Da
giovedì 27 marzo 2014_03_27 a domenica 30 marzo 2014_03_30
Triennale
Teatro dell’Arte
Viale
Alemagna 6 – 20121 Milano
LEONARD ETO
blendDRUMStheatre#2
gioia
di vivere
prima
nazionale
con
la partecipazione della Compagnia Susanna Beltrami
sostenuto
da AGENCY FOR CULTURAL AFFAIRS OF JAPAN
Dal 27 al 30 marzo 2014 torna al Teatro dell’Arte Leonard Eto con la seconda tappa del
suo progetto blendDRUMStheatre.
Prosegue la collaborazione con Susanna Beltrami e la sua Compagnia, con cui
svilupperà stavolta una creazione coreografica più complessa – i danzatori in
scena si moltiplicheranno, raggiungendo quota 40 – e una ricerca di sempre
maggiore integrazione tra i linguaggi.
Il 2014 per Leonard
Eto è stato un lungo anno in giro per il mondo – con tappe soprattutto in
Europa, ma anche in India- durante il quale ha sperimentato incontri con
artisti di ogni nazionalità e disciplina. Per un progetto sostenuto
dall’Agenzia per il Giappone per gli Affari culturali, Leonard Eto è stato “ambasciatore della cultura giapponese” e ha
avuto l’opportunità di organizzare un tour di incontri con musicisti,
danzatori, coreografi, registi di nazionalità diverse.
Nell’arco di questo lungo anno il Teatro dell’Arte di Milano è stata la
sua casa -come artista in residenza del CRT
Milano – il luogo per sviluppare il suo progetto blendDRUMStheatre, portare a emersione le sue esperienze
internazionali e incrociare il suo cammino con quello di altri artisti
italiani. Sotto la sigla blendDRUMStheatre
– che evidenzia già dal nome la natura della sua ricerca artistica – Leonard si
era proposto di comporre una “Trilogia del Taiko”, con lo sviluppo di una precisa drammaturgia
dei sentimenti, che sono da sempre associati al suono dei tamburi.
La prima tappa di questa Trilogia, incentrata sul
tema della musica percussiva come musica delle origini, associata all’origine
della vita, al primo battito del cuore, lo ha visto impegnato in una prima
collaborazione con la coreografa Susanna
Beltrami, con i videomaker Dario
Spinelli, Andrea Bassan, Marino Capitanio e i percussionisti Lorenzo Gasperoni e Alessandra Di Toma.
Ne è scaturita un’originale performance –tra danza
percussioni e installazioni video- che ha avuto luogo nel dicembre scorso. La
seconda parte della Trilogia, che verrà presentata dal 27 al 30 marzo, è invece
incentrata sul ritmo delle percussioni come espressione del sentimento della
gioia di vivere, della festa, della liberazione del corpo. Il tamburo diventa
sorgente e attore di ritmi sfrenati; il taiko diventa simbolo stesso dell’
energia creativa dell’uomo.
Quello di Leonard
Eto è un approccio unico per l'originalità delle sue creazioni musicali.
Egli crea una sorprendente gamma di emozioni con i suoi strumenti –
disperazione, euforia e tutto le gradazioni esistenti tra i due opposti-
facendo regolarmente cadere il pubblico ai suoi piedi: Eto ama la musica che
stimola la danza e ama il suo pubblico che danza la sua musica. Leonard
Eto è certamente uno dei più famosi e innovativi musicisti di taiko – il
mitico tamburo giapponese – è stato direttore del gruppo Kodō, che in Giappone
costituisce un’istituzione rispettata al pari di un’orchestra sinfonica, da cui
si è staccato per creare uno stile personale e innovativo.
Le sue esibizioni sono un concentrato di potenza
sonora e virtuosità strumentale, perché Eto
riesce a sfruttare tutte le potenzialità del grande tamburo Taiko,
rivisitandone completamente significati e tecniche percussive. Leonard Eto riesamina l'idea che il
Taiko in qualche modo s’identifichi con una mente solenne, superiore, puntando
dritto al cuore della gente in modo semplice e immediato.
L’influenza maggiore sulla sua musica deriva
dall’ambiente in cui è cresciuto: suo padre, Kimio Eto, è stato il
fondatore della scuola Ikuta Eto per
suonatori di kotò, strumento musicale giapponese a corde della famiglia della
cetra. Dopo la collaborazione con il celebre gruppo di percussionisti Kodo, Leonard ha dato il via alla sua
attività di solista, che lo ha portato velocemente a cambiare la modalità con
cui viene suonato il taiko e ad orientare la sua arte verso progetti
multidisciplinari, che alla musica uniscono danza, pittura live, proiezione
cinematografica ed immagine elettronica. Con le sue performances si è esibito
così in 50 paesi diversi e ha collaborato con artisti di varie discipline, con
musicisti e compositori del calibro di Bob
Dylan, INXS, The Chieftains, Bon Jovi,
Michael Kamen, Ray Cooper e Roger Taylor
(Queen).
Triennale
Teatro dell’Arte
Viale Alemagna 6 – 20121 Milano
Tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94 - MM 1 e 2 Cadorna Triennale
Orari
spettacoli:
giovedì 27 e venerdì 28 marzo - ore 20.30
sabato 29 marzo - ore 19.30 - domenica 30 marzo - ore 16.00
Biglietti: Platea:
intero 25€
Nessun commento:
Posta un commento