14 novembre – 20 novembre 2016 | Residenza Urbana Progetto
TLLT
ASSASSINE
di Tobia
Rossi
regia Manuel Renga
con Monica
Faggiani, Paola Giacometti, Elena Ferrari, Silvia Soncini, Arianna Aragno
assistente alla regia Alessandro Sgamma
scene Brein,
Martina Lazzarini, Linda Riccardi
costumi
DassùYAmoroso
musiche Francesco
Lori
Produzione
CHRONOS3
ORARI SPETTACOLO:
Lun-sab ore 21
domenica ore 16
Biglietto intero: 16€
EVENTO SPECIALE: “CENA CON DELITTO: Chi ha ucciso il
regista?”
Domenica 20 alle ore 21 c/o “Al panino 900”, via Savona 2 | Info: assassine.spettacolo@gmail.com
Domenica 20 alle ore 21 c/o “Al panino 900”, via Savona 2 | Info: assassine.spettacolo@gmail.com
Cinque "ASSASSINE"
PER UN'ARGUTA BLACK COMMEDY ALLA RICERCA DELLA BANALITA' DEL MALE CHE ALBERGA
IN TUTTI NOI
"Assassine" è una black comedy divertente, un arguto gioco di Teatro nel Teatro, in cui l'autore si lascia
guidare da un materiale scabroso e a tratti
morboso,
alla ricerca della sottile linea d'ombra in cui la Donna, l'Attrice e
l'Assassina si confondono. Ancora una volta il Male si racconta nella sua
pericolosa banalità proprio perché nasce, penetra e si rafforza
fra persone comuni, dimostrando quanto sia facile, improvviso, a volte
inaspettato superare il guado e diventare un’assassina.
Sulla scena cinque attrici impegnate nelle
prove di uno spettacolo. Da quanto tempo sono lì? Dov'è l'autore? Che fine ha
fatto il regista? Ad essere presenti sono le cinque assassine, che le attrici
devono rievocare e interpretare, ma la cui forza pare inghiottirle in uno
spersonalizzante vortice misterioso e malefico. Sono cinque assassine
efferate,
vissute in epoche e luoghi molto distanti, eppure hanno un denominatore comune:
il sangue. La Contessa Sanguinaria Erzsebet Bathory (Monica Faggiani),
che nel sangue delle sue oltre 600 vittime faceva abluzioni per mantenersi
giovane; la Saponificatrice di Correggio Leonarda Cianciulli (Silvia Soncini),
che lo usava come ingrediente segreto nei pasticcini all'ora del tè con le
amiche nel delirante convincimento che fosse il prezzo necessario per
assicurare la salvezza dei suoi figli; la Vedova Nera Belle Gunness (Elena Ferrari),
insaziabile di aspiranti promessi sposi, che finiva col tenere per sempre con
sé seppellendoli in giardino; la Cagna di Buchenwald Ilse Koch (Paola Giacometti),
feroce e perversa negli esperimenti sui detenuti dell'omonimo campo di
concentramento; e l'Angelo della Morte S.C. (Arianna Aragno),
depressa e problematica, che soffiava la morte nelle vene dei malcapitati
malati terminali, nell'illusione di alleviare almeno le loro, di sofferenze. Cinque donne al
limite dell'incredibile e che pure sembrano essere più vere e reali delle
attrici che le interpretano e con cui finiranno con il confondersi.
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