si aggiudicano
The AKADEMIA Music Award a Los Angeles
Gli americani premiano LA NAVE DEI SOGNI, il sesto album degli ALTI & BASSI, gruppo che ha fatto del "canto a cappella" una missione, utilizzando solo le proprie cinque voci in sostituzione degli strumenti.
Sono in cinque, vengono da Milano, ma incantano tutta Italia e adesso anche tutto il mondo con le loro 5 voci. Sono gli ALTI & BASSI, quintetto vocale storico che ha festeggiato lo scorso dicembre ben 21 anni di ininterrotta attività. Sono stati ospiti dei teatri più importanti d'Italia, entrando nel cartellone poco dopo Riccardo Muti al Teatro Rossini di Pesaro, ad esempio, o all'Argentina di Roma per l'Accademia Filarmonica o nei principali festival lungo tutta la penisola come Mi.To Settembre Musica, I Pomeriggi Musicali, VivaVoce a Treviso o in Austria Vokal Total a Graz o Voice Mania a Vienna. Spesso ospiti del Blue Note di Milano hanno un largo seguito di affezionati fan e mietono successi a ogni performance.
Se ne sono accorti gli americani, che già nel mese di aprile assegnavano al CARA di Boston, il Grammy Award della musica a cappella, due nomination al sesto album degli ALTI & BASSI, "La nave dei sogni", come BEST JAZZ ALBUM e BEST EUROPEAN ALBUM. In finale ottenevano il secondo piazzamento come Best Jazz Album worldwide: per noi italiani, non può che essere in ogni caso un motivo di grande orgoglio.
Non stanchi di ciò gli ALTI & BASSI li ritroviamo a novembre 2015 all'interno del libro di Andrea Pedrinelli "La canzone a Milano" (Ed. Hoepli), nel quale l'autore confessa che alcuni anni fa Virgilio Savona gli suggerì di tenerli d’occhio: “Sono gli eredi dei Cetra” e Pedrinelli sostiene nel libro che il tempo, galantuomo, gli ha dato ragione.
Oggi, a gennaio 2016, arriva un nuovo e importante
riconoscimento da Los Angeles. THE AKADEMIA MUSIC AWARD assegna il primo premio a "La nave dei sogni" come Best A Cappella Song. La canzone ha incantato letteralmente la giuria per la richhezza delle armonie e per le incredibili voci.
In Italia, oltre al successo della critica e del pubblico, anche illustri artisti si sono accorti degli ALTI & BASSI, offrendo la loro penna per le note di copertina degli album: a cominciare da Lucia e Virgilio dei Cetra, per passare da Lelio Littazzi, Franco Cerri, Paolo Conte, Bruno De Filippi e, proprio per "La nave dei sogni", Renzo Arbore, che così ha scritto del quintetto:
Le note di copertina di RENZO ARBORE:
"Carissimi Alti e Bassi, dopo i tanti illustri colleghi che mi hanno preceduto nel presentare i vostri dischi precedenti, aderisco volentieri alla vostra richiesta di dedica, quasi a lasciare il segno di protagonista dello swing italiano che mi attribuite. Ho ascoltato con grande attenzione e gustato gli arrangiamenti, le armonie e gli equilibri che ricreano il sound di una grande orchestra ma solo con 5 voci e, come nella tradizione più consolidata del "canto a cappella”, senza alcun strumento.
Bravi! Questa tradizione ha storia lunga e, grazie a lavori come il vostro, anche futuro. Ciò mi spinge a farvi i migliori auguri di raggiungere, anche nei momenti più BASSI del mercato culturale, i consensi più ALTI del pubblico. Buon lavoro!"
Gli ALTI & BASSI sono Alberto Schirò, Filippo Tuccimei, Diego Saltarella, Paolo Bellodi e Andrea Thomas Gambetti. Insomma, un gruppo da conoscere, da non trascurare e che sicuramente farà ancora molto parlare di sé.
Ironia
e freschezza sono alcune delle doti con cui il gruppo affronta
qualsiasi genere musicale, nel disco come in concerto, grazie ai loro
trasgressivi arrangiamenti.
Il viaggio parte proprio con LA NAVE DEI SOGNI e si addentra poi nella musica classica con la notissima ARIA SULLA QUARTA CORDA (J.S. Bach), in versione rock, la TOCCATA IN LA MAGGIORE (P.D. Paradisi), con ritmica dub-step, il NOTTURNO IN MI BEMOLLE (F. Chopin), elaborato swing, il popolare e operistico VA’ PENSIERO (G. Verdi), ricco di armonie jazz, fino a un virtuosistico funky VOLO DEL CALABRONE (N.A. Rimskij-Korsakov).
La scaletta prosegue poi con l’omaggio al grande Charlie Chaplin e alla sua SMILE, colonna sonora del film Tempi Moderni. Tra le rotte del gruppo, non può mancare il continente jazz, qui esplorato attraverso due standard, COME FLY WITH ME (J. Van Heusen - S. Chan) e CHATTANOOGA CHOO CHOO (H. Warren - M. Gordon), e il capolavoro latin-jazz SAMBA DE UMA NOTA (N. Mendonça - A.C. Jobim) che spinge la band fino agli estremi latini del loro viaggio americano. Infine, un’escursione altamente pregiata nel mare della musica italiana con MA L’AMORE NO (M. Galdieri - G. D’Anzi), CANTO ANCHE SE SONO STONATO (L. Chiosso - L. Luttazzi) e una versione tributo di FACEVA IL PALO (W. G. N. Pinnetti, in arte Walter Valdi - E. Jannacci). [Ascolta su Spotify]
Il viaggio parte proprio con LA NAVE DEI SOGNI e si addentra poi nella musica classica con la notissima ARIA SULLA QUARTA CORDA (J.S. Bach), in versione rock, la TOCCATA IN LA MAGGIORE (P.D. Paradisi), con ritmica dub-step, il NOTTURNO IN MI BEMOLLE (F. Chopin), elaborato swing, il popolare e operistico VA’ PENSIERO (G. Verdi), ricco di armonie jazz, fino a un virtuosistico funky VOLO DEL CALABRONE (N.A. Rimskij-Korsakov).
La scaletta prosegue poi con l’omaggio al grande Charlie Chaplin e alla sua SMILE, colonna sonora del film Tempi Moderni. Tra le rotte del gruppo, non può mancare il continente jazz, qui esplorato attraverso due standard, COME FLY WITH ME (J. Van Heusen - S. Chan) e CHATTANOOGA CHOO CHOO (H. Warren - M. Gordon), e il capolavoro latin-jazz SAMBA DE UMA NOTA (N. Mendonça - A.C. Jobim) che spinge la band fino agli estremi latini del loro viaggio americano. Infine, un’escursione altamente pregiata nel mare della musica italiana con MA L’AMORE NO (M. Galdieri - G. D’Anzi), CANTO ANCHE SE SONO STONATO (L. Chiosso - L. Luttazzi) e una versione tributo di FACEVA IL PALO (W. G. N. Pinnetti, in arte Walter Valdi - E. Jannacci). [Ascolta su Spotify]
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