Sabato 28 aprile 2018 ore 20.00
Domenica 29 aprile 2018 ore 18.30
Conservatorio Giuseppe Verdi - Milano
un progetto
Laboratorio CantarInScena del Conservatorio di Milano X° anno
Docenti responsabili: Sonia Grandis e Marco Pace
Ricerca musicologica: Pinuccia Carrer
Ingresso unico euro 10.00
Le due rappresentazioni sono inserite nel programma "1968-2018 50° Tullio Serafin" delle Celebrazioni ufficiali istituite dall'Archivio storico Tullio Serafin. Si ringrazia Strumenti Musicali Brambillaorganiliturgici.it
Sabato 28 aprile 2018 ore 20.00
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Domenica 29 aprile 2018 ore 18.30
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Giorgio Federico Ghedini (1892-1965)
BILLY BUDD
musica di Giorgio Federico Ghedini su libretto di Salvatore Quasimodo
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 8 settembre 1949
Atto unico in in un prologo, due atti e un epilogo, venne rappresentata a Venezia (Teatro la Fenice) il 7 settembre del 1949; narratore (Recitante); il capitano Vere, comandante della nave da guerra inglese 'Indomitable' (Basso); tre ufficiali (T, Bar, B); John Claggart, maestro d'armi dell''Indomitable' (Tenore); Billy Budd, gabbiere (Baritono), Abbordafumo, uomo di mare (Basso); un marinaio senza nome (Tenore); marinai
Corifeo - Alessandro Quasimodo, figlio di Salvatore autore del libretto
Billy Budd: Li Lantao (28.04), Giovanni Impagliazzo (29.04)
John Claggart: Ye Nanxin
Abbordafumo: Zhang Shuai
Capitano Vere: Ranyi Jiang
Marinai e Ufficiali
Tenore I e Primo ufficiale: Chen Hao
Tenore II e Marinaio senza nome: Ryunosuke Komatsu (28.04), Manuel Caputo (29.04)
Barìtono I: Park Jung Hwan
Baritono II e Secondo ufficiale: Bai Jie
Basso e Terzo ufficiale: Filippo Quarti
Danzatrice: Miryam Ronagh
Sintesi Confronto tra le versioni di Benjamin Britten e G.F.Ghedini vedi ...
Sabato 28 aprile 2018 ore 20.00
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Domenica 29 aprile 2018 ore 18.30
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Giacomo Puccini
SUOR ANGELICA
musica di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano
"Addio, buone sorelle, addio, addio!
Io vi lascio per sempre.
M'ha chiamata mio figlio!
Dentro un raggio di stelle
m'è apparso il suo sorriso,
m'ha detto: Mamma, vieni in Paradiso!
Addio! Addio!"
Suor Angelica: Minah Baek (28.04), Sofia Nagast (29.04)
La Zia Principessa: Ilaria Magrini (28.04), Alessandra Notarnicola (29.04)
La Badessa - Giulia Taccagni
La suora zelatrice: Silvia Ricca (28.04), Elisa Dal Corso (29.04)
La Maestra delle novizie - Arianna Corradi
Suor Genovieffa - Ilaria Alida Quilico
Suor Osmina - Saho Kobata
Suor Dolcina - Viviana Nebuloni
La Suora Infermiera - Zhang Die
Prima suora cercatrice: Cristina Rosa (28.04), Maria Giuditta Guglielmi (29.04)
Seconda Suora Cercatrice - Leila Grace Hills
Novizia: Alessandra Normanno (28.04), Amina Venesia (29.04)
Le converse: Le Kou, Xiao Shun Feng
Le Sorelle - Clara Schneider e Li Yurong
Libretto dell'opera
Coro di voci bianche del Conservatorio diretto da Edoardo Cazzaniga
Orchestra del Conservatorio Verdi
Direttore d'orchestra
Marco Alibrando (per «Billy Budd» e «Suor Angelica», sabato 28)
Diego Ceretta (domenica 29, per «Billy Budd»)
Yusuke Kumehara (domenica 29, «Suor Angelica»)
Regia - Sonia Grandis
Scena e costumi - Lidia Bagnoli
Movimenti scenici - Simone Magnani
Luci - Marco Grisa
Trucco - BCM Milano
Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi"
via Conservatorio, 12 - 20122 Milano
tel. 02 762110
info@consmilano.it
2018_04_29 Ciclo BRAHMS AL M.A.C. Milano
Domenica 29 Aprile 2018_04_29 - ore 11.00
M.A.C. piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Stagione 2017/18 MUSICA DA CAMERA
Ciclo BRAHMS
Quarto incontro della nuova rassegna ideata dal violinista Domenico Nordio, con I Solisti de laVerdi
I Solisti de laVerdi:
Lycia Viganò (violino),
Gabriele Mugnai (viola),
Tobia Scarpolini (violoncello),
Rafaella Ciapponi (clarinetto).
Torna Ciclo Brahms, la nuova rassegna inserita nella stagione di musica da camera de laVerdi, ideata dal violinista Domenico Nordio, artista residente all’Auditorium di Milano, che esegue in sei “puntate” l’integrale delle composizioni da camera di Johannes Brahms, insieme all’ensemble I Solisti de laVerdi.
Il quarto appuntamento, in programma domenica 29 Aprile (ore 11.00) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano, vedrà l’esecuzione di
Johannes Brahms
Quartetto per archi n. 2 in La minore op. 51
Quintetto per archi n. 1 in Fa maggiore op. 88
Quintetto per archi e clarinetto in Si minore op. 115
Sul palco del M.A.C., insieme al violino solista di Domenico Nordio, il complesso de I Solisti de laVerdi, composto da Lycia Viganò (violino), Gabriele Mugnai (viola), Tobia Scarpolini (violoncello), Rafaella Ciapponi (clarinetto).
(Biglietti: euro 20,00/10,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
M.A.C. piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Stagione 2017/18 MUSICA DA CAMERA
Ciclo BRAHMS
Quarto incontro della nuova rassegna ideata dal violinista Domenico Nordio, con I Solisti de laVerdi
I Solisti de laVerdi:
Lycia Viganò (violino),
Gabriele Mugnai (viola),
Tobia Scarpolini (violoncello),
Rafaella Ciapponi (clarinetto).
Torna Ciclo Brahms, la nuova rassegna inserita nella stagione di musica da camera de laVerdi, ideata dal violinista Domenico Nordio, artista residente all’Auditorium di Milano, che esegue in sei “puntate” l’integrale delle composizioni da camera di Johannes Brahms, insieme all’ensemble I Solisti de laVerdi.
Il quarto appuntamento, in programma domenica 29 Aprile (ore 11.00) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano, vedrà l’esecuzione di
Johannes Brahms
Quartetto per archi n. 2 in La minore op. 51
Quintetto per archi n. 1 in Fa maggiore op. 88
Quintetto per archi e clarinetto in Si minore op. 115
Sul palco del M.A.C., insieme al violino solista di Domenico Nordio, il complesso de I Solisti de laVerdi, composto da Lycia Viganò (violino), Gabriele Mugnai (viola), Tobia Scarpolini (violoncello), Rafaella Ciapponi (clarinetto).
(Biglietti: euro 20,00/10,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).
2018_05_04 Robert Trevino torna sul palco de laVerdi per dirigere la Sesta sinfonia di Mahler
Venerdì 04 Maggio 2018_05_04
Domenica 06 Maggio 2018_05_06
Auditorium di Milano - largo Mahler - Milano
STAGIONE SINFONICA 2017/18
Intimo Mahler
La bacchetta di Robert Trevino torna sul palco de laVerdi per dirigere la Sesta sinfonia del grande boemo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Robert Trevino
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Torna all’Auditorium di Milano, per il suo secondo programma in stagione, lo statunitense Robert Trevino, una delle “bacchette” d’Oltreoceano più apprezzate dell’ultima generazione: lo ricordiamo nella impressiva direzione, lo scorso gennaio, della Settima sinfonia di Sostakovic, la mitica Leningrado.
Diverso, ma altrettanto intenso e sorprendente, il nuovo impegno del conductor americano, che interpreta un altro grande classico del repertorio dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi: la Sinfonia n. 6 di Gustav Mahler, universalmente conosciuta come Tragica. Dietro l’enigmatica severità che l’avvolge, la Sinfonia n. 6 del grande boemo, scritta tra il 1903 e il 1904, racchiude e sprigiona la più sincera e sofferta testimonianza di intimità dell’autore. Non a caso, la moglie Alma, implicita destinataria della composizione, rimarcò nelle sue memorie: “Nessuna opera gli è sgorgata tanto profondamente dal cuore come questa”.
Doppio appuntamento venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 (ore 16.00) Maggio, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo in largo Mahler.
Gustav Mahler e la Sinfonia n. 6 in La minore Tragica
Nonostante sia generalmente conosciuta come Tragische Symphonie, la Sinfonia n. 6 non deve il proprio sottotitolo all’autore; è comunque innegabile che sia permeata da un senso di tragicità e di fatalità più pronunciato che in tutte le altre composizioni. Ciò che piuttosto incuriosisce, è il fatto che gli anni che hanno visto la composizione e la prima esecuzione dell’opera - tra il 1903 e il 1904, con le annesse, continue revisioni dell’orchestrazione fino al 1906, quando il compositore stesso dirigerà la prima ad Essen, il 27 maggio - sono stati tra i più felici della sua vita. Solo qualche anno prima, nel 1902, Maher aveva sposato Alma Schindler – considerata una delle più avvenenti e vivaci fanciulle della Vienna di inizio secolo – che gli aveva dato la prima figlia, Maria Anna, mente nel 1904 nacque la seconda, Anna.
La struttura della Sesta sinfonia è tradizionale: un primo movimento in forma sonata, con tanto (cosa assai inusuale per il Maestro boemo) di ritornello all’esposizione; un Andante moderato di carattere cantabile ed introspettivo; un battagliero Scherzo punteggiato da sinistri colpi di timpano, con le sonorità inquietanti dello xilofono ed i trilli dei legni che ricordano una danse macabre, intercalato da un Trio quasi pastorale cui fa seguito uno strano Finale multiforme, dove i momenti gloriosi, quasi squarci di sereno nel mezzo della tempesta, sono continuamente giustapposti all’ineluttabilità del fato. La conclusione è effettivamente tragica, talmente improvvisa che lascia l’ascoltatore attonito, in attesa di una speranza che non verrà.
Pur essendo considerata una delle più tradizionali composizioni di Mahler, la Sesta non si distacca tuttavia dalla continua sperimentazione che ha portato il compositore a spingere il concetto di tonalità tradizionale ai limiti massimi possibili ed alle relative, estreme conseguenze. A cominciare dall’organico, che dal Titano non aveva fatto altro che allargarsi e che qui è semplicemente enorme.
Domenica 06 Maggio 2018_05_06
Auditorium di Milano - largo Mahler - Milano
STAGIONE SINFONICA 2017/18
Intimo Mahler
La bacchetta di Robert Trevino torna sul palco de laVerdi per dirigere la Sesta sinfonia del grande boemo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Robert Trevino
(Biglietti: euro 36,00/16,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
Torna all’Auditorium di Milano, per il suo secondo programma in stagione, lo statunitense Robert Trevino, una delle “bacchette” d’Oltreoceano più apprezzate dell’ultima generazione: lo ricordiamo nella impressiva direzione, lo scorso gennaio, della Settima sinfonia di Sostakovic, la mitica Leningrado.
Diverso, ma altrettanto intenso e sorprendente, il nuovo impegno del conductor americano, che interpreta un altro grande classico del repertorio dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi: la Sinfonia n. 6 di Gustav Mahler, universalmente conosciuta come Tragica. Dietro l’enigmatica severità che l’avvolge, la Sinfonia n. 6 del grande boemo, scritta tra il 1903 e il 1904, racchiude e sprigiona la più sincera e sofferta testimonianza di intimità dell’autore. Non a caso, la moglie Alma, implicita destinataria della composizione, rimarcò nelle sue memorie: “Nessuna opera gli è sgorgata tanto profondamente dal cuore come questa”.
Doppio appuntamento venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 (ore 16.00) Maggio, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo in largo Mahler.
Gustav Mahler e la Sinfonia n. 6 in La minore Tragica
Nonostante sia generalmente conosciuta come Tragische Symphonie, la Sinfonia n. 6 non deve il proprio sottotitolo all’autore; è comunque innegabile che sia permeata da un senso di tragicità e di fatalità più pronunciato che in tutte le altre composizioni. Ciò che piuttosto incuriosisce, è il fatto che gli anni che hanno visto la composizione e la prima esecuzione dell’opera - tra il 1903 e il 1904, con le annesse, continue revisioni dell’orchestrazione fino al 1906, quando il compositore stesso dirigerà la prima ad Essen, il 27 maggio - sono stati tra i più felici della sua vita. Solo qualche anno prima, nel 1902, Maher aveva sposato Alma Schindler – considerata una delle più avvenenti e vivaci fanciulle della Vienna di inizio secolo – che gli aveva dato la prima figlia, Maria Anna, mente nel 1904 nacque la seconda, Anna.
La struttura della Sesta sinfonia è tradizionale: un primo movimento in forma sonata, con tanto (cosa assai inusuale per il Maestro boemo) di ritornello all’esposizione; un Andante moderato di carattere cantabile ed introspettivo; un battagliero Scherzo punteggiato da sinistri colpi di timpano, con le sonorità inquietanti dello xilofono ed i trilli dei legni che ricordano una danse macabre, intercalato da un Trio quasi pastorale cui fa seguito uno strano Finale multiforme, dove i momenti gloriosi, quasi squarci di sereno nel mezzo della tempesta, sono continuamente giustapposti all’ineluttabilità del fato. La conclusione è effettivamente tragica, talmente improvvisa che lascia l’ascoltatore attonito, in attesa di una speranza che non verrà.
Pur essendo considerata una delle più tradizionali composizioni di Mahler, la Sesta non si distacca tuttavia dalla continua sperimentazione che ha portato il compositore a spingere il concetto di tonalità tradizionale ai limiti massimi possibili ed alle relative, estreme conseguenze. A cominciare dall’organico, che dal Titano non aveva fatto altro che allargarsi e che qui è semplicemente enorme.
2018_04_28 Birobidzhan, un’utopia ebraica con Stellerranti
Stellerranti (nella foto Cinzia Bauci e Pier Gallesi) |
Trattoria Popolare Arci Traverso – Via Ambrogio Figino 13
“Birobidzhan, un’utopia ebraica”
Stellerranti
Cinzia Bauci voce e Pier Gallesi, pianoforte e fisarmonica partecipano con la loro musica all’iniziativa
Ebrei che conversano tra loro in yiddish seduti ai piedi di una gigantesca menorah. No non siamo a Tel Aviv e nemmeno in qualche quartiere newyorkese ma siamo a Birobidzhan una città persa tra le steppe siberiane al confine con la Manciuria Cinese. Possibile? Certo. Prima di Israele qualcuno alla fine degli anni Venti del Novecento pensò che gli ebrei russi sovietici dovessero avere una loro terra. Una regione autonoma ebraica da creare dal nulla. Oggi le tracce di quell’utopia esistono ancora. Ne parliamo con Dino Taddei a partire dalle 19, allietati dalle Stelleranti (Cinzia Bauci e Pierantonio Gallesi) grandi interpreti di musica klezmer. A seguire gran menù degli ebrei ashkenaziti preparato dalla nostra cara Anna.
Knishes (panzerotti al forno) di patate e spinaci
Latkes (frittelle di patate) con panna acida
Jewish brisket con tzimmes (arrosto di manzo agropiccante con verdure)
Shakshuka (uova speziate al pomodoro)
…e poi un possente fiume di vodka
Meglio prenotare arci.traverso@gmail.com
Stellerranti
Cinzia Bauci e Pier Gallesi
www.stellerranti.eu
+39 339 3837746
+39 0384 74055
2018_05_05 Concerto lirico Tanti aspetti dell’amore
Sabato 5 maggio 2018 ore 21.00
Parrocchia S.Angela Merici-Milano-via Cagliero 26
Concerto lirico
Tanti aspetti dell’amore
soprano Elena Cavallo
tenore Giorgio Casciarri
chitarra Valeria Campanelli
violino Fang Xia
mezzosoprano e presentatrice Adele Ferrari
pianoforte Andrès Jesus Gallucci
INGRESSO LIBERO
1° parte
Bellini - Norma Meco all’altar tenore
Verdi - Vespri siciliani Mercé dilette amiche soprano
Villa Lobos - Preludio n.1 assolo chitarra
Puccini - Turandot Nessun dorma tenore
Martini - Plaisir d’amour mezzosoprano
Puccini - Bohème O soave fanciulla tenore e soprano
Dyens - Saudade 2° movimento assolo chitarra
Piaf - La vie en rose mezzosoprano
Monti - Czarda piano e violino
2° parte
Sarasate - Zigeunerweisen assolo violino
Verdi - Trovatore Tacea la notte placida soprano
Verdi - Trovatore Ah sì, ben mio…di quella pira tenore
Villa Lobos - Preludio n.6 assolo chitarra
Di Micco - El Barbun di navili mezzosoprano
Donizetti - Lucia di Lammermoor Verranno a te sull’aure soprano e tenore
De Falla - La vida breve Danza n.1 assolo pianoforte
Gomez - Ave Maria soprano
Organizzazione: Circolo A-Deus – via S. Giuseppe 41/8- Marcallo con Casone
Tel. (+39) 388 423 7112 – mail. adeleferrari9@gmail.com
Parrocchia S.Angela Merici-Milano-via Cagliero 26
Concerto lirico
Tanti aspetti dell’amore
soprano Elena Cavallo
tenore Giorgio Casciarri
chitarra Valeria Campanelli
violino Fang Xia
mezzosoprano e presentatrice Adele Ferrari
pianoforte Andrès Jesus Gallucci
INGRESSO LIBERO
1° parte
Bellini - Norma Meco all’altar tenore
Verdi - Vespri siciliani Mercé dilette amiche soprano
Villa Lobos - Preludio n.1 assolo chitarra
Puccini - Turandot Nessun dorma tenore
Martini - Plaisir d’amour mezzosoprano
Puccini - Bohème O soave fanciulla tenore e soprano
Dyens - Saudade 2° movimento assolo chitarra
Piaf - La vie en rose mezzosoprano
Monti - Czarda piano e violino
2° parte
Sarasate - Zigeunerweisen assolo violino
Verdi - Trovatore Tacea la notte placida soprano
Verdi - Trovatore Ah sì, ben mio…di quella pira tenore
Villa Lobos - Preludio n.6 assolo chitarra
Di Micco - El Barbun di navili mezzosoprano
Donizetti - Lucia di Lammermoor Verranno a te sull’aure soprano e tenore
De Falla - La vida breve Danza n.1 assolo pianoforte
Gomez - Ave Maria soprano
Organizzazione: Circolo A-Deus – via S. Giuseppe 41/8- Marcallo con Casone
Tel. (+39) 388 423 7112 – mail. adeleferrari9@gmail.com
2018_05_06 GIRA MUSEI 2018 visitando i musei della Lomellina e del Pavese
Dal maggio al giugno 2018
Un gioco a premi visitando i musei della Lomellina e del Pavese
IL GIRA MUSEI 2018
Vinci i premi in palio percorrendo le varie tappe.
Domenica 6 maggio 2018_05_06
FRASCAROLO, Via al Castello1
Ore 16.00
VISITA GUIDATA AL MUSEO DEL CONTADINO
Ore 17.00
APERTURA STRAORDINARIA E VISITA GUIDATA ALLE SEZIONI SPECIALI:
GIOCATTOLI DI UNA VOLTA, SCIENZA E TECNICA, CACCIA E PESCA, OROLOGI DA TORRE.
In queste sezioni ingresso di dieci persone alla volta ogni 30 minuti, prenotazioni alla mail
flapromano@gmail.com. Tel. 0384-84115.
Domenica 13 maggio 2018_05_13, GAMBOLO’, Piazza Castello
Ore 16.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO ARCHEOLOGICO LOMELLINO
A seguire MERENDA PREISTORICA, 0381-938256/3498929645
Domenica 20 maggio 2018_05_20, SOMMO, Via Roma 90
Ore 16.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO POVERE COSE DI POVERA GENTE
Al termine rinfresco, Tel. 0382-402127
Domenica 27 maggio 2018_05_27, OLEVANO LOMELLINA,
Giardino Comunale di Via Solferino 5
Dalle ore 16.00
21° Gara del salàm pusé bòn, Amici del Museo di Arte e tradizione contadina
Domenica 3 giugno 2018_06_03, SANTA CRISTINA E BISSONE, Bissone, P.zza 25 aprile
Dalle ore 15.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO CONTADINO DELLA BASSA PAVESE
Omaggio enogastronomico a tutti i partecipanti. Per informazioni 3420404883
REGOLAMENTO
Partecipa alle visite guidate di Lomellina Musei della primavera 2018 e vinci i premi in palio. Al termine di ogni visita guidata richiedi la siglatura della
tessera. Questa ti sarà consegnata la prima volta che partecipi ad una delle visite guidate in programma. Compilala e al termine di ogni visita guidata
chiedi che sia vidimata vidimazione. Con due partecipazioni hai diritto a un premio. La partecipazione è gratuita.
I premi sono offerti dai musei del sistema museale Lomellina Musei.
Informazioni su www.museoarcheologicogambolo.altervista.org al cell. 3498929645 e ai telefoni dei musei. Sistema museale locale Lomellina Musei, sede operativa Museo Archeologico Lomellino, Gambolò
Un gioco a premi visitando i musei della Lomellina e del Pavese
IL GIRA MUSEI 2018
Vinci i premi in palio percorrendo le varie tappe.
Domenica 6 maggio 2018_05_06
FRASCAROLO, Via al Castello1
Ore 16.00
VISITA GUIDATA AL MUSEO DEL CONTADINO
Ore 17.00
APERTURA STRAORDINARIA E VISITA GUIDATA ALLE SEZIONI SPECIALI:
GIOCATTOLI DI UNA VOLTA, SCIENZA E TECNICA, CACCIA E PESCA, OROLOGI DA TORRE.
In queste sezioni ingresso di dieci persone alla volta ogni 30 minuti, prenotazioni alla mail
flapromano@gmail.com. Tel. 0384-84115.
Domenica 13 maggio 2018_05_13, GAMBOLO’, Piazza Castello
Ore 16.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO ARCHEOLOGICO LOMELLINO
A seguire MERENDA PREISTORICA, 0381-938256/3498929645
Domenica 20 maggio 2018_05_20, SOMMO, Via Roma 90
Ore 16.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO POVERE COSE DI POVERA GENTE
Al termine rinfresco, Tel. 0382-402127
Domenica 27 maggio 2018_05_27, OLEVANO LOMELLINA,
Giardino Comunale di Via Solferino 5
Dalle ore 16.00
21° Gara del salàm pusé bòn, Amici del Museo di Arte e tradizione contadina
Domenica 3 giugno 2018_06_03, SANTA CRISTINA E BISSONE, Bissone, P.zza 25 aprile
Dalle ore 15.00 VISITA GUIDATA AL MUSEO CONTADINO DELLA BASSA PAVESE
Omaggio enogastronomico a tutti i partecipanti. Per informazioni 3420404883
REGOLAMENTO
Partecipa alle visite guidate di Lomellina Musei della primavera 2018 e vinci i premi in palio. Al termine di ogni visita guidata richiedi la siglatura della
tessera. Questa ti sarà consegnata la prima volta che partecipi ad una delle visite guidate in programma. Compilala e al termine di ogni visita guidata
chiedi che sia vidimata vidimazione. Con due partecipazioni hai diritto a un premio. La partecipazione è gratuita.
I premi sono offerti dai musei del sistema museale Lomellina Musei.
Informazioni su www.museoarcheologicogambolo.altervista.org al cell. 3498929645 e ai telefoni dei musei. Sistema museale locale Lomellina Musei, sede operativa Museo Archeologico Lomellino, Gambolò
2018_05_02 KOBANE di Chronos3 al LIbero di Milano
Dal 2 al 13 maggio 2018
Teatro Libero di Milano
PRIMA NAZIONALE di
KOBANE
L'Italia è un paese di frontiera.
Luogo ideale per parlare di foreign fighters e della contrapposizione tra Occidente e Daesh.
ORARIO SPETTACOLI dal lunedì al sabato ore 21.00 domenica ore 16.00 nelle date:
Mercoledì 02 Maggio 2018_05_02
Giovedì 03 Maggio 2018_05_03
Venerdì 04 Maggio 2018_05_04
Sabato 05 Maggio 2018_05_05
Domenica 06 Maggio 2018_05_06
Lunedì 07 Maggio 2018_05_07
Martedì 08 Maggio 2018_05_08
Mercoledì 09 Maggio 2018_05_09
Giovedì 10 Maggio 2018_05_10
Venerdì 11 Maggio 2018_05_11
Sabato 12 Maggio 2018_05_12
Domenica 13 Maggio 2018_05_13
PRIMA NAZIONALE al Teatro Libero di Milano per la PRIMA NAZIONALE di KOBANE, nuova produzione del TLLT-Teatro Libero Liberi Teatri, che vede la partecipazione della compagnia Chronos3 assieme ad altre importanti compagnia nazionali come Effetto Morgana e Binario 7 di Monza.
KOBANE racconta la storia di Maria, una ragazza laureata in lingue arabe, che ha accompagnato in Siria una troupe giornalistica come interprete. Ha sentito qualcosa, qualcosa in lei si è modificato, ha sentito una sorta di richiamo, e ha deciso di fermarsi a Kobane, prima per capire e poi per combattere a fianco dell'Isis. Ora che è tornata in Italia è pronta e decisa a continuare la Jihad, anche nel suo paese di origine.
Una storia che si svolge in una famiglia. Perché è un luogo sacro, luogo di conflitti di sangue, così come lo sono i territori di guerra. In questo grumo di dolore, in questa piccola cellula di conflitti ideologici e di sangue si sintetizza il magma ribollente che è oggi il Mediterraneo. In primo piano una vicenda umana familiare, di conflitti e di dolore che viene dai legami di sangue. Sullo sfondo il grande conflitto tra Oriente e Occidente, con l'Isis che distrugge i siti archeologici e i musei dell'antichità e la nostra memoria che collassa su sé stessa, mescolando le migrazioni moderne con le invasioni barbariche.
www.chronos3.it
https://www.facebook.com/compagniachronos3
ORARIO DI BIGLIETTERIA:
da lunedì a venerdì dalle 18.00 alle 21.30 / sabato e festivi dalle 19.00 alle 21.30 /
domenica dalle 14.00 alle 16.30
TEATRO LIBERO
Via Savona n.10 Milano
INFO E PRENOTAZIONI
Biglietteria Teatro
tel 02.8323286 / biglietteria@teatrolibero.it / www.teatrolibero.it
Teatro Libero di Milano
PRIMA NAZIONALE di
KOBANE
L'Italia è un paese di frontiera.
Luogo ideale per parlare di foreign fighters e della contrapposizione tra Occidente e Daesh.
ORARIO SPETTACOLI dal lunedì al sabato ore 21.00 domenica ore 16.00 nelle date:
Mercoledì 02 Maggio 2018_05_02
Giovedì 03 Maggio 2018_05_03
Venerdì 04 Maggio 2018_05_04
Sabato 05 Maggio 2018_05_05
Domenica 06 Maggio 2018_05_06
Lunedì 07 Maggio 2018_05_07
Martedì 08 Maggio 2018_05_08
Mercoledì 09 Maggio 2018_05_09
Giovedì 10 Maggio 2018_05_10
Venerdì 11 Maggio 2018_05_11
Sabato 12 Maggio 2018_05_12
Domenica 13 Maggio 2018_05_13
KOBANE racconta la storia di Maria, una ragazza laureata in lingue arabe, che ha accompagnato in Siria una troupe giornalistica come interprete. Ha sentito qualcosa, qualcosa in lei si è modificato, ha sentito una sorta di richiamo, e ha deciso di fermarsi a Kobane, prima per capire e poi per combattere a fianco dell'Isis. Ora che è tornata in Italia è pronta e decisa a continuare la Jihad, anche nel suo paese di origine.
Una storia che si svolge in una famiglia. Perché è un luogo sacro, luogo di conflitti di sangue, così come lo sono i territori di guerra. In questo grumo di dolore, in questa piccola cellula di conflitti ideologici e di sangue si sintetizza il magma ribollente che è oggi il Mediterraneo. In primo piano una vicenda umana familiare, di conflitti e di dolore che viene dai legami di sangue. Sullo sfondo il grande conflitto tra Oriente e Occidente, con l'Isis che distrugge i siti archeologici e i musei dell'antichità e la nostra memoria che collassa su sé stessa, mescolando le migrazioni moderne con le invasioni barbariche.
www.chronos3.it
https://www.facebook.com/compagniachronos3
ORARIO DI BIGLIETTERIA:
da lunedì a venerdì dalle 18.00 alle 21.30 / sabato e festivi dalle 19.00 alle 21.30 /
domenica dalle 14.00 alle 16.30
TEATRO LIBERO
Via Savona n.10 Milano
INFO E PRENOTAZIONI
Biglietteria Teatro
tel 02.8323286 / biglietteria@teatrolibero.it / www.teatrolibero.it
2018_05_02 PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA
PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA
Stagione 2017/18
Un progetto Comune di Milano | Cultura, Area Spettacolo
Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, Largo Marinai d’Italia 1, Milano
2 MAGGIO 2018_05_02 – Mercoledì, ore 19.30
DIVERTIMENTO ENSEMBLE
Presentazione del
CONCORSO DI COMPOSIZIONE 2018/19
Vincitore del bando SIAE Sillumina
Interverranno
Sandro Gorli, direttore artistico di Divertimento Ensemble
Filippo Del Corno, Assessore Cultura del Comune di Milano
Marco Stroppa, compositore e docente Masterclass di Composizione IDEA 2018
Ingresso libero fino a esaurimento posti
www.divertimentoensemble.it | de@divertimentoensemble.it | T. +39 02 49434973
2 MAGGIO – Mercoledì, ore 20.30
DIVERTIMENTO ENSEMBLE
Prova aperta, ore 17.30
“MINIATURE ESTROSE” di MARCO STROPPA
Libro Primo (1991 - 2009)*
Passacaglia canonica - Birichino - Moai - Ninnananna - Tangata Manu - Innige cavatina - Prologos: Anagnorisis I
Prima esecuzione italiana*
Erik Bertsch
pianoforte
Il compositore sarà presente in occasione del concerto
Ingressi
prova aperta: € 1
intero: € 8.00 | convenzioni: il primo biglietto a € 8.00, il secondo a € 1
Studenti
Conservatori di Musica, Civica Scuola di Musica Claudio Abbado,
Università degli Studi di Milano, Fondazione Yes Abroad: € 1
www.divertimentoensemble.it | de@divertimentoensemble.it | T. +39 02 49434973
5 MAGGIO 2018_05_05 – Sabato, ore 21.00
MILANO CLASSICA e ASSOCIAZIONE
CULTURALE MUSICALE ETTORE POZZOLI
CULTURALE MUSICALE ETTORE POZZOLI
AMAMI, ALFREDO!
da “La Traviata” di Giuseppe Verdi per soli, coro, ensemble da camera e voce recitante
Eunkyoung Kim soprano
Matteo Cammarata tenore
Guido Dazzini baritono
Coro Lirico Ambrosiano
Roberto Ardigò direttore
Ensemble da camera dell'Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli
Francesco Attardi direttore
Ingressi
Biglietto unico: € 5
www.milanoclassica.it | segreteria@milanoclassica.it | T. +39 02 28510173
www.associazionemusicalepozzoli.org | info@associazionemusicalepozzoli.org
6 MAGGIO 2018_05_06 – Domenica, ore 10.45
MILANO CLASSICA. Stagione da camera
BEETHOVEN, L’OPERA PER VIOLONCELLO I
L. van Beethoven
Dodici Variazioni
sul tema da “Judas Maccabeus” di G.F. Händel
Sonata in sol minore
op.5 n. 2
Dodici Variazioni sul tema
Ein Mädchen oder Weibchen da “Die Zauberflöte”
di W.A. Mozart
Sonata in re maggiore op.102 n. 2
Anatoly Libermann
violoncello
Chantal Stigliani
pianoforte
Ingressi
intero: € 13.00 | ridotto: € 10.00 | under30: € 5.00
bambini sotto i 12 anni accompagnati: € 2.00
gruppi da un minimo di 6 persone: € 8.00
www.milanoclassica.it | segreteria@milanoclassica.it | T. +39 02 28510173
Mercoledì 2 maggio 2018 Divertimento Ensemble inaugura la programmazione mensile di Palazzina Liberty in Musica con due appuntamenti; alle ore 19.30 presenta il
Corso di Composizione 2018/19, nuovo progetto formativo vincitore del bando
SIAE Sillumina. Ne parleranno Sandro Gorli, direttore artistico di DE,
Filippo del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, e il compositore
Marco Stroppa. Il corso, totalmente gratuito, si terrà da ottobre
2018 a marzo 2019 presso lo spazio Contemporary Music Hub Milano.
Seguirà alle ore 20.30, sempre mercoledì 2 maggio, il concerto
monografico “Miniature estrose” di Marco Stroppa
nell’esecuzione del pianista olandese Erik Bersch. Il ciclo di
sette brani per pianoforte che compongono il Primo Libro delle Miniature
Estrose, composto da Marco Stroppa a partire dal 1991 su invito del
pianista Pierre-Laurent Aimard, sarà presentato
in prima esecuzione italiana. Precede il concerto la prova aperta delle ore 17.30.
Sabato 5 maggio, ore 21.00, l’Ensemble da camera dell'Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli, diretto da
Francesco Attardi, e il Coro Lirico Ambrosiano, diretto da Roberto Ardigò, presentano “Amami, Alfredo!”
da “La Traviata” di Giuseppe Verdi per soli, coro, ensemble da camera e
voce recitante. Il concerto è promosso dall’Associazione
Culturale Musicale Ettore Pozzoli in collaborazione con Milano
Classica.
Con “Beethoven, l’opera per violoncello I” dalla stagione da camera di Milano Classica domenica 6 maggio, ore 10.45, il violoncellista russo
Anatoly Libermann e la pianista francese Chantal Stigliani
tornano sul palco della Liberty dopo due anni di assenza, raffinati
interpreti di un repertorio dedicato alle composizioni per pianoforte e
violoncello di Ludwig van Beethoven, scritte
fra il 1796 e il 1815.
Dopo la conferenza stampa di PianoCity Milano 2018 dello scorso 24 aprile è possibile consultare al sito
www.pianocitymilano.it e su
www.palazzinalibertyinmusica.it gli appuntamenti di musica elettronica, classica, ambient e techno music per
Piano Center Notturno “Liberty Nocturne” in programma in
Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame dalle ore 00.00 alle 4.00 di
sabato 19 e domenica 20 maggio 2018. In allegato l’aggiornamento della
newsletter PLIM Maggio 2018 – n. 27.
2018_04_29 Bibiena Art Festival fino al 3 giugno
Il prossimo 14 aprile 2018 ha inizio il BAF - Bibiena Art Festival 2018 che vedrà realizzata una serie di appuntamenti che ci accompagneranno nella prima parte della primavera fino al 3 giugno prossimo attraverso la proposta di iniziative musicali ed una mostra di scultura contemporanea, eventi organizzati dal Gruppo Strumentale Ciampi.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
È possibile avere maggiori dettagli sui singoli eventi consultando il sito www.gruppociampi.com cliccando
Bibiena Art Festival
Il calendario generale delle iniziative, anche dei mesi invernali, è consultabile dallo stesso sito cliccando "Web notiziario" e, di seguito, l'annualità interessata.
Terra Sacra
Personale di scultura di Cristina Costanzo
Apertura: ogni giorno dalle ore 16 alle ore 19, esclusi festivi
Inaugurazione: sabato 14 aprile ore 17
Domenica 29 aprile 2018_04_29 ore 17,30
Schumanniana 5
Baltazar Zuniga – tenore
Fabiana Ciampi – fortepiano
Domenica 6 maggio 2018_05_06 ore 17,30
Renato Negri – harmonium
Paola del Giudice – fortepiano
Domenica 13 maggio 2018_05_13 ore 17,30
Silvia Colli – violino
Roberta Salaris – fortepiano
Domenica 20 maggio 2018_05_20 ore 17,30
Antonio D’Antonio – cello
Fabiana Ciampi – fortepiano
Domenica 27 maggio 2018_05_27 ore 17,30
AN DIE MUSIK, una voce e un fortepiano in salotto
Paola Quagliata – soprano
Silvia Sesenna – fortepiano
Domenica 3 giugno 2018_06_03 ore 17,30
Bach & Sons
Luciano Cavalli – viola
Chiara Cipelli – fortepiano
Baf – Bibiena Art Festival 2018 – 13ª edizione
Organizzazione – direzione artistica:
Gruppo Strumentale Ciampi
sostenitori:
Regione Emilia-Romagna
Banca di Piacenza
Fondazione di Piacenza e Vigevano
Squeri & Associati s.r.l. – Consulenza d’impresa
patrocinanti: Comune di Piacenza
2018_05_26 L'associazione “L'impronta di Silvano” organizza uno spettacolo benefico
Sabato 26 maggio 2018 ore 21.00
Teatro Comunale San Salvatore Monferrato Al
La Parrocchia di S. Martino e S.Siro
di San Slvatore Monferrato (Al)
in collaborazione con l'Associazione di Volontariato
"L'IMPRONTA DI SILVANO"
presenta lo spettacolo
LAUDATO SII
con la
Compagnia "ON STAGE"
Ingresso 10€ per raccolta fondi
L'associazione “L'impronta di Silvano” nasce in memoria di un nostro carissimo amico, Silvano Borsa, mancato prematuramente in seguito a una grave malattia.
Il presente vuole essere una piccola testimonianza della sua vita, al servizio dei più poveri e bisognosi, che ha lasciato a tutti noi, familiari, amici e conoscenti, un bellissimo esempio di cristianità: l’amore spontaneo, smisurato, e incondizionato per il prossimo con lo stesso amore con cui Gesù ha amato noi.
Ed è proprio l’osservanza di questo comandamento, che Il Signore ci ha lasciato, che è stato al centro della sua vita, e che l’associazione intende ripercorrere attraverso i suoi servizi e attività.
Dunque chi era Silvano?.... Una risposta non difficile, ma lo è racchiuderla in poche parole per raccontare la splendida "persona" che era e tutte le attività di cui si occupava, ma ci proviamo sperando di non essere noiosi...
Silvano era un uomo sposato che di professione aveva scelto il lavoro di infermiere, scelta che già spiega e anticipa tanto di lui. Conduceva apparentemente una vita ordinaria, come tante altre, per chi non lo conosceva bene ma un po’ "barava"... Perché, in realtà, ha dedicato quasi tutta la sua vita al prossimo, con particolare riguardo verso i più poveri, gli ammalati, e le persone anziane, con aiuto e assistenza che Silvano offriva assolutamente in modo gratuito.
Non era Madre Teresa di Calcutta ma, come diceva questa piccola grande donna: "la santità non è un privilegio di pochi ma un dovere di tutti", dovere che, prendendo alla lettera questa bellissima frase, assolveva fino in fondo come una vera e propria missione, testimonianza di carità, purezza di cuore e, soprattutto, dell'amore di Cristo, valori cristiani su cui ha basato tutta la sua vita. I suoi servigi erano svolti sempre nel silenzio, massima discrezione, e soprattutto con cuore puro e umile, non amava assolutamente apparire.
Il suo impegno non era circoscritto solo alla piccola comunità in cui viveva, a Breme Lomellina, ma è arrivato fino in Africa, nel Benen, dove ha portato il suo contributo sostenendo alcune missioni gestite dalla congregazione religiosa “Nostra Signora di Lourdes” di Casale Monferrato. Ha inoltre collaborato a lungo con il gruppo missionario della parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” di Casale Monferrato con cui ha condiviso molte iniziative benefiche tra cui la partecipazione ad alcune spedizioni umanitarie in Bosnia in seguito alla guerra dei Balcani.
Ma il suo più grande amore è sbocciato per l’Africa con un costante contributo in prima persona, collaborando con la congregazione ed altri volontari impegnati nelle missioni (tra cui alcuni di noi), per organizzare aiuti umanitari verso questi luoghi; luoghi dove, peraltro, si è direttamente recato più volte per "vivere" e condividere l'esperienza della missione con la popolazione locale sia per constatarne sul posto i reali bisogni, sia per portare il suo immenso amore, un sorriso, una parola di conforto, un abbraccio, una carezza, e, poter prendere in braccio i "suoi" bambini, il suo gesto preferito…
Ed è proprio cosi che lo vogliamo ricordare con l'immagine più bella ed emblematica che lo possa rappresentare: Silvano, che tiene in braccia piccoli bambini con lo stesso amore con cui farebbe un padre con i suoi figli. È qui che lui ha lasciato il suo cuore, amava l'Africa e i suoi bimbi, e l' ha fatto fino al termine della sua vita. Anche, quando non poteva essere presente, sempre promotore di iniziative pro Africa, raccolte fondi, organizzazione di container con aiuti materiali, cibo, vestiario, medicine e quant'altro potessero aver bisogno. Una piccola goccia nel mare che non ha risolto il problema della povertà e fame nel mondo, ma è stato davvero un bellissimo esempio di vita caritatevole che ci ha arricchito dentro e “contagiato”, aprendo quindi, inevitabilmente, anche le porte del nostro cuore e di chiunque interagisse con lui.
Questa è la vera ricchezza e insegnamento che ci ha lasciato, l’impronta indelebile con cui ha toccato e marchiato il nostro cuore...”l'Impronta di Silvano”. E’ così che il nostro carissimo Silvano ha ispirato la nascita di questa associazione che vuole ripercorrere il suo cammino seguendo le sue impronte, affinché il tempo e l'amore che ha dedicato agli altri non cesseranno mai di esistere, ma potranno continuare a vivere attraverso i progetti e le attività che faremo, che è il modo che abbiamo scelto per ricordalo, sicuri che anche lui ne sarà felice . “Nella vita non contano i passi che fai, nè le scarpe che usi… ma le impronte che lasci... “
Teatro Comunale San Salvatore Monferrato Al
La Parrocchia di S. Martino e S.Siro
di San Slvatore Monferrato (Al)
in collaborazione con l'Associazione di Volontariato
"L'IMPRONTA DI SILVANO"
presenta lo spettacolo
LAUDATO SII
con la
Compagnia "ON STAGE"
Ingresso 10€ per raccolta fondi
Associazione
di volontariato L’impronta
di Silvano
L'associazione “L'impronta di Silvano” nasce in memoria di un nostro carissimo amico, Silvano Borsa, mancato prematuramente in seguito a una grave malattia.
Il presente vuole essere una piccola testimonianza della sua vita, al servizio dei più poveri e bisognosi, che ha lasciato a tutti noi, familiari, amici e conoscenti, un bellissimo esempio di cristianità: l’amore spontaneo, smisurato, e incondizionato per il prossimo con lo stesso amore con cui Gesù ha amato noi.
Ed è proprio l’osservanza di questo comandamento, che Il Signore ci ha lasciato, che è stato al centro della sua vita, e che l’associazione intende ripercorrere attraverso i suoi servizi e attività.
Dunque chi era Silvano?.... Una risposta non difficile, ma lo è racchiuderla in poche parole per raccontare la splendida "persona" che era e tutte le attività di cui si occupava, ma ci proviamo sperando di non essere noiosi...
Silvano era un uomo sposato che di professione aveva scelto il lavoro di infermiere, scelta che già spiega e anticipa tanto di lui. Conduceva apparentemente una vita ordinaria, come tante altre, per chi non lo conosceva bene ma un po’ "barava"... Perché, in realtà, ha dedicato quasi tutta la sua vita al prossimo, con particolare riguardo verso i più poveri, gli ammalati, e le persone anziane, con aiuto e assistenza che Silvano offriva assolutamente in modo gratuito.
Non era Madre Teresa di Calcutta ma, come diceva questa piccola grande donna: "la santità non è un privilegio di pochi ma un dovere di tutti", dovere che, prendendo alla lettera questa bellissima frase, assolveva fino in fondo come una vera e propria missione, testimonianza di carità, purezza di cuore e, soprattutto, dell'amore di Cristo, valori cristiani su cui ha basato tutta la sua vita. I suoi servigi erano svolti sempre nel silenzio, massima discrezione, e soprattutto con cuore puro e umile, non amava assolutamente apparire.
Il suo impegno non era circoscritto solo alla piccola comunità in cui viveva, a Breme Lomellina, ma è arrivato fino in Africa, nel Benen, dove ha portato il suo contributo sostenendo alcune missioni gestite dalla congregazione religiosa “Nostra Signora di Lourdes” di Casale Monferrato. Ha inoltre collaborato a lungo con il gruppo missionario della parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” di Casale Monferrato con cui ha condiviso molte iniziative benefiche tra cui la partecipazione ad alcune spedizioni umanitarie in Bosnia in seguito alla guerra dei Balcani.
Ma il suo più grande amore è sbocciato per l’Africa con un costante contributo in prima persona, collaborando con la congregazione ed altri volontari impegnati nelle missioni (tra cui alcuni di noi), per organizzare aiuti umanitari verso questi luoghi; luoghi dove, peraltro, si è direttamente recato più volte per "vivere" e condividere l'esperienza della missione con la popolazione locale sia per constatarne sul posto i reali bisogni, sia per portare il suo immenso amore, un sorriso, una parola di conforto, un abbraccio, una carezza, e, poter prendere in braccio i "suoi" bambini, il suo gesto preferito…
Ed è proprio cosi che lo vogliamo ricordare con l'immagine più bella ed emblematica che lo possa rappresentare: Silvano, che tiene in braccia piccoli bambini con lo stesso amore con cui farebbe un padre con i suoi figli. È qui che lui ha lasciato il suo cuore, amava l'Africa e i suoi bimbi, e l' ha fatto fino al termine della sua vita. Anche, quando non poteva essere presente, sempre promotore di iniziative pro Africa, raccolte fondi, organizzazione di container con aiuti materiali, cibo, vestiario, medicine e quant'altro potessero aver bisogno. Una piccola goccia nel mare che non ha risolto il problema della povertà e fame nel mondo, ma è stato davvero un bellissimo esempio di vita caritatevole che ci ha arricchito dentro e “contagiato”, aprendo quindi, inevitabilmente, anche le porte del nostro cuore e di chiunque interagisse con lui.
Questa è la vera ricchezza e insegnamento che ci ha lasciato, l’impronta indelebile con cui ha toccato e marchiato il nostro cuore...”l'Impronta di Silvano”. E’ così che il nostro carissimo Silvano ha ispirato la nascita di questa associazione che vuole ripercorrere il suo cammino seguendo le sue impronte, affinché il tempo e l'amore che ha dedicato agli altri non cesseranno mai di esistere, ma potranno continuare a vivere attraverso i progetti e le attività che faremo, che è il modo che abbiamo scelto per ricordalo, sicuri che anche lui ne sarà felice . “Nella vita non contano i passi che fai, nè le scarpe che usi… ma le impronte che lasci... “
2018_04_27 laVerdi Milano Bernstein e Beethoven con Jader Bignamini
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
largo Mahler - Milano
Stagione Sinfonica 2017-2018
Organizzato da LaVerdi
Stagione Sinfonica 2018
Venerdì 27 aprile 2018_04_27 ore 20.00
Domenica 29 Aprile 2018_04_29 ore 16.00
Bernstein e Beethoven: tutti i colori di Madre Natura
Jader Bignamini torna alla guida de laVerdi in un programma dal fascino ineffabile: la Seconda sinfonia dell’americano e la Sesta del tedesco a confronto.
Guest Star il pianista Emanuele Arciuli, atteso ritorno
all’Auditorium di Milano
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Emanuele Arciuli
Direttore Jader Bignamini
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2, www.laverdi.org – www.vivaticket.it ).
Jader Bignamini, all’indomani della direzione di Puritani al “Massimo” di Palermo, torna nella sua “casa naturale” – laVerdi – per dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un affresco musicale a tinte forti, originale, fascinoso e inconsueto, di sicuro impatto emotivo nelle sue differenti caratteristiche. La locandina scelta dalla “bacchetta” lombarda è tesa infatti a enfatizzare le peculiarità di due opere apparentemente lontane, se non addirittura antitetiche, quali la Sinfonia n. 2 dell’americano contemporaneo Leonard Bernstein, universalmente conosciuta come The Age of Anxiety, e la Sinfonia n. 6 di Beethoven, altrettanto universalmente conosciuta come Pastorale, legate tuttavia dall’ineffabile “filo rosso” teso da Madre Natura, nelle sue diverse manifestazioni.
Due date disponibili per un evento da non perdere: venerdì 27 (ore 20.00) e domenica 29 (ore 16.00) Aprile, all’Auditorium di Milano. Guest Star in largo Mahler – altro gradito quanto atteso ritorno - il pianista pugliese Emanuele Arciuli, impegnato in apertura di programma nel capolavoro di Bernstein, che manca all’Auditorium dal febbraio 2001.
Jader Bignamini introduce all’ascolto di Bernstein e Beethoven:
“Potrebbe apparire come un programma inconciliabile se non distonico, quello proposto dalla locandina attuale, che vede la Sinfonia n. 2 di Leonard Bernstein, The Age of Anxiety, contrapporsi (o piuttosto affiancarsi) alla Sinfonia n. 6 di Beethoven. Invece mi sento di poter dire con la massima convinzione che mai scelta è stata più azzeccata, e il pubblico ne avrà grande soddisfazione. Del resto, il nesso tra i due capolavori, al di là dei 140 anni di distanza e di tutte le differenze che si portano dietro, a partire dai contesti storici, è evidente; in entrambe si parla di natura: quella umana nel contemporaneo americano, quella pastorale nel tedesco ottocentesco.
“Anche sotto l’aspetto tecnico, in entrambi i casi siamo di fronte a due opere peculiari e distintive: se la Numero 2 di Bernstein più che una sinfonia è un vero e proprio concerto per pianoforte e orchestra, la Sesta beethoveniana è caratterizzata da cinque movimenti, in una successione di titoli programmatici che la rende unica nella produzione sinfonica del genio di Bonn.
“Tornando a Bernstein, la direzione di The Age of Anxiety è una prima assoluta personale: e sono doppiamente contento di condividere questa mia grande emozione con laVerdi, Orchestra nella quale sono nato e cresciuto. Si tratta di un’opera estremamente difficile e complessa, stravinskijana nella struttura ma con sorprendenti aperture romantiche che riportano alle sonorità brahmsiane, che si articola in continui cambi di tempo, dove il confronto tra pianoforte e orchestra deve manifestarsi e articolarsi con la massima precisione e puntualità di esecuzione.
“Mirabili e affascinanti le 14 variazioni sul tema della prima parte, che si evolvono ampliandosi e diversificandosi come una sorta di virus musicale, per passare alla impronta dichiaratamente jazzistica della seconda, con l’impiego parallelo di numerosissimi strumenti a percussione anche inconsueti, fino al grandioso finale, con il ritorno al tema dell’esordio”.
Ecco il commento di Emanuele Arciuli sul brano di Bernstein:
“The Age of Anxiety è il maggior contributo che Leonard Bernstein abbia dato - da compositore - al pianoforte, lo strumento da lui più amato e che suonava magnificamente.
“Pagina complessa, scomoda, problematica, ma affascinante e ricca di colori, la Sinfonia n. 2 è di fatto un concerto per pianoforte e orchestra, in cui il rapporto fra il piano e l’orchestra, cioè fra l’individuo e il mondo circostante, si fa di volta in volta conflittuale e conciliante, dissonante e invece pacificato. Pagina ancora attuale, The Age of Anxiety offre, della musica di Bernstein, una prospettiva diversa rispetto alle opere più popolari - West Side Story fra tutte - ma altrettanto significativa”.
Leonard Bernstein e la Sinfonia n. 2 The Age of Anxiety
“L’affascinante e raccapricciante ègloga di Wystan Hugh Auden mi appassionò subito in modo Lirico quando la lessi per la prima volta nell’estate del 1947. Da quel momento la composizione di una sinfonia basata su The Age of Anxiety divenne qualcosa di impellente; e ci lavorai sopra con fermezza da quel momento, a Taos, a Philadelphia, a Richmond nel Massachussetts, a Tel Aviv, in aereo, nelle hall degli alberghi, e finalmente (la settimana precedente la première) a Boston”.
Così lo stesso compositore riassumeva sul programma di sala del concerto a Boston (8 aprile 1949) la complessa genesi della Seconda Sinfonia ispirata ad una poesia del celebre poeta inglese Auden. Gli impegni come direttore d’orchestra sul finire degli anni Quaranta diventavano sempre più importanti per il trentenne talento emergente della musica americana e s’intersecavano con la sua vulcanica vita privata. Per dedicarsi alla composizione promessa a Serge Koussevitsky (affettuoso mentore del giovane talento nonchè leggendario direttore dell’Orchestra Sinfonica di Boston) Bernstein pensò di prendersi un periodo di vacanza accompagnando il poeta inglese Stephen Spender in un isolato ranch a 2000 metri d’altezza sopra la cittadina di Taos nel Nuovo Messico, sistemazione messa a disposizione del poeta dalla vedova dello scrittore D.H. Lawrence. Spender rimase britannico imperturbabile, nonostante alla guida di una Buick si alternassero Bernstein e il fratello fra forature e sbandate e canti a squarciagola (si trattava del Peter Grimes di Britten di cui Lenny aveva eseguito nel 1946 la prima americana a Tanglewood). Ma la vita in semi-isolamento di un uomo simile durò solo una settimana e la sinfonia fu completata fra un estenuante tour di concerti con la Pittsburgh Symphony e il soggiorno di due mesi nella Palestina sconvolta dalla guerra d’indipendenza.
Bernstein, da sempre sostenitore entusiasta dello stato di Israele, diresse addirittura a Beersheba, città appena occupata dagli ebrei, in aperta sfida alle risoluzioni delle Nazioni Unite. In una lettera da Tel Aviv a Koussevitsky, dopo la performance di pianista e direttore scriveva: “Non si può immaginare un esercito più intelligente, colto e amante della musica (…). Credimi, finirà bene: c’è troppa fede, troppo spirito”.
E proprio della difficile ricerca della fede tratta la lunga egloga di Auden. Alla fine, confessa il compositore, due personaggi “ammettono di riconoscere la fede – e anche di sottomettersi passivamente – confessando la loro impotenza a collegarla con la vita di tutti i giorni, a meno di una cieca accettazione”.
Dopo la prima a Boston, The Age of Anxiety fu ripresa nella stagione successiva dalla Filarmonica di New York (Bernstein direttore con Lukas Foss al piano) e portata sulle scene del New York City Ballet dal coreografo Jerome Robbins (20 febbraio 1950). Il Finale della sinfonia non aveva però soddisfatto il compositore: il pianoforte rimaneva in silenzio fino all’ultima battuta, dove suonava un solo accordo per simboleggiare la ritrovata unità fra l’uomo e Dio. Nel 1965 rifece il movimento aggiungendo al pianoforte “un’ultima ed esplosiva cadenza”.
Giovanni Gavazzeni
largo Mahler - Milano
Stagione Sinfonica 2017-2018
Organizzato da LaVerdi
Stagione Sinfonica 2018
Venerdì 27 aprile 2018_04_27 ore 20.00
Domenica 29 Aprile 2018_04_29 ore 16.00
Bernstein e Beethoven: tutti i colori di Madre Natura
Jader Bignamini torna alla guida de laVerdi in un programma dal fascino ineffabile: la Seconda sinfonia dell’americano e la Sesta del tedesco a confronto.
Guest Star il pianista Emanuele Arciuli, atteso ritorno
all’Auditorium di Milano
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Emanuele Arciuli
Direttore Jader Bignamini
(Biglietti: euro 36,00/16,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2, www.laverdi.org – www.vivaticket.it ).
Jader Bignamini, all’indomani della direzione di Puritani al “Massimo” di Palermo, torna nella sua “casa naturale” – laVerdi – per dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un affresco musicale a tinte forti, originale, fascinoso e inconsueto, di sicuro impatto emotivo nelle sue differenti caratteristiche. La locandina scelta dalla “bacchetta” lombarda è tesa infatti a enfatizzare le peculiarità di due opere apparentemente lontane, se non addirittura antitetiche, quali la Sinfonia n. 2 dell’americano contemporaneo Leonard Bernstein, universalmente conosciuta come The Age of Anxiety, e la Sinfonia n. 6 di Beethoven, altrettanto universalmente conosciuta come Pastorale, legate tuttavia dall’ineffabile “filo rosso” teso da Madre Natura, nelle sue diverse manifestazioni.
Due date disponibili per un evento da non perdere: venerdì 27 (ore 20.00) e domenica 29 (ore 16.00) Aprile, all’Auditorium di Milano. Guest Star in largo Mahler – altro gradito quanto atteso ritorno - il pianista pugliese Emanuele Arciuli, impegnato in apertura di programma nel capolavoro di Bernstein, che manca all’Auditorium dal febbraio 2001.
Jader Bignamini introduce all’ascolto di Bernstein e Beethoven:
“Potrebbe apparire come un programma inconciliabile se non distonico, quello proposto dalla locandina attuale, che vede la Sinfonia n. 2 di Leonard Bernstein, The Age of Anxiety, contrapporsi (o piuttosto affiancarsi) alla Sinfonia n. 6 di Beethoven. Invece mi sento di poter dire con la massima convinzione che mai scelta è stata più azzeccata, e il pubblico ne avrà grande soddisfazione. Del resto, il nesso tra i due capolavori, al di là dei 140 anni di distanza e di tutte le differenze che si portano dietro, a partire dai contesti storici, è evidente; in entrambe si parla di natura: quella umana nel contemporaneo americano, quella pastorale nel tedesco ottocentesco.
“Anche sotto l’aspetto tecnico, in entrambi i casi siamo di fronte a due opere peculiari e distintive: se la Numero 2 di Bernstein più che una sinfonia è un vero e proprio concerto per pianoforte e orchestra, la Sesta beethoveniana è caratterizzata da cinque movimenti, in una successione di titoli programmatici che la rende unica nella produzione sinfonica del genio di Bonn.
“Tornando a Bernstein, la direzione di The Age of Anxiety è una prima assoluta personale: e sono doppiamente contento di condividere questa mia grande emozione con laVerdi, Orchestra nella quale sono nato e cresciuto. Si tratta di un’opera estremamente difficile e complessa, stravinskijana nella struttura ma con sorprendenti aperture romantiche che riportano alle sonorità brahmsiane, che si articola in continui cambi di tempo, dove il confronto tra pianoforte e orchestra deve manifestarsi e articolarsi con la massima precisione e puntualità di esecuzione.
“Mirabili e affascinanti le 14 variazioni sul tema della prima parte, che si evolvono ampliandosi e diversificandosi come una sorta di virus musicale, per passare alla impronta dichiaratamente jazzistica della seconda, con l’impiego parallelo di numerosissimi strumenti a percussione anche inconsueti, fino al grandioso finale, con il ritorno al tema dell’esordio”.
Ecco il commento di Emanuele Arciuli sul brano di Bernstein:
“The Age of Anxiety è il maggior contributo che Leonard Bernstein abbia dato - da compositore - al pianoforte, lo strumento da lui più amato e che suonava magnificamente.
“Pagina complessa, scomoda, problematica, ma affascinante e ricca di colori, la Sinfonia n. 2 è di fatto un concerto per pianoforte e orchestra, in cui il rapporto fra il piano e l’orchestra, cioè fra l’individuo e il mondo circostante, si fa di volta in volta conflittuale e conciliante, dissonante e invece pacificato. Pagina ancora attuale, The Age of Anxiety offre, della musica di Bernstein, una prospettiva diversa rispetto alle opere più popolari - West Side Story fra tutte - ma altrettanto significativa”.
Leonard Bernstein e la Sinfonia n. 2 The Age of Anxiety
“L’affascinante e raccapricciante ègloga di Wystan Hugh Auden mi appassionò subito in modo Lirico quando la lessi per la prima volta nell’estate del 1947. Da quel momento la composizione di una sinfonia basata su The Age of Anxiety divenne qualcosa di impellente; e ci lavorai sopra con fermezza da quel momento, a Taos, a Philadelphia, a Richmond nel Massachussetts, a Tel Aviv, in aereo, nelle hall degli alberghi, e finalmente (la settimana precedente la première) a Boston”.
Così lo stesso compositore riassumeva sul programma di sala del concerto a Boston (8 aprile 1949) la complessa genesi della Seconda Sinfonia ispirata ad una poesia del celebre poeta inglese Auden. Gli impegni come direttore d’orchestra sul finire degli anni Quaranta diventavano sempre più importanti per il trentenne talento emergente della musica americana e s’intersecavano con la sua vulcanica vita privata. Per dedicarsi alla composizione promessa a Serge Koussevitsky (affettuoso mentore del giovane talento nonchè leggendario direttore dell’Orchestra Sinfonica di Boston) Bernstein pensò di prendersi un periodo di vacanza accompagnando il poeta inglese Stephen Spender in un isolato ranch a 2000 metri d’altezza sopra la cittadina di Taos nel Nuovo Messico, sistemazione messa a disposizione del poeta dalla vedova dello scrittore D.H. Lawrence. Spender rimase britannico imperturbabile, nonostante alla guida di una Buick si alternassero Bernstein e il fratello fra forature e sbandate e canti a squarciagola (si trattava del Peter Grimes di Britten di cui Lenny aveva eseguito nel 1946 la prima americana a Tanglewood). Ma la vita in semi-isolamento di un uomo simile durò solo una settimana e la sinfonia fu completata fra un estenuante tour di concerti con la Pittsburgh Symphony e il soggiorno di due mesi nella Palestina sconvolta dalla guerra d’indipendenza.
Bernstein, da sempre sostenitore entusiasta dello stato di Israele, diresse addirittura a Beersheba, città appena occupata dagli ebrei, in aperta sfida alle risoluzioni delle Nazioni Unite. In una lettera da Tel Aviv a Koussevitsky, dopo la performance di pianista e direttore scriveva: “Non si può immaginare un esercito più intelligente, colto e amante della musica (…). Credimi, finirà bene: c’è troppa fede, troppo spirito”.
E proprio della difficile ricerca della fede tratta la lunga egloga di Auden. Alla fine, confessa il compositore, due personaggi “ammettono di riconoscere la fede – e anche di sottomettersi passivamente – confessando la loro impotenza a collegarla con la vita di tutti i giorni, a meno di una cieca accettazione”.
Dopo la prima a Boston, The Age of Anxiety fu ripresa nella stagione successiva dalla Filarmonica di New York (Bernstein direttore con Lukas Foss al piano) e portata sulle scene del New York City Ballet dal coreografo Jerome Robbins (20 febbraio 1950). Il Finale della sinfonia non aveva però soddisfatto il compositore: il pianoforte rimaneva in silenzio fino all’ultima battuta, dove suonava un solo accordo per simboleggiare la ritrovata unità fra l’uomo e Dio. Nel 1965 rifece il movimento aggiungendo al pianoforte “un’ultima ed esplosiva cadenza”.
Giovanni Gavazzeni
2018_04_25 TERRITORI RESISTENTI riflessioni sui temi della Resistenza
Riflessioni sui temi della Resistenza appuntamenti a Milano
CASA DELLA MEMORIA
via F. Confalonieri 14, Milano
mercoledì 25 aprile h18
TTT Teatri di Territorio
presenta la performance teatrale
TERRITORI RESISTENTI
Letture, frammenti di spettacolo, riflessioni sui temi della Resistenza, della sua memoria e sul significato nel quotidiano di adolescenti, ragazzi, giovani della periferia milanese.
Territori Resistenti è ideato ed organizzato, con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con Casa della Memoria e ANED, Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti, da TTT Teatri di Territorio, rete di quattro teatri della periferia milanese: Teatro Edi/Barrio’s, Teatro Officina, Teatro della Cooperativa e Atir/Teatro Ringhiera.
L’evento si svolge alla Casa della Memoria, spazio che il Comune di Milano ha voluto come sede per alcune fra le più importanti associazioni che conservano la memoria della conquista della libertà e della democrazia in Italia, e per attivare un centro dedicato ai valori di democrazia e libertà per cui la città ha combattuto nell'ultimo secolo.
Hanno sede alla Casa della Memoria: l'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED), l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), l'Associazione italiana vittime del terrorismo (AIVITER), l'Associazione Piazza Fontana 12 Dicembre 1969 e l'Istituto nazionale Ferruccio Parri (in precedenza Istituto Nazionale per la storia Movimento di Liberazione in Italia - INSMLI).
Radicati in quartieri particolarmente significativi della Resistenza a Milano - Barona, Gorla, Niguarda, Chiesa Rossa - in occasione del 25 aprile i Teatri di Territorio propongono, per il quarto anno consecutivo, gli esiti dei laboratori teatrali per adolescenti e ragazzi attivati durante l’anno.
Focus dei laboratori è riflettere sui temi cari alla Resistenza e sulla sua memoria, imprescindibile per comprendere il presente e allo stesso tempo dare voce alle diverse forme in cui la Resistenza oggi si esprime per costituire un ponte valoriale significativo e utile per trasmetterne l’etica a generazioni che rischiano di non avere riferimenti.
Entro questa cornice, quest’anno, una particolare dedica al tema della Pace.
Nel dettaglio il programma della giornata e i laboratori:
Teatro Officina - Quartiere Gorla - Municipio 2 www.teatroofficina.it
E SIA PACE NEL MONDO è il Laboratorio che Teatro Officina ha condiviso con un gruppo di ragazze del suo quartiere, in cui il tema della Pace – sancito dalla nostra Costituzione – viene esplorato mettendo in luce matrici culturali diverse ma tutte egualmente impegnate per la Pace: dalla Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII fino alle parole di Papa Francesco, dal Mahatma Gandhi a Martin Luther King fino all'attuale movimento dei giovani in Usa (sceso nelle piazze contro l'uso delle armi dopo la strage del 14 febbraio nella scuola di Parkland).
Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Enzo Biscardi, Irene Quartana, Lorenza Cervara e le ragazze della zona Viale Monza.
Teatro della Cooperativa - Quartiere Niguarda - Municipio 9
www.teatrodellacooperativa.it
La lettura scenica nasce all'interno del progetto TEATRO E MEMORIA che ha coinvolto gli allievi del terzo anno del corso di Drammaturgia – Scuola Civica d’Arte drammatica Paolo Grassi. Il percorso didattico ed espressivo, coordinato da Renato Sarti e rivolto alle scuole secondarie di I grado dell'area Nord Milano, ha lo scopo di incentivare la riflessione rispetto a temi quali l'impegno e la convivenza civile, il rispetto e i valori della democrazia. Il regista e autore ha accompagnato gli studenti in una vera indagine nella memoria della Resistenza e della deportazione, a partire dalle voci delle donne.
ATIR/Teatro Ringhiera - Quartiere Chiesa Rossa – Municipio 5
www.atirteatroringhiera.it
(R)ESISTENZE
“A quelle e quelli che faranno il XXI secolo, diciamo con affetto:
Creare è resistere,
Resistere è creare” Stèphane Hessel, Indignatevi!
Il laboratorio (R)esistenze nasce dall'idea di avvicinare i ragazzi al tema della Resistenza, per riscoprire il valore e il significato profondo di quello snodo storico, tenendone viva la memoria, e maturando connessioni e collegamenti con il presente. Guidati nella pratica teatrale e nella rielaborazione di testi e testimonianze storiche con i propri pensieri e vissuti personali, i ragazzi hanno creato un video che racconta il valore che la Resistenza assume ancora oggi, per loro. Una metafora di uno stare al mondo consapevole e posizionato, un racconto di tante esistenze con la “R” davanti. Progetto a cura di ATIR/Tatro Ringhiera e cooperativa ZERO5, condotto e ideato da Virginia Zini, Veronica Berni e Francesca Tonelli con i ragazzi della 3A di Grafica dell'Istituto Kandinsky di Milano.
Teatro Edi/Barrio’s - Quartiere Barona - Municipio 6
www.barrios.it
L’ACROBATA, un mosaico moderno fatto di situazioni, azioni, stralci di testo, storie e corpi. L’utilizzo del corpo sul palcoscenico, la ricerca di un corpo extra-quotidiano attraverso il teatro-danza e l’azione fisica per arrivare ad un corpo parlante capace di incontrare l’altro per innescare una relazione teatrale che restituisca verità.
Il laboratorio teatrale “Scialla”, realizzato in collaborazione con Atir/Teatro Ringhiera e sostenuto dall’Associazione Amici di Edoardo, rivolto ai giovani dai 12 ai 18 anni, presenta frammenti da L’Acrobata, lavoro teatrale che presenteranno nel mese di maggio come esito conclusivo del laboratorio.
Il laboratorio è condotto da Massimiliano Pensa e Chiara Tacconi, educ-attori e dall’attore Gabriele Genovese.
ingresso libero fino ad esaurimento posti
Barrio's/Teatro Edi piazza Donne Partigiane, Milano info@barrios.it
CASA DELLA MEMORIA
via F. Confalonieri 14, Milano
mercoledì 25 aprile h18
TTT Teatri di Territorio
presenta la performance teatrale
TERRITORI RESISTENTI
Letture, frammenti di spettacolo, riflessioni sui temi della Resistenza, della sua memoria e sul significato nel quotidiano di adolescenti, ragazzi, giovani della periferia milanese.
Territori Resistenti è ideato ed organizzato, con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con Casa della Memoria e ANED, Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti, da TTT Teatri di Territorio, rete di quattro teatri della periferia milanese: Teatro Edi/Barrio’s, Teatro Officina, Teatro della Cooperativa e Atir/Teatro Ringhiera.
L’evento si svolge alla Casa della Memoria, spazio che il Comune di Milano ha voluto come sede per alcune fra le più importanti associazioni che conservano la memoria della conquista della libertà e della democrazia in Italia, e per attivare un centro dedicato ai valori di democrazia e libertà per cui la città ha combattuto nell'ultimo secolo.
Hanno sede alla Casa della Memoria: l'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED), l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), l'Associazione italiana vittime del terrorismo (AIVITER), l'Associazione Piazza Fontana 12 Dicembre 1969 e l'Istituto nazionale Ferruccio Parri (in precedenza Istituto Nazionale per la storia Movimento di Liberazione in Italia - INSMLI).
Radicati in quartieri particolarmente significativi della Resistenza a Milano - Barona, Gorla, Niguarda, Chiesa Rossa - in occasione del 25 aprile i Teatri di Territorio propongono, per il quarto anno consecutivo, gli esiti dei laboratori teatrali per adolescenti e ragazzi attivati durante l’anno.
Focus dei laboratori è riflettere sui temi cari alla Resistenza e sulla sua memoria, imprescindibile per comprendere il presente e allo stesso tempo dare voce alle diverse forme in cui la Resistenza oggi si esprime per costituire un ponte valoriale significativo e utile per trasmetterne l’etica a generazioni che rischiano di non avere riferimenti.
Entro questa cornice, quest’anno, una particolare dedica al tema della Pace.
Nel dettaglio il programma della giornata e i laboratori:
Teatro Officina - Quartiere Gorla - Municipio 2 www.teatroofficina.it
E SIA PACE NEL MONDO è il Laboratorio che Teatro Officina ha condiviso con un gruppo di ragazze del suo quartiere, in cui il tema della Pace – sancito dalla nostra Costituzione – viene esplorato mettendo in luce matrici culturali diverse ma tutte egualmente impegnate per la Pace: dalla Pacem in terris di Papa Giovanni XXIII fino alle parole di Papa Francesco, dal Mahatma Gandhi a Martin Luther King fino all'attuale movimento dei giovani in Usa (sceso nelle piazze contro l'uso delle armi dopo la strage del 14 febbraio nella scuola di Parkland).
Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Enzo Biscardi, Irene Quartana, Lorenza Cervara e le ragazze della zona Viale Monza.
Teatro della Cooperativa - Quartiere Niguarda - Municipio 9
www.teatrodellacooperativa.it
La lettura scenica nasce all'interno del progetto TEATRO E MEMORIA che ha coinvolto gli allievi del terzo anno del corso di Drammaturgia – Scuola Civica d’Arte drammatica Paolo Grassi. Il percorso didattico ed espressivo, coordinato da Renato Sarti e rivolto alle scuole secondarie di I grado dell'area Nord Milano, ha lo scopo di incentivare la riflessione rispetto a temi quali l'impegno e la convivenza civile, il rispetto e i valori della democrazia. Il regista e autore ha accompagnato gli studenti in una vera indagine nella memoria della Resistenza e della deportazione, a partire dalle voci delle donne.
ATIR/Teatro Ringhiera - Quartiere Chiesa Rossa – Municipio 5
www.atirteatroringhiera.it
(R)ESISTENZE
“A quelle e quelli che faranno il XXI secolo, diciamo con affetto:
Creare è resistere,
Resistere è creare” Stèphane Hessel, Indignatevi!
Il laboratorio (R)esistenze nasce dall'idea di avvicinare i ragazzi al tema della Resistenza, per riscoprire il valore e il significato profondo di quello snodo storico, tenendone viva la memoria, e maturando connessioni e collegamenti con il presente. Guidati nella pratica teatrale e nella rielaborazione di testi e testimonianze storiche con i propri pensieri e vissuti personali, i ragazzi hanno creato un video che racconta il valore che la Resistenza assume ancora oggi, per loro. Una metafora di uno stare al mondo consapevole e posizionato, un racconto di tante esistenze con la “R” davanti. Progetto a cura di ATIR/Tatro Ringhiera e cooperativa ZERO5, condotto e ideato da Virginia Zini, Veronica Berni e Francesca Tonelli con i ragazzi della 3A di Grafica dell'Istituto Kandinsky di Milano.
Teatro Edi/Barrio’s - Quartiere Barona - Municipio 6
www.barrios.it
L’ACROBATA, un mosaico moderno fatto di situazioni, azioni, stralci di testo, storie e corpi. L’utilizzo del corpo sul palcoscenico, la ricerca di un corpo extra-quotidiano attraverso il teatro-danza e l’azione fisica per arrivare ad un corpo parlante capace di incontrare l’altro per innescare una relazione teatrale che restituisca verità.
Il laboratorio teatrale “Scialla”, realizzato in collaborazione con Atir/Teatro Ringhiera e sostenuto dall’Associazione Amici di Edoardo, rivolto ai giovani dai 12 ai 18 anni, presenta frammenti da L’Acrobata, lavoro teatrale che presenteranno nel mese di maggio come esito conclusivo del laboratorio.
Il laboratorio è condotto da Massimiliano Pensa e Chiara Tacconi, educ-attori e dall’attore Gabriele Genovese.
ingresso libero fino ad esaurimento posti
Barrio's/Teatro Edi piazza Donne Partigiane, Milano info@barrios.it
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