La musica di Kurtág dialoga
con il teatro di Beckett e con Schubert
In coproduzione con Milano Musica
Venerdì 9 novembre 2018_11_09, ore 20.30
Domenica 11 novembre 2018_11_11, ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi e Milano Musica per Kurtág
Franz Schubert Sinfonia n. 5 in Si bemolle maggiore D 485
György Kurtág " Samuel Beckett: What is the Word op. 30b
György Kurtág New Messages op. 34A
Franz Schubert Sinfonia n. 8 in Si minore D 759 "Incompiuta"
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Ensemble vocale “Il Canto di Orfeo”
Voce solista Gerrie de Vries
Pianoforte Csaba Király
Direttore dell'Ensemble Vocale Gianluca Capuano
Direttore Sylvain Cambreling
Il nuovo appuntamento di stagione de laVerdi nasce ancora una volta dalla collaborazione con il Festival Milano Musica che quest’anno è dedicato a György Kurtág, uno dei più importanti compositori viventi, seguendo tre linee principali: il dialogo di Kurtág con grandi compositori del passato e del Novecento (Schubert, Bartók, Stravinskij, Ligeti, Castiglioni); la presenza di tematiche capitali del moderno nell’opera del compositore ungherese, con particolare riferimento all’universo beckettiano; le risonanze che il pensiero di Samuel Beckett provoca nell’immaginario di autorevoli compositori di oggi.
Così laVerdi conduce il pubblico dell’Auditorium nell’assurdo sonoro alla scoperta dei mille, inquieti volti del nostro parlare avvolti dalla confortante parola di Franz Schubert, del quale verranno eseguiti due capolavori: la Sinfonia n.8, Incompiuta e la Sinfonia n. 5.
La musica di Kurtág poi dialoga con il teatro di Samuel Beckett per esplorare i paradossi e le possibilità della comunicazione tra sensazioni artistiche ed esperienze reali. e divenendo a sua volta fonte di ispirazione per numerosi compositori del Novecento, tra cui lo stesso Kurtág.
Refrattario a dogmi e mode, il pensiero di Kurtág matura ai margini delle correnti dominanti dell’avanguardia musicale del secondo Novecento, con un linguaggio che gli permette di intercettare ed esprimere le inquietudini profonde della modernità, mantenendo un dialogo aperto con la tradizione. Come Beckett nella sua drammaturgia spoglia la parola, sua unica certezza, esplorando la sonorità intrinseca al linguaggio parlato, così Kurtág con il suo stile estremamente originale attinge direttamente alla forza del linguaggio parlato: la sua musica “non riveste di suoni le parole ma al contrario le mette a nudo” (Ivan Nagel).
Di György Kurtág l’Orchestra Verdi eseguirà New Messages op. 34 e un brano direttamente ispirato da Beckett: What is the Word op. 30b (Samuel Beckett:Cos'è la parola). Sul palco dell’Auditorium oltre all’Orchestra Verdi diretta dal francese Sylvain Cambreling salirà anche l’ensemble vocale “Il canto di Orfeo” sotto la direzione di Gianluca Capuano. Voce solista: Gerrie de Vries. Al pianoforte Csaba Király.
(Biglietti serie Verdi: euro 25,00/17,50; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org www.vivaticket.it).
Nessun commento:
Posta un commento