XXVII edizione
Per info: 345 427 2076, 335 668 0112
http://www.festivalultrapadum.com
Programma della 27esima edizione Festival Ultrapadum
con la direzione artistica di Angiolina Sensale e l'organizzazione della società Accademia.
VAL DI NIZZA - Castello di Oramala
Barocco Veneziano
con Mariapia Begna, oboe
Sonia Rovaris, Stefano Bonvini, violini
Michela Frediani, viola
Clelia Palosco, violoncello
Luca Gabbiani, contrabbasso
Ingresso 8 euro
In caso di maltempo il concerto si svolgerà nella tensostruttura di Casa Ponte
Programma
Edward Grieg - Anitra’s Dance (da Peer Gynt)
Tommaso Albinoni- Adagio per oboe
Benedetto Marcello - Concerto in Re minore per oboe e orchestra
Allegro, Adagio, Presto
Antonio Vivaldi - Largo dal concerto op.8 n.4 in fa minore (Le Quattro Stagioni - Inverno)
La tradizione della musica barocca veneziana è stata ripresa da diversi autori contemporanei che ne hanno messo in risalto la splendida capacità ritmica e melodica. Il repertorio alterna brani molto famosi sia classici che moderni in un’alternanza continua tra movimenti più ritmici e altri dove invece è la melodia a dominare. Tra questi figurano i grandi classici veneziani, come Benedetto Marcello, Tommaso Albinoni e Antonio Vivaldi, autori più moderni, come Karl Jenkins e Edward Grieg nonchè celebri colonne sonore che richiamano le stesse ambientazioni, inframmezzate da alcune composizioni del repertorio in stile veneziano composto da Giampiero Reverberi che ha saputo modernizzare questa musica rendendola più adatta ai ritmi e al gusto dei nostri tempi.
II castello di Oramala è affacciato sulla Valle Staffora nel comune di Val di Nizza ed è uno dei luoghi più suggestivi dell’alto Oltrepò. Fu costruito dalla Famiglia Malaspina nel X secolo per poi passare alla famiglia d’Este, al vescovo di Tortona e infine tornare ai proprietari originari nel XII secolo periodo nel quale vede il maggiore splendore quale centro di diffusione culturale. La rocca venne fortificata nel 1474 per esigenze difensive; a questo periodo risale l’enorme torre in pietra con una pianta molto particolare: una figura a semicerchio appoggiata ad un rettangolo. Nel 1985 per volontà dei fratelli Panigazzi, inizia l’opera di ricostruzione delle parti crollate della struttura.
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