2018_02_13 MARIA SOTTERRATA con Valeria Sara Costantin al Libero di Via Savona

dal 13 al 17 febbraio ore 21.00
Teatro Libero Via Savona 10, Milano
MARIA SOTTERRATA
La terra trema, la volontà no
drammaturgia Davide Lo Schiavo
regia Valentina Malcotti
con Valeria Sara Costantin
scene e costumi Antonella De Iorio
realizzazione scene Gianmarco Malcotti, Antonella De Iorio
produzione Chronos3
spettacolo realizzato con il contributo del Comune di Gemona del Friuli
in collaborazione con LAB Laboratorio Internazionale della Comunicazione
Compagnia in residenza TLLT
Le date
Martedì 13 Febbraio 2018_02_13
Mercoledì 14 Febbraio 2018_02_14
Giovedì 15 Febbraio 2018_02_15
Venerdì 16 Febbraio 2018_02_16
Sabato 17 Febbraio 2018_02_17

Da martedì 13 a sabato 17 in scena al teatro Libero il monologo tragicomico Maria Sotterrata
La terra trema, la volontà no, della compagnia Chronos3
La pièce prende spunto dalle vicende del terremoto del 1976 in Friuli e racconta la storia di una giovane ragazza di Gemona, Maria Fantìn, che sogna di diventare un’abile sarta e lavorare in un atelier di moda a Parigi. Il terremoto sconvolge la sua realtà: Maria rimane imprigionata sotto le macerie, non sa più dove si trova, non riesce ad uscire. Ecco che, nell’infinita attesa, scaturiscono i ricordi.
In uno spazio ed un tempo in continuo mutamento ripercorre la sua vita nel tentativo di ritrovare la propria identità per sfuggire alla cinica Nostra Signora Morte, anch’essa rimasta incastrata sotto il terremoto, suo malgrado.
Le parole di Maria rievocano la sua vita passata: l’infanzia, le amicizie perdute, il primo amore, la prima discoteca, il lavoro in manifattura, la Gemona sconosciuta di prima del terremoto, la sua famiglia.
Maria combatte fra passato e futuro sospesa in un limbo di attesa: oscillando tra vita e morte, le circostanze del crollo e lo scacco con Nostra Signora Morte, la costringeranno a compiere una scelta decisiva.
Il progetto nasce da un lavoro di ricostruzione e indagine preliminare sul territorio friulano, condotto dalla regista e dal drammaturgo, realizzato con video interviste ad abitanti, artigiani e imprenditori gemonesi di diverse età. Ciascuno di loro ha raccontato la propria esperienza legata al terremoto e alla vita prima del 6 maggio 1976. Da qui la riscoperta dei luoghi tipici in cui si svolgevano le feste locali, i luoghi di culto, le fabbriche e le località naturali sia di Gemona che dei paesi limitrofi. A partire dal materiale raccolto abbiamo costruito la storia della protagonista, Maria Fantìn.
Lo spettacolo, che ha debuttato a Gemona del Friuli il 3 agosto 2016, è stato prodotto in occasione del 40° Anniversario del terremoto del Friuli.

Biglietti:
intero € 18, ridotto under25 - over60 € 13, under18 € 10
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 02 8323126| biglietteria@teatrolibero.it

2018_02_23 Aperinomade benefico in Cavallerizza a Vigevano

Venerdì 23 febbraio 2018 alle 21:00
Cavalleriza di Vigevano - via Rocca Vecchia
”Aperinomade”
UN APERITIVO, UN CONCERTO, UN SOGNO.
UN EVENTO BENEFICO IN COLLABORAZIONE CON
ANFFAS VIGEVANO ONLUS
CON L’OBIETTIVO DI RACCOGLIERE FONDI PER LA RISTRUTTURAZIONE DI LOCALI PER UN CENTRO POLIFUNZIONALE PER L’AVVIAMENTO ALLA VITA INDIPENDENTE.

Ingresso 12 EURO per il solo concerto
Ingresso 25 EURO apericena alle 19:00 e concerto alle 21:00
( Si consiglia prenotare per l’apericena allo 348 7095205 )

Cavallerizza di Vigevano - Rocca Vecchia Partner
apericena: Pasticceria Dante, Via Madonna dei 7 dolori Vigevano

2018_02_08 NUOVO EDEN produzione Chronos3 al Teatro Libero di Via Savona

Dall’ 8 al 12 febbraio 2018, dal lunedì al venerdì ore 21.00, domenica ore 16.00
Teatro Libero Via Savona 10, Milano
NUOVO EDEN
di e con Jessica Leonello
regia Manuel Renga
video Nicola Zambelli
scene Mario Leonello, Mario Barnabi, Manuel Renga
produzione Chronos3 [Compagnia in residenza TLLT]
studio selezionato dal Festival ExPolis16 Teatro della Contraddizione Milano
debutto al Festival Wonderland 2016 di Residenza Idra Brescia
menzione speciale al Bando di Nuova Drammaturgia Tagad'off 2017
finalista al Premio Crash Test 2017
finalista Earthink Festival di Torino
«La gente non vive in eterno. Persino i posti scompaiono»
C. Palahniuk - Portland Souvenir
Biglietti:  intero € 18,  ridotto under25 - over60 € 13, under18 € 10
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02 8323126| biglietteria@teatrolibero.it
Il teatro di figura arriva al Teatro Libero di Milano con Nuovo Eden, da giovedì 8 a lunedì 12 febbraio.
Giovedì 08 Febbraio 2018_02_08 
Venerdì 09 Febbraio 2018_02_09 
Sabato 10 Febbraio 2018_02_10 
Domenica 11 Febbraio 2018_02_11 
Lunedì 12 Febbraio 2018_02_12 

Un intenso lavoro della compagnia Chronos3: tre diversi personaggi e una sola attrice, Jessica Leonello, per raccontare le trasformazioni urbane e sociali del nostro tempo attraverso un "risveglio" da un coma di 15 anni.
Ripresosi da uno stato di come vegetativo, Cesare riapre gli occhi e trova la sua città cambiata: rotonde al posto di semafori, il cinema EDEN – un tempo sala prettamente dedicata alla cinematografia a luci rosse – è diventata la nuova dimora del cinema d’essai, al posto del calcio il cricket diventerà il nuovo sport nazionale.  Sono gli uomini che cambiano le città o le città che cambiano gli uomini? Cesare ritroverà gli amici di sempre e con lui ci sarà Dolores, amica che lo aiuterà ad affrontare la nuova realtà, il Nuovo Eden.
Un’attrice per tre diversi personaggi che raccontano la trasformazione della propria città e la loro personale trasformazione. Una prova d’attrice che alterna registri e stili diversi, intervallati dai video realizzati da Nicola Zambelli, in cui, questi stessi personaggi sono ripresi proprio in città, proprio nei luoghi raccontati in scena. 
Un esperimento interessante che ha portato uno scambio proficuo fra la compagnia e i cittadini, incuriositi e felici di raccontarsi e raccontare il proprio quartiere.
Lo spettacolo, con la regia di Manuel Renga, ha ricevuto numerose menzioni: Studio selezionato dal Festival ExPolis16 – Teatro della Contraddizione Milano, Debutto al Festival Wonderland 2016 di Residenza Idra Brescia, Menzione speciale al Bando di Nuova Drammaturgia Tagad’off 2017, Finalista al Premio Crash Test 2017 e Finalista al Earthink Festival di Torino.


2018_02_14 Diocesi di Novara, Passio 2018 MADRE, TU SEI OGNI DONNA CHE AMA


«MADRE, TU SEI OGNI DONNA CHE AMA»
Passio 2018: Arte, musica, cultura e spiritualità
In Diocesi di Novara, dal 14 febbraio al 9 aprile

«Madre, tu sei ogni donna che ama». Le parole di David Maria Turoldo, dedicate a Maria ai piedi della Croce, sono il titolo dell’ottava edizione di Passio, il progetto di “cultura e arte attorno al mistero pasquale” che dal 14 febbraio al 9 aprile 2018 propone nel territorio della Diocesi di Novara oltre 180 eventi di arte, musica, cultura e spiritualità.
Protagonista di questa edizione è Maria di Nazaret, madre di Gesù.
«Maria, dice il poeta, è ogni donna che ama. L’amore di una mamma dona la fiducia nella bontà della vita dice mons. Franco Giulio Brambilla -. Per questo Maria è presente in ogni donna. Negli ultimi anni la cronaca racconta sempre più spesso di unaggressione alla donna. Serve anzitutto un cambio culturale. Il femminile è innalzato, la donna così idealizzata genera troppo spesso sentimenti di rivalsa e possesso da parte delluomo. Dallaltro lato, per le donne stesse lideale di emancipazione e di successo è un ideale che le assimila al maschile. Noi vogliamo sfuggire a questa impostazione: la donna è uguale all’uomo quando è autenticamente se stessa. La poetessa Alda Merini ha scritto di Maria: Generò come il poeta, cui basta uno sguardo per riavere la sostanza del mondo. Ecco, vorremmo promuovere lo sguardo delle donne sul mondo, uno sguardo che fa sintesi e che sa prendersi cura della vita. Perché la donna non è l’altra metà del cielo, ma l’atra metà della terra».
Dunque, Passio 2018, «sarà l’occasione per guardare al mistero di Dio a partire dalla condizione umana declinata al femminile – spiega don Silvio Barbaglia, presidente del comitato promotore. Dopo una terna di edizioni coniugate al maschile, con il Padre (2012) e il Figlio (2014), e nel segno della creatività con lo Spirito Santo (2016), al centro dell’attenzione è la donna, con le sue capacità uniche, complementari all’uomo e indispensabili alla vita e allo sviluppo della civiltà».
È un’edizione di Passio che cade nell’“Anno Gaudenziano”, e quindi legata in modo speciale alla memoria del primo vescovo e patrono di Novara e dalla diocesi, di cui si celebra l’anniversario di 1600 anni dalla morte. «Per questo – afferma don Barbaglia – la Basilica di San Gaudenzio in Novara sarà il luogo dei più importanti appuntamenti».
A partire dai Quaresimali, appuntamenti di riflessione e preghiera, che in quattro venerdì (23 febbraio e 2, 9, 16 marzo) vedranno padre Ermes Ronchi, madre Cristiana Dobner, Saverio Gaeta, suor Luigina Traverso e Gianna Emanuela Molla offrire meditazioni sulla maternità tra cura, santità e offerta di sé, ritmati sui Misteri del Rosario. Presieduti da mons. Franco Giulio Brambilla, questi incontri di catechesi saranno trasmessi in diretta streaming a 23 sale parrocchiali, riunite idealmente intorno al Vescovo a rappresentanza dell’intera comunità ecclesiale diocesana. L’inizio delle manifestazioni di Passio sarà segnato, il 14 febbraio – mercoledì delle Ceneri –, dall’arrivo di una delegazione di fedeli della Val d’Ossola che consegneranno al vescovo la reliquia della Madonna del Sangue di Re, che saranno offerte alla venerazione dei fedeli, fino al 23 marzo, nella Basilica di San Gaudenzio. In tale occasione sarà inaugurata la maxi-immagine inedita in alta definizione della Cappella della Crocifissione del Sacro Monte di Varallo – capolavoro di Gaudenzio Ferrari – realizzata da FattoreArte e offerta alla contemplazione del pubblico nell’intero tempo di Quaresima.
PASSIO 2018 – COORDINATE FONDAMENTALI


I QUARESIMALI DELL’ANNO GAUDENZIANO
Quattro incontri per un’inchiesta sulla femminilità, scrutata attraverso la figura di Maria. Nell’anniversario di 1600 anni dalla morte venerdì di San Gaudenzio, la comunità cristiana di Novara è invitata a riunirsi con il Vescovo nella Basilica dedicata al Santo patrono, per mettersi in ascolto di riflessioni e testimonianze sulla maternità. 
Le serate, ritmate sui Misteri del Rosario, con inizio alle ore 20.45, vedranno come protagonista venerdì 23 febbraio 2018_02_23 padre Ermes Ronchi, teologo e scrittore dell’Ordine dei Servi di Maria, chiamato a tracciare un profilo di Maria a partire dalle parole di David Maria Turoldo «Madre, tu sei ogni donna che ama», scelte come titolo di questa edizione di Passio. 
Venerdì 2 marzo 2018_03_02 sarà la volta di madre Cristiana Dobner, priora del Monastero Santa Maria del Carmelo di Concenedo di Barzio (Lecco), che parlerà della maternità spirituale nell’esperienza monastica.
 Il 9 marzo 2018 03_09 si parlerà di apparizioni mariane con Saverio Gaeta, scrittore e vaticanista di Famiglia Cristiana, e suor Luigina Traverso protagonista di una guarigione fisica miracolosa certificata e avvenuta a Lourdes, di cui cade il 160° anniversario delle apparizioni. 
Infine, il 16 marzo 2018_03_16 sarà presente Gianna Emanuela Molla per una testimonianza sulla madre, santa Gianna Beretta Molla, che la diede alla luce morendo al termine di una gravidanza a rischio accettata consapevolmente. 
Gli incontri di catechesi saranno trasmessi in diretta streaming a 23 sale parrocchiali, riunite idealmente intorno al Vescovo a rappresentanza dell’intera comunità ecclesiale diocesana. E dopo la riflessione, si darà spazio alla preghiera, che nel terzo appuntamento, il 9 marzo, darà inizio alle Ventiquattro ore per il Signore, una “maratona” di preghiera che si snoderà per tutta la notte e fino alle ore 20 del giorno successivo, accompagnata da canti, lettura di testi evangelici, ascolto di testi poetici.

IL QUINTO QUARESIMALE DELL’ECONOMIA E DELLA FINANZA
Sarà dedicato al tema «Giovani: lavoro, formazione e sostegno alle imprese» il Quinto Quaresimale per l’Economia e per la Finanza, mercoledì 28 febbraio dalle 17.45 alle 20, presso il Castello Sforzesco di Novara, realizzato in collaborazione con Fondazione San Gaudenzio Onlus.
Interverranno come relatori: Mauro Magatti, sociologo della globalizzazione, Università Cattolica; Eliana Baici, direttore del Dip. Studi per l’Economia e l’Impresa, U.P.O. Amedeo Avogadro; Cesare Ponti, imprenditore. Modera: Debora Rosciani, Radio24 de Il Sole24Ore. Introduzione di Stefano Ferrari, segretario generale Fondazione San Gaudenzio Onlus. Conclusioni: mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara.

MEDITAZIONI ARTISTICHE IN SAN NAZZARO
Musica, teatro, poesia: la chiesa del convento francescano di San Nazzaro della Costa in Novara è luogo di eventi di arte di e di Parola, nel segno di Maria. La serie sarà aperta dall’ensemble Faber Teater, che proporrà alle ore 21 di sabato 17 febbraio 2018_02_17  “Stabat mater” una “composizione per sei voci e un duomo”, che farà risuonare di echi inediti lo spazio sacro dell’antica chiesa romanica. Il 24 febbraio l’attore Gabriele Riccardo Tordoni vestirà i panni del poverello di Assisi nello spettacolo “Francesco Polvere di Dio”, arricchito da musiche e canti originali. Il 10 marzo vedrà il coro del Civico Istituto Brera impegnato nell’esecuzione di brani di musica sacra di devozione Mariana, che faranno da prologo a riflessioni proposte dal card. Renato Corti, vescovo emerito di Novara. La devozione popolare troverà spazio il 17 marzo con la sacra rappresentazione “La Summa Pacifica. Magia, superstizione e fede… dal tempo del beato Pacifico a oggi” con l’attore Fabio Benassi, l’ensemble di flauti medioevali del Celeste Giglio e il vocal ensemlbe Alterati in chiave, dedicata al beato Pacifico di Cerano, con commenti teologici di don Federico Sorrenti. Infine lunedì 9 aprile, solennità dell’Annunciazione a Maria, il programma verrà chiuso da un concerto di musiche in canto gregoriano, dal titolo “Per Mariam ad Jesum”, eseguito dalla Schola Gregoriana Benedetto XVI, diretta da Simone Pedroni. 

INCONTRI BIBLICI IN BATTISTERO
Riscoprire il volto di Maria di Nazaret con sei donne bibliste e teologhe. È la proposta offerta da una serie di incontri realizzati nel Battistero paleocristiano del Duomo di Novara in sei domeniche di Quaresima, dal 18 febbraio al 25 marzo. L’antico spazio sacro vedrà dipanarsi la vicenda terrena di Maria, dalla nascita – narrata nei Vangeli apocrifi – alla maternità e all’ora del dolore sotto alla croce – nel racconto dei quattro Vangeli canonici –, interpretata dalla sensibilità di studiose ed esperte di Sacra Scrittura (Clementina Mazzucco, Donatella Scaiola, Antonella Anghinoni, Monica Prandi, Rosalba Manes e Lidia Maggi), intervistate da don Silvio Barbaglia. Alle loro voci si accompagnerà il suono della cetra di Maria Dina Bertotti, la lettura di testi proposti da Katia Montebuglio e la presentazione di affreschi dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto affidata alla critica d’arte Emanuela Fortuna.

PASSIO 2018 – EVENTI INAUGURALI

L’AVVIO DELLA QUARESIMA E L’APERTURA DEL PROGRAMMA
L’arrivo a Novara delle reliquie del Sangue di Re, segnerà, il 14 febbraio – mercoledì delle Ceneri – l’inizio della Quaresima e di Passio. I resti del sangue, sgorgato miracolosamente il 29 aprile 1494 dall’affresco della Madonna del latte della cittadina dell’Ossola, saranno consegnati al Vescovo – in piazza Duomo alle ore 17.30 – da una delegazione di fedeli, affinché vengano esposti alla venerazione, nella Basilica di San Gaudenzio, fino al 23 marzo 2018. Verrà quindi inaugurata la maxi-immagine inedita in alta definizione della Cappella della Crocifissione del Sacro Monte di Varallo – capolavoro di Gaudenzio Ferrari – realizzata da FattoreArte e offerta alla contemplazione del pubblico nell’intero tempo di Quaresima. I fedeli si recheranno quindi, in processione, verso la Basilica di San Gaudenzio, dove il Vescovo alle ore 18 presiederà la celebrazione eucaristica con l’imposizione delle Ceneri, segno penitenziale dell’inizio della Quaresima.

LA RELIQUIA DELLA MADONNA DEL SANGUE DI RE
Per la prima volta, dopo 524 anni dal santo miracolo, la reliquia della Madonna del Sangue lascia Re e giunge a Novara, dove sarà venerata dal 14 febbraio al 23 marzo 2018, in occasione dell’Anno Gaudenziano. Il reliquiario contiene un’ampolla di cristallo con alcuni pezzetti di seta che servirono per raccogliere il sangue che fuoriuscì a Re (in Valle Vigezzo) dall’immagine della Madonna del Latte, dipinta sulla facciata della chiesa di San Maurizio, a partire dalla sera del 29 aprile 1494. Circa il miracolo, le testimonianze dell’epoca narrano di una sassata, tirata di notte contro l’affresco da tale Giovanni, detto “Zuccone”, per sfogare – sembra – la rabbia per una perdita al popolare gioco della “piodella”. Poche ore dopo l’immagine appare umida di sangue, che cola in rivoli dalla fronte della Madonna, segnandone il volo, i vestiti e l’immagine del bambino. I presenti avvertono che il sangue emana un profumo molto intenso. Il sangue esce dalla ferita inferta all’immagine, non in continuità, ma a getti improvvisi sia di giorno che di notte. Questo continua dalla sera del 29 aprile fino al 18 maggio 1494; in seguito non si segnala altra effusione se non quella del 26 maggio quando escono alcune gocce. Così nei giorni successivi l’immagine torna asciutta, lasciando evidenti tracce dei rivoli di rosso sangue. Dopo il miracolo si protegge l’immagine della Madonna, costruendovi intorno una cappella, che viene successivamente ampliata a più riprese, per accogliere i pellegrini sempre più numerosi, e viene quindi inglobata in un santuario – consacrato nel 1627 – che custodisce fino a oggi l’affresco e le reliquie del miracolo.

L’IMMAGINE IN PIAZZA DUOMO
Duemila scatti fotografici per realizzare un’immagine da 14 miliardi di pixel. È il numero dei fotogrammi che, ricomposti in post-produzione tramite un apposito software in 15 giorni di lavoro, hanno consentito di ottenere la gigantografia di circa 80 metri quadrati (oltre 10 metri di larghezza per 7 di altezza) esposta in piazza Duomo a Novara. L’eccezionale riproduzione fotografica è stata realizzata a cura di FattoreArte, marchio di Dithec s.r.l. – società specializzata nella valorizzazione e fruizione innovativa dei Beni Culturali – su concessione dell’Ente di Gestione dei Sacri Monti, e ha per soggetto La Crocifissione, Cappella XXXVIII del Sacro Monte di Varallo. Realizzata da Gaudenzio Ferrari tra il 1517 e il 1520, essa rappresenta, con statue policrome, la scena della crocifissione di Gesù, immersa nell’ambientazione offerta dalle pareti, affrescate a raffigurare altri personaggi e angeli che piangono sulla morte del Cristo. La tridimensionalità del soggetto ha posto particolari difficoltà tecniche, tra cui l’esigenza di una messa a fuoco multipla di tutti i particolari, su diversi livelli di profondità, e di una corretta illuminazione in grado di assorbire le ombre riportate da una statua all’altra.
I dettagli dell’opera, le sue particolarità artistiche e il suo significato teologico saranno oggetto di una presentazione multimediale realizzata a cura di FattoreArte, che, venerdì 23 marzo alle ore 21, vedrà protagonisti, nel Duomo di Novara, lo storico dell’arte Alberto Cottino e il vescovo mons. Franco Giulio Brambilla.

Dati
Titolo: La Crocifissione, Cappella XXXVIII. Collocazione: Sacro Monte di Varallo.
Qualità: acquisizione in altissima definizione.
Dimensione: 14.281.542.231 pixel.
Numero di scatti fotografici: circa 2000.
Messa a fuoco: effettuata su diversi livelli di profondità.
Risoluzione immagine digitale: 300 ppi sulla misura reale dell’opera.
Crediti: ©2018 FattoreArte | Dithec srl, in collaborazione con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti.


PASSIO 2018 – VISIONE D’INSIEME

PASSIO IN CIFRE: OLTRE 180 EVENTI IN NOVARA E DIOCESI
184 eventi in 55 giorni, realizzati a Novara (56 eventi) e nel resto della diocesi, nelle provincie del VCO e di Vercelli (Valsesia). Sono allestite 5 mostre. Il progetto è organizzato dal “Comitato per il progetto Passio” grazie alla collaborazione di oltre 150 volontari. Oltre agli eventi registrati nel pieghevole, sono stati attivati il laboratorio di produzione multimediale “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Prendersi cura, speranza per la vita”, in collaborazione con l’istituto professionale “IPSIA Bellini” di Novara e – a cura di ArteLab – laboratori artistico-esperienziali destinati a scuole materne, primarie e secondarie di primo grado.

PATROCINI E COLLABORAZIONI
Passio 2016 è realizzato in collaborazione con il Comune di Novara e ha il patrocinio di:
  • Regione Piemonte;
  • Province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli.
  • Pontificium Consilium de Cultura;
  • Pontificium Consilium de Nova Evangelizatione Promovenda;

FONTI DI FINANZIAMENTO
Il budget di spesa è di 80 mila euro, raccolti grazie al contributo della Diocesi di Novara, del Comune di Novara, di istituti e fondazioni bancarie (Fondazione CRT, Banca Mediolanum, Fondazione Banca Popolare di Novara per il territorio) e finanziatori privati (Cesare Ponti e Ponti S.p.A., Mirato S.p.A., Fondazione De Agostini). Si è in attesa di conferma da parte di altri finanziatori. A questo si aggiunge un’iniziativa di “crowd funding”: «un euro o più…, vedi tu!» lo slogan con cui il pubblico partecipante agli eventi è invitato a offrire un contributo libero per sostenere le spese.

Contribuiscono inoltre a Passio 2018 come sponsor tecnici: Impresa Arlunno Carlo s.r.l.; Studio di Ingegneria Piero Scandaluzzi e Giorgio Borrè; ICOS di Mauro Sigismondi.

IL SITO PER SEGUIRE LE INIZIATIVE E IL PROGRAMMA
È online il portale di Passio 2018, un sito per restare aggiornati sui luoghi, gli orari e contenuti di tutti gli eventi in programma. L’indirizzo è passionovara.it, raggiungibile anche dalla homepage del sito diocesano diocesinovara.it.
Passio è presente anche su Facebook all’indirizzo facebook.com/passionovara/ e su Youtube .


MESSAGGIO DI MONS. FRANCO GIULIO BRAMBILLA

«Madre, tu sei ogni donna che ama» (David Maria Turoldo)
Il dialogo di Gesù sulla croce con Maria e Giovanni, il discepolo amato, illumina il tema di Passio di quest’anno. Gesù si rivolge alla Madre dicendo: «Donna, ecco tuo Figlio» e a Giovanni: «Ecco tua Madre». Gesù la chiama “donna”, perché in quell’“ora” Maria diventa la madre di tutti i viventi, che genera nel dolore il figlio, l’uomo nuovo. Genera il figlio come madre, lo fa diventare uomo nuovo come donna.
Maria, dice il poeta, è ogni donna che ama. L’amore di una mamma dona la fiducia nella bontà della vita. Per questo Maria è presente in ogni donna. Donare la vita è trasmettere la cura per il vestito e per il cibo. Sono i due segni della cura amorevole di Dio per il mondo, in cui Gesù “vede” all’opera la mano del Padre nella creazione. La madre ama perché accudisce, la donna fa crescere quando dona un amore che libera. Per questo ha bisogno accanto un padre che porti il figlio nell’avventura della vita e di un uomo che la ricambi con un amore tenero e singolare.
Ogni donna che ama dona la vita buona, la fiducia che il mondo sia affidabile, la cura che nutre e veste la fragilità dell’esistenza, il balsamo che fascia il corpo dalle ferite d’ogni giorno. Per questo la donna genera nel timore e nel dolore, quando il piccolo d’uomo viene alla luce e quando nel passaggio della giovinezza deve trovare una luce nel chiaroscuro del mondo. Lì c’è sempre una madre che ama. Lì c’è sempre una donna che cura.
L’umanità che riceviamo alla nascita è un dono promesso: è presente come promessa, ma è ancora assente come dono compiuto. Ha bisogno di passare attraverso il travaglio del mondo e della storia per essere ricevuto come dono. L’amore di una madre è benevolente, confidente e sofferente. È benevolente perché vuole il bene del figlio nello spazio del mondo, è confidente perché affida all’esistenza il corpo del figlio non abbandonandolo mai con la sua cura, è sofferente perché sa che la bontà della vita è consegnata nelle mani fragili della responsabilità personale di ognuno.
Ogni donna che ama si specchia in Maria e la Madre di Gesù è l’icona per ogni donna che ama. All’inizio del vangelo, Maria sembra premere sul Figlio, perché inizi la sua missione e la sua corsa, con segni prodigiosi e parole suadenti. Gesù si sottrae alla Madre, perché non è ancora giunta la sua “ora”. La chiama “donna”, perché Lei non deve smettere di amare un uomo adulto, per far crescere bene il figlio in formato grande.
La Donna-Madre deve attendere l’“ora” del figlio, perché l’infante si lasci plasmare dal soffio dello Spirito come uomo nuovo. Per questo il piccolo d’uomo ha bisogno di parole che gli mettano sulle labbra il senso delle cose e gli aprano il cuore a seguire con tenacia le tracce del suo domani.
Bisogna interrogare i poeti sul mistero della madre che genera e ama. Una di loro – una donna – ha cantato di Maria e, in qualche misura di ogni donna, con queste parole: «E non venne fecondata da alcuno, / eppure generò come il poeta / cui basta uno sguardo / per riavere la sostanza del mondo» (A. MERINI, Poema della croce, in Mistica d’amore, Frassinelli, Milano 2008, 163).

Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Novara – Passio 2018

Comitato per Passio - Rapporti con la Stampa
www.diocesinovara.it www.passionovara.it


2018_06_09 Patti Smith, la storia del rock al Teatro Goldoni di Venezia.

Sabato 9 giugno 2018Teatro Goldoni di Venezia 
Patti Smith, la storia del rock
al Teatro Goldoni di Venezia.
Un evento memorabile che corona una stagione di successo.
Il 9 giugno presenta “Words and Music”, intima formazione
con letture e i brani più famosi.
È Patti Smith, il nuovo, leggendario nome in cartellone al Teatro Goldoni di Venezia per la rassegna “Dal Vivo”. Un evento destinato a rimanere nella storia, nato dalla collaborazione fra Veneto Jazz e Teatro Stabile del Veneto. Il 9 giugno (ore 21), la sacerdotessa del rock presenta Words and Music”, un intimo reading intervallato da alcuni dei suoi brani più famosi, accompagnata sul palco dal bassista Tony Shanahan e dal figlio Jackson Smith alla chitarra.

Vera icona del rock vivente, nella sua carriera di oltre quaranta anni ha attraversato il punk diventandone l’icona,  e ha analizzato il mondo in tutte le sue forme d’arte, attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione. Cantautrice e poetessa, amata, discussa, influente ed idealista, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni e, senza dubbio, tra gli artisti più influenti di sempre.

L’evento di Venezia arriva dopo un ricco 2017, che l’ha vista impegnata su più fronti nel nostro Paese, a dimostrazione della stima ed il riconoscimento che l’Italia da sempre nutre nei confronti di questa straordinaria artista. Patti Smith ha ricevuto la laurea ad honorem in Lettere classiche e moderne presso l’Università degli Studi di Parma, ha tenuto la sua personale mostra fotografica “Higher Learning” (sempre a Parma), ha firmato un tour dal titolo “Grateful” con il quale  ha espresso il suo affetto nei confronti dell’Italia e, in ultimo, una serie di concerti-reading, accompagnata sul palco dalla figlia Jesse, oltre al prestigioso Concerto di Natale a Città del Vaticano.

Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois. Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock. Patti Smith si è conquistata di diritto un posto nell'olimpo delle leggende del rock.
Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell'immaginario collettivo.

La rassegna “Dal Vivo” è organizzata da Veneto Jazz e dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con Città di Venezia, Regione del Veneto, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Prossimi appuntamenti della rassegna: Giovanni Allevi “Equilibrium Tour” (15 marzo); Jack Savoretti (18 aprile).

I biglietti del concerto di Patti Smith saranno disponibili in prevendita a partire da martedì 6 febbraio nel circuito Ticketone e alla biglietteria del Teatro Goldoni.
Biglietti:
platea e primo ordine 70€ + diritto di prevendita
secondo, terzo, quarto ordine intero  58€ + diritto di prevendita
secondo, terzo, quarto ordine  ridotto (under 25, over 65, abbonati Teatro Stabile del Veneto) 45 € + diritto di prevendita (disponibile solo nei punti vendita esibendo un documento)

Prevendite:

www.ticketone.it -  www.teatrostabileveneto.it

Biglietteria Teatro Goldoni:
dal martedì al sabato
orario 10.00-13.00 /15.00-18.30
tel. 041.2402014

info.teatrogoldoni@teatrostabileveneto.it
 www.teatrostabileveneto.it

Informazioni:
Veneto Jazz -
jazz@venetojazz.com - mob. (+39) 366.2700299 - www.venetojazz.com

2018_02_14 Concerto del Mercoledì delle Ceneri al Carmelo - Venezia

Mercoledì 14 febbraio 2018 ore 21.00
Venezia, Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Carmini)
XV Concerto per il Mercoledì delle Ceneri
Maestri del Cinquecento
fra tecnica, devozione e pathos

L’edizione 2018 del Concerto del Mercoledì delle Ceneri organizzato dalla Fondazione Levi è dedicato, nell'ambito delle manifestazioni zarliniane, alla musica del Cinquecento: l’ensemble Coenobium Vocale diretto da Maria Del Bianco eseguirà composizioni scelte con l’intenzione di mettere in luce alcuni aspetti stilistici rilevanti, come l’importanza della parola, il progressivo distacco dalle complicazioni delle tecniche di matrice speculativa, la ricerca di spettacolari contrasti e il rapporto con il canto piano.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti
Per informazioni:
Fondazione Ugo e Olga Levi
San Marco 2893 30124 Venezia
t. 041 787777 info@fondazionelevi.it

2018_02_20 TieffeTeatro Milano IL GIURAMENTO

STAGIONE  2017 | 2018
TieffeTeatro Milano
Stagione 48… il viaggio continua
@TieffeTeatro 
CALENDARIO SPETTACOLI TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 02 36592544 - biglietteria@tieffeteatro.it

ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica ore 14.30 | 16.30 solo nei giorni di spettacolo

Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI
martedì, giovedì e venerdì ore 20.30
mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30)
domenica ore 16.30


20 | 25 febbraio
Teatro Stabile di Catania – Teatro Biondo di Palermo
presentano
IL GIURAMENTO
prima milanese
di Claudio Fava
regia Ninni Bruschetta
cast in via di definizione

Le teste si possono tagliare o contare. Il regime fascista, nelle università italiane, scelse entrambe le soluzioni. Di teste ne contò milleduecentotrentotto. Dodici furono quelle che tagliò. Eroi per caso di un'Italia civile a cui era rimasta solo quell'estrema risorsa di dignità: il diritto ad un rifiuto. Accadeva il 13 novembre 1931.
Il mio testo teatrale racconta uno di loro. Che nella propria storia raccoglie i pensieri e i gesti di tutti: l'incapacità della menzogna, il rigore illuminista del sapere, la noia per liturgie del fascismo. Ma anche l'intuizione sul destino del paese, sul modo in cui furbizie e conformismi avrebbero trasformato l'Italia di quegli anni in una terra senza libertà e senza decenza.
Si chiama Mario Carrara e fa il medico legale in un tempo ancora abituato a censire gli uomini e le anime con l'algida geometria di Cesare Lombroso: fronte, ossa, sguardo, fiato, pelle…
Nella vita di Carrara - vedovo, solitario, ironico e inacidito al tempo stesso - c'è l'università che per lui è esercizio del dubbio volterriano. C'è la fantesca Tilde che lo accudisce, lo sfotte, lo scuote. C'è il suo corredo di pillole minute come un'unghia per sedare claustrofobie e gastriti. E c'è il carcere, dove Carrara da vent'anni va ad ascoltare, a lenire, a curare solitudini.
Attorno a lui corre l'Italietta conformista dei primi anni del fascio, gli studenti con la tessera del Guf cucita nella tasca dei pantaloni, il finto perbenismo, la carriera, le conversazioni vaghe e discrete dei colleghi, le brume umide di una città del Nord…
Sulla politica, fatta di goliardia e di lettere maiuscole, Carrara nutre un disagio estetico più che ideologico. Gli sembrano ridicoli certi suoi studenti inamidati in camicia nera e pugnaletto. Gli vengono a noia le finte orazioni dei colleghi più anziani sulla patria e sul destino. Troppo poco per un turbamento o per una ribellione: la vita potrebbe scorrere senza pieghe…
Finché accade qualcosa. All'inizio sono solo dettagli: passi di marcia lungo la strada, un detenuto bastonato in cella, la rassegnazione di certi colleghi, la tiepida prudenza di ragazzi che hanno solo metà dei suoi anni...
Lentamente attorno a sé Carrara percepisce l'agonia di un'Italia in cui molti capiscono cosa sta accadendo, ma pochi scelgono di stare dalla parte giusta. Non scelgono ebrei e liberali, che continuano a iscriversi a migliaia al partito fascista. Non sceglie la chiesa che cerca solo parole di benevola neutralità. Perfino socialisti e comunisti continuano a ritenere Mussolini solo un frutto del caso, un errore minore.
Quando il rettore gli comunica data e prescrizioni del giuramento - fedeltà al re e al duce - Carrara capisce di non poterlo fare. Non per eroismo. È che in quel giuramento, in quel rito a cui tutti si sottoporranno per lasciare quiete le loro esistenze, Carrara riconosce improvvisamente anche la propria vita: le pillole disposte in buon ordine sulla tovaglia dei suoi pranzi da vedovo, l'inconfessabile paura di accettare il corteggiamento di Tilde, l’estraneità per quei ragazzi a cui ha regalato il proprio sapere senza rivolgere loro mai una domanda di troppo. E invece le domande adesso sgorgano, impertinenti, necessarie: che ci fate a vent’anni con quel pugnaletto e la camicia nera?
Più che una ribellione, è il senso della decenza. Ma anche l’occasione per dare una sferzata alla propria vita. In quell’ultima lezione di verità ai suoi giovani avanguardisti e ai suoi rassegnati colleghi. In quell'amore sospeso per Tilde che ha trovato finalmente il coraggio e la spudoratezza di non rifiutare.
In una delle ultime scene, mentre gli altri professori - ligi e mansueti - pronunciano il loro giuramento, vedremo Carrara attraversare i camminamenti del carcere in cui ha sempre lavorato da medico legale: questa volta da detenuto, con i pantaloni larghi e i passi trascinati, perché gli hanno tolto cintura e stringhe. Non ha giurato. Non poteva. Non potrà mai più.

[Il giorno dopo le cattedre dei reprobi verranno immediatamente riassegnate. Nessuno dei nuovi docenti si tirerà indietro. Alla storia resteranno solo i nomi dei dodici che seppero dire di no a Mussolini. Mario Carrara fu uno di loro.]

Claudio Fava

2018_02_16 DON PASQUALE al CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI

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43ª STAGIONE OPERISTICA 2017-2018
 
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
 
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Venerdì 16 febbraio 2018 - ore 21:00
DON PASQUALE
dramma buffo in tre atti, di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti 

Musica di Gaetano Donizetti
personaggi interpreti
Norina LINDA CAMPANELLA
Don Pasquale MATTEO PEIRONE
Ernesto FRANCESCO MARSIGLIA
Il dottor Malatesta MICHELE GOVI
Un Notaro GIOVANNI CESARE GUERINI
Piccola orchestra dei Colli Morenici
Coro Liceo Musicale “Secco Suardo” Bergamo
direttore Damiano Maria Carissoni
regia Valerio Lopane
Maestra del coro FILOMENA MUSCO
capo macchinista OLIVIERO SCALVINI - macchinisti ROMUALDO SARGA, GIUSEPPE VITALI - elettricista MARCO CARMINATI
sartoria ERMINIA CASTELLETTI, LUIGINA DAMINELLI, AMABILE GHILARDI, DELIZIA LORELLO, MARIA CRISTINA MALGRATI, ANTONIETTA NAVA
trucco e acconciature Associazione Istituto Scolastico Sistema - omaggi fl oreali - Il giardino di Bergamo
scenografi e originali LAURA RIZZI
elementi scenici CHIARA TAIOCCHI - animazioni ENRICO MAFFI
costumi Sartoria Teatrale Grandi Spettacoli - luci GIAMPIETRO NOZZA
chitarre: INES TESTA - FABIO BUSSOLA

Archiviata l’apprezzatissima parentesi fin de siècle che ci ha visti impegnati con La Bohème e Pagliacci, torniamo al nostro amato Donizetti (Bergamo, 29 novembre 1797 – Bergamo, 8 aprile 1848), con Don Pasquale (prima 3 gennaio 1843 Théâtre-Italien, Paris). L’opera condensa tutta la forza comica e il magistero elegiaco dell’autore, qui all’apice del suo percorso creativo e vitale. Vogliamo ricordare che, nella genesi dell’opera (mutuata da un precedente lavoro di Stefano Pavesi del 1810 “Ser Marcantonio”), i personaggi trovano riferimento nei caratteri della Commedia dell'arte: Pasquale è Pantalone, Ernesto è Pierrot, Malatesta è Scapino (variante di Brighella), e Norina è Colombina. Don Pasquale fu concepita da Donizetti per i quattro maggiori artisti lirici del momento: soprano Giulia Grisi, il tenore “Mario”, il baritono Antonio Tamburini ed il basso buffo Luigi Labalche. Altra piccola curiosità: il libretto, spesso attribuito al solo Giovanni Ruffini, è in realtà frutto di una collaborazione paritaria tra lo scrittore e patriota genovese Ruffini e lo stesso Donizetti.

È possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina:  http://www.librettidopera.it/zpdf/don_pasq.pdf

Note di regia
Donizetti con Don Pasquale riprende con grande maturità (e dopo un periodo votato soprattutto al genere storico e tragico), i tratti caratteristici del dramma buffo. Ne nasce un capolavoro di genere che, per altro, chiude mirabilmente la grande parabola dell’opera giocosa, con tutti i suoi espedienti (il travestimento, il malinteso, il tranello, la beffa, …), che hanno un sapore di gioco infantile. Viste queste premesse sul clima dell’opera, ho scelto di ambientare questa mia lettura in una casa incantata, dal sapore di certi antichi giochi di bambole, in cui le figure sono mosse come da forze e volontà esterne. Per rendere questo carattere ho subito pensato di affidare i fondali alla scenografa Laura Rizzi (che per noi ha già firmato i commoventi fondali di Turandot e La Figlia del reggimento), e gli elementi scenici all’abilissima Chiara Taiocchi. I personaggi agiranno con naturalezza come interpreti di una serissima storia “di bambini” impegnati ad imitare il mondo “dei grandi”.

Valerio Lopane

L’opera è disseminata di momenti di puro godimento musicale, dalle arie solistiche Bella siccome un angelo, Un fuoco insolito, Quel guardo il cavaliere – So anch’io la virtù magica, Cercherò lontana terra, al mirabile duetto Tornami a dir, per non parlare degli emozionanti pezzi d’assieme. Il maestro Damiano Maria Carissoni, sempre alla guida della Piccola orchestra dei Colli Morenici, ha costruito un cast che vanta autentici specialisti. Il soprano Linda Campanella e il basso buffo Matteo Peirone, coppia in scena e nella vita, voci storiche del Mayr, a proprio agio nelle massime sedi operistiche, daranno voce e verve a Norina e Don Pasquale. L’esperienza e la raffinatezza comica del baritono Michele Govi daranno vita al Dottor Malatesta. Ernesto vanterà la schietta vocalità lirica del tenore Francesco Marsiglia, applaudito Conte di Almaviva nella nostra recente produzione di Barbiere. Completerà il cast il poliedrico basso bergamasco Giovanni Cesare Guerini. Chitarre soliste Ines Testa e Fabio Bussola. Il Mayr-Donizetti è lieto di annunciare che, con Don Pasquale, si rinnova la collaborazione con il Coro liceo musicale “Secco Suardo” di Bergamo, istruito e diretto dalla maestra Filomena Musco. Il regista Valerio Lopane in questa occasione vanta la collaborazione della scenografa Laura Rizzi, che ha realizzato le scene originali arricchite dalle animazioni di Enrico Maffi e dagli elementi scenici realizzati da Chiara Taiocchi. Costumi Sartoria Teatrale Grandi Spettacoli. Ingressi 20€, fino ad esaurimento posti.

2018_02_08 CONCERTO SINFONICO con POMERIGGI MUSICALI Direttore Carlo Boccadoro

73ª STAGIONE SINFONICA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Musica a Colori
Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno
Giovedì 8 febbraio 2018 ore 21.00
Sabato 10 febbraio 2018_02_10 ore 17.00
Generale aperta – giovedì 8 febbraio ore 10.00
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
CONCERTO SINFONICO
Bach / Webern Ricercare a 6 da L’offerta Musicale
Ferrero Paesaggio con figura, per piccola orchestra
Boccadoro Concerto per clarinetto e orchestra
Šostakovič Chamber Symphony, op. 73°
(versione per piccola orchestra di Rudolph Barshai)
Clarinetto Fabrizio Meloni
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore Carlo Boccadoro
Per il concerto in programma al Teatro Dal Verme di Milano giovedì 8 febbraio, alle ore 21:00, e sabato 10 febbraio, alle ore 17:00, I Pomeriggi Musicali, da sempre attenti alla musica contemporanea, affidano a Lorenzo Ferrero e Carlo Boccadoro la proposta musicale che si inserisce nel palinsesto Novecento italiano.
In un concerto che è un vero e proprio itinerario nel Contemporaneo, con in apertura il Ricercare a 6 voci di Bach trascritto da Webern e, a chiudere, la Chamber Symphony di Dmitrij Šostakovič, il M° Boccadoro, impegnato altresì sul podio, guiderà I Pomeriggi in Paesaggio con figura, brano per piccola orchestra del torinese Lorenzo Ferrero.
Sarà poi la volta del Concerto per clarinetto e orchestra scritto dello stesso Carlo Boccadoro, che avrà l’onore di ospitare nel ruolo di solista il grande Fabrizio Meloni, Primo Clarinetto dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala.
Biglietteria TicketOne - Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201 - dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
www.ipomeriggi.it www.ipomeriggi.it/facebook www.ipomeriggi.it/youtube
Biglietteria on-line: www.ticketone.it

2018_02_11 Giancarlo Rizzi dirige l'Ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali

Giancarlo Rizzi (nella foto di Conertodautunno)

Domenica 11 febbraio 2018, ore 11:00
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro, 2 – Milano
LE DOMENICHE DEI POMERIGGI
L’ascolto dell’immagine
Orchestrazione: Alberto Cara
Ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali
Direttore: Giancarlo Rizzi
Programma musicale:
Pulp Fiction
Misirlou, You Never Can Tell, Surf Rider
Un sogno lungo un giorno
Broken Bicycles, One Is From The Heart, Take Me Home
So Lonely
So Lonely, Every Breath You Take, Every Little Thing She Does Is Magic
Everybody wants to be a cat
Tutti quanti vogliono fare il jazz, Crudelia Demon, In fondo al mar, Linus e Lucy
My name is Bond, James Bond
Live and Let Die, Skyfall, Goldfinger

Secondo appuntamento con la terza edizione della rassegna Le domeniche dei Pomeriggi. Questa volta l’Ensemble di Fiati dei Pomeriggi Musicali, diretto dal M° Giancarlo Rizzi, proporrà un programma interamente dedicato alle grandi canzoni del cinema, per l’occasione trascritte da Alberto Cara in un’originale antologia dal titolo L’ascolto dell’immagine. Il lavoro di Cara è un omaggio ad alcune indimenticabili melodie che hanno accompagnato altrettanto indimenticabili pellicole, siano esse originali o brani pop “presi in prestito” che hanno finito per caratterizzare a fondo i film che hanno accompagnato. Il programma è diviso in cinque momenti. Dalla colonna sonora di Pulp Fiction ascolteremo: Misirlou, You Never Can Tell e Surf Rider; mentre da quella di Un sogno lungo un giorno ci saranno proposti: Broken Bicycles, One Is From The Heart, Take Me Home. Una selezione di brani dei Police, So Lonely, presenterà: So Lonely (da Somewhere), Every Breath You Take (da Risky Business), Every Little Thing She Does Is Magic (da Vita da Strega) a cui seguirà Everybody wants to be a cat, con le canzoni che ci hanno raccontato i più famosi lungometraggi animati: Tutti quanti vogliono fare il jazz (da Gli Aristogatti), Crudelia Demon (da la Carica dei 101), In fondo al mar (da La Sirenetta) e Linus e Lucy (da A Charlie Brown Christmas). Il finale non poteva che essere dedicato a un personaggio icona della storia della settima arte: con My name is Bond, James Bond saremo traghettati in un viaggio che parte dall’inizio della carriera dell’agente segreto più affascinante del mondo, sulle note di Live And Let Die, e arriva alle sue ultime avventure (Skyfall), ricordando altresì una delle sue più pericolose missioni: Goldfinger. Il prossimo appuntamento con Le domeniche dei Pomeriggi è fissato per domenica 4 marzo, durante il quale, l’Ensemble d’Archi dei Pomeriggi Musicali, diretto dal cembalo dal M° Riccardo Doni, ci farà esplorare Il concerto Barocco.

2018_02_16 Centro Artemente al Teatro di Milano di Via Fezzan

Venerdì 16 febbraio alle ore 20:45
Teatro di Milano via Fezzan, 11
Carmen
Dopo il successo di "Le mille e una notte di Shéhérazade" che tornerà in scena il prossimo aprile, il BALLETTO DI MILANO presenta la serata "Artisti di oggi e di Domani" con il Centro Artemente.
Nella prima parte la compagnia residente si esibirà in "Carmen", mentre nella seconda parte gli allievi del Centro Artemente presenteranno "PR"!
Appuntamento UNICO

2018_02_11 PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA "Policromie" di Milano Classica e "Gianni Schicchi" con La Compagnia del BelCanto, domenica 11 febbraio, ore 10.45 e 16.00

Per il pubblico di Palazzina Liberty in Musica è duplice l’appuntamento di domenica 11 febbraio in Largo Marinai d’Italia.
Alle ore 10.45 l’Orchestra da camera Milano Classica e il violoncellista Marcello Scandelli, qui anche in veste di maestro concertatore, proporranno pagine dal repertorio barocco tedesco e italiano nel confronto tra l’opera di Georg Friedrich Händel (1685–1759) e Johann Sebastian Bach (1685–1750) con quella del coevo Antonio Vivaldi (1678–1741). In programma l’ouverture dall’oratorio “Il Messia” di Händel e il Concerto in Do maggiore per archi e basso continuo RV 114 del “prete rosso”; ancora in Do maggiore è il Concerto per violoncello, archi e basso continuo di Bach e, a seguire, l’incursione nel contemporaneo con il brano “Policromie” del compositore ticinese Carlo Florindo Semini (1914 – 2004), da cui il titolo del concerto; lo conclude la Suite in si bemolle maggiore “Der beglückte Florindo” HWV 354 del Maestro di Halle.
Terzo appuntamento dal ciclo “Invito all’Opera, stagione 2017/18”, sempre domenica 11 alle ore 16.00, La Compagnia del BelCanto presenta “Gianni Schicchi”, opera buffa in un atto di Giacomo Puccini, libretto di Giovanni Forzano, parte del Trittico pucciniano insieme a “Il tabarro” e a “Suor Angelica”. Lo spettacolo, in forma scenica per la regia di Davide Rocca con Elia Tagliavia, pianista e concertatore, vedrà sul palco della Liberty i vincitori del Concorso Lirico “A Ruoli d’Opera” 2017 - Pablo Aranday nel ruolo del protagonista e Serena Erba nei panni di Lauretta - e i cantanti del Master di Alto Perfezionamento “BelCantOperaStudio” 2018. L’opera è preceduta da una “Lectio Dantis” dall’episodio del XXX Canto dell’Inferno, cui Puccini si ispira. A un secolo dalla prima assoluta del 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York, “Gianni Schicchi” è considerata ad oggi l’opera di maggiore successo del Trittico.

11 FEBBRAIO 2018 – Domenica, ore 10.45
MILANO CLASSICA. Stagione orchestrale
POLICROMIE
G.F. Händel, Ouverture dall’oratorio “Il Messia”
A. Vivaldi, Concerto in do maggiore per archi e basso continuo RV 114
J.S. Bach, Concerto in do maggiore per violoncello, archi e basso continuo (trascrizione dal Concerto per cembalo BVW 1053)
C.F. Semini, Policromie
G.F. Händel, Suite in si bemolle maggiore “Der beglückte Florindo” HWV 354
Marcello Scandelli violoncello e concertatore
Orchestra da camera Milano Classica
Ingressi
intero: € 13.00 | ridotto: € 10.00 | under30: € 5.00
bambini sotto i 12 anni accompagnati: € 2.00
gruppi da un minimo di 6 persone: € 8.00
www.milanoclassica.it | segreteria@milanoclassica.it T. +39 02 28510173


11 FEBBRAIO 2018 – Domenica, ore 16.00
LA COMPAGNIA DEL BELCANTO
Invito all’Opera, VI edizione, Stagione Lirica 2017/18
GIANNI SCHICCHI
Opera in un atto di G. Puccini
Libretto di G. Forzano
Spettacolo in forma scenica con la partecipazione dei vincitori* del Concorso Lirico “A Ruoli d’Opera” 2017
Pablo Aranday* Gianni Schicchi
Serena Erba* Lauretta
Cantanti del Master di Alto Perfezionamento “BelCantOperaStudio” 2018
Davide Rocca regia
Elia Tagliavia pianoforte e concertatore
L’opera è preceduta da “Lectio Dantis” dell’episodio del XXX Canto dell’Inferno, cui Puccini si ispira
Ingressi
intero (posto numerato): € 22.00
ridotto (under18, over 65, disabili): € 18.00 | gratuito: under10
abbonamento a 3 spettacoli 2018: € 50.00
prenotazioni e biglietteria: M. +39 348 580 5832
prevendite c/o Ass. Regionale Pugliesi, Via P. Calvi 29, ogni giovedì ore 17/19
www.compagniadelbelcanto.it | labelcanto@gmail.com | M. +39 333 222 3570
Palazzina Liberty in Musica, Largo Marinai d’Italia 1, Milano
Comune di Milano | Cultura - Area Spettacolo, Ufficio Musica, Palazzo Reale, piazza Duomo 14, Milano
c.palazzinalibertyinmusica@comune.milano.it | www.palazzinalibertyinmusica.it

2018_02_15 laverdi conferenze Rachmaninov nostalgia della Russia

Giovedì 15 febbraio 2018 ore 18.00 - Ingresso libero
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - Foyer della balconata
INIZIATIVE CULTURALI
Konstantin Somov, Ritratto di Sergej Rachmaninov, 1925
In collaborazione con Associazione Italia Russia
Rachmaninov: nostalgia della Russia
Relatori Fausto Malcovati e Martino Tosi
Sessant’anni separano il primo concerto per pianoforte (1875) di Cajkovskij e la sinfonia n. 3 (1935) di Rachmaninov. Questa fu composta durante uno dei frequenti soggiorni nella magnifica villa Senar, buen retiro svizzero che il compositore si era fatto costruire per riposarsi delle estenuanti tournée pianistiche in America. Diretta da Stokovskij con l’Orchestra di Filadelfi a nel 1936 ebbe un ottimo successo di pubblico, anche se la critica non fu unanime nel giudizio.
Rifugiatosi a Los Angeles nel 1939, Rachmaninov vi morirà nel 1943.

2005_06_19 Prima assoluta dell'opera INTERNET musica di Alessandro Cadario e testo di Lorenzo Arruga

Domenica 19 giugno 2005, ore 21.00 
Teatro Nuovo - Abbiate Guazzone (Tradate)
ImmaginArte
Città di Tradate
In collaborazione con
Conservatorio di Musica "G.Verdi" di Como
presentano
APPUNTAMENTO ALL'OPERA

IL TELEFONO
Opera buffa in un atto Musica e libretto di Gian Carlo Menotti
(G.Schirmer - Rappresentante Casa Ricordi, Milano)
Lucy Ivanna Speranza (soprano)
Ben Davide Fersini (baritono)
Regia Eleonora Moro

INTERNET
Opera in un atto
Soggetto e libretto di Lorenzo Arruga
Prima esecuzione assoluta
Musica di Alessandro Cadario
Barbara Ivanna Speranza (soprano)
Paolo Mauro Bonfanti (baritono)
Regia Lorenzo Arruga
Orchestra I Musici Estensi
Direttore Alessandro Cadario
Produzione IrnmaginArte

Organico
Flauto Paola Fre *
Oboe Luca Avanzi *
Clarinetto Carlo Dell'Acqua *
Corno Paolo Lauri *
Fagotto Sabrina Pirola *
Tromba Giacomo Ribechini *
Percussioni Carmelo Gullotto *
Pianoforte Francesco Miotti *
Violini
Thomas Schrott ** Michaela Bilikova Bozzato * Bruno Tripoli * Marcello Iaconetti Carlo Taffuri Emanuela Bianchi Alyona Afonichkina Laura Collamoti  Elena Cosmo
Viole
Iakov Zats * Irene Giongo Valentina Soncini
Violoncelli Livia Rotondi * Valentina Turati
Contrabbasso
Gabriele Carpani
** Violino di spalla
* Prime parti

2016_02_11 MEC in trasferta a Morimondo

Data :11/02/2016
MEC in trasferta a Morimondo
Sede via Roma
Città: Morimondo (Milano)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Mercatino Enogastronomico della Certosa in trasferta
Il MEC di nuovo on the road destinazione Morimondo con tutto il meglio della produzione agricola delle colline stese tra le province di Pavia, Milano e Alessandria
Domenica 11 Febbraio il Mercatino Enogastronomico della Certosa ritorna sulla Strada delle Abbazie con il suo carico di eccellenze enogastronomiche a chilometro vero

Mercatino Enogastronomico della Certosa
Domenica 11 Febbraio 2018
Dalle 9 alle 19
Via Roma, Morimondo (Mi)
Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it
In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata

Morimondo, Febbraio 2018. Il farmers' market della Certosa di Pavia meglio conosciuto come MEC torna a Morimondo anche a febbraio. Domenica 11 Febbraio, dalle 9 alle 19, i produttori del MEC daranno appuntamento con il loro ricco catalogo di sapori genuini a chilometro vero in via Roma, sulla strada che porta alla bellissima abbazia romanica lombarda. Sarà l'occasione per degustare eccellenze enogastronomiche DOP, DOC e IGP provenienti dal Pavese, dalla Lomellina, dall'Oltrepo, dal Monferrato. Nella vetrina del MEC foodies e turisti enogastronomici funghi, riso, succhi di frutta e salse, confetture e composte, miele, specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra. Non mancheranno Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. Lomellina ancora protagonista tra i banchi del MEC con i prosciutti ed il paté di fegato d'oca. E ancora vini, distillati, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati, miele, riso, verdura, frutta, olio e conserve dalla Sicilia. Per i golosi del dolce le caratteristiche e pluripremiate offelle di Parona. Tra le novità presenti le spezie e le tisane di Aromata.
Foodies, enogastronauti e turisti a breve raggio potranno scoprire un borgo magico dove arte e cultura si fondono e dove lasciarsi andare alla meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo, carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo, gioiello dell'architettura romanica italiana.


L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

Contatti:
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: http://www.agenziareclam.it

2018_02_17 CRESCENDO IN MUSICA LaVerdi Direttore Kirill Vishnyakov


Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
largo Mahler - Milano
Stagione Sinfonica 2017-2018
Organizzato da LaVerdi

  
Sabato 17 Febbraio 2018_02_17 ore 16:00 

CRESCENDO IN MUSICA
"PINUSKA"
Pinocchio + Petruska = Pinuska
PROGRAMMA Durata: 60 min
Musiche di Igor Stravinskij
Da quando Pinocchio è diventato un ragazzino perbene ed è così "preso" (tra scuola, nuoto, scacchi, pallavolo, chitarra e catechismo...) da non avere più tempo per il teatro, al suo posto tra le quinte non resta che un pezzo di legno inanimato! Le marionette sono disperate e decidono di tuffarsi tra i bravi bambini del pubblico per scovarlo e riportarlo sulla retta via. Mangiafuoco, rimasto solo sul palco, non si illude: se Pinocchio si è ormai trasformato, nessuno potrà più riportarlo indietro. Però grazie al potere del Teatro e alla forza di una Musica speciale nata per un'altra marionetta (il Petrushka di Stravinskij) forse quel pezzo di legno potrebbe riprendere vita e tuffarsi in qualcuna delle sue vecchie avventure. Da Pinocchio e Petrushka nascerebbe... Pinuska! Riuscirà il nostro burattinaio, con l'aiuto della bacchetta di mastro Dellaciliegia (il maestro Vishyakov, appunto) a compiere questa magia?
INTERPRETI
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Attore Nicola Olivieri
Danzatrice Sandhya Nagaraja
Testi e Regia Francesco Montemurro
Direttore Kirill Vishnyakov

Note del regista Francesco Montemurro:

Dietro un velo
Come avranno preso Mangiafuoco e i suoi burattini la notizia della trasformazione di Pinocchio?
Noi stessi amiamo Pinocchio non certo in quanto "ragazzino perbene" -quello apparso nell'ultima riga del racconto di Collodi- ma come scapestrato burattino di legno le cui avventure ricordano tanto le nostre ingenue (e pericolose!) trasgressioni infantili. E noi teatranti in particolar modo sentiamo forte la parentela con questo personaggio: non dimentichiamo che l'Autore stesso lo volle consacrare come "maschera classica", alla pari dei vari Arlecchino, Pulcinella e Colombina, dipingendolo nel racconto come un loro amico di sempre.
Per questo abbiamo immaginato i personaggi del Teatro di Mangiafuoco impegnati nel tentativo di invertire il processo o perlomeno di far rivivere quel pezzo di legno rimasto ormai inanimato dopo la trasformazione. L'alchimia sarà possibile grazie alla Musica, e non una musica qualsiasi: il Petrushka di Stravinskij! 
Ma a riprender vita sul palco della Verdi non sarà quel semplice pezzo di legno chiamato Pinocchio, bensì il suo spirito, quello che continua a vivere dentro di noi ed è spesso appena percepibile dietro un velo. Lo chiameremo Pinuska e cercheremo di ricordare che è sempre con noi, come una nostra imprevedibile ombra.

Pinuska
Da quando Pinocchio è diventato un ragazzino perbene ed è così "preso" (tra scuola, nuoto, scacchi, pallavolo, chitarra e catechismo...) da non avere più tempo per il teatro, al suo posto tra le quinte non resta che un pezzo di legno inanimato!
Le marionette sono disperate e decidono di tuffarsi tra i bravi bambini del pubblico per scovarlo e riportarlo sulla retta via.
Mangiafuoco, rimasto solo sul palco, non si illude: se Pinocchio si è ormai trasformato, nessuno potrà più riportarlo indietro. Però grazie al potere del Teatro e alla forza di una Musica speciale nata per un'altra marionetta (il Petrushka di Stravinskij) forse quel pezzo di legno potrebbe riprendere vita e tuffarsi in qualcuna delle sue vecchie avventure. Da Pinocchio e Petrushka nascerebbe... Pinuska!
Riuscirà il nostro burattinaio, con l'aiuto della bacchetta di mastro Dellaciliegia (il maestro Vishnyakov, appunto) a compiere questa magia?

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