La storia di Galileo Galilei rivive nell'ex-chiesa di San Carlo (Piazza San Carlo - Pinacoteca)in Varallo
Mercoledi 7 e giovedi 8 luglio
2010_07_07 e 2010_07_08
Gaudete! festival
presenta
Lucean le stelle
la produzione di Triacamusicale sulla vita del grande scienziato Galileo Galilei
interpretata dagli attori Costanza Daffara e Patrizio Rossi
Liutista Franco Lazzari
Mercoledi 7 e giovedi 8 luglio
2010_07_07 e 2010_07_08
Gaudete! festival
presenta
Lucean le stelle
la produzione di Triacamusicale sulla vita del grande scienziato Galileo Galilei
interpretata dagli attori Costanza Daffara e Patrizio Rossi
Liutista Franco Lazzari
A causa del numero limitato di posti a sedere, è possibile e consigliata la prenotazione gratuita dei posti per le due serate, inviando una mail a info@gaudetefestival.it oppure telefonando al n° 335 7581643
Il testo "Lucean le stelle", tratto dal libro di racconti di Maria Rosa Panté, "Noi che non fummo Muse" 1996, Editrice Manni, nasce come il racconto in prima persona della storia d'amore tra Galileo Galilei (interpretato da Patrizio Rossi) e Marina Gamba (Costanza Daffara) negli anni padovani dello scienziato. Fu una vicenda sentimentale di cui si sa ben poco, solo che nacquero due figlie e un figlio e che i due non si sposarono mai.
Marina si sposò in seguito, quando Galileo aveva lasciato Padova per Firenze.
Chi parla è appunto Marina: il suo punto di vista di donna semplice, innamorata del geniale nonché fascinoso scienziato, si snoda dal primo incontro, il momento dell'estasi amorosa, fino alla triste fine della storia, quando il trasferimento di Galileo sancisce la conclusione del loro rapporto.
Tutto inizia con un cannocchiale e tutto finisce a causa di un cannocchiale. La storia d'amore, i felici anni padovani sono racchiusi all'interno della grande attività scientifica di Galileo, che Marina apprezza e sostiene almeno finché non vadano a interferire con la sua vita privata.
Gli scritti di Galileo fanno così da controcanto alle considerazioni di Marina, Galileo difende le sue ricerche, la sua attività, il suo metodo. Il metodo sperimentale che, come riconoscono molti studiosi, Galileo deve a suo padre il grande trattatista e compositore Vincenzo Galilei, le cui scoperte sulla musica si devono soprattutto a esperimenti di acustica che lasciarono sul figlio e sui suoi studi una impronta fondamentale.
Il liutista Franco Lazzari, accompagnerà il dialogo dei due attori con musiche di Vincenzo Galilei (1520 1591) e Michelangelo Galilei (1575-1631). La regìa dello spettacolo è curata da Mara Colombo e Luigi Gabriele Smiraglia, con l'allestimento tecnico dello stesso Smiraglia e la collaborazione dell'Accademai Triacamusicale per la realizzazione della Musica delle Sfere celesti.
Marina si sposò in seguito, quando Galileo aveva lasciato Padova per Firenze.
Chi parla è appunto Marina: il suo punto di vista di donna semplice, innamorata del geniale nonché fascinoso scienziato, si snoda dal primo incontro, il momento dell'estasi amorosa, fino alla triste fine della storia, quando il trasferimento di Galileo sancisce la conclusione del loro rapporto.
Tutto inizia con un cannocchiale e tutto finisce a causa di un cannocchiale. La storia d'amore, i felici anni padovani sono racchiusi all'interno della grande attività scientifica di Galileo, che Marina apprezza e sostiene almeno finché non vadano a interferire con la sua vita privata.
Gli scritti di Galileo fanno così da controcanto alle considerazioni di Marina, Galileo difende le sue ricerche, la sua attività, il suo metodo. Il metodo sperimentale che, come riconoscono molti studiosi, Galileo deve a suo padre il grande trattatista e compositore Vincenzo Galilei, le cui scoperte sulla musica si devono soprattutto a esperimenti di acustica che lasciarono sul figlio e sui suoi studi una impronta fondamentale.
Il liutista Franco Lazzari, accompagnerà il dialogo dei due attori con musiche di Vincenzo Galilei (1520 1591) e Michelangelo Galilei (1575-1631). La regìa dello spettacolo è curata da Mara Colombo e Luigi Gabriele Smiraglia, con l'allestimento tecnico dello stesso Smiraglia e la collaborazione dell'Accademai Triacamusicale per la realizzazione della Musica delle Sfere celesti.
Il Sacro Monte di Varallo teatro di una serata Rinascimentale
Un altro successo l'ha segnato l'iniziativa promossa da Gaudete! per sabato 26 giugno al Sacro Monte di Varallo. Una serata magica, che ha visto accompagnarsi l'arte del banchetto, con portate straordinarie e scenografiche curate da Giovanna Daffara Castelli, all'arte della musica: ad animare la Sala Cappella dell'Albergo Casa del Pellegrino, i docenti della Masterclass di strumenti a fiato antichi Roberta Pregliasco e Gaetano Conte con il gruppo di allievi partecipanti al corso.
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