ATELIER MUSICALE - CROSSING - XXVIII stagione
Sabato 22 ottobre 2022, ore 17.30
Voxsonus Quartet
Il quartetto nel Settecento italiano: una riproposta moderna. La modernità nell’esecuzione filologica
e nella riscoperta della letteratura quartettistica italiana.
Maurizio Cadossi e Claudia Monti (violini),
Claudio Gilio (viola),
Eugenio Solinas (violoncello).
Gaetano Latilla (1711-1788)
Dai 6 Quartetti per due violini, tenore e violoncello obbligato
Quartetto VI in sol magg.
(Allegro - Adagio - Allegro assai) (ca 1770)
Giuseppe Maria Cambini (1746-1825)
Dai 6 Quartetti del 15° libro - op. 29
Quartetto V in Sol magg.
(Allegro - Rondeau, allegretto) (1782)
Gaetano Latilla
Dai 6 Quartetti per due violini, tenore e violoncello obbligato
Quartetto V in Fa magg.
(Andante - Allegro - Grave – Presto) (ca 1770)
Giuseppe Maria Cambini
Dai 6 Quartetti del 15° libro - op. 29
Quartetto III in Fa magg.
(Allegro con gusto - Rondeau allegro assai) (1782)
Introduce Lorenzo Mattei.
Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
Email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it
On line: www.secondomaggio.org
Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
Per il quarto appuntamento della nuova stagione, l’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, propone sabato 22 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) un concerto di eccezionale interesse che, con il Voxsonus Quartet, scava nella storia per riportare alla luce la tradizione quartettistica italiana del XVIII secolo attraverso due figure rilevanti quali furono Gaetano Latilla e Giuseppe Maria Cambini.
Si tratta di un programma davvero unico, grazie al quale si ascolteranno composizioni che rappresentano il periodo di nascita e di primo sviluppo della tradizione del quartetto d’archi, con due autori oggi dimenticati, ma un tempo piuttosto famosi e rispettati: Latilla fu operista di successo che collaborò anche con Carlo Goldoni e fu apprezzato dal viaggiatore musicofilo Charles Burney. Il concerto offre la possibilità di ascoltare una delle poche composizioni strumentali da lui scritte, dove emerge quella piacevolezza melodica tanto apprezzata dai suoi contemporanei. Di maggior spessore come autore di musica strumentale (scrisse oltre 400 pagine tra quintetti, quartetti e trii) fu Cambini, autore dallo stile facile, brillante e pieno di fascino, ma dalla biografia complessa e poco decifrabile.
A proporre questo repertorio inusuale (il programma pone problemi di interpretazione di pagine che richiedono una concezione moderna nella loro esecuzione filologica) ci sarà, come detto, il Voxonus Quartet, il quartetto d’archi composto dai violinisti Maurizio Cadossi e Claudia Monti, dal violista Claudio Gilio e dal violoncellista Eugenio Solinas. Questa formazione è nata all’interno del più vasto progetto Voxonus Academia di Musici e Cantori, un complesso strumentale e corale dall’organico variabile che vanta importanti collaborazioni con grandi istituzioni italiane, ed è costituita da prime parti di prestigiose orchestre nazionali. Il quartetto è specializzato nel repertorio barocco e classico, eseguito con strumenti originali dell’epoca e secondo la prassi storicamente informata. Particolare attenzione è posta al periodo di transizione con strumenti dalla montatura classica, corde di budello e accordatura a 430 Hz, in grado di esaltare la scrittura post e tardo barocca.
Voxonus è anche l’anima di un programma di lavoro di ampio respiro internazionale a cui dà vita insieme al Cerqui, il Centro di ricerca sui quartetti italiani, dedito alla riscoperta e alla valorizzazione della produzione quartettistica degli operisti italiani del XVIII e XIX secolo attraverso un lavoro di edizione critica, incisione discografica e ricerca musicologica. Il Centro è presieduto scientificamente da Lorenzo Mattei, professore dell’Università di Bari, che introdurrà il concerto in programma alla Camera del Lavoro di Milano parlando della modernità nell’esecuzione filologica e nella riscoperta della letteratura quartettistica italiana.