 25 marzo 2010 ore 21.00
MARIO ZUCCA in
SEMI DI ZUCCA
di Marina Thovez
http://www.fondazioneteatrococcia.it
Biglietteria Teatro Coccia
Telefono 0321-620400
e-mail: teatrococcia@comune.novara.it
2010_03_25 Manacorda tra Bach ed Hindemith anche il 2010_03_27
Teatro Dal Verme - Milano
Giovedì 25 marzo ore 21
Sabato 27 marzo ore 17
CONCERTO SINFONICO
Direttore: Antonello Manacorda
Pianoforte: Emanuele Arciuli
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Bach Concerto brandeburghese n. 4 BWV 1049
Hindemith Kammermusik n. 1 op. 24 n. 1
Hindemith Kammermusik n. 2 op. 36 n. 1
Bach Concerto brandeburghese n. 1 BWV 1046
Teatro Dal Verme: Tel 02 87905
http://www.ipomeriggi.it
http://www.dalverme.org
2010_03_20 Gleijeses interpreta De Filippo anche il 2010_03_21
Domenica 21 marzo 2010 ore 16.00
Teatro C.Coccia - Novara
DITEGLI SEMPRE DI SÌ
di Eduardo De Filippo
e con Gennaro Cannavacciuolo, Lorenzo Gleijeses
e la partecipazione di Gigi De Luca
Musiche a cura di Matteo D'Amico
Regia Geppy Gleijeses
Teatro Stabile di Calabria, diretto da Geppy Gleijeses
in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia
PERSONAGGI E INTERPRETI
Teresa Lo Giudice, sua sorella - Gennaro Cannavacciuolo
Luigi Strada - Lorenzo Gleijeses
Don Giovanni Altamura - Gigi De Luca
Evelina, sua figlia - Felicia Del Prete
Ettore De Stefani, amico di Luigi - Gino De Luca
Vincenzo Gallucci, amico di famiglia - Antonio Ferrante
Saveria Gallucci, sua moglie - Gina Perna
Olga, fidanzata di Ettore - Laura Amalfi
Croce, medico - Ferruccio Ferrante
Attilio Gallucci - Stefano Ariota
Checchina, cameriera - Gina Perna
Nicola, cameriere - Ferruccio Ferrante
Un fioraio - Gino De Luca
Light Designer Luigi Ascione
Dopo il concerto dedicato a Chopin del pianista Andrea Lucchesini, sabato 20 ore 21.00, e domenica 21 ore 16.00, andrà in scena al Teatro Coccia di Novara "Ditegli sempre di si" un testo emblematico di Eduardo De Filippo del quale Geppy Gleijeses ne ha curato con emozionante attenzione la riscoperta.
Geppy Gleijeses, che giovanissimo ha lavorato proprio con Eduardo, ha voluto portare in scena una storia tutta da ridere ma che si basa su di una realtà estremamente amara, quella della "vera" follia del protagonista Michele Murri, che per buona parte dello spettacolo può far ridere ma che avrà un finale drammatico. Un follia, non come la vede a volte Luigi Pirandello, ricordiamo ad esempio nell'Enrico IV, dove il protagonista si rifugia nella follia per propria scelta, ma rimane sempre simulazione, qui invece il protagonista è pazzo davvero e "con i pazzi ed i dementi spesso giova il simular". Cosi è ovvio che ad un povero pazzo si deve sempre "dire di si". Gleijeses, ha voluto accanto a se il figlio Lorenzo e l'attore Gennaro Cannavacciuolo che vestirà i panni della sorella del protagonista, Teresa. Una famiglia dove la pazzia si nasconde in poca o tanta parte in ognuno dei personaggi, e dove il mondo va alla rovescia come nelle scene di Paolo Calafiore.
Biglietteria Teatro Coccia
Telefono 0321-620400
e-mail: teatrococcia@comune.novara.it
2010_03_18 Berio rileggo Boccherini anche il 2010_03_20
Teatro Dal Verme - Milano
Giovedì 18 marzo 2010 ore 21
Sabato 20 marzo 2010 ore 17
CONCERTO SINFONICO
Direttore: Corrado Rovaris
Chitarra: Emanuele Segre
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Boccherini: Ritirata notturna di Madrid versione per archi e percussioni
Rodrigo: Concerto di Aranjuez per chitarra e orchestra
Mendelssohn: Sinfonia n. 5 op. 107 (La Riforma)
Teatro Dal Verme: Tel 02 87905
http://www.ipomeriggi.it
http://www.dalverme.org
Emanuele Segre, chitarra
Corrado Rovaris, direttore d'orchestra
2010_03_11 Berio rilegge Schubert (anche il 2010_03_13)
Giovedì 11 marzo ore 21
Sabato 13 marzo ore 17
Concerto sinfonico
Direttore: Marco Angius
Pianoforte: Davide Cabassi
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Schubert/Clementi Fierländler
Mendelssohn Capriccio brillante op.22;
Rondò brillante op.29;
Serenata e allegro giocoso op.43
Schubert/Berio Rendering
2010_03_05 In Biblioteca a Vigevano si ricorda Alda Merini
presentano
Coordina la serata Bianca Garavelli