Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
http://www.concertodautunno.it/agora-robecco/agora-robecco-1819.htm
CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
www.cineteatroagora.it info@cineteatroagora.it Cell. 349 82 53 070
Martedì 9 Ottobre 2018 ore 21:00
La Grande Arte
SALVADOR DALÌ, la ricerca della immortalità
Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità propone un viaggio esaustivo attraverso la vita e l’opera di Salvador Dalí, e anche di Gala, sua musa e collaboratrice. Il regista David Pujol ci guida, assieme a Montse Aguer Teixidor, Direttrice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, Coordinatore delle Case Museo Dalí, in un percorso che ha inizio nel 1929, anno cruciale per l’artista sia dal punto di vista professionale che personale, fino alla sua morte, nel 1989.
Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalità propone un viaggio esaustivo attraverso la vita e l’opera di Salvador Dalí, e anche di Gala, sua musa e collaboratrice. Il regista David Pujol ci guida, assieme a Montse Aguer Teixidor, Direttrice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, Coordinatore delle Case Museo Dalí, in un percorso che ha inizio nel 1929, anno cruciale per l’artista sia dal punto di vista professionale che personale, fino alla sua morte, nel 1989.
Il Cinema Teatro Agorà di Robecco sul Naviglio aprirà la programmazione della nuova stagione di Opera, Danza e Arte al cinema martedì 9 ottobre 2018 alle ore 21.00 con un appuntamento d'Arte dedicato alla figura di Salvador Dalì. Dopo una stagione di tutto rispetto 2017-2018 che ha proposto ben otto opere, tre balletti e due serate arte per un totale di tredici spettacoli, si era programmato per la nuova stagione 2018-2019 un aumento di serate per arrivare a quindici appuntamenti con una rosa di titoli da fare invidia a qualunque teatro lirico del mondo, ma ...
... ma “l'enorme successo della iniziativa “che il più delle volte viene avversata o non supportata adeguatamente, ha fatto si che la casa distributrice in Italia, del collegamento con il Metropolitan di New York, visto appunto la scarsità di successo in tutto il paese, ha annullato la collaborazione con il teatro d'oltre oceano, facendoci perdere ben cinque dei quindici spettacoli che erano stati selezionati da Mario Mainino.
Rimarranno quindi in cartellone solo dieci spettacoli, avendo perso gli spettacoli lirici dal MET, per totale di quattro opere, due balletti e quattro serate arte.
Ma non disperiamo di inserire nei prossimi mesi altre appuntamenti che saranno reperiti dal responsabile organizzativo Attilio Viganò.
Avvicinatosi all’arte solo grazie alle intercessione materna, verso una padre che non vedeva di buon occhio tale inclinazione, Salvador Dalì ben presto compie un iter tipico dei grandi artisti che lasciano le piccole città di origine verso i grandi poli di attrazione europei, prima Madrid e poi Parigi. Le sue opere sono innumerevoli ed alcune si sono scolpite nell’immaginario collettivo come i suo “Pensieri liquidi” o le le originali visioni prospettiche del Cristo crocefisso e universale.
Ma al di là del lavoro di studio con il pennello, fu forse il primo a creare l’opera d’arte come performance dell’artista, ovvero diventa arte anche la creazione dell’opera, se svolta pubblicamente e con la sua (a volte delirante) interpretazione.
L’artista diventa esso stesso opera l’arte. E quindi come non avvicinarsi anche ad un altro genere artistico come quello cinematografico.
Lo spettatore di questo documentario è chiamato a un dialogo memorabile con il Dalì “sempre originale, eccentrico e geniale, che ama i grandi Maestri italiani, cita Raffaello, racconta Cellini, illustra Dante, e dipinge Michelangelo.”, definito dalla critica “Metamorfista, provocatore, visionario, Salvador Dalì è un artista che è riuscito a porsi come principio e fine della propria arte e come mito e creatore di miti.”
Più che analizzare ogni suo singolo lavoro, l’opera d’arte messa sotto le lenti della camera da ripresa sarà quindi la sua stessa vita, visionaria e e fuori dagli schemi, con prospettive cangianti ed esplosioni di comportamenti che, se non fossero stati di una così grande personalità, definire eccentrici sarebbe poco.
Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it
Nessun commento:
Posta un commento