Chi assiste a entrambi gli spettacoli nello stesso giorno paga solo € 5,00 il biglietto per SUD_ORAZIONE. Chi vede gli spettacoli in giorni differenti ma acquista contemporaneamente i biglietti entra a prezzo ridotto: MEDEA a € 15,00 e SUD_ORAZIONE a € 12,00.
2017_04_18 Coppia spettacoli in scena al Libero
Chi assiste a entrambi gli spettacoli nello stesso giorno paga solo € 5,00 il biglietto per SUD_ORAZIONE. Chi vede gli spettacoli in giorni differenti ma acquista contemporaneamente i biglietti entra a prezzo ridotto: MEDEA a € 15,00 e SUD_ORAZIONE a € 12,00.
2017_02_25 Amici della Musica - Turbigo STAGIONE MUSICALE 2017
Giorgia Gazzola, mezzosoprano
Emanuele Simonelli, violino
Elisa Francese, violino
Susanna Tognella, viola
Valentina Ponzoni, violoncello
Una stagione fedele alla nostra tradizione con tre appuntamenti in un percorso eterogeneo, dal sacro allo strumentale, tra capolavori della musica colta e popolare, omaggi a grandi artisti del passato, offrendo accostamenti inediti e originali sfide. Nei vari luoghi che faranno da cornice ai concerti si avvicenderanno nomi importanti e noti nel panorama nazionale e internazionale.
Concerto di quattro fisarmoniche.
2017_04_18 Il Maestro Daniele Gatti ritorna al Teatro Fraschini di Pavia per dirigere la Mahler Chamber Orchestra.
LA STAGIONE DI MUSICA AL FRASCHINI
Il Maestro Daniele Gatti ritorna al Teatro Fraschini di Pavia per dirigere la Mahler Chamber Orchestra.
Il programma prevede:
Anton Webern: Langsamer Satz (trascrizione di Gerard Schwarz per orchestra d’archi)
Franz Schubert: Sinfonia n. 3 in re maggiore, D. 200
Anton Webern: Fünf Sätze op. 5
Franz Schubert: Sinfonia n. 6 in do maggiore "Die Kleine", D. 589
La Mahler Chamber Orchestra, fondata nel 1997 da un gruppo di amici, è diventata uno degli ensemble più interessanti dal punto di vista artistico e di maggior successo all’interno del panorama musicale internazionale. La MCO è un’orchestra internazionale e indipendente che si esibisce ai massimi livelli in giro per il mondo per circa duecento giorni all’anno. I quarantacinque membri stabili della MCO provengono da venti diversi Paesi europei. La MCO ha una struttura organizzativa democratica, in cui il Consiglio e la Direzione dell’Orchestra prendono le decisioni di comune accordo con i suoi membri.
Il momento cruciale per la MCO è arrivato nell’estate del 1998, in occasione di una produzione del Don Giovanni di Mozart diretto da Claudio Abbado al Festival Lirico di Aix-en-Provence. Daniel Harding, insieme al fondatore Claudio Abbado, è il direttore d’orchestra che ha influito maggiormente nel processo evolutivo della MCO: a partire dal 1998 ha intessuto una strettissima collaborazione con la MCO, venendo poi insignito del titolo di ‘Conductor Laureate’ nel 2011.
Il pianista norvegese Leif Ove Andsnes è diventato ‘Artistic Partner’ ufficiale dell’Orchestra nel 2012, quando ha dato vita al progetto quadriennale “The Beethoven Journeyˮ che prevede l’esecuzione e registrazione dei cinque Concerti per pianoforte e della Fantasia Corale di Beethoven. Il ciclo completo è attualmente disponibile sotto forma di un cofanetto pubblicato da Sony Classical che si è guadagnato i favori della critica. Il New York Times lo ha da poco inserito fra i “Best of 2014ˮ. Il Guardian ha commentato: “Sarà difficile trovare un pianista e un’orchestra tanto affiatatiˮ, mentre Gramphone ha scritto: “Questa straordinaria collaborazione va oltre l’eccezionale musicalità... emergono un senso di scoperta continua e un modo particolare di vivere la musicaˮ. La stagione 2014/2015 segna il termine dei questo “Viaggioˮ all’interno dell’universo Beethoven con esibizioni del ciclo completo e residenze in tutto il mondo.
La MCO ha instaurato una collaborazione artistica con il direttore d’orchestra italiano Daniele Gatti a partire dal 2010, quando insieme hanno realizzato una strepitosa “Lulu“ a Vienna. Le collaborazioni recenti includono un concerto in memoria di Claudio Abbado al Dresden Music festival 2014 e un programma tutto dedicato a Mendelssohn al LUCERNE FESTIVAL nell’estate del 2014. secondo il Corriere della Sera, l’interazione fra la MCO e Daniele Gatti porta a “Una potenza sinfonica che affonda le basi sulla più raffinata musica da cameraˮ (ottobre 2013).
DANIELE GATTI
Ha studiato e si è diplomato in composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. E’ il nuovo Chief Conductor della Royal Concertgebouw Orchestra, nomina che gli è stata conferita nel settembre 2016, in occasione dei concerti inaugurali della stagione.
Ha ricoperto ruoli di prestigio presso importanti enti sia sinfonici (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Royal Philharmonic Orchestra, Orchestre National de France) che operistici (Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro Comunale di Bologna, Opernhaus di Zurigo).
Tra le orchestre che dirige regolarmente: Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Bayerischer Rundfunk, Orchestra Filarmonica della Scala.
A coronamento delle celebrazioni per l’anno verdiano, ha inaugurato nel 2013 la stagione del Teatro alla Scala con La traviata. Nel 2015 vi ha diretto Falstaff e nello stesso anno ha debuttato in Pelléas et Mélisande al Maggio Musicale Fiorentino.
Per lo scorso anno ricordiamo una tournée con la Mahler Chamber Orchestra, di cui è Artistic Advisor, a conclusione del ciclo delle sinfonie di Beethoven, il ritorno con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il debutto con Tristan und Isolde al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e l’inaugurazione della stagione del Teatro dell’Opera di Roma con Tristan und Isolde.
Una tournée negli USA (tra cui New York, Carnegie Hall) e una serie di concerti al Musikverein di Vienna con l’Orchestre National de France; diverse date alla Philharmonie di Berlino con i Berliner Philharmoniker e una tournée europea dedicata ai festival estivi con la Royal Concertgebouw Orchestra, con cui ha anche iniziato un ciclo di concerti dal titolo “RCO meets Europe”, che coinvolge i 28 paesi dell’Unione Europea nell’arco di tre stagioni. “RCO meets Europe” comprende il progetto “Side by Side”che prevede la partecipazione di musicisti delle orchestre giovanili locali all’esecuzione del primo brano in programma, accanto ai professori della RCO. Unica tappa italiana è stata al Lingotto di Torino.
Quest’anno ha recentemente ultimato una tournée in Cina e Singapore con la Royal Concertgebouw Orchestra, che dirigerà in Salome alla De Nationale Opera di Amsterdam e in una nutrita serie di concerti. Ha diretto l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Das Paradies und die Peri all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Tornerà al Teatro alla Scala con Die Meistersinger von Nürnberg e sarà alla guida dell’Orchestra Filarmonica della Scala. Effettuerà una tournée europea con la Mahler Chamber Orchestra e inaugurerà la stagione del Teatro dell’Opera di Roma con La damnation de Faust.
Daniele Gatti è stato insignito, quale miglior direttore per il 2015, del Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana e nel 2016 ha ricevuto l’ onorificenza di Chevalier de la Légion d’Honneur della Repubblica Francese, per i meriti acquisiti durante la sua attività di Direttore Musicale dell’Orchestre National de France.
NOTE DEL CONCERTO A CURA DI MARIATERESA DELLABORRA
Entrambi i brani di Anton Webern nascono come quartetti e vengono poi strumentati per orchestra d’archi rispettivamente da Gerard Schwarz nel 1992 e dall’autore stesso nel 1929. E ancora, entrambi i pezzi risalgono al periodo giovanile vissuto da Webern sotto la guida di Arnold Schoenberg. Langsamer Satz (letteralmente Movimento lento) è completato nel giugno 1905 (ma eseguito per la prima volta solo nel 1962) durante una felice vacanza con la cugina Wilhelmine Mörtl, in seguito sua moglie, e risente dello stato d’animo positivo, se non addirittura raggiante, del ventenne. È impostato secondo la scrittura tonale e concepito con strutture desunte dalla tradizione tardo romantica, ma fonda l’intera ideazione su contrasti dinamici o ritmici e impiega i timbri strumentali in modo inconsueto, talora richiedendo la sordina. A questi si aggiunge una ricca serie di idee tematiche, ampiamente rielaborate non nelle consuete modalità, ma in modo originale, a conferma dell’intenso travaglio vissuto dal compositore in quel preciso momento storico. In effetti, uscito nel 1908 dalla scuola di Schoenberg, Webern dà avvio a un nuovo stile e i Cinque pezzi op. 5 rivestono un ruolo molto importante in questa direzione. Nati sotto la diretta influenza dei quartetti di Schoenberg e di Berg, si impongono per la loro brevità e densità. Al loro interno seguono un’organizzazione coerente: i movimenti rapidi (nn.1 e 3) sono alternati a quelli lenti (2 e 4) e conclude un Moderato. La concentrazione estrema del materiale musicale diventa l’obiettivo primario del compositore. Ad eccezione infatti del primo movimento, Heftig bewegt, caratterizzato da un certo sviluppo tematico e dalla contrapposizione di tecniche esecutive diverse (arco/pizzicato), i restanti tempi si dipanano nell’arco di poche misure. Sehr langsam propone una breve linea melodica condivisa dai diversi strumenti su un pedale, creando effetti timbrici inediti; Sehr bewegt è fondato su contrasti espressivi talora molto violenti; Sehr langsam riprende concettualmente il secondo pezzo, assegnando al silenzio un forte ruolo espressivo; In zarter bewegung introduce il dialogo fra il violoncello e gli altri strumenti attraverso brevi incisi tematici, ripetizioni quasi ostinate, contrasti dinamici che trasmettono un senso di grande tensione. Nell'estate del 1928 Webern rivisitò i cinque movimenti, adattandoli per orchestra d'archi. I cambiamenti non furono rilevanti (qualche raddoppio, una precisa distinzione tra solo e tutti e una certa ridistribuzione di parti), anche se l'aumento dell’organico (Webern auspicava che fosse disponibile un’orchestra di 80 strumentisti) dona un'aria più drammatica ad alcuni dei pezzi. Ancora nel 1929 apportò cambiamenti e la versione definitiva fu approntata nel 1930.
Come la prima, la terza sinfonia di Franz Schubert è in re maggiore, tonalità che richiama immediatamente un’altra sinfonia: la seconda di Beethoven, pagina che Schubert annoverava tra le preferite. Iniziata il 24 maggio 1815 e completata nel luglio di quell’anno (dunque nell’arco di pochi mesi, ben diversamente da quello che contraddistinguerà in generale la sua ideazione), l’opera risente di una ispirazione felice: è concisa, coerente in tutte le sue parti, ricca da un punto di vista orchestrale perché si avvale della presenza considerevole dei fiati, e una sorta di vena popolare scorre attraverso i quattro movimenti. Il primo si apre con un’introduzione lenta cui segue un Allegro con brio dominato da due idee tematiche affidate all’oboe e al clarinetto, molto vicine tra loro, sviluppate attraverso ampi contrasti dinamici (forte/piano, crescendo/diminuendo, sforzando). L’Allegretto subisce l’influsso di Haydn e di Mozart ma l’impronta liederistica domina la melodia principale affidata al clarinetto e ripresa periodicamente dagli altri strumenti a fiato su un accompagnamento essenziale degli archi.
Anche il Minuetto. Vivace con il suo trio è dominato da un’atmosfera rustica e il Finale Presto vivace travolge per il suo ritmo brillante di tarantella e per l’esuberanza della scrittura che rende omaggio a Rossini e alla musica italiana in genere.
La sinfonia n. 6, pur conosciuta con il sottotitolo di piccola (per distinguerla dalla nona, detta grande), non è affatto opera di dimensioni o di organico ridotti. La formazione dell’orchestra è infatti identica a quella della terza e anche il clima generale e l’ideazione formale la avvicinano a quella composizione, da cui la separa solo un anno. Se pure si ode un richiamo allo spirito rossiniano, l’ispirazione è autenticamente schubertiana per la grazia e la spontaneità delle melodie, la delicatezza dell’orchestrazione, la pacatezza generale degli andamenti. L’Adagio è seguito da un Allegro dominato dai fiati per una prima sezione che ricorda molto Haydn, e quindi dagli archi. L’Andante seguente è un delizioso e celestiale momento dominato dalla felicità melodica più efficace che Schubert abbia saputo dispiegare. Lo Scherzo occhieggia a Beethoven (settima sinfonia) e l’Allegro moderato finale, in forma di rondò, si sviluppa in modo libero e fantasioso.
BIGLIETTERIA
I biglietti del concerto sono in vendita al Teatro Fraschini Costo: da 20 euro a 8 euro.
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, per le scuole e gli studenti universitari.
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
ACQUISTO ON LINE www.teatrofraschini.org
2017_04_21 LA DONNA DI GARBO di Carlo Goldoni
Venerdì 21 aprile 2017, alle ore 21
presso Palazzo Merula (Via Merula 40), Vigevano (PV)
LA DONNA DI GARBO
di Carlo Goldoni
La giovane Rosaura è stata circuita e abbandonata da Florindo. Decisa a vendicarsi, la ragazza utilizzerà intelligenza e fascino per farsi assumere in casa del Dottore, padre del giovane seduttore, e porterà tutti i membri della famiglia ad amarla grazie alla sua astuzia. Quando Florindo tornerà a casa, accompagnato dalla sua ultima fiamma sotto mentite spoglie, la vendetta di Rosaura lo colpirà senza pietà.
Gian Marco Marenghi interpreterà:
IL DOTTORE, avvocato bolognese e padre di Florindo
FLORINDO, studente di legge e dongiovanni
OTTAVIO, fratello di Florindo, sposato a Beatrice e fissato col gioco del lotto
ARLECCHINO, dispettoso servitore
LELIO, cicisbeo di Beatrice, pieno di parole e privo di decisione
Valentina Summa interpreterà:
ROSAURA, giovane pavese sedotta e abbandonata da Florindo
DIANA, sorellina di Florindo, un po' farfallona
BEATRICE, moglie di Ottavio, amante della moda e del bel vivere
BRIGHELLA, responsabile della servitù
ISABELLA, nuova fiamma di Florindo, si presenta travestita da uomo
INGRESSO LIBERO - testo adatto anche ai più piccoli
2017_04_16 Pasqua in lungo e in largo: il MEC si fa in due. Gastronauti sulla Strada delle Abbazie a Certosa di Pavia e a Morimondo
Pasqua in lungo e in largo: il MEC si fa in due. Gastronauti sulla Strada delle Abbazie a Certosa di Pavia e a Morimondo
Sede via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv);Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)
Città: Certosa di Pavia (Pv) e Morimondo (Mi)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Pasqua con il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia
Certosa di Pavia (Pv), via del Monumento
16 e 17 Aprile 2017, dalle 9 alle 18
Morimondo (Mi), Corte dei Cistercensi
17 Aprile 2017, dalle 9 alle 18
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
Aprile 2017– A Pasqua il MEC – Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia torna on the road sulla Strada delle Abbazie e si fa in due: doppio appuntamento con la cultura del gusto pavese che a Pasqua e Pasquetta gioca in casa a Certosa di Pavia, mentre il Lunedì dell'Angelo si sdoppia e mette in mostra le sue eccellenze enogastronomiche anche a Morimondo, alle porte di Milano.
Due luoghi incantevoli, pieni di fascino e suggestione, ricchi di arte e cultura, dove enogastronauti e turisti a corto raggio potranno trovare l'eccellenza agroalimentare di Oltrepo, Lomellina, Pavese e Monferrato: tipicità di altissima qualità, prodotti simbolo della dieta mediterranea. Direttamente dalla vetrina del MEC foodies e turisti enogastronomici avranno la possibilità di degustare ed acquistare riso del Pavese, succhi di frutta e salse, confetture e composte, specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno latte d'asina, Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. Lomellina ancora protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti ed il paté di fegato d'oca. E ancora vini, distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati. Per i golosi del dolce le caratteristiche e pluripremiate offelle di Parona. Nel paniere di eccellenze del MEC, il pane di Marco Bernini, panificatore alchimista di Pozzol Groppo (Al) che crea pani integrali semplici o con cereali (italiani) di segale, farro, grano del faraone. Extra regione, olio dalla Puglia. Una sezione è inoltre dedicata ai cosmetici e prodotti per l'igiene personale a base di latte d'asina. Il latte d'asina, infatti contribuisce a idratare, nutrire e lenire qualsiasi tipo di pelle anche con tendenze allergiche.
Sollecitazioni, tentazioni e golosità per un viaggio del gusto sano, celebrazione della dieta mediterranea, che coniuga eccellenze enogastronomiche Made in Italy con la bellezza di 2 luoghi ricchi di storia e d'arte.
Un atlante del gusto ricco di tipicità ed eccellenze per una realtà che si caratterizza per fiducia e famigliarità come il negozio sotto casa di una volta.
La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese). Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d'Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).
L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. Raggiungere Morimondo è piuttosto semplice, basta seguire il corso del Naviglio Grande in direzione Vigevano. Giunti nel centro abitato di Abbiategrasso si svolta verso Sud e si cominciano a seguire le indicazioni per Morimondo. Lungo il Naviglio esiste anche una ciclovia che vi permette di giungere a destinazione percorrendo strade prevalentemente ciclabili, una pedalata bella lunga ma adatta a tutti.
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2017_04_13 L'INCORONAZIONE DI DARIO al Regio di Torino
L'Orchestra del Teatro Regio è diretta da Ottavio Dantone, tra i barocchisti più accreditati a livello mondiale.
L'INCORONAZIONE DI DARIO
L'OPERA DI ANTONIO VIVALDI AL TEATRO REGIO NEL 300 DELLA PRIMA ASSOLUTA
Dal 13 al 23 aprile al Teatro Regio di Torino, nell'ambito del "Festival Antonio Vivaldi", va in scena - per la prima volta in Italia in tempi moderni - l'opera L'incoronazione di Dario, dramma per musica scritto da Antonio Vivaldi 300 anni fa (1717). Il nuovo allestimento vanta la regia di Leo Muscato, già vincitore del Premio Abbiati come miglior regista d'opera. Gli interpreti sono cantanti specializzati nel repertorio barocco: Carlo Allemano, Sara Mingardo, Delphine Galou, Veronica Cangemi, Riccardo Novaro, Roberta Mameli e Lucia Cirillo. Scene e costumi sono stati ideati dall'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, i movimenti coreografici sono di Alessandra De Angelis, le luci di Alessandro Verazzi.
La recita inaugurale di giovedì 13 aprile ore 20 sarà trasmessa in diretta radiofonica da Radio3 ed Euroradio.
2017_04_19 DOPPIO BEETHOVEN CON PUCCIO
Auditorium di Milano, largo Mahler
DOPPIO BEETHOVEN CON PUCCIO
Il direttore italiano Antonio Puccio sale sul podio dell'Auditorium di Milano per dirigere uno dei più acclamati dittici sinfonici di sempre: protagonista di questo concerto sarà infatti il genio di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) di cui laVerdi eseguirà laSinfonia n. 5 in do minore Op. 67, composta tra il 1804 e il 1808, e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92, scritta invece nel 1812 in una Vienna impegnata a lottare contro l'invasione napoleonica.
2017_04_19 I SOLISTI DE LAVERDI AL GEROLAMO
Mercoledì 19 aprile 2017 ore 20.30
I SOLISTI DE LAVERDI AL GEROLAMO
Luca Santaniello, Lycia Viganò (violini), Gabriele Mugnai (viola) e Mario Shirai Grigolato (violoncello) portano nella storica sala del Teatro Gerolamo in Piazza Beccaria due delle più imponenti pagine cameristiche della seconda metà del XIX secolo: il Quartetto n.1 in mi minore op. 116 "Dalla mia vita" di Bedřich Smetana e il Quartetto n. 12 op. 96 conosciuto come "L'Americano", emblematico capolavoro di Antonin Dvořàk composto nel 1893.
2017_04_11 Circolo Pick Week di Vigevano serate in calendario
Associazione Armonia
Da Martedì a sabato notte tutte le sere una festa..
Martedì Open Mic
Palco aperto per chi vuole cantare o suonare un brano, mercoledì la festa del karaoke con Pablo,
Giovedì Jam Session,
la band del Pick week a tua disposizione.. ti offriamo una birra se suoni sul palco,
Venerdì serata solo di Vinile
la classica serata con DJ Corona e Morales,
Sabato un ospite fantastico
Luca Cassol( lo storico Capitan Ventosa di Striscia la Notizia) con la sua band ci farà cantare e ballare tutta la musica Italiana!
Vi ricordiamo venerdì e sabato la notte con i nostri DJ fino a tardissimo ...BUONA PASQUA a TUTTI!
prenota il tuo tavolo al 335 128 6850
www.circolopickweek.it
2017_04_29 Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Incontri Musicali con l'Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - XIII edizione
Milano, Castello Sforzesco, Sala della Balla, ore 16.00, € 5/3 fino a esaurimento posti - 17 dicembre 2016/27 maggio 2017
in collaborazione con il Civico Museo degli Strumenti Musicali di Milano
Quinto appuntamento
Sabato 29 aprile 2017
Sinfonie classiche
Ermes Pecchinini, direttore
- W. A. Mozart, Divertimento 7 in Re k 205 archi, 2cr
- J. Haydn, notturno n. 8 in sol hob. II : 27 flauto, 2 cr, archi
- W. A. Mozart, Divertimento in Re k136 archi
- W. A. Mozart, Divertimento k 522 archi, 2cr
www.fondazionemilano.eu/musica/node/20322
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Ermes Pecchinini, note
"Divertimento, partita, cassazione, parole diverse che stanno a indicare un solo genere musicale: la musica di intrattenimento.
I divertimenti, in particolare nella seconda metà del 18° secolo, sono composti per essere eseguiti in occasione di incontri mondani, spesso anche all'aperto, e prevedono organici variabili, con una buona presenza di strumenti a fiato, vista la loro possibilità di suonare ad alto volume.
La nostra introduzione potrebbe anche fermarsi qui, con alcuni brevi cenni a un genere minore, da eseguirsi tra un calice di vino e l'altro nel giardino di una qualsiasi famiglia nobiliare verso la metà del 1700. Succede però un fatto importante. Questo genere attrae l'attenzione di alcuni compositori tra i più geniali di ogni epoca, due nomi su tutti: Mozart e Haydn. Pur con tutta la loro immensa fantasia e capacità non possono certo stravolgere il senso di questa musica: riescono però nell'intento, ancor più ardito, di mischiare a queste musiche di intrattenimento alcuni temi, alcune melodie, alcune armonie di grande spessore e raffinatezza. Detto in altri termini, Mozart e Haydn riescono a donarci grandi pagine musicali camuffate e in qualche modo celate sotto le mentite spoglie di una musica leggera.
Ancor più ambizioso il progetto che Mozart manifesta nel divertimento K 522 detto "I musicanti del villaggio". Questa è musica a programma, e il programma di Mozart è di parlarci della propria estetica. Tra uno sciocco scherzo ai corni, e una cadenza errata al violino, Mozart ci racconta della propria ironia sui compositori che non sanno scrivere, sui finti virtuosi che perdono il senso della musica, ci racconta di frasi musicali scritte male e ancor peggio suonate. Per nostra fortuna ci sarà un lieto fine… o forse no. Questo però lo si potrà scoprire solo ascoltando il concerto".
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La rassegna Incontri Musicali promuove i giovani musicisti dell'Orchestra Barocca della Civica, realtà unica in Italia, costituita da studenti iscritti ai corsi di alta formazione della scuola e provenienti da tutto il mondo: Brasile, Argentina, Polonia, Giappone, Francia, Spagna, Grecia, Cile.
L'Orchestra, che vanta normalmente un organico dai 15 ai 30 strumentisti, è spesso accolta in spazi prestigiosi, ed è guidata da maestri che insegnano all'interno dell'istituzione e da rinomati direttori ospiti: l'Istituto di Musica Antica della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, tra le altre attività, offre infatti agli studenti l'occasione di esibirsi con professionisti del panorama internazionale.
Tradizionalmente, il concerto aperto al pubblico è il punto d'arrivo di un percorso di studio e concertazione che ha luogo presso Villa Simonetta, sede della Civica: nel corso di ogni anno accademico l'Orchestra prepara ed esegue alcune produzioni destinate all'esterno: il repertorio, per cui vengono utilizzate copie di preziosi strumenti antichi, spazia dal primo Barocco fino al Classicismo.
Gli Incontri Musicali con l'Orchestra Barocca della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, realizzati in collaborazione con il Civico Museo degli Strumenti Musicali di Milano, si protrarranno fino al 27 maggio 2017.
L'ultimo concerto della rassegna
27 maggio 2017
nel 250° anniversario della morte
G.P. Telemann, I concerti doppi (II parte)
Roberto Balconi, direttore
Gli altri appuntamenti della Civica al Castello Sforzesco
I Venerdì del Fortepiano
Due appuntamenti di musica da camera
Milano, Castello Sforzesco, Sala della Balla, ore 16.00, € 5/3 fino a esaurimento posti
a cura di Paolo Rizzi e Andrea Di Renzo
- 3 marzo 2017 Rossini e Perucchini
- 5 maggio 2017 Classicismo milanese
Musica di autori anonimi nel Codex Reina
Milano, Castello Sforzesco, Sala della Balla, ore 16.00, € 5/3 fino a esaurimento posti
a conclusione del seminario di musica medievale
6 maggio 2017
Ensemble di musica medievale diretto da Claudia Caffagni
Civica Scuola di Musica Claudio Abbado - Fondazione Milano®, Villa Simonetta - via Stilicone 36 - 20154 - Milano tel. 02.97.15.24 - uff. st. 339.85.30.339 info_musica@scmmi.it - www.fondazionemilano.eu/musica
2017_04_21 Agorà Robecco Totem Musica da Camera
CineTeatro AGORA' di Robecco sul Naviglio (MI)
RASSEGNA "TM2017"
MUSICA DA CAMERA
FRATELLI IN MUSICA
"CERRATO BROTHERS"
Francesco Cerrato, violino
Stefano Cerrato, violoncello
Musiche di Mozart e Ravel
2017_04_09 DONIZETTI DON PASQUALE al TEATRO COCCIA, NOVARA
TEATRO COCCIA, NOVARA
“DON PASQUALE”
di Gaetano DONIZETTI
FONDAZIONE CRT
Progetto Diderot
spettacolo per le famiglie
Via f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
www.fondazioneteatrococcia.it
2017_04_27 GIUSEPPE CEDERNA in Da questa parte del mare
Teatro dell’Archivolto
Piazza Modena 3 Genova
GIUSEPPE CEDERNA
in Da questa parte del mare
da GIANMARIA TESTA
regia di Giorgio Gallione
elementi scenografici: Lorenza Gioberti
luci di Andrea Violato
Debutto nazionale
Un ringraziamento a
Alessandra Ballerini e Marco Revelli per il loro contributo nella stesura del testo
Produzioni Fuorivia / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
In collaborazione con Teatro dell’Archivolto
«Bisogna avere occhi, cervello e coraggio da spendere»
E’ il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell'album omonimo, ed è un po', anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici. E’ il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi.
E’ il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. E’ uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi.
Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata. Bellissima.
Adesso questo libro diventa uno spettacolo teatrale vero e proprio e a portarlo in scena sarà Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con Gianmaria e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, curerà la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica.
“Da questa parte del mare” è un viaggio struggente, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell’“umano”. Un piccolo e intensissimo libro più potente di mille chiacchiere.
Babasunde, che ha perso il suo nome. Rrock Jakaj, violinista di Scutari. E poi quella ragazza intirizzita che cammina verso la stazione. E Tinochika, che si è aggrappato con tutto se stesso allo sguardo di una donna. Gianmaria Testa è ritornato – questa volta nelle vesti non di cantautore ma di scrittore – sul tema delle migrazioni contemporanee. E lo ha fatto senza retorica e con il solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne.
2017_06_02 Locarno Opera & Ballet 2017 prima edizione
Festival Internazionale di Opera Lirica e di Balletto • LOCARNO
Edizione 2017 - #LOCOPERABALLET
Sede PALAEXPO FEVI - Via della Peschiera 6600 Locarno
Venerdì 02 Giugno 2017_06_02 ore 20:30
LA TRAVIATA
Melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Violetta, soprano MIRELLA DI VITA
Alfredo, tenore LUIGI ALBANI
Germont, GIORGIO VALERIO
e la partecipazione dei cantanti solisti del Teatro alla Scala di Milano
coro e orchestra del TEATRO DI MILANO
solisti e primi ballerini del BALLETTO DI MILANO
direttore d’orchestra M° GIANMARIO CAVALLARO
regia JEAN MARC BISKUP
L’opera più significativa e romantica di Giuseppe Verdi con un cast formato da cantanti italiani di ottimo livello. Realizzata come vuole la migliore tradizione vede impegnati tra cantanti, coro, corpo di ballo e orchestra oltre 100 artisti.
Sabato 03 Giugno 2017_06_03 ore 20:30
ROMEO E GIULIETTA
Spettacolo in due atti su musiche di P. I. Tchaikovsky.
BALLETTO DI MILANO
coreografia, regia e costumi FEDERICO VERATTI
Scenografia MARCO PESTA
La più grande storia d’amore in un balletto ricco di emozione per la prima volta in Ticino dopo prestigiose tappe internazionali. Protagonisti gli straordinari danzatori del Balletto di Milano, una delle maggiori Compagnie di balletto italiane.
Domenica 04 Giugno 2017_06_04 ore 20:30
MADAMA BUTTERFLY
Tragedia giapponese di Giacomo Puccini su libretto di P. Illica e G. Giacosa.
coro e orchestra del TEATRO DI MILANO
Butterfly, soprano HIROKO MORITA
Pinkerton, tenore LUIGI ALBANI
Sharpless, baritono GIORGIO VALERIO
direttore d’orchestra M° GIANMARIO CAVALLARO
regia MASSIMO PEZZUTTI
Una delle opere più famose e rappresentate nel mondo nella straordinaria ed esclusiva regia per il Teatro di Milano che ha già incantato migliaia di spettatori.
fino al 23 aprile 2017 offerta esclusiva Facebook:
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Il “Festival internazionale Locarno Opera & Ballet” nasce con l’ambizione di imporsi in Canton Ticino quale PRIMA manifestazione dedicata all’opera lirica e al balletto
Carlo Pesta, Direttore Generale, Locarno Opera & Ballet
SwissTheatreManagement
Tel. +41 091 993 02 24 Mob. +41 079 866 77 01
carlo.pesta@opera-ballet.ch
COMUNICAZIONE
Agnese Omodei Salé
Mob. +41 078 882 81 06 info@opera-ballet.ch
DIREZIONE ALLESTIMENTI SCENICI
Marco Pesta
Mob. +41 076 417 84 11
Mob. +39 340 73 18 028
marco.pesta@opera-ballet.ch
2017_04_17 Concerto di Pasqua a Rapallo
Lunedì 17 Aprile 2017
Concerto di Pasqua
Programma
G. B. Sammartini (1701-1775) Sinfonia in sol maggiore per orchestra d'archi, J-C 39
Allegro ma non tanto - Grave - Allegro assai - Minuetto
N. Jommelli (1714-1774) “Care Deus si respiro” Mottetto in do minore per soprano e archi
Allegro - Recitativo - Aria. Tempo giusto - Alleluja. Allegro
J. Stamitz (1717-1757) Sinfonia in sol maggiore per orchestra d'archi, WolS III.QS-3
Allegro - Larghetto - Presto
W. A. Mozart (1756-1791) “Laudate Dominum” da Vesperae solemnes de confessore KV 339
Andante ma un poco sostenuto
F. Schubert (1797-1828) “Salve Regina”, D 676 Offertorio in la maggiore per soprano e archi
Andante con moto
Viviana Gaudio, soprano
Orchestra di Rapallo “Jean Sibelius”
Filippo Torre, direttore
L’Associazione di Promozione Sociale “Jean Sibelius” vi ricorda la prima edizione de "I concerti della Sibelius", neonata stagione concertistica realizzata grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale di Rapallo.
Il quarto e ultimo appuntamento della rassegna coincide con il tradizionale Concerto di Pasqua che si svolgerà presso la Basilica dei SS. Gervasio e Protasio lunedì 17 aprile con inizio alle ore 16.00. La manifestazione è ad ingresso libero e gratuito.
Il programma prevede l’esecuzione di composizioni di G. B. Sammartini, N. Jommelli, J. Stamitz, W. A. Mozart e F. Schubert e vedrà la partecipazione del soprano milanese Viviana Gaudio, già nota al nostro pubblico per aver cantato nello “Stabat Mater” di G. B. Pergolesi in occasione del primo Concerto di Pasqua curato dalla “Jean Sibelius” nell’aprile del 2013.
L’orchestra sarà diretta come di consueto dal suo direttore musicale, il rapallese Filippo Torre.
http://www.orchestrasibelius.it/sibelius/it/