Ma in attesa di avere platee più vaste sentiamoci veramente fortunati di potere raggiungere in quattro passi l'Auditorium per ascoltare giovani valenti musicisti e accrescere il personale patrimonio di ascolto.
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L’anno di concerti organizzati dal Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri si apre con una grande novità: l’avvio di una collaborazione stabile e strutturata con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che da tempo ospita concerti di musica classica nello splendido scenario dell’auditorium della chiesa barocca di San Dionigi, nella città lomellina. Dal 12 settembre al 3 ottobre, per quattro domeniche, il Centro di Musica Antica organizzerà la stagione Musica a San Dionigi, con quattro concerti pomeridiani e una suggestiva passeggiata barocca attraverso il centro di Vigevano.
Direttore artistico di Musica a San Dionigi è il M° Giulio Prandi, che a Ghislieri.it spiega: “Con questo partenariato la Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano ha scelto di intraprendere un percorso di investimento e di rinnovamento. Prima di tutto, investendo sui giovani: su straordinari artisti emergenti, italiani ed europei, che rappresentano la maggioranza dei musicisti in cartellone. Poi, il rinnovamento del repertorio e delle modalità di esecuzione, con l’apertura alla musica antica, un genere dinamico, diversificato e per questo in costante ascesa in tutta Europa. È una strategia che spero di sviluppare nelle prossime edizioni, perché la musica rappresenti sempre più non solo un momento di gioia e di svago ma anche di riflessione, di sviluppo sociale e culturale, oltre che un’occasione per valorizzare Vigevano e le sue tante ricchezze”.
Il concerto inaugurale, domenica 12 settembre, è dedicato a L’Arcadia amorosa: affetti e passioni del Seicento italiano. Tre giovanissimi cantanti italiani già molto affermati – i soprani Federico Fiorio e Marta Redaelli e il baritono Niccolò Porcedda – saranno accompagnati dal talentuoso cembalista veronese Alberto Maron. Altrettanto affascinanti gli appuntamenti suggestivi. Il successivo evento è un concerto strumentale, domenica 19 settembre, con l’Ensemble Zefiro, il miglior ensemble di fiati barocchi del mondo e da quasi trent’anni assoluto punto di riferimento internazionale, con L’epoca d’oro di oboe e fagotto: viaggio nell’Italia musicale del Settecento.
Il 26 settembre sarà la volta di Cantoría, straordinario ensemble spagnolo emergente, che esegue a memoria la propria polifonia a cappella, rivolgendosi direttamente al pubblico senza la mediazione degli spartiti, con Il trionfo della parola: Ensaladas di Mateo Flecha e Madrigali di Monteverdi. Infine, domenica 3 ottobre tocca a un giovane ensemble nato proprio in Ghislieri e guidato da Matteo Bellotto, uno dei maggiori polifonisti italiani: è RimeSparse, che in Di(stanze): dialogo tra stanze poetiche e stanze di casa nostra rileggerà il madrigale barocco in modo non convenzionale. Tutti i concerti si svolgeranno alle ore 17.
Un affascinante extra è previsto per domenica 26 settembre, grazie a Pettegolezzi, dicerie, promesse e tradimenti in musica. L’ensemble Cantoría accompagnerà il pubblico attraverso il centro storico di Vigevano, facendo sì che la musica esca da San Dionigi. Grazie alla preziosa collaborazione del Festival dell’Innovazione, sarà un vero e proprio concerto itinerante attorno al Castello e chiunque lo desideri potrà unirsi alla passeggiata, anche estemporaneamente. Appuntamento alle 18:30 in piazza Ducale.
“Questo settembre arriva carico di significati ed emozioni”, conclude il M° Prandi: “La ripresa a pieno regime, l’inizio della scuola, la speranza di un graduale ritorno alla vita normale, ma anche la preoccupazione per il futuro, le divisioni, la tensione per le difficoltà che tutti stiamo vivendo in questi anni. Tutto è stato messo in discussione. Il ruolo della cultura, dell’arte e della musica non è mai stato al centro di un dibattito così acceso. Per me, la questione è chiara: l’arte è parte integrante della vita, non è mero divertimento, men che meno è accessoria. La musica fa crescere, fa riflettere, nutre l’animo”.