martedì 6 ottobre 2015_10_06 (ore 20.30)nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, in viale Piave 2
laVerdi Barocca con il
Te Deum di Urio alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Undicesimo appuntamento con la rassegna di musica sacra
Nutrire lo Spirito
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Nutrire lo Spirito, la rassegna di musica sacra de laVerdi nelle chiese storiche della città, con l’undicesimo concerto a
ingresso libero: martedì 6 ottobre (ore 20.30), nella chiesa del
Sacro Cuore di Gesù, in viale Piave 2, laBarocca, orchestra specialistica de laVerdi, diretta dal suo fondatore
Ruben Jais, insieme al “gemello” Ensemble Vocale, diretto da Gianluca Capuano, intoneranno le note del
Te Deum del compositore barocco milanese Francesco Antonio Urio (1631/32 – 1719 ca).
Il cast dei solisti è composto da
Alessandra Gardini (soprano), Sonia Tedla Chebreab (soprano), Marta Fumagalli (contralto),
Renato Dolcini (baritono).
Francesco Antonio Urio
nasce e muore a Milano. Il suo percorso di musicista si intreccia con
quello
di padre francescano. È Maestro di Cappella a Spoleto, Urbino, Assisi,
Genova, Roma (Santi Apostoli), Venezia (Frari) e in ultimo Milano (San
Francesco).
Il
Te Deum è probabilmente composto intorno al 1700 e
diviene brano di interesse e successo: Händel stesso, cui la musicologia
aveva attribuito questo componimento tra le opere giovanili, ne
utilizza varie parti in suoi componimenti celeberrimi (Isreale
in Egitto; L'Allegro, il Penseroso ed il Moderato; Dettingen Te Deum).
La
composizione di Urio utilizza una scrittura virtuosistica, soprattutto
affidata ai violini, che può aver attratto Händel, i cui due Te Deum
trovano tuttavia la loro chiave
di presentazione nella pomposità e magniloquenza affidata alla fanfara
di trombe e timpani.
Urio
ricerca la solennità del testo liturgico nel sapiente utilizzo delle
voci solistiche, il coro a cinque voci (SSATB) e l'orchestra dove il
virtuosismo degli archi usati
anche a sezioni crea il maggior impatto.
La rassegna
Nutrire lo Spirito è organizzata da laVerdi nell’ambito della programmazione per Expo 2015, in collaborazione con
Fondazione Ambrosianeum.
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