BASILICA DI SAN GAUDENZIO - Novara
COMUNE DI NOVARA
CONCERTO UFFICIALE FESTA PATRONALE DI SAN GAUDENZIO
Inaugurale della IX Stagione Concertistica del Conservatorio Statale di Musica di Novara
organizzato in collaborazione con il LIONS CLUB NOVARA TICINO
F. MENDELSSOHN
SINFONIA N. 2 «LOBGESANG» per Soli, Coro e Orchestra e Organo
Solisti:
GEMMA BERTAGNOLLI - soprano
SONIA CORSINI - soprano
ROBERT LEE - tenore
ORCHESTRA LIRICO SINFONICA «CARLO COCCIA»
Direttore PAOLO GATTO
CORALE SAN GREGORIO MAGNO
Direttore MAURO TROMBETTA
INGRESSO A OFFERTA LIBERA
a favore dell'A.N.F.F.A.S. Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli Adulti Subnormali di Novara
SINFONIA N. 2 "LOBGESANG"
SINFONIA
- Maestoso con moto. Allegro Maestoso con moto
- Allegretto un poco agitato
- Adagio religioso
CORO
Allegro moderato maestoso
Animato
"Alles was Odem hat, lobe den Herrn"
Allegro di molto
"Lobt den Herrn mit Saitenspiel"
SOPRANO E CORO FEMMINILE
Molto più moderato ma con fuoco
"Lobe den Herrn meine Seele"
TENORE
Recitativo
"Sages es, die ihr erloset seid
durch den Herrn"
Allegro moderato
"Er zahlet unsre Tranen"
CORO
A tempo moderato
"Sagt es, die ihr erloset seid"
SOPRANO I/II E CORO
Andante
"Ich harrete des Herrn"
TENORE
Allegro un poco agitato
"Stricke des Todes hatten uns umfangen"
CORO
Allegro maestoso e molto vivace
"Die Nacht ist vergangen"
CORALE
Andante con moto
"Nun danket alle Gott"
Un poco più animato
"Lob, Ehr' und Preis sei Gott"
TENORE E SOPRANO
Andante sostenuto assai
"Drum sing' ich mit meinem
Liede ewig dein Lob"
CORO FINALE
Allegro non troppo
"Ihr Volker, bringet her dem
Herrn Ehre und Macht"
Più vivace
"Alles danke dem Herrn!"
Maestoso
"Alles was Oden hat, lobe den Herrn"
"LOBGESANG"
"Vorrei che tutte le arti, la musica soprattutto, fossero al servizio di Colui che le ha create" (Martin Luterò).
E' con questo motto che Felix Mendelssohn Dartholdy consacra al protestantesimo la propria sinfonia n° 2 composta nel 1840 e meglio conosciuta come "Lobgesang" (Canto di lode). Opera di vaste proporzioni, essa è strutturalmente costruita sul calco della Nona Sinfonia di Beethoven, ma si trova agli antipodi di questa per intenzione programmatica. Se, infatti, il capolavoro beethoveniano costituisce l'apice di una ispirazione laica e dionisiaca del sinfonismo tedesco, il Lobgesang sì riallaccia alla più pura tradizione religiosa protestante dì cui Bach era stato, circa un secolo innanzi, insuperato rappresentante soprattutto con le Passioni e le innumerevoli Cantate Sacre; non a caso Mendelssohn fu di Bach grandissimo estimatore, in controtendenza rispetto alla sua epoca.
A rendere ancor più aderente alla tradizione luterana germanica questo poderoso Canto dì lode, valga anche la circostanza in cui il lavoro venne per la prima volta eseguito, cioè la commemorazione dell'invenzione dei caratteri mobili di stampa da parte - quattrocento anni prima - di Johannes Gutenberg (e il primo libro stampato cos'altro poteva essere se non la Bibbia?) tenutasi alla Thomaskirche di Leipzig (proprio la chiesa di Bachi). Riferimenti e analogie non terminano qui, ma non è questa la sede per approfondire la ricerca: è invece da sottolineare la totale indipendenza ideologica da qualsiasi condizionamento stilistico nella scrittura musicale di Lobgesang. In altre parole, i riferimenti sin qui fatti a Beethoven e a Bach non devono trarre in inganno sulla genuina ed altissima ispirazione di marca romantica e mitteleuropea cui il compositore si ispira nel consegnare alla posterità l'opera.
D'altra parte Mendelssohn non aveva certo bisogno di citare o, peggio, imitare i due grandi geni del passato per affidare all'immortalità il Lobgesang, luì bimbo prodigio al pari dì Mozart, uomo di profondissima cultura e musicista di statura eccezionale.
Come nelle altre opere sinfoniche, Mendelssohn sfodera qui in suo altissimo magistero di compositore, offrendoci pagine di freschissima inventiva melodica, orchestrazioni perfette (ascoltate i fiati e le percussioni), grande aderenza espressiva ai testi biblici, concezione ciclica nella riproposizione del maestoso tema iniziale, perfetta conduzione del contrappunto. L'alternanza tra Soli e Coro è infine gestita in modo da conferire pari dignità alle due masse vocali, ma è del tutto evidente lo straordinario impegno ed il formidabile afflato religioso che l'Autore profonde nel Coro Finale, autentico Canto di Lode che, non a caso, da il nome a tutta la Sinfonia, autentica professione di fede in musica.
note di FRANCESCO BIRAGHI
PAOLO GATTO - Direttore, è nato a Bergamo e dopo gli studi di pianoforte e composizione e una lunga attività di "Maestro Sostituto" nei maggiori teatri italiani si è perfezionato in Direzione d'Orchestra presso l'Accademia Musicale di Vienna (Hochschule fur Musik) e ha iniziato l'attività di Direttore d'Orchestra che lo ha portato in'Bulgaria, Olanda e, in Russia,.a San Pietroburgo.
Attualmente ricopre la carica di Direttore Principale al Teatro Nazionale di Ostrava nella Repubblica Ceca ed è ospite abituale dell'Opera di Stato di Praga e al Teatro Nazionale, sempre a Praga.
In Italia è Direttore musicale e principale dell'Orchestra "Carlo Coccia" di Novara con la quale, nell'ambito della Stagione Lirica del Teatro Coccia, ha diretto "Traviata" , "Rigoletto" e "L'Italiana in Algeri". Sempre con l'Orchestra "Coccia" ha inaugurato nel settembre 1995 il Festival "Caro Ciaikovskij", dirigendo la Quinta Sinfonia e la Suite del Lago dei Cigni. Recentemente ha eseguito la Nona Sinfonia di L. van Beethoven nella Basilica di San Gaudenzio a Novara con la partecipazione della Corale San Gregorio Magno
GEMMA BERAGNOLLI - Soprano: Nata a Bolzano, si diploma in canto lirico con il massimo dei voti nel 1989. Vince vari concorsi nazionali e internazionali tra cui il l'As.li.Co di Milano nel 1990 ed il Vinas di Barcellona (miglior interprete mozartiana) nel 1994. Il debutto teatrale avviene nel '88 nell'opera Euridice di Peri; da allora è presente nelle stagioni dei principali teatri italiani: all'Opera di Roma canta Najade in Ariadne auf Naxos di B. Straufè (1991); a Trieste è Norina in Don Pasquale (199D, Pamina in Flauto Magico (1993) e Gretel in Hansel und Gretel di Hunperdink (Inaugurazione stagione 93/94); al Comunale di Treviso è Lucietta de I Quattro Rusteghi di W. Ferrari (1992); al Regio di Parma interpreta Blumenmadchen in Parsifal (1992) e Nannetta in Falstaff (1994); al Donizetti di Bergamo è Serafina ne il Campanello dello Speziale di Donizetti; a Genova canta nel Ballo in maschera di Verdi (1991) e in Nozze di Figaro (1995); al Comunale di Firenze interpreta Oscar (1995); al Filarmonico di Verona inaugura la stagione 1996 nel ruolo di Adele nel Pipistrello di J. Straufè; al Rossini Opera Festival di Pesaro edizione 1996 è Fatima in Ricciardo e Zoraide.
Interpreta inoltre numerosi ruoli del settecento italiano (Cimarosa, Paisiello, Pergolesi, Galuppi...) per le stagioni del Comunale di Bologna, del Valli di Reggio Emilia, del Massimo di Palermo e per il festival delle Nazioni di Città di Castello. Alterna agli impegni operistici un'intensa attività concertistica di cui si ricorda: la IV di Mahler per la Rai di Torino; Chanson di Ravel per Soprano e Orchestra per la Rai di Milano; la Cantata BWV 4 per Santa Cecilia a Roma e la BWV 51 a Padova e Firenze; i Carmina Burana di Orff a Gratz; in recital al Teatro alla Scala di Milano per la rassegna Can-toforum; l'Exultate Jubilate di W. A. Mozart con le Orchestre del Maggio Fiorentino, da Camera di Padova e del Veneto la Haydn di Bolzano e Trento; i Lieder dell'Egmont di Beethoven a Treviso, Ferrara, Messina; la Sinfonia n. 2 di Mendelssohn a Trieste, Bergamo, Udine, Lubljana, Firenze; la GroBe C-Mol Messe di W. A. Mozart a Trieste; le Sieben Letzten Worten di J. Haydn al Teatro La Fenice di Venezia; la Petite Messe Solennelle di Rossini a Wexford-Eire.
Si dedica inoltre alla musica antica, tenendo concerti a: Roma-Gonfalone, Berlino, Praga, Salisburgo, Parigi, New York, Washington. Collabora stabilmente con il pianista e direttore d'orchestra Antonio Ballista con il quale ha tenuto concerti presso gli Amici della Musica di Perugia, Nuova Consonanza di Roma, Società Scarlatti di Napoli, Amici della Musica di Firenze, Società dei Concerti di Trieste,
Ha effettuato numerose incisioni discografiche e registrazioni radio-televisive per la RAI, TELE+3, RADIO FRANGE.
SONIA CORSINI - Soprano: Ha frequentato le classi di Pianoforte principale e Canto presso il Conservatorio di Musica di Mantova diplomandosi sotto la guida del M° Dino Gatti.
Ha seguito corsi di perfezionamento con Mietta Sighele, Rosanna Lippi e Mirella Freni. È risultata vincitrice di numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali tra i quali "G.B. Viotti" di Vercelli, "B. Gigli" di Sirmione, "R. Zandonai" di Rovereto e altri.
Debutta nel ruolo di "Mimi" Bohème nel 1995 quale vincitrice del concorso "A. Belli" di Spoleto e nel 1996, per il secondo anno di perfezionamento, è "Alice" in Falstaff e "Lei" nell'opera La Notte di un Nevrastenico di Nino Rota.
Nel novembre 1996, presso il Teatro Comunale di Firenze "L'inganno Felice" di G. Rossini. Molto attiva nel settore concertistico ha collaborato con l'Ente Lirico Arena di Verona (Requiem di Mozart, Gloria di Vivaldi, Arie da concerto di Mozart).
Ha tenuto concerti a Bologna (Teatro Comunale), Torino (1° Salone Internazionale della musica presso il Lingotto), Roma, Verona, Berna, ecc.
ROBERT LEE - Tenore: Giovane tenore coreano, ha iniziato gli studi di canto presso l'Università Hang Yang di Seul, dove ha vinto vari concorsi nazionali. Ancora studente ha cantato nella Nona Sinfonia di Beethoven. Ha proseguito gli studi di canto in Italia, diplomandosi brillantemente al Conservatorio di Bologna e frequentando i corsi di perfezionamento tenuti da Alfredo Kraus all'Accademia Chigiana di Siena. Nel 1991 è risultato vincitore del Concorso Toti Dal Monte di Treviso per il ruolo di Ferrando nel Così fan tutte, debuttando il ruolo sotto la direzione di Peter Maag. Nello stesso anno ha cantato il Requiem di Mozart diretto da Peter Maag e da Bruno Giuranna con l'Orchestra di Padova e del Veneto. Ha successivamente cantato al Teatro Comunale di Firenze la Messa S.Cecilia di A. Scarlatti e a Parma, Reggio Emilia e Forlì in Bastien und Bastienne e in Der Schauspieldirek-tor di Mozart diretti da Peter Maag, con l'Orchestra Arturo Toscanini.
In occasione del bicentenario Rossiniano ha cantato a Padova e al Ravenna Festival la Messa di Milano, La Petite Messe Solennelle e la Cantata Omaggio Pastorale. Nel 1993 ha debuttato il ruolo di Tamino in Zauberfloete a Trieste sotto la direzione di Lu Jia e, successivamente, ha cantato il ruolo di Arbace nell'Idomeneo al Teatro La Fenice di Venezia. È stato nuovamente invitato a Trieste per Paolino in Matrimonio segreto di Cimarosa e per la Sinfonia n. 2 "Lobgesang" di Mendelssohn.
Nell'estate del 1993 ha cantato al Festival di Salisburgo il ruolo di Peneo nel Nascimiento dell'Aurora di Albinoni diretto da C. Scimone con I Solisti Veneti. È tornato a Treviso per cantare Elvino in Sonnanbula, sotto la direzione di Evelino Pidò e nel 1994 ha cantato Tamino al Teatro Regio di Torino diretto da Daniel Oren. Nello stesso anno ha vinto nuovamente il Concorso di Treviso per il ruolo di Tamino/ Zauberfloete, che ha cantato sotto la direzione di Peter Maag. Nella stagione 1994/95 ha cantato a Firenze il Magnificat di Bàch con l'Orchestra della Toscana diretta da S. Preston, a Cagliari, Così fan tutte/Ferrando e al Teatro dell'Opera di Roma la Petite Messe Solennelle di Rossini. Successivamente ha cantato a Trieste, Stabat Mater di Dvorak, a Los Angeles e in tournée in Giappone concerti diretti da Peter Maag, a Firenze, Teatro Comunale, la Sinfonia n. 2 "Lobgesang" di Mendelssohn, e ancora a Trieste la Messa in do minore di Mozart.
Recentemente ha cantato il Requiem di Mozart, diretto da P. Maag con l'Orchestra da Camera di Padova, lo Stabat Mater di Haydn, con l'Orchestra della Toscana, Eugene Oneghin/Lenski a Trieste, il Requiem di Verdi a Siena, Accademia Chigiana, e "All'idea di quel metallo", spettacolo con arie rossiniane al Rossini Opera Festival a Pesaro.
ORCHESTRA "CARLO COCCIA": L'Orchestra Lirico Sinfonica "Carlo Coccia" è stata fondata nel 1994 da alcuni docenti del Conservatorio "A. Vivaldi" di Novara che hanno sentito l'esigenza di creare, nella città di Novara, una Orchestra Sinfonica che fosse anche una opportunità professionale per i giovani diplomati presso il Conservatorio.
L'Orchestra "Carlo Coccia" è oggi una prestigiosa realtà, sempre più presente nella programmazione concertistica della città di Novara e che si pone come punto di riferimento della vita culturale novarese e del Teatro Coccia.
Fin dal suo esordio ha ricevuto unanimi consensi portando sulla scena opere come "La Traviata" e "Rigoletto"; l'Orchestra "Carlo Coccia" ha inoltre eseguito partiture del grande repertorio sinfonico quali il "Requiem" di Mozart, la "IX Sinfonia di Beethoven", la "Moldava" di Svetana e, nell'ambito del Festival "Caro Ciajkovskij", ha eseguito ed inciso su CD la "V Sinfonia" sotto la direzione del M° Paolo Gatto.
Nella Stagione Lirica di quest'anno l'Orchestra ha preso parte all'allestimento di "Nabucco" e "L'Italiana in Algeri".