2019_01_25 TRIANGOLO BLU, TRIANGOLO ROSA, TRIANGOLO ROSSO GIORNATA DELLA MEMORIA 2019

Venerdì 25 Gennaio 2019_01_25 ore 21:00
Auditorium Centro Parrocchiale Città di MUGGIO’ MI
Strada Cascina Parrocchiale, 24040 Levate, Italia
Per  la  GIORNATA DELLA MEMORIA 2019
Concerto Tematico dei CANTOSOCIALE
“TRIANGOLO BLU, TRIANGOLO ROSA, TRIANGOLO ROSSO…   LORO  portavano  IL TRIANGOLO GIALLO”
STORIE, CANTI, MUSICHE e MEMORIE DIVERSE per gli stessi CRUDELI
destini di chi portava quei triangoli di stoffa cuciti addosso
"Prima vennero per i criminali e non parlai. Poi cominciarono a prendere gli ebrei e quando presero i sindacalisti io non parlai. Quando presero gli studenti di teologia, ammassarono gli omosessuali poi raccolsero gli immigrati e gli zingari, internarono i cattolici ,eliminarono i disabili, io non parlai.
Poi vennero per me e… non c’era più nessuno che potesse parlare.”
Dai sermoni “Als die Nazis die  holten” di Martin Niemoller
Organizzato da Cantosociale
Ingresso Libero

Cantosociale Musicista/gruppo musicale
Canti,Musiche e Storie di Tradizione e…Civile passione.Canti popolari,storia e cultura orale, ballate, un pizzico di blues,teatro, rock.
Piero Carcano : voce, canto, recitazione, kazoo
Cristian Anzaldi: fisarmonica, chitarra acustica elettr., banjo
Grisolia Vittorio : violino, flauti etnici,baghèt,mandolino
Buratti Davide:contrabbasso
Gianni Rota: voce, chitarra, flauto, percussioni

Il gruppo dei CANTOSOCIALE  presenta questo concerto di testimonianza e riflessione in e per  tener viva la memoria dell’Olocausto e delle vittime diverse dei Lager. Canti e musiche fanno da coagulante delle diverse memorie di deportazione e di vita dei lager raccontate in forma di letture brevi  monologhi  e ci  aiutano a capire quello che sembra impossibile spiegare: le crudeltà, gli orrori indicibili indegni del genere umano. Un percorso che parte dalle prime leggi  razziali per finire ai campi di concentramento. Parole e versi dei canti e delle canzoni evocano le discriminazioni e l’ orrore , la disperazione, la speranza, il lavoro massacrante , la fame , la paura fino alla morte nei campi di sterminio. Lo spettacolo (recital) è , secondo lo stile del gruppo, frutto di ricerche orali sia per i testi tratti da interviste dei sopravvissuti sia per quanto riguarda il repertorio dei canti e delle canzoni. Le storie evocate dalle testimonianze e permeate da suoni e dai versi  trasportano lo spettatore in un viaggio drammatico appassionato e  lucidamente  emotivo. 
Lo spettacolo TRIANGOLO BLU, TRIANGOLO ROSA, TRIANGOLO ROSSO… LORO PORTAVANO IL TRIANGOLO GIALLO  prende spunto  dai triangoli di stoffa che i prigionieri erano costretti a portare cuciti  sui loro vestiti nei campi di concentramento, secondo la “categoria” a cui appartenevano. Gli ebrei portavano un triangolo giallo sormontato dalla stella di David, gli internati politici portavano un triangolo rosso, gli omosessuali un triangolo rosa e i testimoni di Geova un triangolo porpora.I Triangoli verdi erano riservati ai “delinquenti comuni”, quelli neri ai cosiddetti “asociali”, quelli marroni agli zingari, quelli rossi ai detenuti politici e infine quelli blu ai prigionieri di guerra dei paesi occupati. Ogni triangolo costituisce  per lo spettacolo un punto di partenza e quindi di riflessione per una storia e per una canzone, un incrocio di esperienze diverse eppur drammaticamente uguali cosi’ come la  , lingua  della gente che si è ritovata  coattamente  nei campi
Alcuni canti riguardano il nazismo , la nascita e la crescita culturale che ha avuto, la maggior parte provengono dai lager e sono  spesso frutto di rifacimenti di canzoni d’epoca, popolari e militari,  melodie che erano cantate addirittura dagli stessi aguzzini delle SS e venivano poi riproposte dai eportati con nuovi irridenti dissacranti testi
Oltre ai canti di derivazione popolare ci sono anche le canzoni d’autore che descrivono il periodo sottolineandione i vari aspetti in particolare la rabbia e la ribellione , la contrapposizione al nazismo, in  particolare sono state appositamente recuperate dall’oblio alcune canzoni anni 70 appositamente riarrangiate ,come del  resto tutti i brani di repertorio. A partire da quel YELLOW TRIANGLE ( Triangolo Giallo) del cantautore irlandese  Christy Moore  che trae spunto dalle parole dei sermoni del pastore protestante (deportato a Auschwitz) Martin Niemoller. Quel:“ Sono venuti….” costituisce  un fermo e poetico atto d’accusa contro chi sapeva e non fece niente , contro GLI INDIFFERENTI, di qualsiasi provenienza. Dell’orrore della “non vita”  nei campi di sterminio “parla”  il branooriginale “DAKAU non può che essere blues”. Altre sono vere e proprie poesie in musica di grandi cantautori come"Se il cielo fosse bianco di carta" di Ivan Della Mea, un omaggio al grande cantautore che da sempre è stato vicino al gruppo, tratto dalla lettera del ragazzo galiziano Chaim lanciata oltre il filo spinato del lager di Pustkow e “Tredici milioni di uomini “ dei Cantacronache sull’assurda disputa storica sui numeri del genocidio degli ebrei.Umori diversi accompagnano le canzoni calcune sembran preghiere per prendere e dare coraggio riescono a parlare d’amore a dispetto dell’orrore altre riescono ad essere  persino ironiche sulle camere a gas  dimostrando che il canto puo’ essere anche  estrema forma di resistenza e dignità contro l’aguzzino.
Non mancheranno momenti di musica solo strumentale della tradizione yddish e zingara .In particolare alcuni brani daranno “voce” ai Rom e altri ai disabili, malati di mente  altre vittime della follia nazista (il famigerato progetto AktionT4) senza dimenticare i perseguitati politico-sindacali e religiosi. Infine brani originali dei CANTOSOCIALE frutto di accurate ricerche di Grisolia (violinista del gruppo) riporteranno  alla giusta attenzione anche  le vicende degli I. M. I., gli INTERNATI MILITARI ITALIANI catturati e costretti al lavoro coatto nei campi dai nazifascismi, il loro rifiuto ad aderire al nazifascismo dopo l’8 settembre li obbligherà a umiliazioni, lavoro duro e soprattutto la fame e per molti oltre 60.000 su 600.000 li porterà alla morte.
 Info FB:  CANTOSOCIALE; pierocarcano3@gmail.com cell 3335740348

I CANTOSOCIALE attivi da 18 anni sul territorio nazionale con concerti, lezioni, animazioni culturali in vari contesti; dai teatri alle biblioteche dalle piazze ai centri sociali alle strade; partecipano spesso a feste popolari, rassegne e festival musicali e sono ben conosciuti anche nelle scuole di diverso grado, dalle materne alle superiori oltre che per gli spettacoli specifici su argomenti storici, anche per i numerosi laboratori di animazione alla lettura, di ricerca e teatralizzazione della cultura orale e popolare. In particolare il lavoro in questi anni realizzato sulla Storia del nostro Paese con specifici spettacoli-tematici  :dai Deportati nei Lager alla Resistenza, dal Risorgimento alla 1^ Guerra Mondiale alla Mafia , dalla civiltà contadina a quella industriale agli omaggi ai Cantacronache a P.P. Pasolini... frutto di ricerche storiche oraliste differenziate per territorio, li ha fatti apprezzare in tutta Italia. I Cantosociale pur privilegiando l’aspetto emotivo e sociale del canto e della musica con gli anni hanno affinato le interpretazioni riuscendo gradualmente a caratterizzarsi di un suono distintivo : un " corposo, appassionato e contagioso folk" capace di permeare di forza emotiva e sensibilità le diverse situazioni performanti

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