Domenica 23 Ottobre 2016_10_23
(ore 11.30), al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1
Stagione 2016/Musica da camera
Beethoven, l’invenzione della musica
Il duo Luciani-Motterle esegue in prima mondiale il Concerto per violino e pianoforte n. 3 di Mario Castelnuovo-Tedesco, scritto su commissione del celeberrimo violinista Jascha Heifetz
L’ottava e terzultima tappa del viaggio del duo Luciani e Motterle per laVerdi entro le Sonate per pianoforte e violino di Beethoven è l’occasione per una storica prima esecuzione mondiale: quella del Concerto per violino e pianoforte n. 3 di Mario Castelnuovo-Tedesco, scritto su commissione del celeberrimo violinista Jascha Heifetz. A
La straordinaria locandina è completata da: Beethoven,12 variazioni in Fa magg. sopra “Se vuol ballare signor Contino”, da Le nozze di Figaro di Mozart WoO n.40; Beethoven, Sonata per violino e pianoforte n. 3 in Mi bemolle magg. op. 12 n. 3; Ponche- Jascha Heifetz, Estrellita, serenata messicana; Benjamin, Jamaican Rumba.
“Qualche volta una storia precede e suscita la musica – spiegano Luciani e Motterle -. È il caso del Terzo concerto per violino e pianoforte di Mario Castelnuovo-Tedesco, che narra del suo esodo dall’Italia, nel 1939, in conseguenza delle leggi razziali. Il Concerto fu commissionato da Jascha Heifetz, con la richiesta di un pezzo che della forma concerto conservasse le caratteristiche – ‘la linea ampia e fantasiosa, le opportunità virtuosistiche e finanche le cadenze’-, ma fosse pensato per essere suonato con il pianoforte e non con l’orchestra. Heifetz aveva fatto altrettanto con Prokof’ev. Ad Heifetz piacquero il primo e il secondo movimento, ma non fu convinto dal terzo. Castelnuovo-Tedesco cercò allora di accontentarlo aggiungendo ‘note e più note’, senza poterci riuscire: era stato pensato come un pezzo autobiografico ‘e non potevo mutare la mia vita!. Così il Concerto è rimasto inedito e ineseguito fino ad oggi. È per questa inestricabile coincidenza tra musica e vita che il Concerto trova posto in questo progetto, nell’aderire in pieno a quello che è il lascito beethoveniano forse più attivo ancor oggi: aver fatto della musica il più potente e onesto scandaglio dentro di sé. E, per percorre i contrari oltre alle analogie, è stato allora ovvio includere, oltre alla sofferta descrizione dell’arrivo a New York che il Concerto contiene, anche l’America da cartolina che Heifetz propagandava felicemente col suo violino. Perché a quello scandaglio si può anche scegliere - ed è legittimo - di non ricorrere”.
(Biglietti: euro 15,00/9,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, chiuso lunedì Tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it)
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