mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 h 21,00
presso il Legend54 di Milano (Viale E.Fermi 98)
Saggio di canto di Natale 2012
della scuola La Combriccola che si terrà www.legend54.com
La serata vedrà esibirsi gli allievi di canto della nostra scuola: dopo un duro lavoro di preparazione in questi mesi finalmente è giunto il momento di rappresentare dal vivo alcuni dei brani studiati!
Inoltre - sempre nell'arco della serata - potrete assistere anche ad alcune coreografie delle allieve di danza del corso Modern/Jazz della nostra scuola.
Tutti gli allievi hanno bisogno del vs. sostegno!!! Vi aspettiamo!
Ingresso 10,00 eur con prima consumazione.
E' possibile anche cenare: per info contattare direttamente il locale.
E' vivamente consigliata la prenotazione dei tavoli.
Info line: 339/4177710 oppure 328/6626845
Scuola La Combriccola Prince www.lacombriccola.info
2012_12_16 Concerto straordinario per il Natale della Orchestra Verdi
domenica 16 dicembre 2012_12_16, ore 19.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
CONCERTO STRAORDINARIO PER NATALE
Con il Coro Voci Bianche e i solisti dell’Orchestra Verdi
Elena Piva (arpa) e Pietro Cavedon (piano)
laVerdi vi introduce al più autentico spirito natalizio con un concerto straordinario che vede protagonisti il Coro di Voci Bianche e i solisti dell’Orchestra Verdi.
In scena la grande musica di Benjamin Britten, espressamente composta per la festività natalizia. Ad aprire il concerto A Ceremony of Carols (1942), opera scritta dall’autore britannico mentre stava compiendo la traversata in nave dell’Oceano Atlantico, per rientrare in Inghilterra. Protagonista, insieme al Coro di Voci Bianche, l’arpa suonata dalla solista dell’Orchestra Verdi, Elena Piva.
A seguire Friday Afternoons (1935), che ritrova le voci bianche protagoniste, questa volta accompagnate dal pianoforte solo di Pietro Cavedon.
A dirigere i 70 giovanissimi cantori de laVerdi Maria Teresa Tramontin.
Non perdete questo concerto straordinario. Regalatevi una pausa dalla frenesia natalizia e regalatela a chi vi è caro. Sarà una sorpresa gradita perché la musica è sempre il più bel regalo.
Prezzi: €14 intero, €12,50 per anziani e gruppi, €7 per i giovani.
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Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
CONCERTO STRAORDINARIO PER NATALE
Con il Coro Voci Bianche e i solisti dell’Orchestra Verdi
Elena Piva (arpa) e Pietro Cavedon (piano)
laVerdi vi introduce al più autentico spirito natalizio con un concerto straordinario che vede protagonisti il Coro di Voci Bianche e i solisti dell’Orchestra Verdi.
In scena la grande musica di Benjamin Britten, espressamente composta per la festività natalizia. Ad aprire il concerto A Ceremony of Carols (1942), opera scritta dall’autore britannico mentre stava compiendo la traversata in nave dell’Oceano Atlantico, per rientrare in Inghilterra. Protagonista, insieme al Coro di Voci Bianche, l’arpa suonata dalla solista dell’Orchestra Verdi, Elena Piva.
A seguire Friday Afternoons (1935), che ritrova le voci bianche protagoniste, questa volta accompagnate dal pianoforte solo di Pietro Cavedon.
A dirigere i 70 giovanissimi cantori de laVerdi Maria Teresa Tramontin.
Non perdete questo concerto straordinario. Regalatevi una pausa dalla frenesia natalizia e regalatela a chi vi è caro. Sarà una sorpresa gradita perché la musica è sempre il più bel regalo.
Prezzi: €14 intero, €12,50 per anziani e gruppi, €7 per i giovani.
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2012_12_22 Concerto a Maggiora
Sabato 22 dicembre 2012_12_22
Concerto di Natale a Maggiora
Appuntamento per sabato 22 dicembre con il sesto concerto di Natale a Maggiora.
Concerto di Natale a Maggiora
Appuntamento per sabato 22 dicembre con il sesto concerto di Natale a Maggiora.
Il concerto, che è in programma alle 21 nella chiesa parrocchiale, vedrà la partecipazione dell’Orchestra giovanile Dedalo e del coro polifonico Stendhal che saranno diretti da Massimo Fiocchi Malaspina ed eseguiranno musiche di Bach, Vivaldi e Telemann.
L’ingresso è libero e il ricavato di eventuali offerte andrà alla parrocchia per il fondo di assistenza sociale gestito dal parroco di Maggiora, don Fausto Giromini.
Domenica 16 dicembre 2012_12_16 ore 21
Entrano nel vivo le celebrazioni per Natale a Boca.
Dopo il mercatino di domenica scorsa nelle vie del paese, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico, il prossimo appuntamento è per domenica 16 dicembre con il tradizionale concerto di Natale organizzato da parrocchia, Comune e le associazioni Gruppo alpini, Avis, Compagnia delle contrade, Gs Boca calcio e Pro loco.
Il concerto si terrà alle 21 nella chiesetta di Madonna della neve a Baraggia di Boca e sarà eseguito dal quintetto di ottoni “i 5” (trombe Guido Guidarelli ed Enrico De Milito, corno Andrea Godio, trombone Francesco Parini, tuba Antonio Pel luco) che proporranno musiche di Bach, Haendel, Gabrieli, Haydn, Bernstein, Ewald, Rodriguez e Piovani. L’ingresso è libero: nel corso della serata sarà effettuata una raccolta benefica, il cui ricavato sarà devoluto a favore del Centro Ispam per il potenziamento delle attività con la costruzione di nuovi laboratori nel comune di Borgomanero; interverrà il presidente dell’Ispam, Giovanni Marchionni, il quale illustrerà il progetto.
Domenica 16 dicembre 2012_12_16 ore 21
Entrano nel vivo le celebrazioni per Natale a Boca.
Dopo il mercatino di domenica scorsa nelle vie del paese, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico, il prossimo appuntamento è per domenica 16 dicembre con il tradizionale concerto di Natale organizzato da parrocchia, Comune e le associazioni Gruppo alpini, Avis, Compagnia delle contrade, Gs Boca calcio e Pro loco.
Il concerto si terrà alle 21 nella chiesetta di Madonna della neve a Baraggia di Boca e sarà eseguito dal quintetto di ottoni “i 5” (trombe Guido Guidarelli ed Enrico De Milito, corno Andrea Godio, trombone Francesco Parini, tuba Antonio Pel luco) che proporranno musiche di Bach, Haendel, Gabrieli, Haydn, Bernstein, Ewald, Rodriguez e Piovani. L’ingresso è libero: nel corso della serata sarà effettuata una raccolta benefica, il cui ricavato sarà devoluto a favore del Centro Ispam per il potenziamento delle attività con la costruzione di nuovi laboratori nel comune di Borgomanero; interverrà il presidente dell’Ispam, Giovanni Marchionni, il quale illustrerà il progetto.
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2012_12_18 Lucia di Lammermoor a Pavia, ultima opera prima di Natale
martedì 18 dicembre 2012_12_18 ore 20.30
mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 ore 20.30
Teatro Fraschini Pavia
Gaetano Donizetti
LUCIA DI LAMMERMOOR
La quarta opera in cartellone è Lucia di Lammermoor firmata dal regista Henning Brockhaus.
La direzione è affidata a Matteo Beltrami.
Scene di Josef Svoboda.
Nel cast Ekaterina Bakanova e Romina Casucci (Lucia, rispettivamente il 18 e il 19 dicembre), Francisco Corujo e Alessandro Scotto di Luzio (Edgardo), Sebastian Vasile e Alexandru Aghenie (Arturo)), Dario Russo (Raimondo), Cinzia Chiarini (Alisa), Alessandro Mundula (Normanno).
Maestro del Coro Antonio Greco – Coro del Circuito Lirico Lombardo
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Sullo sfondo delle lotte politiche tra gli Asthon e i Ravenswood, Enrico Asthon vuole condurre a nozze la sorella Lucia con il potente Lord Arturo Buklaw. Lucia, che ama Edgardo, acerrimo nemico del fratello, condotta a nozze forzate dopo alcune traversie, perde completamente la ragione e in preda alla follia compie un gesto estremo, uccidendo Arturo. Nel cimitero dei Ravenswood, Edgardo, non potendo sopportare di continuare a vivere senza Lucia, verrà ucciso da Enrico.
Henning Brockhaus regista tedesco, italiano d'adozione, ricostruisce lo storico spettacolo di Josef Svoboda, a dieci anni dalla sua scomparsa. Matteo Beltrami, diplomato al Conservatorio Paganini di Genova e al Conservatorio Verdi di Milano, ritorna al Teatro Fraschini dopo il successo del Barbiere di Siviglia dello scorso anno.
Coproduzione dei Teatri del Circuito Lirico Lombardo
RISTUDIARE UN CAPOLAVORO
di Matteo Beltrami
Ci si interroga spesso su cosa voglia dire 'filologia'. Se lo chiedono gli artisti, il pubblico, la critica, ognuno partendo dal proprio punto di vista e proiettando inevitabilmente desideri e presunte priorità. L'artista-interprete non ha a che fare solo con l'esito di un lavoro, ma anche con il modo di procedere nel corso dello studio e della preparazione. Per questo può chiedersi cosa significhi 'atteggiamento filologico' e non solo 'filologia'. Può chiedersi se sia meglio congelare e riproporre soluzioni luminose ed efficaci, ma frutto di situazioni passate, o tentare di creare un modus operandi in cui lo studio si possa fondere con il piacere della ricerca condivisa e la serietà dell'analisi non precluda necessariamente l'entusiasmo della creatività.
Era prassi nell'opera italiana del '700 e '800 poter contare su alcuni margini di libertà per assecondare e valorizzare le peculiarità degli interpreti in variazioni e cadenze. E c'è in Lucia un'occasione particolarmente famosa e generosa per farlo: la cadenza della pazzia della protagonista. La versione che siamo abituati a sentire, cristallizzata in uno scambio di virtuosismi, scale, trilli e arpeggi tra soprano e flauto, o glassarmonica, è solo una delle possibilità che sono state messe a punto e praticate in passato. Ce ne sono molte altre di cui è rimasta testimonianza. E ci sono tutte le infinite possibilità di crearne di nuove. Noi ne proporremo una. E sarà il momento in cui assumerà maggiore evidenza di risultato lo spirito che ha in realtà caratterizzato tutto il lavoro di questa produzione: ristudiare un capolavoro noto, analizzarlo insieme, entusiasmarci nel riscoprire le meraviglie di quest'opera e creare qualcosa di nuovo dove era consuetudine, se non obbligo, farlo.
LE DEFORMAZIONI DELL'ANIMA
di Henning Brockhaus
Lucia di Lammermoor, l'opera che trionfò e appassionò il suo pubblico fin dal debutto al Teatro San Carlo di Napoli nel 1835 è il risultato di un'intensa e proficua collaborazione tra il librettista Salvatore Cammarano e Gaetano Donizetti. Il libretto è ispirato al romanzo storico di Sir Walter Scott, The Bride of Lammermoor. Siamo nel Medioevo scozzese al tempo della Guerra delle Rose e della guerra tra due clan: quello degli Ashton (la famiglia cui appartengono Enrico e Lucia), e quello dei Ravesnswood di cui fa parte Edgardo, l'amante della protagonista costretta a sposare Arturo Bucklaw per salvare il proprio fratello ormai prossimo alla rovina. È una storia di potere che vede protagonisti uomini guerrieri coinvolti in continue violenze e questo stesso mondo di violenza maschile opprime, schiaccia l'innamorata Lucia, appena orfana di madre, salvata dall'amato Edgardo da un letale violento toro. Nella maggior parte dei numerosi allestimenti dell'opera che sono stati proposti sui palcoscenici di tutto il mondo, Lucia è predisposta alla follia fin dalla prima entrata. Io non la credo affatto folle fin dal principio, ma al contrario una persona piena di emozioni giuste, umane, sane. Lucia è in pieno possesso della sua vita empatica, ammette il dolore, conosce l'amore e lo vive emozionalmente, la gioia che Donizetti sottolinea con tutta l'introduzione dell'arpa, le angosce più profonde del nostro essere e, contrariamente a suo fratello, lei vive queste emozioni. Enrico è morto in quanto odia se stesso e gli altri, segue esclusivamente le logiche del potere ed è quindi determinato dall'esterno, non ha una vita interiore come Lucia.
La musica di Donizetti fa emergere di battuta in battuta una differenza evidente e abissale tra il mondo femminile di Lucia fatto di un susseguirsi continuo di diversi sentimenti, amore ed emozioni e quello unilaterale maschile dove trionfano quasi unicamente la smania di potere, di guerra (quindi di distruzione) e l'odio. Le musiche del mondo di Enrico sono spesso marce o musiche cupe. Enrico è infelice, odia se stesso, non conosce l'amore, non ha una donna, non soffre per la morte della madre e ne parla soltanto in una battuta cinicamente. Si potrebbe anche dire che ciò che sembra essere normale sia in realtà la vera follia. Enrico, Raimondo, Normanno e in parte anche Edgardo sono personaggi deformati con grandi mancanze emotive. Lucia rimane sorpresa e quasi scioccata dal primo incontro con l'amato Edgardo: si frequentano da molto tempo anche se di nascosto, ma finora non lo aveva mai conosciuto come uomo di potere, e ignorava il suo odio. La protagonista viene poi condotta alla follia da giochi di potere e inganni ad esso legati. Il culmine dell'opera è la famosa scena della follia che viene sempre rappresentata seguendo i clichées di quello che noi pensiamo sia folle con strani gesti e atteggiamenti secondo me gratuiti che non arrivano in nessun modo al vero nucleo di quanto accade con Lucia. È sorprendente che Cammarano e Donizetti la facciano parlare di Edgardo pur avendo appena assassinato Arturo. Lucia assassina parla con amore di Edgardo. Per me c'è una sola spiegazione a questa scelta drammaturgica: in verità Lucia è stata spinta alla schizzofrenia. Si è ribellata ai giochi di potere esterni a lei, ammazzando Arturo per salvare dentro di sé la sua vera vita emozionale, cioè l'amore verso Edgardo. Nella mia lettura Lucia arriva in scena con il cadavere di Arturo, ma per lei questo morto diventa in una proiezione psicologica il simbolo del suo amore per Edgardo. Tutta la scena (come dimostra la musica) è piena d'amore. Tutti rimangono scioccati e quasi pietrificati (Donizetti non fa più cantare né il coro né Raimondo): Lucia riesce a realizzare il suo vero amore solo con il morto Arturo. Allora come oggi l'eccessiva smania di potere porta a una deformazione dell'anima che può rivelarsi causa di follia. La nostra storia recente è piena di psicopatici e di individui che si sono consegnati al potere. In questo senso Lucia di Lammermoor risulta ancora attuale e contemporanea.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia Tel. 0382-371214
PREZZI
Da 55 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
2012_12_20 Bebo Storti in scena al Fraschini per Altri Percorsi
giovedì 20 dicembre 2012_12_20, alle ore 21
Teatro Fraschini Pavoa
BEBO STORTI AL FRASCHINI in
GIOA'NN BRERA
Si inaugura la rassegna Altri Percorsi giovedì 20 dicembre, alle ore 21 con lo spettacolo Gioànn Brera, scritto da Sabina Negri ed interpretato da Bebo Storti.
Il grande giornalista sportivo che ha inventato un linguaggio per raccontare il calcio, il ciclismo e l'atletica. Il grande lombardo, cultore di cibi e di vini, di etnie, dialetti e storie dimenticate; lo scrittore, il ritrattista fulmineo e irriverente, arguto e ironico, erudito e popolaresco. Tutto questo è stato Gianni Brera, firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport e di Repubblica, innamorato della sua terra, capace di narrare i fatti sportivi rimanendo se stesso, legato a filo doppio, mente e cuore, al grande fiume e ai vigneti dell'Oltrepò.
La personalità di Brera viene riletta attraverso la sua vicenda umana e professionale, che si inserisce a pieno titolo nella storia italiana del dopoguerra.
La scrittura di Sabina Negri (reduce dalla bella prova di scrittura di "Mia figlia vuole portare il velo") per dare forma ad un ritratto a tutto tondo del personaggio, ci presenta Brera come un eroe Testoriano, come un personaggio già morto, il fantasma dell'uomo che fu a diretto confronto con la platea, che evoca i passaggi salienti di una vita vissuta tra i campi di calcio e tra le pieghe di una società sempre in mutamento. Ed ecco quindi che affiorano dalla memoria personaggi e storie epiche, Fausto Coppi, il garzone di macellaio poi trasformato "in mitico", dal pedale elegante che taglia infiniti traguardi, la sua vita, la rivalità con Bartali, l'amore per la Dama Bianca e la morte assurda; Gianni Rivera detto l'abatino, contro cui Brera si scagliava, perché amava gli atleti che non erano avari di emozioni, e quindi la simpatia per Peppino Meazza tombeur de femmes, che faceva goal per farsi perdonare e la tragedia della squadra del Torino.
A colorare d'emozioni questi racconti sono le parole e le musiche del grande Enzo Jannacci, uno dei cantautori compagni di viaggio (nella "banda" c'erano Bruno Lauzi, Giorgio Gaber e Umberto Simonetta, Beppe Viola e Sandro Ciotti ) con i quali, nelle osterie, si "tirava mattina" tra un bicchier di vino e una partita a carte.
Questa storia per parole e musica è affidata alla voce di Bebo Storti, attore perfetto in questa veste, per misura evocativa e sincerità di emozione, interprete con leggerezza, accompagnato dal vivo da Luca Garlaschelli e Simone Spreafico. E si respira un'aria di Lombardia, di una Milano popolare dove gli sportivi erano "eroi poveri" che arrivano al traguardo con sudore e sacrificio, si colgono gli echi di una ballata popolare che, sulle note di una chitarra e un contrabbasso, ci conduce sul filo della memoria nei gelidi inverni avvolti dalle nebbie dei ricordi.
biglietti dello spettacolo sono in vendita al Teatro Fraschini
Costo: da 14 euro a 5 euro.
Orari di apertura di biglietteria: dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19 (da lunedì a sabato). Telefono: 0382/371214
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org
Sono previste liste d'attesa nelle sere di spettacolo
ACQUISTO ON LINE
2012_12_22 Spettacolo saggio delle scuola attori del Teatro Fraschini
sabato 22 dicembre 2012_12_22
al Teatro Fraschini - Pavia (ore 21)
SAGGIO CORSO ATTORI
SCUOLA DI TEATRO
Ingresso libero
Il triennio del corso attori si conclude sabato 22 dicembre al Teatro Fraschini (ore 21) con la messa in scena di "L'Anima Buona", studio realizzato durante l'ultimo anno di corso. Regia Angela Malfitano. Scene Andrea Fagioli.
Con gli allievi diplomandi Serena Borriello, Andrea Cazzato, Anna Cei, Alessandra Cervone, Nicolò Collivignarelli, Valentina De Salvatore, Gerardo Innarella, Alessandra Lanfranchi, Chiara Locatelli, Giulia Marziali, Maria Emanuela Oddo, Francesca Pasino, Marco Pilerio, Maurizio Spagnuolo, Giovanni Torlasco
Studio su "Anima Buona"
Gli allievi del terzo anno del corso attori portano in scena una versione riadattata del dell'opera brechtiana diretta da Angela Malfitano (regista e docente di recitazione della scuola).
Il laboratorio prende spunto dalla vicenda che affronta il tema universale del rapporto tra Morale e Società, tra il Bene e il Male nella concretezza della Storia. E lo fa ambientando gli avvenimenti in una lontana Cina di fantasia, nella quale si manifestano però avvenimenti e conflitti etico-sociali che assomigliano in modo impressionante alla realtà contemporanea, scossa dalle trasformazioni di un'universale crisi economica. Tre Dei sono scesi in una terra dove la è gente povera, triste e arrabbiata; essi cercano almeno un' anima buona. Se la troveranno l'umanità potrà salvarsi. La loro 'anima buona sarà la prostituta Shen te, che offre loro ricovero per la notte. Il compenso per l' atto di bontà sono mille dollari d'argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma la condizione è di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te si trova subito addosso uno sciame di parassiti e postulanti, di falsi e veri bisognosi . A complicare la situazione interviene l'amore: Shen Te, non più costretta alla sua antica condizione, può finalmente innamorarsi di un'uomo: il male è che si tratta di un giovane povero ed egoista, Yang Sun.
Emerge in tutta la vicenda l'universale necessità di scegliere tra il "dare agli altri" e il "tenere per sè" e gli aspetti più affaticanti e drammatici della condizione umana. Gli dèi possono non capacitarsene perché a loro resta sempre una via d'uscita: poco prima che cali il sipario, potranno tornarsene lassù, nella loro beata irrealtà. Presto Shen Te si accorge che se a tutti fosse dato secondo i loro bisogni, per le sue risorse economiche sarebbe presto la fine; ma per fortuna ogni tanto la ragazza (che nel frattempo è rimasta incinta) sparisce per lasciare al suo posto un autorevole cugino, Shui-Ta, il quale da accorto uomo d'affari ristabilisce l'equilibrio nella sua dissipata amministrazione. Fin qui la parabola dimostrebbe come sia di fatto impossibile essere buoni in un mondo cattivo, ma Brecht non vuole dire questo, lascia invece un finale nelle nostre mani; una via d'uscita deve esserci, ma Shen te dovrà continuare a cavarsela da sola, "sii buona e tutto sarà buono." le dicono gli dei mentre se ne vanno.
La scuola di Teatro è nata in collaborazione tra la Fondazione Fraschini e l'Università degli Studi.
Il corso attori è stato pensato per i giovani che vogliono avvicinarsi alle tecniche della recitazione (voce ed espressività corporea), attraverso lo studio di autori e testi teatrali che verranno successivamente messi in scena.
fondazione Teatro Fraschini - C.so Strada Nuova 136 - 27100 Pavia
2012_12_21 Concerto de I SOLISTI di Pavia al Fraschini
venerdì 21 dicembre 2012_12_21, alle ore 21.00
Teatro Fraschini Pavia
CONCERTO DI NATALE AL FRASCHINI
SOLISTI DI PAVIA
La storica formazione diretta da Enrico Dindo festeggia la ricorrenza della nascita (dicembre 2001), con un concerto offerto alla cittadinanza venerdì 21 dicembre 2012, alle ore 21.00 al Teatro Fraschini. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
In Programma:
G.Rossini - Duetto per violoncello e contrabbasso
Violoncello Enrico Dindo - Contrabbasso Amerigo Bernardi
G.Rossini - Sonata a quattro n.1 in sol maggiore
Violino 1° Marco Rogliano - Violino 2° Pierantonio Cazzulani - Violoncello Jacopo Di Tonno - Contrabbasso Amerigo Bernardi
B.Bartok - Divertimento per archi
Violini
Marco Rogliano violino di spalla
Pierantonio Cazzulani *
Ilaria Cusano
Luca Braga
Ma Li
Donatella Colombo
Jacopo Bigi
Filippo Maligno
Viole
Maria Ronchini *
Adriana Tataru
Violoncelli
Jacopo Di Tonno*
Matyas Major
Contrabbasso
Amerigo Bernardi*
Direttore e solista Enrico Dindo
*prima parte
Il duetto per violoncello e contrabbasso verrà eseguito da Enrico Dindo e Amerigo Bernardi.
La Sonata a quattro in sol maggiore n1 di G.Rossini verrà eseguita da Marco Rogliano, Pierantonio Cazzulani, Jacopo Di Tonno e Amerigo Bernardi.
La "Fondazione I Solisti di Pavia", costituita per iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, si pone quale Ente strumentale al perseguimento delle finalità statutarie della Fondazione stessa, con l'obiettivo di valorizzare la cultura musicale sul territorio nazionale ed internazionale come strumento formativo ed occasione di crescita, garantendo continuità e prestigio alle proprie proposte artistiche, anche al fine di favorire, in Italia e all'estero, la conoscenza della città di Pavia e delle sue iniziative artistiche e culturali. In particolare, la Fondazione si propone come finalità quella di programmare, organizzare e gestire la produzione musicale e la stagione concertistica dell'ensemble cameristico de I Solisti di Pavia, orchestra di cui la Fondazione Banca del Monte di Lombardia è stata uno dei promotori, nonché le attività della "Pavia Cello Academy", organismo di promozione e formazione musicale di artisti e cultori del violoncello, ivi inclusi interventi di didattica musicale nelle scuole e altre attività formative.Particolare attenzione, infatti, verrà riservata dalla nuova Fondazione alla formazione dei giovani, promuovendo, in collaborazione con scuole, Teatri, Università, attività di aggiornamento e specializzazione nel settore musicale, anche attraverso attività formative per gli studenti.
aggiornamenti ed approfondimenti www.teatrofraschini.org
2012_12_16 Pavia aspetta il Natale con diverse manifestazioni ed un concerto dei BARABAN
L'attesa per il Natale si consuma ancora in Piazza della Vittoria per una domenica all'insegna del divertimento! Cioccolato, crepes, torte, cioccolata calda e vin brulé… e ancora musica, giochi, animazione, fiabe per i bambini, Babbo Natale
Domenica 16 Dicembre 2012_12_16 Dalle 9 alle 19
Arrivano le feste, Natale al Broletto
Piazza della Vittoria (Pavia)
Arrivano le feste, Natale al Broletto
Piazza della Vittoria (Pavia)
Per informazioni 347 7264448 – 346 0569658
La forte nevicata di questi ultimi due giorni porta dei sostanziali cambiamenti al programma di eventi al Broletto organizzato dal Comune di Pavia Assessorati al Commercio e Marketing Territoriale e Cultura insieme all’Agenzia Reclam.
Saltano infatti tutte le attività ludiche per i bambini, le esibizioni delle scuole di danza e anche le degustazioni a base di cioccolato così come i banchi di assaggio e acquisto del Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia.
Il calendario previsto per domani sarà sostanzialmente centrato sulla musica e sulla presenza di Babbo Natale che sarà presente in Piazza della Vittoria con il suo sacco di regali per tutti i bambini e le bambine che si presenteranno al suo cospetto con la propria personale letterina a lui destinata, carica di richieste e speranze.
Per quanto riguarda la musica due gli appuntamenti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Alle 16:30, nella sala delle conferenze del Palazzo Broletto (ingresso in via Paratici 21) concerto di Natale dell’Orchestra Suzuki, a cura dell’Associazione Crescendo in Musica. Resta infine confermato alle 17:30 il concerto dei Baraban all’ex Chiesa di Santa Maria Gualtieri dal titolo Le Dodici Notti.
Saltano infatti tutte le attività ludiche per i bambini, le esibizioni delle scuole di danza e anche le degustazioni a base di cioccolato così come i banchi di assaggio e acquisto del Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia.
Il calendario previsto per domani sarà sostanzialmente centrato sulla musica e sulla presenza di Babbo Natale che sarà presente in Piazza della Vittoria con il suo sacco di regali per tutti i bambini e le bambine che si presenteranno al suo cospetto con la propria personale letterina a lui destinata, carica di richieste e speranze.
Per quanto riguarda la musica due gli appuntamenti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Alle 16:30, nella sala delle conferenze del Palazzo Broletto (ingresso in via Paratici 21) concerto di Natale dell’Orchestra Suzuki, a cura dell’Associazione Crescendo in Musica. Resta infine confermato alle 17:30 il concerto dei Baraban all’ex Chiesa di Santa Maria Gualtieri dal titolo Le Dodici Notti.
Ultima chiamata domenica 16 dicembre per il Natale al Broletto organizzato dal Comune di Pavia Assessorati al Commercio e Marketing Territoriale e Cultura insieme all'Agenzia Reclam e partito lo scorso 2 Dicembre con Buona la Prima! ed un ricco programma di iniziative per grandi e piccini.
Suggestiva la cornice di tutti gli appuntamenti dicembrini, piazza della Vittoria ed il suo Broletto, il più antico di tutta la Lombardia risalente al XII secolo. A completare il calendario 2012 di Arrivano le Feste, Natale al Broletto il ricco palinsesto di domenica 16 dicembre. La piazza si animerà a partire dalle 9 del mattino con le bancarelle del Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia, cariche di tipicità ed eccellenze a filiera corta.
E a proposito di sapori, domenica 16 in piazza sarà al sapor di cioccolato! Saranno previsti infatti punti di ristoro dove deliziarsi il palato con cioccolato, crepes, torte, cioccolata calda e vin brulé!
Dalle 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 17:30 Babbo Natale sarà in piazza per distribuire i regali e fare fotografie insieme ai suoi piccoli amici. Sono previsti inoltre animazione, giochi e giochi di società per i bambini dai 4 ai 14 anni a cura di Mondo Bimbi, laboratori di TruccaBimbi e alle 15:30, nell'ambito di Leggere Pavia, sul palco allestito in mezzo alla piazza, la Fiaba di Natale, narrazione a cura della Libreria Il Delfino.
Inoltre, alle 16 il centro di Pavia sarà animato da un divertente flash mob, oltreché esibizioni di danza hip hop e modern jazz.
Ultimo ma non meno importante, infine, alle 17:30
ex Chiesa di Santa Maria Gualtieri
Le Dodici Notti - Concerto di Natale dei Baraban
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Il 16 Dicembre sarà anche l'ultimo giorno per vedere la mostra dedicata a Renoir in corso alle Scuderie del Castello Visconteo. Un'occasione per rendere Pavia meta di una gita fuoriporta capace di mettere adulti e bambini.
2012_12_20 Caffè corretto libri a Broni
Il prossimo appuntamento con Caffè corretto libri, letture ad alta voce attorno ai tavoli del Caffè Grande di Broni si terrà giovedì 20 dicembre 2012, a partire dalle ore 21.00, nelle accoglienti sale del Caffè, situato in Via Emilia 178
Come di consueto, tutti coloro che vorranno prender parte alla serata potranno leggere ad alta voce, condividendolo così con tutti gli altri partecipanti, un brano di un romanzo, una poesia, un articolo di giornale scelto tra quelli che più hanno amato.
L'iniziativa è patrocinata da Comune di Broni – Assessorato alla cultura, Assessorato al commercio e Biblioteca civica.
Come di consueto, tutti coloro che vorranno prender parte alla serata potranno leggere ad alta voce, condividendolo così con tutti gli altri partecipanti, un brano di un romanzo, una poesia, un articolo di giornale scelto tra quelli che più hanno amato.
L'iniziativa è patrocinata da Comune di Broni – Assessorato alla cultura, Assessorato al commercio e Biblioteca civica.
2'012_12_17 INCONTRO AL CONSERVATORIO DI MILANO
Lunedi 17 Dicembre 2012_12_17 alle 14:00
Conservatorio di Milano - Sala Puccini
Stefano Montanari
presenta
Il suo studio approfondito sulla prassi per violino barocco.
Ingresso libero
Il prossimo incontro - il secondo dell'anno scolastico 2012-2013, appunto - sarà un altro grande appuntamento, al quale mi auguro vorrete tutti partecipare: si terrà come al solito in Sala Puccini Lunedi 17 Dicembre alle 14:00. Stavolta gli incontri saranno tutti al pomeriggio, per permettere a tutti gli studenti di partecipare; questa volta incontreremo uno straordinario artista, con un programma di sommo interesse: il Maestro Stefano Montanari ci racconterà il suo ultimo lavoro di ricerca e studio approfondito sulla prassi per violino barocco ECONDO APPUNTAMENTO DI
INCONTRI IN MUSICA
PRESSO ILCONSERVATORIO "G. VERDI" DI MILANO - SALA PUCCINI
SONATE E PARTITE PER VIOLINO SOLO
DI JOHANN SEBASTIAN BACH
conversazione con il
Maestro Stefano MONTANARI
che presenterà il suo METODO PER VIOLINO BAROCCO
corredato da DVD e pubblicato da Carisch s.p.a. editore nell'opera di J. S. Bach "Sonate e Partite per violino solo" realizzate dal Maestro per la Serie Elite di Amadeus
MODERATORE: Gaetano Santangelo, Direttore di Amadeus
INGRESSO LIBERO
A tutti i partecipanti verrà dato in omaggio una copia della rivista Amadeus
Conservatorio di Milano - Sala Puccini
Stefano Montanari
presenta
Il suo studio approfondito sulla prassi per violino barocco.
Ingresso libero
Il prossimo incontro - il secondo dell'anno scolastico 2012-2013, appunto - sarà un altro grande appuntamento, al quale mi auguro vorrete tutti partecipare: si terrà come al solito in Sala Puccini Lunedi 17 Dicembre alle 14:00. Stavolta gli incontri saranno tutti al pomeriggio, per permettere a tutti gli studenti di partecipare; questa volta incontreremo uno straordinario artista, con un programma di sommo interesse: il Maestro Stefano Montanari ci racconterà il suo ultimo lavoro di ricerca e studio approfondito sulla prassi per violino barocco ECONDO APPUNTAMENTO DI
INCONTRI IN MUSICA
PRESSO ILCONSERVATORIO "G. VERDI" DI MILANO - SALA PUCCINI
SONATE E PARTITE PER VIOLINO SOLO
DI JOHANN SEBASTIAN BACH
conversazione con il
Maestro Stefano MONTANARI
che presenterà il suo METODO PER VIOLINO BAROCCO
corredato da DVD e pubblicato da Carisch s.p.a. editore nell'opera di J. S. Bach "Sonate e Partite per violino solo" realizzate dal Maestro per la Serie Elite di Amadeus
MODERATORE: Gaetano Santangelo, Direttore di Amadeus
INGRESSO LIBERO
A tutti i partecipanti verrà dato in omaggio una copia della rivista Amadeus
2012_12_13 CONCERTO DEI DOCENTI a Barlassina
TEATRO ANTONIO BELLONI - Associazione culturale - via Colombo 38 - 20825 BARLASSINA MB - Tel. 0362.561420
Giovedì 13 dicembre 2012_12_13 ore 20.30
CONCERTO DEI DOCENTI
MUSICISTI:
Alessandro Monga - Flauto
Massimiliano Torsiglieri - Flauto
Kimè Grigolato - Violino
Giambattista Pianezzola -Violino
Marco Cristofaro - Chitarra
Silvia Salvadori - Pianoforte
Anna Scolamiero - Pianoforte
Mariagrazia Triggiani - Pianoforte
Marco Sambataro - Percussioni
PROGRAMMA:
G.P. TELEMANN
dalla Sonata in La Magg.
- Dolce
- Allegro un poco
Violino e Clavicembalo
W.A. MOZART
dall'opera Don Giovanni
- Due Arie
Due Flauti
M. PONCE
Preludio in Mi Magg
Chitarra e Clavicembalo
J.S. BACH
dalla Triosonata BWV 1039 n Sol Magg.
- Adagio
- Allegro ma non troppo
Due Flauti e Clavicembalo
F. SCHUBERT
Serenata
Flauto e Pianoforte
G. FAURE'
"Le jardin de Dolly", "Le pas Espagnol"
Pianoforte a 4 mani
N. PAGANINI
Cantabile in Re Maggiore
Violino e Chitarra
W.A. MOZART
Arie dal "Flauto Magico"
Quatre mains… avec surprise !
F.BOROWSKY (1872 - 1956)
Adoration
Violino e Pianoforte
F. MOLINO
Notturno n.2 in Re Maggiore
M. D. PUJOL
dalle Dos Aires Candomberos
"Nubes de Buenos Aires"
Flauto e Chitarra
C.BOLLING
"Irlandaise" dalla Suite n.1
Flauto & Jazz Trio
F.COUPERIN
"Forlane" dai Concerts Royaux
Ensemble
D. ARMITAGE
Bossa Nova
Ensemble
Questa sera, 13 dicembre - ore 20.30, presso il teatro, ci sarà il tradizionale concerto dei docenti di strumento della scuola secondaria di Barlassina. Ad assistere alla serata, sono stati invitati i genitori degli alunni di indirizzo musicale.
Per dare la possibilità a tutti di seguire il concerto, abbiamo pensato di trasmetterlo in streaming tramite il nosto sito internet.
Inizio collegamento dal teatro: ore 20.00
Inizio concerto: ore 20.30
Per assitervi, comodamente da casa, collegatevi al nostro sito internet alla pagina di TeatroTV
2012_12_14 La forza del destino a Bergamo
VENERDÌ 14 DICEMBRE 2012_12_14 ORE 21:00
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO BERGAMO – VIA SAN SISTO, 9 (QUARTIERE DI COLOGNOLA)
LA FORZA DEL DESTINO
Melodramma in quattro atti.
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO BERGAMO – VIA SAN SISTO, 9 (QUARTIERE DI COLOGNOLA)
LA FORZA DEL DESTINO
Melodramma in quattro atti.
Musica di Giuseppe Verdi
Organizzato da CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI
Personaggi ed interpreti
Il Marchese di Calatrava GABRIELE SAGONA
Donna Leonora MARINA FRATARCANGELI
Don Carlo di Vargas CARLO MORINI
Don Alvaro MAURIZIO COMENICINI
Preziosilla ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA
Padre Guardiano LUCA GALLO
Fra Melitone MICHELE GOVI
Curra SELENA COLOMBERA
Un alcade GIOVANNI GUERINI
Mastro Trabuco LIVIO SCARPELLINI
Un chirurgo GIOVANNI GUERINI
Organizzato da CIRCOLO MUSICALE MAYR-DONIZETTI
Personaggi ed interpreti
Il Marchese di Calatrava GABRIELE SAGONA
Donna Leonora MARINA FRATARCANGELI
Don Carlo di Vargas CARLO MORINI
Don Alvaro MAURIZIO COMENICINI
Preziosilla ANGELA ALESSANDRA NOTARNICOLA
Padre Guardiano LUCA GALLO
Fra Melitone MICHELE GOVI
Curra SELENA COLOMBERA
Un alcade GIOVANNI GUERINI
Mastro Trabuco LIVIO SCARPELLINI
Un chirurgo GIOVANNI GUERINI
Coro Teatro Verdi
maestro del coro PIETRO PERINI
Pavlova International Ballet Company
coreografie SVETLANA PAVLOVA
concertatore al pianoforte DAMIANO MARIA CARISSONI
costumi Sartoria teatrale Bianchi
scenografie NIVES STORCI
capo-macchinista FRANCESCO ZINI
luci GIAMPIETRO NOZZA
elettricista MARCO CARMINATI
assistente di palcoscenico EMANUELE AGLIATI
sartoria ERMINIA CASTELLETTI,
LUIGINA DAMINELLI e ANTONIETTA NAVA
trucco ERMINIA MAZZOLENI
acconciatura SILVIA ROSSI
Associazione Istituto scolastico Sistema
fiori Berbenni Marcello - Fiorista
regia VALERIO LOPANE
Contributo ingresso 15 € – Per info e prenotazioni: www.mayrdonizetti.altervista.org
tutti i giorni, dalle ore 13 alle ore 16, tel. 035 315854 – mayr.donizetti@gmail.com
Cari abbonati ed amici,innanzitutto «Grazie!»: grazie a tutti voi per aver dato vita ad una bellissima ed entusiasmante cornice alla “nostra” Turandot, per aver regalato a noi ed agli Artisti un’emozione con la quale non potevamo iniziare meglio la nostra 38ª Stagione operistica!
Ed ora la Stagione propone il primo dei quattro grandi titoli verdiani che caratterizzeranno il nostro percorso celebrativo del 200º anniversario della nascita del Cigno di Busseto: La forza del destino (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina www.librettidopera.it/zpdf/forzades.pdf), un’opera – secondo una definizione che ben hanno in mente gli appassionati del melodramma – «straordinariamente difficile, oltre che complessa come poche» e che rappresenta, quindi, una grande scommessa allo stesso tempo (ormai) doverosa ed affascinante.
L’aspetto vitale del titolo che vi proponiamo e che da sempre “rapisce” lo spettatore consiste nell’atmosfera particolarissima che pian piano si determina col rapsodico affastellarsi uno sull’altro di moltissimi luoghi comuni dell’immaginario popolare, nel contesto d’un ambiente storico anch’esso modellato su tale immaginario: la fuga notturna di due amanti contrastati e sorpresi dal padre di lei; l’espiazione in convento quando non addirittura in una grotta d’eremita tra fame e stenti; la guerra come parte quasi naturale del vivere civile (sì che l’accampamento militare con zingare, reclute, balli, tamburi e quant’altro diventa una sorta di succedaneo della piazza del paese durante la festa del santo patrono); la mensa per i poveri; processioni misticheggianti, battaglie, duelli, ferite mortali eppur sempre sanate (al contrario dell’anima viceversa sempre sofferente). Il tutto organizzato in forma di coloratissima, fantasiosissima successione di stampe popolari, simili a quelle davanti alle quali solevano affabulare i cantastorie sempre presenti nelle piazze principali dei paesi animati da occasioni festevoli, religiose e non.
Ma non è solo questa pur stupenda atmosfera variegatissima ed organizzata nei tipici pannelli del romanzo a dispense a fornire all’opera la sua “tinta” così peculiare, che soprattutto origina da taluni precisi moduli espressivi, il più importante dei quali è il punto di massima convergenza tra il teatro verdiano e la poesia di quel Manzoni cui Verdi guardava con vera e propria ammirazione, dove aulicità, nobiltà e larghezza proprie dell’alta oratoria rappresentano gli accenti essenziali, provvedendo poi l’andamento melodico e ritmico ad escludere quella retorica o quelle concessioni al sentimental-populistico di cui i versi manzoniani invece abbondano.
Come rapportarsi alla Forza del destino? È un titolone che fa paura ed ogni opera ha la sua storia e fa un po’ caso a sé, ma il timore reverenziale, di fronte a questo titolo, è quasi d’obbligo.
Il “caso-Forza” è certamente uno dei più intricati di tutto il catalogo verdiano e questo è spiegabile sia per motivazioni interne all’opera sia per cause – per così dire – esterne. Innanzitutto devo mettere in chiaro un dato: quando ho accettato di stendere queste note di regia come guida e chiarimento alle mie scelte di palcoscenico, mi sono ripromesso di essere totalmente sincero. Non voglio, quindi, nascondere il fatto che quest’opera si porti dietro una nomea non molto lusinghiera e questo non mi lascia certo indifferente. Capita un po’ in tutti gli ambiti: come per gli attori inglesi il nome «Macbeth» è impronunciabile, per noi Italiani che lavoriamo nel mondo del melodramma «Il potere del fato» – denominazione meno compromettente dell’opera in oggetto – pare non sia di buon auspicio. Curare dunque un suo allestimento mi rende un po’ preoccupato, ma ciò non significa affatto che questa fatica verdiana non sia di alta qualità, anzi, è forse una delle opere meglio concepite da un Verdi ormai pienamente maturo.
La piena consapevolezza verdiana – e così giungiamo al secondo motivo di complessità dell’opera – ci regala un dramma ampio, eterogeneo, molto strutturato e sapientemente rivisto nel tempo dal musicista stesso (essendo stato composto nel 1862 per il Teatro Imperiale di San Pietroburgo, oggi Teatro Mariinskij, ma successivamente rielaborato per la sua prima italiana al Teatro Apollo di Roma, oggi Teatro Tordinona, il 7 febbraio 1863). È il primo caso di una rielaborazione non profonda sul piano della quantità, ma assai significativa, poiché – secondo il grande operista – all’indomani della prima russa occorreva cambiare qualche cosa: il punto è comprendere perché ciò abbia portato ad alcune scelte rispetto ad altre. Verdi lasciò, infatti, tutti stupiti e sorpresi quando decise di ripensare il finale (la mutazione che resta più evidente), mantenendo invece altri aspetti considerati più fragili e quindi più suscettibili di rimaneggiamento: questi tratti possono essere facilmente sintetizzati nella scarsa unità di azione e di “clima”.
Dalla corrispondenza verdiana, però, comprendiamo quanto il musicista tenesse sia ad alcune figure apparentemente non adeguate al genere serio della vicenda (prima tra tutti la figura comica di fra Melitone) sia all’apparente spaccatura della trama su due piani narrativi: la vicenda personale di Donna Leonora da una parte e quella di don Alvaro e di don Carlo dall’altra. Questa frammentarietà interna, che si ricompone solo nell’ultima scena, ancora oggi è tangibile, ma, come pensa Verdi – vecchia volpe di teatro – diviene anche la chiave di volta di tutto il particolare spessore drammatico dell’opera stessa. Spesso si è riscontrato in questo complesso clima, autentica risorsa e non limite, un contatto con un altro capolavoro romantico italiano, questa volta non musicale ma letterario, ambientato sempre in un Seicento spagnolo in cui si aggirano frati venerati come santi, e preti meschini: in entrambi i capolavori ci si ritrova gettati tra processioni e guerre di successione e tra monasteri e luoghi inospitali (faccio evidentemente riferimento ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni).
Il problema è quindi quello di rendere giustizia a questa complessità di elementi – narrativi ma anche musicali – senza far prevalere un aspetto su altri. Il mio primo intento è quello di assicurare una unitarietà alla poliedricità stilistica scelta dal musicista, cercando ispirazione nella fonte manzoniana per quanto attiene alle scelte di movimenti e di dinamiche dei personaggi, in cui i cantanti – proprio secondo le scelte letterarie di un romanzo in cui sono i semplici e gli oppressi a rivelarci il ruolo della Provvidenza – incarnano con semplicità di gesto e postura realistica il carattere specifico di ogni ruolo: nessuna magniloquenza, nessuna falsa posa scenica, ma quel realismo spontaneo che tutti amiamo ritrovare sia negli “umili” sia nelle grandi figure storiche che popolano il grande affresco manzoniano ed il suo corrispettivo verdiano.
Questo realismo, inteso come eco della realtà romanticamente stemperata e libera dal canone violento e scabro dell’estetica verista, troverà una sua continuità anche in un secondo elemento che propongo come ulteriore collante della mia lettura: la pittura seicentesca italiana, nella quale il realismo si manifesta con prepotenza sia nei temi della quotidianità (basti pensare ai Carracci), ma anche nei temi sacri, con effetto quasi blasfemo (qui penso a Caravaggio). Manca però un elemento: il clima di religiosità cupa, di sacrificio fisico, di ascetismo e di astinenza che sfiora persino la negazione della sensualità più innocente. Per tentare di evocare questo complesso di sentimenti aggiungerò alla pittura italiana anche la coeva produzione pittorica spagnola di El Greco e di José de Ribera: quest’ultimo, in particolare, attivo in Italia col nome di Spagnoletto, fonde le due scuole pittoriche e ne diviene il perfetto medio termine. Per chiudere i grandi temi dell’opera manca quello guerresco: la pittura fiamminga, sempre seicentesca, di Antoon Van Dyck e di Rembrandt caratterizzerà questo aspetto senza voler turbare un clima di fondamentale identità iconografica.
Secondo i miei intenti ne dovrebbe scaturire una lettura coerente e spontanea, dove l’iconografia sia discretamente presente e dove la schiettezza dei gesti dei protagonisti renda più comunicativo il dramma umano, sia esso mistico, guerresco, nobile, amoroso: vorrei, insomma, un dramma vero e vitale, proprio come lo intendeva Verdi. Mi auguro di riuscire in questa mia aspirazione e, se tutto si svolgerà senza intoppi e queste scelte saranno apprezzate, mi ricrederò anche sull’alone iettatorio dell’opera che, magari, incomincerà a portarmi fortuna.
(note di regia a cura del Prof. Valerio Lopane, regista e musicologo)
Il nostro cast vocale – selezionato dal direttore musicale Damiano Maria Carissoni – prevede, secondo la tradizione del Circolo, una formula in cui nuove voci si affiancano ad artisti che collaborano con il nostro Circolo in maniera continuativa ed a piacevoli ritorni.
Prima “voce nuova” è quella del soprano Marina Fratarcangeli: interprete di autentica fede verdiana e debuttante come Donna Leonora, è chiamata a sostenere un ruolo veramente oneroso che consta, infatti, di ben tre arie, tre duetti, un terzetto ed un temibile concertato.
Tra gli apprezzati ritorni dobbiamo annoverare il tenore Maurizio Comencini, il baritono Carlo Morini ed il baritono Michele Govi, rispettivamente don Alvaro, don Carlo e fra Melitone: acclamati dal pubblico la scorsa stagione, dovranno dare vita a personaggi complessi da ogni angolazione possibile, che richiedono, oltre a tecnica solida e voce generosa, anche sensibilità di fraseggio, soprattutto nei grandi ed ampi recitativi. Una menzione particolare merita il ruolo di fra Melitone, fatto di contagiosa vitalità, con richiami addirittura comici.
Un grazie sentito va poi al basso Luca Gallo: già Timur nella scorsa Turandot, sarà impegnato in un ruolo dove lo spessore ieratico deve essere congiunto con una sensibilità umanissima e quasi paterna, tratti stilistici della impervia parte del Padre Guardiano.
L’affiatamento con il Circolo rappresenta un vero punto di forza del mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola, dei bassi Giovanni Guerini e Gabriele Sagona e del tenore Livio Scarpellini: forti della loro professionalità ed esperienza scenica, saranno impegnati in ruoli cosiddetti “caratteristi”, ma fondamentali per rendere il vero spessore dell’opera.
Il Circolo dà poi il suo benvenuto, nel ruolo di Curra, al soprano Selena Colombera, voce segnalatasi brillantemente nelle nostre audizioni del mese di luglio.
La forza del destino non è esattamente una grand opéra, ma ha molto di questo genere, pertanto Giuseppe Verdi, anche se non dedica una pagina specifica al ballo, richiede un intervento coreografico per l’indiavolata tarantella (Nella guerra è la follia: atto III, scena tredicesima): ecco quindi che ritornerà, con il consueto professionismo, il Pavlova International Ballet Company con le coreografie di Svetlana Pavlova, ormai collaboratore storico del Circolo.
Per la prima volta siamo orgogliosi di ospitare il Coro Teatro Verdi, diretto ed istruito dal maestro Pietro Perini: essendo La forza del destino un’opera molto corale e “di massa”, non si poteva scegliere debutto più indicato per mostrare le potenzialità e la qualità di questo ensemble e del suo maestro.
Al concertatore al pianoforte Damiano Maria Carissoni ed alla sua interpretazione sarà, infine, affidata la funzione quasi trasfigurante di suggellare la complessa struttura musicale.
maestro del coro PIETRO PERINI
Pavlova International Ballet Company
coreografie SVETLANA PAVLOVA
concertatore al pianoforte DAMIANO MARIA CARISSONI
costumi Sartoria teatrale Bianchi
scenografie NIVES STORCI
capo-macchinista FRANCESCO ZINI
luci GIAMPIETRO NOZZA
elettricista MARCO CARMINATI
assistente di palcoscenico EMANUELE AGLIATI
sartoria ERMINIA CASTELLETTI,
LUIGINA DAMINELLI e ANTONIETTA NAVA
trucco ERMINIA MAZZOLENI
acconciatura SILVIA ROSSI
Associazione Istituto scolastico Sistema
fiori Berbenni Marcello - Fiorista
regia VALERIO LOPANE
Contributo ingresso 15 € – Per info e prenotazioni: www.mayrdonizetti.altervista.org
tutti i giorni, dalle ore 13 alle ore 16, tel. 035 315854 – mayr.donizetti@gmail.com
Cari abbonati ed amici,innanzitutto «Grazie!»: grazie a tutti voi per aver dato vita ad una bellissima ed entusiasmante cornice alla “nostra” Turandot, per aver regalato a noi ed agli Artisti un’emozione con la quale non potevamo iniziare meglio la nostra 38ª Stagione operistica!
Ed ora la Stagione propone il primo dei quattro grandi titoli verdiani che caratterizzeranno il nostro percorso celebrativo del 200º anniversario della nascita del Cigno di Busseto: La forza del destino (è possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina www.librettidopera.it/zpdf/forzades.pdf), un’opera – secondo una definizione che ben hanno in mente gli appassionati del melodramma – «straordinariamente difficile, oltre che complessa come poche» e che rappresenta, quindi, una grande scommessa allo stesso tempo (ormai) doverosa ed affascinante.
L’aspetto vitale del titolo che vi proponiamo e che da sempre “rapisce” lo spettatore consiste nell’atmosfera particolarissima che pian piano si determina col rapsodico affastellarsi uno sull’altro di moltissimi luoghi comuni dell’immaginario popolare, nel contesto d’un ambiente storico anch’esso modellato su tale immaginario: la fuga notturna di due amanti contrastati e sorpresi dal padre di lei; l’espiazione in convento quando non addirittura in una grotta d’eremita tra fame e stenti; la guerra come parte quasi naturale del vivere civile (sì che l’accampamento militare con zingare, reclute, balli, tamburi e quant’altro diventa una sorta di succedaneo della piazza del paese durante la festa del santo patrono); la mensa per i poveri; processioni misticheggianti, battaglie, duelli, ferite mortali eppur sempre sanate (al contrario dell’anima viceversa sempre sofferente). Il tutto organizzato in forma di coloratissima, fantasiosissima successione di stampe popolari, simili a quelle davanti alle quali solevano affabulare i cantastorie sempre presenti nelle piazze principali dei paesi animati da occasioni festevoli, religiose e non.
Ma non è solo questa pur stupenda atmosfera variegatissima ed organizzata nei tipici pannelli del romanzo a dispense a fornire all’opera la sua “tinta” così peculiare, che soprattutto origina da taluni precisi moduli espressivi, il più importante dei quali è il punto di massima convergenza tra il teatro verdiano e la poesia di quel Manzoni cui Verdi guardava con vera e propria ammirazione, dove aulicità, nobiltà e larghezza proprie dell’alta oratoria rappresentano gli accenti essenziali, provvedendo poi l’andamento melodico e ritmico ad escludere quella retorica o quelle concessioni al sentimental-populistico di cui i versi manzoniani invece abbondano.
Come rapportarsi alla Forza del destino? È un titolone che fa paura ed ogni opera ha la sua storia e fa un po’ caso a sé, ma il timore reverenziale, di fronte a questo titolo, è quasi d’obbligo.
Il “caso-Forza” è certamente uno dei più intricati di tutto il catalogo verdiano e questo è spiegabile sia per motivazioni interne all’opera sia per cause – per così dire – esterne. Innanzitutto devo mettere in chiaro un dato: quando ho accettato di stendere queste note di regia come guida e chiarimento alle mie scelte di palcoscenico, mi sono ripromesso di essere totalmente sincero. Non voglio, quindi, nascondere il fatto che quest’opera si porti dietro una nomea non molto lusinghiera e questo non mi lascia certo indifferente. Capita un po’ in tutti gli ambiti: come per gli attori inglesi il nome «Macbeth» è impronunciabile, per noi Italiani che lavoriamo nel mondo del melodramma «Il potere del fato» – denominazione meno compromettente dell’opera in oggetto – pare non sia di buon auspicio. Curare dunque un suo allestimento mi rende un po’ preoccupato, ma ciò non significa affatto che questa fatica verdiana non sia di alta qualità, anzi, è forse una delle opere meglio concepite da un Verdi ormai pienamente maturo.
La piena consapevolezza verdiana – e così giungiamo al secondo motivo di complessità dell’opera – ci regala un dramma ampio, eterogeneo, molto strutturato e sapientemente rivisto nel tempo dal musicista stesso (essendo stato composto nel 1862 per il Teatro Imperiale di San Pietroburgo, oggi Teatro Mariinskij, ma successivamente rielaborato per la sua prima italiana al Teatro Apollo di Roma, oggi Teatro Tordinona, il 7 febbraio 1863). È il primo caso di una rielaborazione non profonda sul piano della quantità, ma assai significativa, poiché – secondo il grande operista – all’indomani della prima russa occorreva cambiare qualche cosa: il punto è comprendere perché ciò abbia portato ad alcune scelte rispetto ad altre. Verdi lasciò, infatti, tutti stupiti e sorpresi quando decise di ripensare il finale (la mutazione che resta più evidente), mantenendo invece altri aspetti considerati più fragili e quindi più suscettibili di rimaneggiamento: questi tratti possono essere facilmente sintetizzati nella scarsa unità di azione e di “clima”.
Dalla corrispondenza verdiana, però, comprendiamo quanto il musicista tenesse sia ad alcune figure apparentemente non adeguate al genere serio della vicenda (prima tra tutti la figura comica di fra Melitone) sia all’apparente spaccatura della trama su due piani narrativi: la vicenda personale di Donna Leonora da una parte e quella di don Alvaro e di don Carlo dall’altra. Questa frammentarietà interna, che si ricompone solo nell’ultima scena, ancora oggi è tangibile, ma, come pensa Verdi – vecchia volpe di teatro – diviene anche la chiave di volta di tutto il particolare spessore drammatico dell’opera stessa. Spesso si è riscontrato in questo complesso clima, autentica risorsa e non limite, un contatto con un altro capolavoro romantico italiano, questa volta non musicale ma letterario, ambientato sempre in un Seicento spagnolo in cui si aggirano frati venerati come santi, e preti meschini: in entrambi i capolavori ci si ritrova gettati tra processioni e guerre di successione e tra monasteri e luoghi inospitali (faccio evidentemente riferimento ai Promessi sposi di Alessandro Manzoni).
Il problema è quindi quello di rendere giustizia a questa complessità di elementi – narrativi ma anche musicali – senza far prevalere un aspetto su altri. Il mio primo intento è quello di assicurare una unitarietà alla poliedricità stilistica scelta dal musicista, cercando ispirazione nella fonte manzoniana per quanto attiene alle scelte di movimenti e di dinamiche dei personaggi, in cui i cantanti – proprio secondo le scelte letterarie di un romanzo in cui sono i semplici e gli oppressi a rivelarci il ruolo della Provvidenza – incarnano con semplicità di gesto e postura realistica il carattere specifico di ogni ruolo: nessuna magniloquenza, nessuna falsa posa scenica, ma quel realismo spontaneo che tutti amiamo ritrovare sia negli “umili” sia nelle grandi figure storiche che popolano il grande affresco manzoniano ed il suo corrispettivo verdiano.
Questo realismo, inteso come eco della realtà romanticamente stemperata e libera dal canone violento e scabro dell’estetica verista, troverà una sua continuità anche in un secondo elemento che propongo come ulteriore collante della mia lettura: la pittura seicentesca italiana, nella quale il realismo si manifesta con prepotenza sia nei temi della quotidianità (basti pensare ai Carracci), ma anche nei temi sacri, con effetto quasi blasfemo (qui penso a Caravaggio). Manca però un elemento: il clima di religiosità cupa, di sacrificio fisico, di ascetismo e di astinenza che sfiora persino la negazione della sensualità più innocente. Per tentare di evocare questo complesso di sentimenti aggiungerò alla pittura italiana anche la coeva produzione pittorica spagnola di El Greco e di José de Ribera: quest’ultimo, in particolare, attivo in Italia col nome di Spagnoletto, fonde le due scuole pittoriche e ne diviene il perfetto medio termine. Per chiudere i grandi temi dell’opera manca quello guerresco: la pittura fiamminga, sempre seicentesca, di Antoon Van Dyck e di Rembrandt caratterizzerà questo aspetto senza voler turbare un clima di fondamentale identità iconografica.
Secondo i miei intenti ne dovrebbe scaturire una lettura coerente e spontanea, dove l’iconografia sia discretamente presente e dove la schiettezza dei gesti dei protagonisti renda più comunicativo il dramma umano, sia esso mistico, guerresco, nobile, amoroso: vorrei, insomma, un dramma vero e vitale, proprio come lo intendeva Verdi. Mi auguro di riuscire in questa mia aspirazione e, se tutto si svolgerà senza intoppi e queste scelte saranno apprezzate, mi ricrederò anche sull’alone iettatorio dell’opera che, magari, incomincerà a portarmi fortuna.
(note di regia a cura del Prof. Valerio Lopane, regista e musicologo)
Il nostro cast vocale – selezionato dal direttore musicale Damiano Maria Carissoni – prevede, secondo la tradizione del Circolo, una formula in cui nuove voci si affiancano ad artisti che collaborano con il nostro Circolo in maniera continuativa ed a piacevoli ritorni.
Prima “voce nuova” è quella del soprano Marina Fratarcangeli: interprete di autentica fede verdiana e debuttante come Donna Leonora, è chiamata a sostenere un ruolo veramente oneroso che consta, infatti, di ben tre arie, tre duetti, un terzetto ed un temibile concertato.
Tra gli apprezzati ritorni dobbiamo annoverare il tenore Maurizio Comencini, il baritono Carlo Morini ed il baritono Michele Govi, rispettivamente don Alvaro, don Carlo e fra Melitone: acclamati dal pubblico la scorsa stagione, dovranno dare vita a personaggi complessi da ogni angolazione possibile, che richiedono, oltre a tecnica solida e voce generosa, anche sensibilità di fraseggio, soprattutto nei grandi ed ampi recitativi. Una menzione particolare merita il ruolo di fra Melitone, fatto di contagiosa vitalità, con richiami addirittura comici.
Un grazie sentito va poi al basso Luca Gallo: già Timur nella scorsa Turandot, sarà impegnato in un ruolo dove lo spessore ieratico deve essere congiunto con una sensibilità umanissima e quasi paterna, tratti stilistici della impervia parte del Padre Guardiano.
L’affiatamento con il Circolo rappresenta un vero punto di forza del mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola, dei bassi Giovanni Guerini e Gabriele Sagona e del tenore Livio Scarpellini: forti della loro professionalità ed esperienza scenica, saranno impegnati in ruoli cosiddetti “caratteristi”, ma fondamentali per rendere il vero spessore dell’opera.
Il Circolo dà poi il suo benvenuto, nel ruolo di Curra, al soprano Selena Colombera, voce segnalatasi brillantemente nelle nostre audizioni del mese di luglio.
La forza del destino non è esattamente una grand opéra, ma ha molto di questo genere, pertanto Giuseppe Verdi, anche se non dedica una pagina specifica al ballo, richiede un intervento coreografico per l’indiavolata tarantella (Nella guerra è la follia: atto III, scena tredicesima): ecco quindi che ritornerà, con il consueto professionismo, il Pavlova International Ballet Company con le coreografie di Svetlana Pavlova, ormai collaboratore storico del Circolo.
Per la prima volta siamo orgogliosi di ospitare il Coro Teatro Verdi, diretto ed istruito dal maestro Pietro Perini: essendo La forza del destino un’opera molto corale e “di massa”, non si poteva scegliere debutto più indicato per mostrare le potenzialità e la qualità di questo ensemble e del suo maestro.
Al concertatore al pianoforte Damiano Maria Carissoni ed alla sua interpretazione sarà, infine, affidata la funzione quasi trasfigurante di suggellare la complessa struttura musicale.
Concerti del gruppo Alchimea
Venerdì 21 Dicembre 2012_12_21
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti, 36 TORINO | ore 17 ingresso libero e gratuito
Il Magico Mondo delle Farfalle
Sara Terzano, arpa
Musiche di Tradizione Bretone, Erik Satie, Felix Godefroid, Giacomo Puccini, Carlos Salzedo, Ludovico Einaudi
Prima esecuzione assoluta del brano per arpa "Sfarfallio" composto da Sara Terzano per l'occasione
Il volo delle mani sull'arpa: concerto a tema per l'inaugurazione della Mostra "Il Magico Mondo delle Farfalle", esposizione artistico-scientifica a cura di Renzo Rancoita e della Sezione Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino in collaborazione con Floritalia e con Torigami.
INFO: www.saraterzano.it
Museo Regionale di Scienze Naturali: www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/cdi/index.htm
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti, 36 TORINO | ore 17 ingresso libero e gratuito
Il Magico Mondo delle Farfalle
Sara Terzano, arpa
Musiche di Tradizione Bretone, Erik Satie, Felix Godefroid, Giacomo Puccini, Carlos Salzedo, Ludovico Einaudi
Prima esecuzione assoluta del brano per arpa "Sfarfallio" composto da Sara Terzano per l'occasione
Il volo delle mani sull'arpa: concerto a tema per l'inaugurazione della Mostra "Il Magico Mondo delle Farfalle", esposizione artistico-scientifica a cura di Renzo Rancoita e della Sezione Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino in collaborazione con Floritalia e con Torigami.
INFO: www.saraterzano.it
Museo Regionale di Scienze Naturali: www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/cdi/index.htm
Sabato 22 Dicembre 2012_12_22
CHIESA DI SAN LEONARDO MURIALDO
Via Vandalino, 44 (angolo Via De Sanctis) TORINO | ore 21 ingresso libero e gratuito
Hodie Christus Natus Est
Ensemble Vocale Michelangeli
Sara Terzano, arpa
Barbara Sartorio, direttore
Musiche di O. Gjeilo, H. Purcell, B. Britten, G.F. Haendel, M. Lauridsen, U. Sisak, J. Busto, A. Ramirez, H. Hogan, J. Rutter
"Se la musica è il cibo dell'amore ... cantiamo, cantiamo, cantiamo!!!"
Domenica 23 Dicembre 2012_12_23
Chiesa Monumentale di San Gaudenzio
BACENO ( VERBANIA)| ore 21 ingresso libero e gratuito
"Notte Incantata"
GRUPPO CAMERISTICO ALCHIMEA
Michele Mangiacasale, violino
Sara Terzano, arpa celtica e arpa moderna
Roberto Mattea, percussioni
Concerto dalle atmosfere celtiche al repertorio classico dell'inedito Trio Arpa celtica e moderna, Violino e Percussioni del Gruppo Cameristico Alchimea per rendere speciale l'attesa della Notte Incantata.
Musiche di tradizione celtica e dal repertorio classico (J.S. Bach, G.F. Haendel, M. Tournier, M. Tedeschi, P. Mascagni, J. Massenet)
Musiche di tradizione celtica e dal repertorio classico (J.S. Bach, G.F. Haendel, M. Tournier, M. Tedeschi, P. Mascagni, J. Massenet)
Domenica 6 Gennaio 2013_01_06
CHIESA DI SANTA CATERINA DA SIENA
Via Sansovino, 85 TORINO | ore 16 ingresso libero e gratuito
Hodie Christus Natus Est
Ensemble Vocale Michelangeli
Sara Terzano, arpa
Barbara Sartorio, direttore
Musiche di O. Gjeilo, H. Purcell, B. Britten, G.F. Haendel, M. Lauridsen, U. Sisak, J. Busto, A. Ramirez, H. Hogan, J. Rutter
"Se la musica è il cibo dell'amore ... cantiamo, cantiamo, cantiamo!!!"
CHIESA DI SANTA CATERINA DA SIENA
Via Sansovino, 85 TORINO | ore 16 ingresso libero e gratuito
Hodie Christus Natus Est
Ensemble Vocale Michelangeli
Sara Terzano, arpa
Barbara Sartorio, direttore
Musiche di O. Gjeilo, H. Purcell, B. Britten, G.F. Haendel, M. Lauridsen, U. Sisak, J. Busto, A. Ramirez, H. Hogan, J. Rutter
"Se la musica è il cibo dell'amore ... cantiamo, cantiamo, cantiamo!!!"
Giovedì 10 Gennaio 2013_01_10
AUDITORIUM della FONDAZIONE FERRERO
Strada di Mezzo, 44 - ALBA (CN) | ore 21 CONCERTO ingresso libero e gratuito
Come un Sogno | Viaggio musicale con Carlo Carrà
Concerto in occasione della Mostra Carlò Carrà 1881-1966 alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni FERRERO - Alba
La mostra antologica della Fondazione Ferrero Carlo Carrà 1881 –1966 è accompagnata da un progetto musicale del Gruppo Cameristico Alchimea
di Torino. L’ensemble ha intessuto un programma liberamente ispirato al percorso artistico di Carrà, ai contesti culturali da lui attraversati, alle suggestioni che le sue opere sanno suscitare nello spettatore. Ecco allora una sequenza di brani che risponde alle marine versiliesi, agli ambienti dei café chantant di Parigi, alla provocazione futurista nei confronti del chiaro di luna, a scene cittadine come l’uscita da teatro... Una prima esecuzione assoluta si lega poi ad un’opera-chiave dell’artista, Ritmi di oggetti (1911-12).
Non la musica di Carlo Carrà, dunque; piuttosto, un itinerario sonoro che si fonda sulla possibilità di un dialogo con le opere, i temi, i periodi, sviluppato secondo la sensibilità degli interpreti.
AUDITORIUM della FONDAZIONE FERRERO
Strada di Mezzo, 44 - ALBA (CN) | ore 21 CONCERTO ingresso libero e gratuito
Come un Sogno | Viaggio musicale con Carlo Carrà
Concerto in occasione della Mostra Carlò Carrà 1881-1966 alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni FERRERO - Alba
La mostra antologica della Fondazione Ferrero Carlo Carrà 1881 –1966 è accompagnata da un progetto musicale del Gruppo Cameristico Alchimea
di Torino. L’ensemble ha intessuto un programma liberamente ispirato al percorso artistico di Carrà, ai contesti culturali da lui attraversati, alle suggestioni che le sue opere sanno suscitare nello spettatore. Ecco allora una sequenza di brani che risponde alle marine versiliesi, agli ambienti dei café chantant di Parigi, alla provocazione futurista nei confronti del chiaro di luna, a scene cittadine come l’uscita da teatro... Una prima esecuzione assoluta si lega poi ad un’opera-chiave dell’artista, Ritmi di oggetti (1911-12).
Non la musica di Carlo Carrà, dunque; piuttosto, un itinerario sonoro che si fonda sulla possibilità di un dialogo con le opere, i temi, i periodi, sviluppato secondo la sensibilità degli interpreti.
GRUPPO CAMERISTICO ALCHIMEA
Cristina Lo Russo, soprano
Michele Mangiacasale, violino
Sara Terzano, arpa celtica e arpa moderna
Roberto Mattea, percussioni
Musiche di: Niccolò Paganini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Gabriel Fauré, Erik Satie, Ennio Morricone
Prima Esecuzione assoluta del brano "Ritmi di Oggetti" composto per l'occasione da Sara Terzano e dedicato al Gruppo Cameristico Alchimea
Per visitare la mostra: orario 15-19
Informazioni: Link alla pagina dedicata alla Mostra - sito della Fondazione Ferrero:
Cristina Lo Russo, soprano
Michele Mangiacasale, violino
Sara Terzano, arpa celtica e arpa moderna
Roberto Mattea, percussioni
Musiche di: Niccolò Paganini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi, Gabriel Fauré, Erik Satie, Ennio Morricone
Prima Esecuzione assoluta del brano "Ritmi di Oggetti" composto per l'occasione da Sara Terzano e dedicato al Gruppo Cameristico Alchimea
Per visitare la mostra: orario 15-19
Informazioni: Link alla pagina dedicata alla Mostra - sito della Fondazione Ferrero:
INFO:
Associazione Culturale Musicale Alchimea
www.alchimea.it
alchimea@alchimea.it| cell. +39 347 45 85 836
Associazione Culturale Musicale Alchimea
www.alchimea.it
alchimea@alchimea.it| cell. +39 347 45 85 836
2012_12_16 Clarinetti in concerto per Milano Classica
domenica 16 dicembre 2012_12_16, ore 11.00
Palazzina Liberty - Largo Marinai d'Italia, Milano
CLARI.NET and KLEZMER
Daniela Fiorentino, Michele Mazzini, Michele Genovese
clarinetti in si bemolle
Federico Calcagno
clarinetto basso
Ingresso al concerto: intero euro 8.00; ridotto euro 5.00
Prima della ripresa della Stagione Concertistica di Milano Classica, si concludono domenica prossima i Concerti d'autunno 2012, nuova rassegna di appuntamenti musicali realizzati da Milano Classica in collaborazione con il Conservatorio "G. Verdi" di Milano, grazie all'ideazione artistica di Roberto Turriani.
Protagonista dell'ultimo concerto, domenica 16 dicembre alle ore 11.00 in Palazzina Liberty, sarà il quartetto di clarinetti Clari.Net, che proporrà un particolare programma novecentesco con musiche di Pierre Max Dubois, Alfred Uhl, Claude Debussy, Henghel Gualdi, Kurt Weill, Bèla Kovacs e della più autentica tradizione klezmer.
Programma
Pierre Max Dubois (1930-1995) Quatuor pour clarinettes in si bemolle
Alfred Uhl (1909-1992) Divertimento
Claude Debussy (1862-1918) Petit nègre L 114
Henghel Gualdi (1924-2005) Breve preludio
Kurt Weill (1900-1950) Die kleine Dreigroschenoper, suite da “Piccola opera da tre soldi”
Sher
Ani Ole L’Yerushalim
The wedding waltz
The dance of fire
Béla Kovács (1937) Shalom-Aleichem, rov Feidman!
PROSSIMO CONCERTO
Milano Classica vi aspetta alla Palazzina Liberty domenica 23 dicembre 2012_12_23 alle ore 11.00 con "CLASSICISMO NATALIZIO", in collaborazione con Academia Montis Regalis. In programma musiche di Carl Philipp Emanuel Bach e Wolfgang Amadeus Mozart, con Stefano Bagliano flauto dolce, Olivia Centurioni maestro di concerto e l'Orchestra da Camera Milano Classica con Academia Montis Regalis.
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173 Fax 02-28510174
info@milanoclassica.it
www.milanoclassica.it
Palazzina Liberty - Largo Marinai d'Italia, Milano
CLARI.NET and KLEZMER
Daniela Fiorentino, Michele Mazzini, Michele Genovese
clarinetti in si bemolle
Federico Calcagno
clarinetto basso
Ingresso al concerto: intero euro 8.00; ridotto euro 5.00
Prima della ripresa della Stagione Concertistica di Milano Classica, si concludono domenica prossima i Concerti d'autunno 2012, nuova rassegna di appuntamenti musicali realizzati da Milano Classica in collaborazione con il Conservatorio "G. Verdi" di Milano, grazie all'ideazione artistica di Roberto Turriani.
Protagonista dell'ultimo concerto, domenica 16 dicembre alle ore 11.00 in Palazzina Liberty, sarà il quartetto di clarinetti Clari.Net, che proporrà un particolare programma novecentesco con musiche di Pierre Max Dubois, Alfred Uhl, Claude Debussy, Henghel Gualdi, Kurt Weill, Bèla Kovacs e della più autentica tradizione klezmer.
Programma
Pierre Max Dubois (1930-1995) Quatuor pour clarinettes in si bemolle
Alfred Uhl (1909-1992) Divertimento
Claude Debussy (1862-1918) Petit nègre L 114
Henghel Gualdi (1924-2005) Breve preludio
Kurt Weill (1900-1950) Die kleine Dreigroschenoper, suite da “Piccola opera da tre soldi”
Sher
Ani Ole L’Yerushalim
The wedding waltz
The dance of fire
Béla Kovács (1937) Shalom-Aleichem, rov Feidman!
PROSSIMO CONCERTO
Milano Classica vi aspetta alla Palazzina Liberty domenica 23 dicembre 2012_12_23 alle ore 11.00 con "CLASSICISMO NATALIZIO", in collaborazione con Academia Montis Regalis. In programma musiche di Carl Philipp Emanuel Bach e Wolfgang Amadeus Mozart, con Stefano Bagliano flauto dolce, Olivia Centurioni maestro di concerto e l'Orchestra da Camera Milano Classica con Academia Montis Regalis.
ORCHESTRA DA CAMERA MILANO CLASSICA
Via Leoncavallo 8 - 20131 MILANO
Tel. 02-28510173 Fax 02-28510174
info@milanoclassica.it
www.milanoclassica.it
2012_12_20 Associazione Musicale Arteviva concerto di Natale
Giovedì 20 dicembre 2012_12_20 - ore 21.15
BASILICA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE - MILANO
STAGIONE CONCERTISTICA 2012 - 2013
NATALE DI MUSICA E ARTE ALLE GRAZIE
Associazione Musicale Arteviva
Concerto di Natale
Oratorio di Natale
Musica di Antonio Cericola
per soprano solo, coro e orchestra
Suite di Natale
Canti tradizionali natalizi
per soprano solo, coro e orchestra
Coro Polifonico Theophilus
Orchestra da camera Arteviva
Soprano Veronica Amarres
Direttore Matteo Baxiu
Informazioni e prevendita online: www.associazionearteviva.eu
Telefono: 02.36756460 (da lunedì a venerdì ore 14-17)
BASILICA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE - MILANO
STAGIONE CONCERTISTICA 2012 - 2013
NATALE DI MUSICA E ARTE ALLE GRAZIE
Associazione Musicale Arteviva
Concerto di Natale
Oratorio di Natale
Musica di Antonio Cericola
per soprano solo, coro e orchestra
Suite di Natale
Canti tradizionali natalizi
per soprano solo, coro e orchestra
Coro Polifonico Theophilus
Orchestra da camera Arteviva
Soprano Veronica Amarres
Direttore Matteo Baxiu
Informazioni e prevendita online: www.associazionearteviva.eu
Telefono: 02.36756460 (da lunedì a venerdì ore 14-17)
A partire dalle ore 19.30 il pubblico del concerto potrà partecipare in esclusiva a visite guidate al Cenacolo Vinciano.
Biglietti: da 18 a 25 euro, 50 euro con visita al Cenacolo
Abbonamento ai 4 concerti dell'anno 2013:
da 90 a 65 euro, 115 euro con una visita al Cenacolo - In regalo il concerto di Natale! - acquista
(dai prezzi indicati sono escluse le commissioni di servizio)
Biglietti: da 18 a 25 euro, 50 euro con visita al Cenacolo
Abbonamento ai 4 concerti dell'anno 2013:
da 90 a 65 euro, 115 euro con una visita al Cenacolo - In regalo il concerto di Natale! - acquista
(dai prezzi indicati sono escluse le commissioni di servizio)
Cena al ristorante "Orti di Leonardo" Per il pubblico del concerto sarà possibile cenare, al prezzo promozionale di 25 euro, presso il rinomato ristorante "Orti di Leonardo".
Informazioni e prenotazione obbligatoria: eventi@associazionerteviva.eu
Informazioni e prenotazione obbligatoria: eventi@associazionerteviva.eu
2012_12_19 Grande attesa a Vigevano per l'arrivo di Paolo Nespoli
Mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 ore 21
Cavallerizza del Castello di Vigevano, via Rocca Vecchia.
Vigevanese Divulgazione Astronomica A.V.D.A.
Paolo Nespoli astronauta italiano sarà ospite della città
e racconterà al pubblico la sua esperienza in orbita
e racconterà al pubblico la sua esperienza in orbita
Moderatote ing. Marco Molina
Sei Mesi da Extraterrestre: è questo il titolo del tanto atteso incontro con l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) Paolo Nespoli, in programma a Vigevano mercoledì 19 dicembre alle 21.00, nelle sale della Cavallerizza del Castello Sforzesco.
L'evento, presentato questa mattina alla stampa e organizzato dall'Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica A.V.D.A. e dall'Assessorato alla Valorizzazione Culturale del Comune di Vigevano, racconterà i sei mesi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale dell'astronauta italiano.
La serata sarà un viaggio virtuale intorno alla terra, accompagnato da straordinarie immagini del nostro pianeta scattate proprio da Nespoli. Ma l'incontro sarà soprattutto l'autentico ed eccezionale racconto dell'astronauta nei suoi sei mesi di vita in assenza di gravità, periodo nel quale ha imparato nuove abitudini e un nuovo modo pensare, guardare e affrontare i problemi e la quotidianità.
Lezioni di vita imparate dallo Spazio, dunque, come si legge a margine anche del suo libro 'Dall'Alto i problemi sembrano più piccoli' , che Nespoli trasferirà al pubblico con entusiasmo, chiarezza, ironia e poesia.
La serata, con inizio alle ore 21 ad ingresso gratuito, sarà moderata dall'ing. Marco Molina, testimone degli ultimi quindici anni di attività spaziali in Italia e attualmente attivo nell'industria nazionale del settore, presso Selex Galileo.
Collaborano all'evento: l'associazione ISAA (Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio), SFV (Società Fotografica Vigevanese), l'Università per il Tempo Libero e la Terza Età, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Feltrinelli.
Per saperne di più: www.avdavigevano.com oppure scrivendo un e-mail a: info@avdavigevano.com.
Note Biografiche
Paolo Nespoli, nato a Milano nel 1957, con 174 giorni, 9 ore e 40 minuti è attualmente l'astronauta italiano con il record di permanenza nello Spazio. Incursore dell'Esercito, Ingegnere Aerospaziale, ha vissuto e si è addestrato al centro NASA di Houston e alla Città delle Stelle di Mosca per più di 15 anni. Ha compiuto due missioni nello Spazio, la prima nell'ottobre-novembre del 2007 e la seconda dal dicembre 2010 al maggio 2011.
Paolo Nespoli, nato a Milano nel 1957, con 174 giorni, 9 ore e 40 minuti è attualmente l'astronauta italiano con il record di permanenza nello Spazio. Incursore dell'Esercito, Ingegnere Aerospaziale, ha vissuto e si è addestrato al centro NASA di Houston e alla Città delle Stelle di Mosca per più di 15 anni. Ha compiuto due missioni nello Spazio, la prima nell'ottobre-novembre del 2007 e la seconda dal dicembre 2010 al maggio 2011.
Nella foto un momento della conferenza stampa dove si riconoscono da sinistra Davide Cirioni, l'Assessore alla Cultura Luisa Rivolta e il Presidente dell'A.V.D.A Franco Bacchini.
2012_12_16 Concerto di Natale
Domenica 16 dicembre 2012_12_16 ore 20.45
CHIESA SANTA MARIA DI CARAVAGGIO
Via Borromini - Brioschi, Milano
CONCERTO DI NATALE
Canti tradizionali interpretati dal
Coro Vox Artis
Direttore Marco Turri
Pianoforte Teodora Matei
Musiche di
Scarlatti, Pachelbel
Bach, Britten, Mendelssohn
Ingresso libero
Organizzato da
Centro Asteria Info
CHIESA SANTA MARIA DI CARAVAGGIO
Via Borromini - Brioschi, Milano
CONCERTO DI NATALE
Canti tradizionali interpretati dal
Coro Vox Artis
Direttore Marco Turri
Pianoforte Teodora Matei
Musiche di
Scarlatti, Pachelbel
Bach, Britten, Mendelssohn
Ingresso libero
Organizzato da
Centro Asteria Info
2013_01_01 Primo appuntamento del nuovo anno con la grande musica a Nerviano
Martedì 1 gennaio 2013_01_01 ore 21.00
Sala Bergognone Comune di Nerviano
CONCERTO DI CAPODANNO
Orchestra Sinfonica MusiCuMozart
Direttore Carlo Roman
In programma musiche di G.Rossini, E.Elgar, F.von Suppè e Strauss
Sala Bergognone Comune di Nerviano
CONCERTO DI CAPODANNO
Orchestra Sinfonica MusiCuMozart
Direttore Carlo Roman
In programma musiche di G.Rossini, E.Elgar, F.von Suppè e Strauss
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale desidera rivolgere a tutta la cittadinanza i migliori auguri per il nuovo anno 2013 attraverso l’emozionante e magica atmosfera di suoni di inesprimibile bellezza.
L’offerta interpretativa a cui ci ha abituato l’Orchestra Sinfonica MusiCuMozart nelle passate edizioni è davvero vasta; contempla infatti più di 30 capolavori tra i più famosi di Rossini, Thaikovsky, Mozart, Bizet, Brahms, Elgar, Grieg, Offenbach, fino ad arrivare a Mascagni e Morricone. Quest’anno saremo invece tutti immersi nelle più spensierate e maestose melodie e frenetici ritmi della dinastia Strauss e quindi nel più completo clima viennese. Aspettando il numerosissimo e fedelissimo pubblico che ogni anno gremisce la splendida sala Bergognone per il battimano a ritmo della Radetzky March, l’Associazione MusiCuMozart si unisce all’Amministrazione Comunale augurando BUON ANNO !
L’offerta interpretativa a cui ci ha abituato l’Orchestra Sinfonica MusiCuMozart nelle passate edizioni è davvero vasta; contempla infatti più di 30 capolavori tra i più famosi di Rossini, Thaikovsky, Mozart, Bizet, Brahms, Elgar, Grieg, Offenbach, fino ad arrivare a Mascagni e Morricone. Quest’anno saremo invece tutti immersi nelle più spensierate e maestose melodie e frenetici ritmi della dinastia Strauss e quindi nel più completo clima viennese. Aspettando il numerosissimo e fedelissimo pubblico che ogni anno gremisce la splendida sala Bergognone per il battimano a ritmo della Radetzky March, l’Associazione MusiCuMozart si unisce all’Amministrazione Comunale augurando BUON ANNO !
Abbonamento a Teatro un regalo di Natale diverso proposto dal Teatro Coccia di Novara
Passa un Natale diverso.
Regala un abbonamento al Teatro Coccia di Novara
è questo il messaggio della campagna dei nuovi speciali abbonamenti di Natale del Teatro Coccia di Novara. Torna, infatti, l’offerta che permette di regalare (o regalarsi) gli spettacoli della stagione 2012/2013 a un prezzo molto vantaggioso.
Tre le possibilità di scelta: abbonamento Natale Oro, perfetto per gli amanti del balletto, comprende Certe notti (data a scelta 23 o 24 febbraio 2013) e The Principals of New York City Ballet (data a scelta 9 e 10 marzo 2013); abbonamento Natale Rosso per gli appassionati della prosa classica, i titoli del pacchetto sono: Il nipote di Ramueau di Denis Diderot (data a scelta 9 o 10 febbraio 2013), Servo di scena di Ronald Harwood (data a scelta 27 o 28 febbraio 2013) e La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht (data a scelta 16 o 17 marzo 2013); abbonamento Natale Bianco per chi ama gli spettacoli comici e brillanti, comprende Oblivion 2.0 – Il sussidiario (data a scelta 16 o 17 febbraio 2013), The full monty (data a scelta 4 o 5 marzo) e Art (data fuori abbonamento, 5 aprile 2013).
L’abbonamento
Tre le possibilità di scelta: abbonamento Natale Oro, perfetto per gli amanti del balletto, comprende Certe notti (data a scelta 23 o 24 febbraio 2013) e The Principals of New York City Ballet (data a scelta 9 e 10 marzo 2013); abbonamento Natale Rosso per gli appassionati della prosa classica, i titoli del pacchetto sono: Il nipote di Ramueau di Denis Diderot (data a scelta 9 o 10 febbraio 2013), Servo di scena di Ronald Harwood (data a scelta 27 o 28 febbraio 2013) e La resistibile ascesa di Arturo Ui di Bertolt Brecht (data a scelta 16 o 17 marzo 2013); abbonamento Natale Bianco per chi ama gli spettacoli comici e brillanti, comprende Oblivion 2.0 – Il sussidiario (data a scelta 16 o 17 febbraio 2013), The full monty (data a scelta 4 o 5 marzo) e Art (data fuori abbonamento, 5 aprile 2013).
L’abbonamento
Natale Oro ha un costo che parte da 30,00 euro,
Natale Rosso da 33,00 euro
Natale Bianco da 33,00.
Gli speciali abbonamenti di Natale sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Coccia dal 13 dicembre 2012 al 5 gennaio 2013: da Santa Lucia all’Epifania per regalare un anno nuovo pieno di spettacoli. Per maggiori informazioni 0321.233201. La biglietteria del Teatro Coccia a Novara in Via Rosselli, 47 (tel. 0321.233201) è aperta da martedì a sabato con orario continuato 11.30 – 17.30.
Gli speciali abbonamenti di Natale sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Coccia dal 13 dicembre 2012 al 5 gennaio 2013: da Santa Lucia all’Epifania per regalare un anno nuovo pieno di spettacoli. Per maggiori informazioni 0321.233201. La biglietteria del Teatro Coccia a Novara in Via Rosselli, 47 (tel. 0321.233201) è aperta da martedì a sabato con orario continuato 11.30 – 17.30.
Nei giorni di spettacolo da un’ora prima a mezz’ora dopo l’inizio delle rappresentazioni solo per la rappresentazione stessa.
2012_12_31 Capodanno a Teatro in compagnia con .. un delitto!
Tempo Moderno 5, la stagione 2012-2013
del Teatro Moderno di Vigevano
organizzata dall'Associazione Culturale Il Mosaico
Lunedì 31 dicembre 2012_12_31 alle ore 22.00
Associazione Studio Novecento di Milano
Capodanno con delitto...
SEARCHING FOR SHAKESPEARE
SEARCHING FOR SHAKESPEARE
Prezzo unico (incluso buffet): 15€.
Dopo l'emozionante "D - La figura della donna nell'Italia del '900", ultimo spettacolo di prosa nel 2012 di Tempo Moderno 5, il Teatro Moderno si prepara ad uno degli appuntamenti più attesi della Stagione, lo spettacolo di Capodanno!
E, ancora una volta, sarà una proposta originale: un delitto da risolvere nell'Inghilterra di Shakespeare... Come tradizione, alla fine dello spettacolo festeggeremo il nuovo anno con il brindisi di mezzanotte, un ricco buffet e musica sul palco!!!
Compagnia www.studionovecento.it
Spettacolo
Per informazioni e prenotazioni:
- online: www.teatroilmosaico.it
- tel.: 348 1127776
- email: info@teatroilmosaico.it
Lo spettacolo
Londra, 1600. Globe, il teatro della Compagnia dei King's Men e di William Shakespeare.
Questa sera al Globe c'è anche la Regina: assisterà allo spettacolo della Compagnia di Burbage che mette in scena un'opera del grande Bardo. Ma alla fine dello spettacolo un brutale delitto sconvolge la platea. La Regina dà ordine di chiudere le porte: nessuno lascerà il teatro finché il mistero non sarà risolto.
Chi sarà il colpevole tra l'istrionico Burbage, il giovane Shakespeare, il Conte di Derby e tutti gli altri misteriosi personaggi? O non sarà forse la stessa Regina?
Per poter festeggiare il Capodanno, saranno gli spettatori-investigatori a dover risolvere l'intricata vicenda, interrogando direttamente i sospetti e raccogliendo le prove.
In una sola serata uno spettacolo avvincente, un giallo intrigante e una gara di abilità deduttiva!
Londra, 1600. Globe, il teatro della Compagnia dei King's Men e di William Shakespeare.
Questa sera al Globe c'è anche la Regina: assisterà allo spettacolo della Compagnia di Burbage che mette in scena un'opera del grande Bardo. Ma alla fine dello spettacolo un brutale delitto sconvolge la platea. La Regina dà ordine di chiudere le porte: nessuno lascerà il teatro finché il mistero non sarà risolto.
Chi sarà il colpevole tra l'istrionico Burbage, il giovane Shakespeare, il Conte di Derby e tutti gli altri misteriosi personaggi? O non sarà forse la stessa Regina?
Per poter festeggiare il Capodanno, saranno gli spettatori-investigatori a dover risolvere l'intricata vicenda, interrogando direttamente i sospetti e raccogliendo le prove.
In una sola serata uno spettacolo avvincente, un giallo intrigante e una gara di abilità deduttiva!
La Compagnia
STN-Studionovecento è un'Associazione Culturale e di Formazione fondata a Milano da Marco Maria Pernich (regista e drammaturgo) e da diversi professionisti della formazione e delle risorse umane in ambito aziendale multinazionale.
STN non è una normale compagnia teatrale. Nasce come centro di formazione per i giovani in cui, per coloro che lo fondano, il teatro è un mezzo e non un fine: mezzo di crescita personale, di interazione sociale, di sviluppo e potenziamento delle proprie abilità e della propria creatività.
Il lavoro di formazione con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado o quello con il personale di Aziende e Imprese caratterizza costantemente l'azione dell'Associazione. E porta anche, in modo naturale, all'attivazione di una Scuola di Teatro e alla formazione di una Compagnia Teatrale che produce spettacoli destinati alla circuitazione internazionale.
L'Associazione, infatti, fin dalla sua nascita è inserita in una rete europea di incontri e scambi, il JTE-Jeune Theatre Europeen, e offre ai suoi membri, ma soprattutto ai suoi allievi, la possibilità di partecipare a stage, workshop e seminari con maestri internazionali in Italia e all'estero e di stringere rapporti di amicizia con coetanei di tutta Europa.
Oggi, con lo sviluppo dell'attività STN organizza anche la Stagione Italiana del JTE a Milano, il Festival Teatro Underground ed eventi animativi quali Cene con delitto (tra cui la prima Stagione italiana di Cene con Delitto in Teatro), feste con giochi e spettacoli teatrali interattivi.
Nel corso degli anni STN ha ottenuto numerosi premi sia nel settore spettacoli per le sue produzioni che nel settore della formazione.
STN-Studionovecento è un'Associazione Culturale e di Formazione fondata a Milano da Marco Maria Pernich (regista e drammaturgo) e da diversi professionisti della formazione e delle risorse umane in ambito aziendale multinazionale.
STN non è una normale compagnia teatrale. Nasce come centro di formazione per i giovani in cui, per coloro che lo fondano, il teatro è un mezzo e non un fine: mezzo di crescita personale, di interazione sociale, di sviluppo e potenziamento delle proprie abilità e della propria creatività.
Il lavoro di formazione con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado o quello con il personale di Aziende e Imprese caratterizza costantemente l'azione dell'Associazione. E porta anche, in modo naturale, all'attivazione di una Scuola di Teatro e alla formazione di una Compagnia Teatrale che produce spettacoli destinati alla circuitazione internazionale.
L'Associazione, infatti, fin dalla sua nascita è inserita in una rete europea di incontri e scambi, il JTE-Jeune Theatre Europeen, e offre ai suoi membri, ma soprattutto ai suoi allievi, la possibilità di partecipare a stage, workshop e seminari con maestri internazionali in Italia e all'estero e di stringere rapporti di amicizia con coetanei di tutta Europa.
Oggi, con lo sviluppo dell'attività STN organizza anche la Stagione Italiana del JTE a Milano, il Festival Teatro Underground ed eventi animativi quali Cene con delitto (tra cui la prima Stagione italiana di Cene con Delitto in Teatro), feste con giochi e spettacoli teatrali interattivi.
Nel corso degli anni STN ha ottenuto numerosi premi sia nel settore spettacoli per le sue produzioni che nel settore della formazione.
2012_12_14 Gambolò ritornato i favolosi Baraban con le loro magiche atmosfere musicali
Programma degli appuntamenti di dicembre 2012
Concerto
LE DODICI NOTTI
Cantico di Natale
Cantico di Natale
I BARABAN
2012_12_08 - ore 21, Somaglia (LO), Teatro Spazio Polifunzionale (via Matteotti 2)
2012_12_14 - ore 21, Gambolò (PV), Auditorium di via Garibaldi
2012_12_15 - ore 21, Locate Varesino (CO), Chiesa parrocchiale
2012_12_16 - ore 17.30, Pavia, Palazzo del Broletto, Sala del Camino (Piazza Vittoria)
2012_12_23 - ore 21, Rezzato (BS), Convento Francescano di S. Pietro in Colle (via S. Francesco)
2012_12_28 - ore 21, Lanzada (SO), Chiesa parrocchiale
2012_12_29 - ore 21, Madesimo (SO), Chiesa parrocchiale
Aggiornamenti: www.baraban.it
Il concerto
Con un accurato lavoro di ricerca nella tradizione popolare italiana Baraba`n riscopre un patrimonio di canti e musiche di straordinaria bellezza per raccontare le Dodici notti - da Natale all’Epifania – tempo della Nativita`, di sacre rappresentazioni ma anche tempo “fuori dal tempo”, d’inizio e fine, di riti di passaggio, di credenze, degli uomini, del cosmo.
Quattro musicisti-cantori, con oltre 20 strumenti musicali popolari e moderni, portano in scena pregevoli brani della tradizione: la Chiarastella delle Alpi, canti dei pescatori liguri, antichi Nouve` occitani, la Canta della Nina veneta, laudi friulane, Pive dei bandin lombardi, il Cantar Befana dell’Appennino tosco-emiliano, musiche di campane, brani del Gelindu che si rappresentava nelle veglie invernali.
La trama dello spettacolo e` impreziosita da narrazioni su Re Magi, Stelle, mondi alla rovescia, notti luminose, pastori che cantano con gli angeli, donne che abbandonano il fuso e si mettono in viaggio per Betlemme. Ne esce un affascinante mosaico di storie, canti, melodie, suoni e lingue, una rappresentazione originale e ricca di pathos che rappresenta un unicum nel panorama degli odierni spettacoli natalizi.
Con un accurato lavoro di ricerca nella tradizione popolare italiana Baraba`n riscopre un patrimonio di canti e musiche di straordinaria bellezza per raccontare le Dodici notti - da Natale all’Epifania – tempo della Nativita`, di sacre rappresentazioni ma anche tempo “fuori dal tempo”, d’inizio e fine, di riti di passaggio, di credenze, degli uomini, del cosmo.
Quattro musicisti-cantori, con oltre 20 strumenti musicali popolari e moderni, portano in scena pregevoli brani della tradizione: la Chiarastella delle Alpi, canti dei pescatori liguri, antichi Nouve` occitani, la Canta della Nina veneta, laudi friulane, Pive dei bandin lombardi, il Cantar Befana dell’Appennino tosco-emiliano, musiche di campane, brani del Gelindu che si rappresentava nelle veglie invernali.
La trama dello spettacolo e` impreziosita da narrazioni su Re Magi, Stelle, mondi alla rovescia, notti luminose, pastori che cantano con gli angeli, donne che abbandonano il fuso e si mettono in viaggio per Betlemme. Ne esce un affascinante mosaico di storie, canti, melodie, suoni e lingue, una rappresentazione originale e ricca di pathos che rappresenta un unicum nel panorama degli odierni spettacoli natalizi.
Musicisti
Maddalena Soler: voce solista, violino, tastiere
Paolo Ronzio: musette, uillean pipe, chitarra, autoharp, flauti, jaleika, cori
Giuliano Grasso: violino, viola, cori
Aurelio Citelli: voce solista, tastiere, bouzouky, fisarmonica
Scheda tecnica
Le Dodici Notti puo` essere realizzato solo in spazi chiusi (chiese, teatri, scuole, sale comunali).
Baraba`n dispone di impianto di sonorizzazione.
Si necessita di spazio di m 4x6, una presa 220 volts e quattro sedie senza braccioli
Booking
Associazione culturale Barabàn
ITALIA
tel. 0039 338 7189841
tel. 0039 339 2658341
ESTERO
tel. 0039 339 3271747
mail: info@baraban.it
Associazione culturale Barabàn
ITALIA
tel. 0039 338 7189841
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ESTERO
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2013_01_12 Teatro Besostri Mede presenta il Balletto di Milano
Sabato 12 gennaio 2013_01_12 ore 21.00
Teatro Besostri Mede
Omaggio al grande compositore basco
Maurice Ravel
cui si devono
pagine indimenticabili scritte per la danza
Coreografie: Adriana Mortelliti
Con
Giulia Paris - Martin Zanotti
Sabrina Wehner - Jean-Blaise Druenne
Savina Bellotto, Alessia Campidori, Greta Dato, Martina Gerbi
Martina De Dominicis, Akos Barat, Fabrizio Gallo, Duilio Ingraffia, Simone Maier, Luca Massidda, Federico Mella, Alessandro Orlando, Federico Veratti.
Biglietti:
interi euro 22,00 - ridotti euro 18,00
Prevendita presso il Comune di Mede nei giorni di mercoledì e venerdì
dalle ore 9,30 alle ore 12,30
Info e prenotazioni: tel. 0384.822204 – 335.7848613
www.teatrobesostri.it – info@teatrobesostri.it
BALLETTO DI MILANO
Teatro Besostri Mede
Omaggio al grande compositore basco
Maurice Ravel
cui si devono
pagine indimenticabili scritte per la danza
Coreografie: Adriana Mortelliti
Con
Giulia Paris - Martin Zanotti
Sabrina Wehner - Jean-Blaise Druenne
Savina Bellotto, Alessia Campidori, Greta Dato, Martina Gerbi
Martina De Dominicis, Akos Barat, Fabrizio Gallo, Duilio Ingraffia, Simone Maier, Luca Massidda, Federico Mella, Alessandro Orlando, Federico Veratti.
La serata si compone di numerosi brani con un percorso di ricerca musicale in crescendo. Celebri brani come La Valse e Daphnis et Chloé e brani non essenzialmente creati per il balletto compongono uno score estremamente interessante che intende restituire attraverso l’estetica della danza un’emblematica sublimazione della musica stessa di cui il celeberrimo Boléro rappresenta l’apice. Pas de deux, pas de trois, assoli e brani d’assieme per scoprire ed enfatizzare tutte le impressioni della musica raveliana, con le sue mille sfumature, le macchie cromatiche, le strutture geniali delle sonate o sinfonie.
Biglietti:
interi euro 22,00 - ridotti euro 18,00
Prevendita presso il Comune di Mede nei giorni di mercoledì e venerdì
dalle ore 9,30 alle ore 12,30
Info e prenotazioni: tel. 0384.822204 – 335.7848613
www.teatrobesostri.it – info@teatrobesostri.it
BALLETTO DI MILANO
Ambasciatore della danza italiana con i suoi straordinari spettacoli in tutto il mondo, il Balletto di Milano è considerato tra le realtà di maggior livello artistico. Sostenuto dal MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), con sede a Milano, in Italia collabora con tutti i più prestigiosi teatri, fondazioni liriche e festival dove ottiene sempre successi di pubblico e critica unanimi. E’ stata la prima compagnia italiana ed esibirsi al Teatro Bolshoi di Mosca (1999) e nel 2011, anno della cultura italiana in Russia, è stato invitato dal Ministero della Cultura Russo a Mosca quale unica compagnia italiana per la stagione di danza del Teatro della Gioventù – RAMT. Acclamato anche sui prestigiosi palcoscenici d’Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Spagna e Germania, il BdM continua ad essere una delle compagnie italiane più richieste anche all’estero. Più di trent’anni di storia, dal 1998 è diretto da Carlo Pesta. Nel corso degli anni della sua direzione, il BdM ha portato sulle scene nazionali ed internazionali importantissime produzioni. Fondato da Renata Bestetti e Aldo Masella ora Presidente onorario, oggi vanta un nucleo stabile di danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle migliori scuole e accademie e nel corso della sua storia ha collaborato con grandi artisti e coreografi di fama internazionale.
Cinema Teatro Odeon Vigevano
GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2012_12_13
Film: POLISSE ore 16.00 e ore 21.00
Trama:Il Ministero dell'Interno assegna alla foto-reporter Melissa l'incarico di realizzare un libro fotografico sulla 'Brigade de Protection des Mineurs' (Squadra di protezione dei minori). Attraverso il suo obiettivo, la donna cattura le immagini dei poliziotti impegnati nella routine quotidiana, diventando così consapevole di quanto duro sia il
lavoro della BPM: dagli interrogatori con presunti padri molestatori alle retate notturne per liberare i piccoli rom dalla schiavitù, ogni agente assume su di sé la responsabilità di un avvenire meno infausto per i minori che deve tutelare e allo stesso tempo è costretto a tirare avanti con la consapevolezza che al peggio non c'è mai fine, sacrificando anche la vita privata e le esigenze delle persone care. Nonostante tutto, però, il lavoro di squadra riserva anche momenti per riflettere sui rapporti interpersonali, gioire per la solidarietà dei colleghi e scoppiare a ridere in modo irrefrenabile nei momenti più inaspettati.
lavoro della BPM: dagli interrogatori con presunti padri molestatori alle retate notturne per liberare i piccoli rom dalla schiavitù, ogni agente assume su di sé la responsabilità di un avvenire meno infausto per i minori che deve tutelare e allo stesso tempo è costretto a tirare avanti con la consapevolezza che al peggio non c'è mai fine, sacrificando anche la vita privata e le esigenze delle persone care. Nonostante tutto, però, il lavoro di squadra riserva anche momenti per riflettere sui rapporti interpersonali, gioire per la solidarietà dei colleghi e scoppiare a ridere in modo irrefrenabile nei momenti più inaspettati.
VENERDÌ 14 DICEMBRE 2012_12_14
SPETTACOLO CABARET
LOMELLINA COMEDY D'OC
DIRETTORE ARTISTICO Claudio Taroppi, partecipano i comici di Zelig - GIGI ROCK, MAGO ELIAS, BRUCE-KETTA, CARLO NEGRI, FRANCESCO DAMIANO, NADIA PUMA, SALVO SPOTO E GIANCARLO KALABRUGOVIC.
Lomellina Comedy d'oc La nuova rassegna di spettacoli di cabaret che partirà con un anteprima il 14 di dicembre al Cinema Teatro Odeon con il fine di finanziare le spese che il cinema dovra sostenere nell'anno 2013 per modernizzare le apparecchiature... insomma Salviamo il Cinema con una risata... il buon'umore dei grandi comici di Zelig e Colorado Vi contagerà.
Non mancate 14 Dicembre ore 21.30 INGRESSO a OFFERTA
Lomellina Comedy d'oc La nuova rassegna di spettacoli di cabaret che partirà con un anteprima il 14 di dicembre al Cinema Teatro Odeon con il fine di finanziare le spese che il cinema dovra sostenere nell'anno 2013 per modernizzare le apparecchiature... insomma Salviamo il Cinema con una risata... il buon'umore dei grandi comici di Zelig e Colorado Vi contagerà.
Non mancate 14 Dicembre ore 21.30 INGRESSO a OFFERTA
DOMENICA 16 DICEMBRE 201212_16
Film: UN MOSTRO A PARIGI ore 16.00
Trama:In una serata particolare, Raoul, accompagnato da Emile, si reca per una consegna al laboratorio di un eccentrico scienziato all'interno di un enorme giardino botanico custodito in assenza del professore, dal suo assistente: una scimmia di nome Charles. Curiosando tra sieri e p
rovette Raoul innesca accidentalmente un miscuglio tra un fertilizzante instabile e una miscela che agisce sulle corde vocali dando così vita inconsapevolmente ad una mostruosa creatura dalla voce soave che altri non è che una piccola pulce ingigantita dalla reazione chimica seguita alla grande esplosione nel laboratorio. Il Mostro impaurito gira per la città seminando il panico. In pochi giorni la strana creatura è su tutti i giornali, così braccata, si rifugia dietro le quinte del Club L'Oiseau Rare dove abitualmente si esibisce la bellissima Lucille...
rovette Raoul innesca accidentalmente un miscuglio tra un fertilizzante instabile e una miscela che agisce sulle corde vocali dando così vita inconsapevolmente ad una mostruosa creatura dalla voce soave che altri non è che una piccola pulce ingigantita dalla reazione chimica seguita alla grande esplosione nel laboratorio. Il Mostro impaurito gira per la città seminando il panico. In pochi giorni la strana creatura è su tutti i giornali, così braccata, si rifugia dietro le quinte del Club L'Oiseau Rare dove abitualmente si esibisce la bellissima Lucille...
2012_12_16 Cantica Organi con Fabio Re a Santa Maria della Neve
Domenica 16 Dicembre 2012_12_16 ore 21.00
Chiesa di S. Maria della Neve - Vigevano
Ora è tempo di gioia
all’organo Maroni-Biroldi del 1846, e all’organo elettronico: M° Fabio Re
Chiesa di S. Maria della Neve - Vigevano
Ora è tempo di gioia
all’organo Maroni-Biroldi del 1846, e all’organo elettronico: M° Fabio Re
Organizzato da CANTICA ORGANI
Dopo lo straordinario successo delle serate svoltesi l’8 e 9 Dicembre presso le chiese di S. Maria del Popolo e di S. Pietro Martire, prosegue la rassegna di elevazioni musicali e organistiche “In Locum Angelorum”; questa settimana l’appuntamento è fissato per domenica 16, alle ore 21.00, presso la chiesa di S. Maria della Neve.
Protagonista sarà il Maestro Fabio Re che, come già avviene da un paio d’anni, proporrà alcuni brani allo storico organo Maroni-Biroldi del 1846, e altri all’organo elettronico presente nel coro della chiesa. Questo per far sentire quale profonda differenza (e non solo nelle sonorità) vi sia tra uno strumento reale a canne, e un moderno sintetizzatore che quello strumento pretenderebbe di imitare (e in alcuni casi pure sostituire!).
Protagonista sarà il Maestro Fabio Re che, come già avviene da un paio d’anni, proporrà alcuni brani allo storico organo Maroni-Biroldi del 1846, e altri all’organo elettronico presente nel coro della chiesa. Questo per far sentire quale profonda differenza (e non solo nelle sonorità) vi sia tra uno strumento reale a canne, e un moderno sintetizzatore che quello strumento pretenderebbe di imitare (e in alcuni casi pure sostituire!).
Programma
ORGANO ELETTRONICO
Filippo Capocci (1840-1911): Offertorio su “Adeste Fideles”
Johann Sebastian Bach (1685-1750): Corale dalla Cantata BWV 147
ORGANO ELETTRONICO
Filippo Capocci (1840-1911): Offertorio su “Adeste Fideles”
Johann Sebastian Bach (1685-1750): Corale dalla Cantata BWV 147
ORGANO A CANNE
Giuseppe Gherardeschi (1759-1824):
- Rondò in Fa maggiore
- Rondò in Sol maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791): Adagio per la Notte di Natale
Carlo Fumagalli (1822-1907): Pastorale in Sol maggiore
Giuseppe Gherardeschi (1759-1824):
- Rondò in Fa maggiore
- Rondò in Sol maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791): Adagio per la Notte di Natale
Carlo Fumagalli (1822-1907): Pastorale in Sol maggiore
ORGANO ELETTRONICO
Luigi Molfino (1916-2012): Ibant Magi
Louis-Claude Daquin (1694-1772): Noël Étranger
Luigi Molfino (1916-2012): Ibant Magi
Louis-Claude Daquin (1694-1772): Noël Étranger
ORGANO A CANNE
Giuseppe Damiani (1816-1890): Due Versetti per il Gloria, dalla “Messa di Natale”
Luigi Vecchiotti (1794-1863): Suonata Finale per organo
Giuseppe Damiani (1816-1890): Due Versetti per il Gloria, dalla “Messa di Natale”
Luigi Vecchiotti (1794-1863): Suonata Finale per organo
Teatro Fraschini di Pavia
E' stata una serata degna da "prima scaligera" quella che ha visto - domenica 9 dicembre 2012_12_09- andare in scena al Teatro Fraschini il nuovo allestimento ideato da Andrea Cigni dell'opera "Ernani" di G.Verdi diretta da A.Pirolli. Una scelta di bellissimi costumi, raffinate ed efficaci scenografie, su elementi rotanti ed un cast di ottimo livello con un vocalmente atletico Rudy Park come Ernani, Maria Billeri in grande forma come Elvira e Alessandro Luongo (Carlo) e Enrico Iori (il vecchio Silva) che hanno creato uno spettacolo da segnare tra i migliori che si siano visti nel teatro pavese.
Ieri sera ha invece debuttato il nuovo lavoro che vede protagonista un "mito" della scena teatrale italiana, Paolo Poli. Il suo "Aquiloni" tratto da Giovanni Pascoli sarà replicato questa sera giovedì 13 e domani venerdì 14 dicembre 2012_12_14 (ore 21). Prossima settimana si ritorna alla lirica con il capolavoro di G.Donizetti "Lucia di Lammermoor" che abbiamo già visto a Novara, sperando di rivederne protagonista Jessica Pratt che al Coccia ha entusiasmato il pubblico; direzione di Matteo Beltrami e regia di Henning Brockhaus. In scena martedì 18 dicembre 2012_12_18 e mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 alle ore 20.30.
Ieri sera ha invece debuttato il nuovo lavoro che vede protagonista un "mito" della scena teatrale italiana, Paolo Poli. Il suo "Aquiloni" tratto da Giovanni Pascoli sarà replicato questa sera giovedì 13 e domani venerdì 14 dicembre 2012_12_14 (ore 21). Prossima settimana si ritorna alla lirica con il capolavoro di G.Donizetti "Lucia di Lammermoor" che abbiamo già visto a Novara, sperando di rivederne protagonista Jessica Pratt che al Coccia ha entusiasmato il pubblico; direzione di Matteo Beltrami e regia di Henning Brockhaus. In scena martedì 18 dicembre 2012_12_18 e mercoledì 19 dicembre 2012_12_19 alle ore 20.30.
2012_12_15 Luigi Maio e il Trio Albatros sabato a Mortara
Sabato 15 dicembre 2012_12_15 ore 21
Auditorium Città di Mortara
Mortara On Stage
Luigi Maio e il Trio Albatros
Le fiabe da camera: I vestiti nuovi del Re e Hansel & Gretel
Arriva per la prima volta a Mortara il grande Luigi Maio! Inventore di un genere nuovo di teatro da camera, il Musicattore Luigi Maio ha rielaborato alcune delle più celebri fiabe come "Hansel e Gretel" e "I nuovi vestiti" del re.
Mortara on Stage ospiterà uno spettacolo di grande teatro e di grande musica, insieme al Trio Albatros, formazione conociutissima che ha effettuato tournèes in tutto il mondo suonando anche di recente al Quirinale, in diretta Radio 3. Il trio è composto da Francesco e Stefano Parrino (violino e flauto) e al pianoforte ci sarà Alessandro Marangoni (che presta la sua arte gratuitamente per la città di Mortara).
Le mille facce, i mille volti, le mille voci di Luigi Maio porteranno il pubblico (dai più piccini ai più maturi) attraverso le meravigliose storie che racconterà in musica, con sorprese, travestimenti e molto altro
http://www.youtube.com/watch?v=c9GorMfMmyg
Le “Fiabe da Camera” di Luigi Maio “il Musicattore”© (“I nuovi vestiti del Re” & “Hänsel e Gretel”)
Sono poche, purtroppo, le opere all’interno del già esiguo repertorio teatral-cameristico. Per soddisfare le richieste del suo pubblico, sempre più entusiasta, eterogeneo e numeroso, Luigi Maio ha realizzato nuovi spettacoli ludico-didattici, la cui fusione di note e parole in un’affascinante amalgama ha saputo avvicinare ai classici del teatro e della musica tanto i bambini quanto gli adulti, generando una tendenza che contraddice i luoghi comuni sulla radicata diffidenza degli spettatori verso forme più alte di Cultura, quelle cioè estranee alle scontate mode mass mediali… Spettacoli d’agile allestimento, perché affidati all’effetto speciale dei virtuosismi concertanti del noto “Musicattore”© e dei musicisti con lui in scena, opere che da anni compaiono in alcuni tra i più prestigiosi cartelloni teatrali e musicali italiani ed esteri… tra esse figurano il dittico “Fiabe da Camera”, (nato nel 2000), che comprende celebri storie per l’infanzia come “I nuovi vestiti del Re” e “Hänsel e Gretel”, vere e proprie “miniature per Musicattore© e Ensemble”, sintesi tra musica, parola e gesto che vuole esplorare le ulteriori risorse del teatro musicale ricorrendo anche a un uso particolare del canto. Per conferire maggiore agilità al dittico, Maio ha affidato l’esecuzione a un Ensemble d’eccezione: il Trio Albatros, a cui ha dedicato il suo lavoro affidando l’impegnativo spartito alla sapiente perizia di Stefano Parrino al Flauto, di Francesco Parrino al Violino e di Alessandro Marangoni al Pianoforte, musicisti di classe, ideali per dialogare con l’inesauribile verve di attore, cantante e mimo del poliedrico artista genovese…
La durata di ogni fiaba è quella convenzionale di mezz’ora, la stessa, per intenderci, di “Pierino e il Lupo”, l’immortale favola di Prokofiev recentemente portata in scena a La Scala di Milano con enorme successo da Maio il quale, triplicandosi nei panni di narratore, mimo e persino direttore del prestigioso Ensemble Strumentale Scaligero, si è prodotto innanzi a un teatro stracolmo dimostrando così perché abbia creato per sé il termine “Musicattore”©.
Del primo brano, “I nuovi vestiti del Re”, Maio ha composto la musica originale ricavando il libretto in rima dall’omonima storia di Andersen, con l’aggiunta personale di un Prologo in cui i due sarti imbroglioni (qui chiamati Malebrando e Mirco), si rivelano una coppia di clowns disoccupati, due saltimbanchi costretti a chiudere il loro piccolo circo perché gravati dalle tasse di un Re vanitoso (Sua Maestà Otto Ottaviano), preoccupato solo d’investire i contributi dei sudditi in costosi abiti di sartoria… Il secondo brano è ricavato dall’opera “Hänsel und Gretel” di Engelbert Humperdinck, su libretto di Adelheid Wette tratto dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm, di cui Maio ha adattato la musica per trio riscrivendo il libretto e ricavandone una divertentissima “opera buffa da camera”, che lo vedrà impegnato sul versante attorale e canoro, interpretando tutti i personaggi (dai due fratellini del titolo alla malvagia Strega Rosina), per la gioia di grandi e piccini!
Il tutto coinvolgendo in scena anche l’affiatato Trio Albatros, in una totalizzante performance drammaturgico-concertistica al servizio dello spettatore, che potrà così conoscere una chicca del repertorio lirico teatrale la cui versione originale è poco rappresentata in Italia. Ancora una volta il nostro Maio ricorrerà ai quei trasformismi così amati dal suo pubblico, allestendo uno spettacolo ricco di personaggi e colpi di scena ma… con il solo Musicattore© Maio in sinergica ‘combutta’ col Trio Albatros Ensemble, formato da Francesco e Stefano Parrino (violino e flauto) e Alessandro Marangoni al pianoforte.
http://www.vigevano.net/mariomainino/mortaraonstage-1213.htm
Novembre
INAUGURAZIONE
Sabato 3 novembre 2012 ore 21
I SOLISTI DI PAVIA
ENRICO DINDO
direttore e violoncello solista
C.Debussy: Sonata per violoncello e archi
Kapustin: Concerto per violoncello e archi
A.Piazzolla: Le 4 Stagioni
L’orchestra che porta il nome di Pavia nel mondo, voluta da Enrico Dindo, violoncellista di fama internazionale, di cui ne è anche il direttore, eseguirà la Sonata di Debussy per violoncello e archi, il Concerto di Kapustin e le Quattro Stagioni di Astor Piazzolla. I loro dischi per Decca sono tra i più apprezzati dalla critica mondiale.
Dicembre
Sabato 15 dicembre 2012_12_15 ore 21
Luigi Maio e il Trio Albatros
Le fiabe da camera: I vestiti nuovi del Re e Hansel & Gretel
Vedi Blog
Le fiabe da camera scritte dal musicattore Luigi Maio: poliedrico e istrionico musicista e attore dalle mille voci e dai mille travestimenti, in sinergia con l’eccellente Trio Albatros, interpreterà le fiabe “I nuovi vestiti del re” e “Hansel e Gretel”, percorrendo le emozioni e la vivacità del suo innovativo teatro da camera. In collaborazione con il Festival “Le Altre Note”
Gennaio
Sabato 19 gennaio 2013 ore 21
A qualcuno piace Mozart
Ghislieri Choir
Giulio Prandi, direttore
Andrea Bacchetti, pianoforte
Due artisti Sony: uno dei più importanti cori italiani e il pianista Andrea Bacchetti, tra i migliori talenti della sua generazione che ha ottenuto anche una notorietà televisiva come pianista del Chiambretti Night, in un programma dedicato a Mozart, giovane e geniale provocatore, attraverso i suoi famosi Canoni e celebri arie d’opera. In collaborazione con Pavia Barocca - Ghislierimusica
Marzo
Sabato 9 Marzo 2013 ore 21
CORO DELLA SAT
Canti popolari degli Alpini
Canti popolari degli Alpini Il più celebre Coro degli Alpini italiano, che ha ispirato bellissimi arrangiamenti di grandi musicisti come Giorgio Federico Ghedini e Arturo Benedetti Michelangeli. I loro dischi hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e a Mortara proporranno una serie di notissimi canti della tradizione popolare alpina. In collaborazione con il Cai di Mortara
Sabato 23 domenica 24 Marzo 2013 ore 21
RuMORS E LE STRANE COPPIE
Compagnia teatrale “I Riso e Amaro”
Marta Comeglio, drammaturgia e regia
I Riso e Amaro realizzano uno spettacolo evasivo e divertente rappresentando la riduzione di alcune famose opere del drammaturgo e sceneggiatore americano Neil Simon. Un esilarante collage di commedie scritte tra gli Anni ’60 e gli Anni ’90 che hanno ancora molto da raccontare. Le tematiche dei testi si rifanno alle complessità e contraddittorietà che contraddistinguono i rapporti di coppia e di amicizia (Le strane coppie) e come il comportamento degli individui si rispecchi nella società (Rumors- pettegolezzi).
Aprile
Sabato 13 Aprile 2013 ore 21
LETTERE IN MuSICA
Milena Vukotic, voce recitante
Mario Ancillotti, flauto
Alessandro Marangoni, pianoforte
Famigliare al pubblico di ogni età per le sue apparizioni televisive come la “Pina” di Fantozzi o a fianco di Lino Banfi in “Un medico in famiglia”, Milena Vukotic, astro del teatro e del cinema italiano reciterà alcune lettere di Mozart, intervallate da due Sonate per flauto e pianoforte, insieme alle liriche di Louys che hanno ispirato Debussy per le 6 Epigrafi antiche e la toccante fiaba d’amore della ninfa Undine, su cui si basa la celebre Sonata di Reinecke. Al flauto Mario Ancillotti, considerato uno dei più grandi flautisti e didatti italiani, presente da oltre 40 anni nei più importanti teatri del mondo.
Le “Fiabe da Camera” di Luigi Maio “il Musicattore”© (“I nuovi vestiti del Re” & “Hänsel e Gretel”)
Sono poche, purtroppo, le opere all’interno del già esiguo repertorio teatral-cameristico. Per soddisfare le richieste del suo pubblico, sempre più entusiasta, eterogeneo e numeroso, Luigi Maio ha realizzato nuovi spettacoli ludico-didattici, la cui fusione di note e parole in un’affascinante amalgama ha saputo avvicinare ai classici del teatro e della musica tanto i bambini quanto gli adulti, generando una tendenza che contraddice i luoghi comuni sulla radicata diffidenza degli spettatori verso forme più alte di Cultura, quelle cioè estranee alle scontate mode mass mediali… Spettacoli d’agile allestimento, perché affidati all’effetto speciale dei virtuosismi concertanti del noto “Musicattore”© e dei musicisti con lui in scena, opere che da anni compaiono in alcuni tra i più prestigiosi cartelloni teatrali e musicali italiani ed esteri… tra esse figurano il dittico “Fiabe da Camera”, (nato nel 2000), che comprende celebri storie per l’infanzia come “I nuovi vestiti del Re” e “Hänsel e Gretel”, vere e proprie “miniature per Musicattore© e Ensemble”, sintesi tra musica, parola e gesto che vuole esplorare le ulteriori risorse del teatro musicale ricorrendo anche a un uso particolare del canto. Per conferire maggiore agilità al dittico, Maio ha affidato l’esecuzione a un Ensemble d’eccezione: il Trio Albatros, a cui ha dedicato il suo lavoro affidando l’impegnativo spartito alla sapiente perizia di Stefano Parrino al Flauto, di Francesco Parrino al Violino e di Alessandro Marangoni al Pianoforte, musicisti di classe, ideali per dialogare con l’inesauribile verve di attore, cantante e mimo del poliedrico artista genovese…
La durata di ogni fiaba è quella convenzionale di mezz’ora, la stessa, per intenderci, di “Pierino e il Lupo”, l’immortale favola di Prokofiev recentemente portata in scena a La Scala di Milano con enorme successo da Maio il quale, triplicandosi nei panni di narratore, mimo e persino direttore del prestigioso Ensemble Strumentale Scaligero, si è prodotto innanzi a un teatro stracolmo dimostrando così perché abbia creato per sé il termine “Musicattore”©.
Del primo brano, “I nuovi vestiti del Re”, Maio ha composto la musica originale ricavando il libretto in rima dall’omonima storia di Andersen, con l’aggiunta personale di un Prologo in cui i due sarti imbroglioni (qui chiamati Malebrando e Mirco), si rivelano una coppia di clowns disoccupati, due saltimbanchi costretti a chiudere il loro piccolo circo perché gravati dalle tasse di un Re vanitoso (Sua Maestà Otto Ottaviano), preoccupato solo d’investire i contributi dei sudditi in costosi abiti di sartoria… Il secondo brano è ricavato dall’opera “Hänsel und Gretel” di Engelbert Humperdinck, su libretto di Adelheid Wette tratto dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm, di cui Maio ha adattato la musica per trio riscrivendo il libretto e ricavandone una divertentissima “opera buffa da camera”, che lo vedrà impegnato sul versante attorale e canoro, interpretando tutti i personaggi (dai due fratellini del titolo alla malvagia Strega Rosina), per la gioia di grandi e piccini!
Il tutto coinvolgendo in scena anche l’affiatato Trio Albatros, in una totalizzante performance drammaturgico-concertistica al servizio dello spettatore, che potrà così conoscere una chicca del repertorio lirico teatrale la cui versione originale è poco rappresentata in Italia. Ancora una volta il nostro Maio ricorrerà ai quei trasformismi così amati dal suo pubblico, allestendo uno spettacolo ricco di personaggi e colpi di scena ma… con il solo Musicattore© Maio in sinergica ‘combutta’ col Trio Albatros Ensemble, formato da Francesco e Stefano Parrino (violino e flauto) e Alessandro Marangoni al pianoforte.
http://www.vigevano.net/mariomainino/mortaraonstage-1213.htm
Novembre
INAUGURAZIONE
Sabato 3 novembre 2012 ore 21
I SOLISTI DI PAVIA
ENRICO DINDO
direttore e violoncello solista
C.Debussy: Sonata per violoncello e archi
Kapustin: Concerto per violoncello e archi
A.Piazzolla: Le 4 Stagioni
L’orchestra che porta il nome di Pavia nel mondo, voluta da Enrico Dindo, violoncellista di fama internazionale, di cui ne è anche il direttore, eseguirà la Sonata di Debussy per violoncello e archi, il Concerto di Kapustin e le Quattro Stagioni di Astor Piazzolla. I loro dischi per Decca sono tra i più apprezzati dalla critica mondiale.
Dicembre
Sabato 15 dicembre 2012_12_15 ore 21
Luigi Maio e il Trio Albatros
Le fiabe da camera: I vestiti nuovi del Re e Hansel & Gretel
Vedi Blog
Le fiabe da camera scritte dal musicattore Luigi Maio: poliedrico e istrionico musicista e attore dalle mille voci e dai mille travestimenti, in sinergia con l’eccellente Trio Albatros, interpreterà le fiabe “I nuovi vestiti del re” e “Hansel e Gretel”, percorrendo le emozioni e la vivacità del suo innovativo teatro da camera. In collaborazione con il Festival “Le Altre Note”
Gennaio
Sabato 19 gennaio 2013 ore 21
A qualcuno piace Mozart
Ghislieri Choir
Giulio Prandi, direttore
Andrea Bacchetti, pianoforte
Due artisti Sony: uno dei più importanti cori italiani e il pianista Andrea Bacchetti, tra i migliori talenti della sua generazione che ha ottenuto anche una notorietà televisiva come pianista del Chiambretti Night, in un programma dedicato a Mozart, giovane e geniale provocatore, attraverso i suoi famosi Canoni e celebri arie d’opera. In collaborazione con Pavia Barocca - Ghislierimusica
Marzo
Sabato 9 Marzo 2013 ore 21
CORO DELLA SAT
Canti popolari degli Alpini
Canti popolari degli Alpini Il più celebre Coro degli Alpini italiano, che ha ispirato bellissimi arrangiamenti di grandi musicisti come Giorgio Federico Ghedini e Arturo Benedetti Michelangeli. I loro dischi hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e a Mortara proporranno una serie di notissimi canti della tradizione popolare alpina. In collaborazione con il Cai di Mortara
Sabato 23 domenica 24 Marzo 2013 ore 21
RuMORS E LE STRANE COPPIE
Compagnia teatrale “I Riso e Amaro”
Marta Comeglio, drammaturgia e regia
I Riso e Amaro realizzano uno spettacolo evasivo e divertente rappresentando la riduzione di alcune famose opere del drammaturgo e sceneggiatore americano Neil Simon. Un esilarante collage di commedie scritte tra gli Anni ’60 e gli Anni ’90 che hanno ancora molto da raccontare. Le tematiche dei testi si rifanno alle complessità e contraddittorietà che contraddistinguono i rapporti di coppia e di amicizia (Le strane coppie) e come il comportamento degli individui si rispecchi nella società (Rumors- pettegolezzi).
Aprile
Sabato 13 Aprile 2013 ore 21
LETTERE IN MuSICA
Milena Vukotic, voce recitante
Mario Ancillotti, flauto
Alessandro Marangoni, pianoforte
Famigliare al pubblico di ogni età per le sue apparizioni televisive come la “Pina” di Fantozzi o a fianco di Lino Banfi in “Un medico in famiglia”, Milena Vukotic, astro del teatro e del cinema italiano reciterà alcune lettere di Mozart, intervallate da due Sonate per flauto e pianoforte, insieme alle liriche di Louys che hanno ispirato Debussy per le 6 Epigrafi antiche e la toccante fiaba d’amore della ninfa Undine, su cui si basa la celebre Sonata di Reinecke. Al flauto Mario Ancillotti, considerato uno dei più grandi flautisti e didatti italiani, presente da oltre 40 anni nei più importanti teatri del mondo.
2012_12_15 CHORUS BAND a Cura Carpignano
Sabato 15 Dicembre 2012_12_15 - ore 21.00
CHORUS BAND
Orchestra vocale a cappella
Comune di Cura Carpignano
Chiesa parrocchiale di Cura Carpignano
L'Amministrazione Comunale augura a tutta la Cittadinanza "BUONE FESTE!"
Tel/Fax: 031.761.826/338.391.2678 - www.chorusband.com - info@chorusband.com
CHORUS BAND
Orchestra vocale a cappella
Comune di Cura Carpignano
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Tel/Fax: 031.761.826/338.391.2678 - www.chorusband.com - info@chorusband.com
Appuntamenti in Auditorium per la stagione de LaVerdi
mercoledì 12 dicembre 2012_12_12, ore 20.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Milano
laVERDI BAROCCA
Concerto inaugurale della stagione 2012/2013
Dopo tre stagioni in Auditorium e innumerevoli concerti in trasferta, parte la quarta stagione de laVerdi Barocca.
Un ensemble ormai giunto a notevoli traguardi artistici, sottolineati dal sostegno del pubblico, sempre più numeroso.
L'appuntamento per il concerto inaugurale dell'Orchestra laVerdi Barocca, diretta dal maestro Ruben Jais, fondatore dell'ensemble specialistico, prevede un programma "tutto italiano", attraverso un confronto tra tre "mostri sacri" del barocco - Corelli, Vivaldi, Cirri – con l'esibizione dei solisti Gianfranco Ricci (primo violino de laVerdi Barocca), Davide Monti (violino) e Marcello Scandelli (primo violoncello de laVerdi Barocca).
Il concerto sarà eseguito anche il giorno prima, martedì 11 dicembre, a Lecco (Auditorium Camera di Commercio, ore 20.30).
giovedì 13 dicembre 2012_12_13, ore 20.30
venerdì 14 dicembre 2012_12_14, ore 20
domenica 16 dicembre 2012_12_16, ore 16
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
STAGIONE SINFONICA
Con un programma interamente dedicato a Dvorák, torna ad esibirsi con laVerdi il violoncellista Enrico Dindo.
Il solista torinese eseguirà il Concerto in Si minore per violoncello e orchestra op.104 del compositore boemo, particolarmente impegnativo sotto il profilo tecnico.
Con il suo strumento, un violoncello del 1717 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale regalerà al pubblico le emozioni del poema sinfonico Vodnik e della sinfonia n.6 in Re maggiore.
Sul palco, a dirigere l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi il giovane direttore d'orchestra australiano, Daniel Smith, che sta diventando rapidamente uno dei musicisti più entusiasmanti della scena musicale internazionale.
sabato 29 dicembre 2012_12_29, ore 20.30
domenica 30 dicembre 2012_12_30, ore 16
lunedì 31 dicembre 2012_12_31, ore 20
martedì 1 gennaio 2013_01_01, ore 16
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
CONCERTO DI CAPODANNO
Salutiamo il nuovo anno con le note beneaugurali dell'Inno alla gioia della Nona di Beethoven.
Anche per quest'anno laVerdi propone quattro appuntamenti per festeggiare l'arrivo del nuovo anno con la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven diretta dal Maestro Xian Zhang, Direttore Musicale dell'Orchestra Verdi. Il Coro della Verdi sarà diretto dal Maestro Erina Gambarini.
Ormai da qualche tempo il Concerto di Capodanno è diventato un appuntamento tradizionale anche a Milano, che con grande entusiasmo ha accolto la gioiosa Nona Sinfonia di Beethoven come accade nelle maggiori capitali europee, monumento della storia della musica, forse la composizione più celebre di tutto il repertorio occidentale.
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