Sabato 4 febbraio 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
CENTRO TEATRO DEI NAVIGLI
ALICE
di Michela Caria| regia di Luca Ciancia | con Valerio Ameli, Michela Caria, Maurizio Misceo
Uno spettacolo, magico e divertente, liberamente ispirato a “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, scritto da Michela Caria e diretto da Luca Cairati, che la compagnia Teatro dei Navigli ha voluto rivisitare in chiave moderna e onirica, lasciando intatta l’essenza di una storia senza tempo. Lo spettacolo dopo aver incanto migliaia di bambini e aver girato per tutta l’Italia, torna questo sabato 4 Febbraio h.16 all’ex Convento dell’Annunciata e sabato 11 Febbraio h.16 al Teatro Franco Parenti di Milano.
Un turbinio di trovate esilaranti, la magia dell’imprevisto, la comicità magnetica degli attori fanno di questa versione di Alice uno spettacolo divertente, onirico dove la fantasia regna sul Mondo delle Meraviglie.
È l’ultimo giorno di scuola e Alice, per essere promossa, deve risolvere un curioso indovinello. Il tempo stringe e lei non riesce a trovare la soluzione, ma per fortuna la bambina si addormenta e approda nel mondo dei sogni abitato da buffi personaggi. Inizia così un viaggio stupefacente che Alice dove incontrerà personaggi buffissimi, vivrà avventure sorprendenti e ci insegnerà che l’impossibile diventa possibile grazie alla fantasia. Conosceremo il Cappellaio tutto Matto, il Brucaliffo trampoliere, la bizzarra Regina di Cuori e altri divertenti personaggi che guideranno Alice nel sorprendente Paese delle Meraviglie e l’aiuteranno a sciogliere il curioso indovinello e a ritrovare la fiducia in se stessa. Pronti a compiere questo viaggio straordinario al fianco di Alice? Un viaggio che stimola la nostra fantasia e ricorda che in fondo dentro ad ognuno di noi c’è un po’ di Alice.
Lo spettacolo è rivolto a bambini dai 4 ai 10 anni.
Sabato 18 febbraio 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata, Via Pontida
CENTOPERCENTO TEATRO
C’ERA DUE VOLTE IL BARONE LAMBERTO
da Gianni Rodari | regia di Chiara Cervati | con Antonio Panice, Ettore Oldi, Giacomo Segulia
Il Barone Lamberto è un uomo molto ricco, ma allo stesso tempo molto vecchio e molto malato: fin dall’inizio la sua sembra essere una storia prossima alla fine, senza possibilità di svolte o grandi colpi di scena.
Ma siamo sul lago d’Orta, un luogo magico dove le cose possono andare al contrario, da dove anche un piccolo torrente come il Nigoglia può decidere di scorrere, contro ogni aspettativa, all’insù, verso Nord.
Così, il Barone Lamberto, scopre un segreto che cambierà per sempre la sua esistenza: “L’uomo il cui nome è pronunciato resta in vita!”. Ed è proprio da questa frase che inizia la sua avventura verso la possibilità di riguadagnare il tempo perduto, fino a ricominciare da zero, per poter reinventare sé stesso. Gli basterà assumere sei persone e accomodarle nella sua soffitta perché ripetano ininterrottamente il suo nome, e potrà così prendersi la sua rivincita su tutti: sul nipote Ottavio che attende la morte dello zio per l’eredità, sui banditi che lo rapiscono per il riscatto, sulla vita che lo ha reso vecchio e malandato.
Lo spettacolo ha come narratore il fedele Anselmo, maggiordomo e amico del Barone da sempre. È lui che ci traghetta nel mondo che Gianni Rodari ha pensato per noi, fra le stanze della villa del Barone e le vie anguste dell’Isola di San Giulio, fino all’interno del corpo del suo amato padrone. È lui che veglia dolcemente sulla sicurezza di Lamberto, sulla sua casa, sulle sue malattie e sulla sua collezione di camomille. È lui che crea un legame tra il pubblico e la storia, un legame che porterà gli spettatori di tutte le età a diventare presenze fondamentali per determinare le sorti del nostro protagonista.
Rodari ci ha lasciato questo romanzo, o novella, per ricordarci che ci sono diversi modi di vivere la propria vita, e diversi modi per lasciare un segno nel mondo, per far sì che il nostro nome venga pronunciato e la nostra esistenza così perduri ad libitum. Infine lo ha scritto, forse, anche per ricordarci che ognuno di noi ha un Barone Lamberto che ha dedicato la sua intera vita a lavorare, faticare, mettere da parte risorse per permetterci oggi di essere ciò che siamo e di compiere quelle scelte che ci rendono liberi.
Sabato 4 marzo 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
TEATRO BLU
IL RICHIAMO DELLA NATURA
scritto e diretto da Silvia Priori | con Arianna Rolandi e Fabrizio Cadonà | musiche di Robert Gorick
Uno spettacolo comico sulla bellezza della natura, il suo profumo, la sua energia, la sua magia.
Una giovane donna decide all’ insaputa del marito di lasciare Milano e di trasferire la famiglia sul lago di Varese. Due opposti che si confrontano sull’ urgenza di creare un mondo migliore.
In scena due personaggi stravaganti che attraverso le loro gags comiche coinvolgeranno gli ascoltatori nella loro storia, una storia dedicata alla bellezza e al rispetto della natura. Se da un lato questi bizzarri eroi sembrano dare i numeri per la loro stravagante comicità, dall’ altro esprimono con precisione le cifre che accompagnano uno dei più gravi problemi dei nostri tempi: la lenta distruzione del nostro Pianeta. Anna e Aldo attraverso la loro comicità ci spingeranno a porci delle domande importanti e a pensare ad un consumo critico e sostenibile nel rispetto dell’ ambiente.
Ci troviamo in un momento critico nella storia del Pianeta Terra, in un momento in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro. Mentre il mondo diventa sempre più interdipendente e fragile, noi uomini abbiamo il dovere di individuare i grandi pericoli ma anche le grandi opportunità che ci circondano. Dobbiamo costruire una società globale sostenibile, fondata sul rispetto per la natura, sui diritti umani universali, sulla giustizia economica e sulla cultura della pace. Siamo noi, popoli della Terra ad avere la responsabilità gli uni verso gli altri, verso la grande comunità della vita, verso le generazioni future, verso la Natura e il nostro magnifico Pianeta.
Sabato 11 marzo 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
TEATRO FUORI ROTTA
PINOCCHIO, una bugia vera
da Carlo Collodi | di e con Lucia Bizzotto
La voglia di scoprire è il motore che spinge ogni bambino a conoscere il mondo. Pinocchio, guidato dalla stessa curiosità, vuole mettere il naso dappertutto, con l’ingenuità e la vulnerabilità di un bambino. Pinocchio in ogni situazione fa la scelta sbagliata, che l’abbia soppesata poco o a lungo. Ma si innamora anche di qualsiasi progetto e a ogni caduta si rialza sempre con la stessa energia, pronto e reattivo. Curioso di tutto, verso tutti ben disposto, non concepisce il tradimento, anche se poi lo mette in atto senza saperlo. Pigro, testardo e un po’ permaloso, Pinocchio si fa prendere per il naso da tutti. Ma finché c’è amore c’è speranza, anche per un burattino di legno come lui.
Sabato 18 marzo 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
DITTA GIOCO FIABA
CAVOLI A MERENDA
di e con Luca Ciancia e Massimiliano Zanellati
Due serissimi investigatori con impermeabile e cappello sono chiamati a investigare su un delitto improbabile… un affettamento di carote! L’indagine incomincia con l’intervento della polizia scientifica e perquisizioni in sala, raccolta di indizi e prove, ma si complica subito di fronte a nuovi crimini. Le carote non sono le uniche infatti ad avere fatto una brutta fine… la città è piena di pomodori schiacciati, cavoli smezzati, sedani a rondelline!
Si indaga, si ricostruisce, addirittura viene interrogata una zucchina che sembra sapere molto. Ma mentre l’identikit del colpevole a mano a mano si completa, pare emergere una soluzione inattesa al mistero…
Sabato 25 marzo 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
TEATRO BLU
PETER PAN…UN SORRISO…UNA FATA
Scritto e diretto da Silvia Priori
con Arianna Rolandi e Fabrizio Cadonà | musiche di Robert Gorick | costumi Primavera Ferrari
Un uomo d’affari, di nome PETER, trascorre la sua giornata a ritmo accelerato fra telefonate, riunioni, corse da un piano all’altro e mille altre faccende. Durante la sua giornata ripetitiva e il susseguirsi sempre uguale delle azioni, interviene TRILLY una bambina un po’ magica, che cerca di togliere l’uomo d’affari dal vortice in cui si è, suo malgrado, catapultato. Nonostante tutti i tentativi di Trilly, l’uomo non l’ascolta, così la piccola decide di andarsene, vuole ritornare nella sua isola: l’Isolachenoncè. Nel ricordarla incomincia a poco a poco a darle forma e tenta di trascinare Peter in questo suo gioco: riemergono così dalla memoria la nave di Capitan Uncino, la laguna con le Sirene, gli indiani e Giglio Tigrato. Catapultandosi da un personaggio all’altro i due narrano le rocambolesche avventure dei tanti personaggi che popolano la storia. Peter e Trilly si riscoprono finalmente insieme, come due parti inscindibili di uno stesso pensiero, in cui uno alimenta ed è necessario all’altro. Il legame ritrovato continuerà a permeare il quotidiano, che pur con le sue regole, sarà vissuto con spirito diverso, più leggero e più sereno.
Domenica 2 aprile 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
TEATRO DEI NAVIGLI
LA SIRENETTA
Liberamente tratto da La Sirenetta di Hans Christian Andersen
scritto e diretto da Luca Cairati | con Giulia Martina, Maurizio Misceo, Davide Najjar
Debutto nazionale per la nuova produzione 2023 firmata Centro Teatro dei Navigli liberamente ispirata ad una delle fiaba più amate di Hans Christian Andersen, La Sirenetta, rivisitata in chiave teatrale da Luca Cairati. In scena l’applauditissimo cast di La Bella e la Bestia – Giulia Martina, Maurizio Misceo, Davide Najjar – in un continuo e coinvolgente scambio di personaggi ambientati in fondo al mar! Con La Sirenetta la regia ripropone il format vincente dell’armoniosa unione di prosa per bambini e musical, andando a confezionare un prodotto irresistibile per bambini e famiglie.
La Sirenetta, Ariel, vive sul fondo del mare con suo padre, Re Tritone e le sorelle maggiori. Secondo la tradizione delle sirene, a quindici anni le viene concesso di nuotare fino in superficie per guardare il mondo sopra il mare, dove ha modo di vedere una nave comandata da un bellissimo principe, Eric, di cui si innamora. A seguito di una terribile tempesta, la Sirenetta riesce a salvare il principe dal naufragio, trasportandolo fino alla spiaggia; Ariel canta per lui, ma il principe ha perso conoscenza e non ha modo di vederla. Incantato dal ricordo della sua voce, Eric giura di trovare colei che lo ha salvato, mentre Ariel cerca un modo per unirsi a lui e al suo mondo. La risposta le arriva però dalla terribile Ursula, che la trasforma in umana per qualche giorno, in cambio della sua voce, che il principe tanto cercava… Come faranno i due innamorati a ritrovarsi?
Come in ogni produzione di Teatro dei Navigli, dietro ai sorrisi e al divertimento si celano importanti consigli per i piccoli spettatori: non perdere mai se stessi, non fingere di essere qualcun altro per voler appartenere a un nuovo mondo, la nostra unicità è preziosa, non dimentichiamolo mai, non rinunciamo mai alla nostra voce nel mondo.
Sabato 15 aprile 2023, h. 16.00
ABBIATEGRASSO
Ex Convento dell’Annunciata (Via Pontida)
CHRONOS TRE
IL PICCOLO PRINCIPE
liberamente tratto da Le Petit Prince di Antoine de Saint-Exupéry | scritto e diretto da Vittorio Borsari | con Mattia Pozzi e Lorenzo Durosini | Musiche dal vivo di Luca Tononi
La meravigliosa storia di Saint–Euxpery trasformata in versione teatrale per grandi e bambini. Un viaggio nel mondo dell’infanzia accompagnati da musica e teatro per capire meglio il mondo degli adulti. Un racconto carico di simboli che tutti noi incontriamo nel nostro cammino. Un racconto musicato dal vivo con in scena un adulto e un bambino, un grande e un piccino… due anime che si incontrano per scoprirsi a vicenda e cambiare il proprio modo di guardare la vita.
Il Piccolo Principe è un adulto-bambino che lascia il suo minuscolo asteroide per mettersi in viaggio nel cosmo. Durante il cammino, visita diversi pianeti abitati da strani personaggi: un re, un vanitoso, un ubriacone, un uomo d’affari, un uomo che accende e spegne un lampione, un geografo. Sono personaggi equivoci, che mettono in risalto il lato ridicolo degli affanni umani.
Dopo tanto vagare, il Piccolo Principe giunge sulla Terra, e precisamente nel deserto del Sahara: a parte un serpente, non c’e anima viva, così si mette alla ricerca degli uomini. Nel tragitto, s’imbatte in una volpe, il Principe la invita a giocare, ma l’animale può accettare solo se prima sarà addomesticato. L’incontro con la volpe è il capitolo più lungo di tutto il libro e anche il più importante, perché in queste righe emerge il valore dell’amicizia. Per la volpe significa essere addomesticata, per il Piccolo Principe prendersi cura della sua rosa. Da quest’animale il Piccolo Principe, apprende importanti verità, prima d’incontrare l’io narrante, un aviatore precipitato nel deserto e scomparire poi definitivamente.
#assaggiAMOilteatro