cineteatro Agorà
Piazza XXI Luglio, 29 Robecco S/N (MI)
AGORALIRICA 2009-2010
Martedì 10 novembre 2009
ore 18.30
Gioachino Rossini
Il Turco in Italia
libretto di Felice Romani
(Ingresso 10 Euro)
Teatro Carlo Felice di Genova – Prima cinematografica
Selim il Principe Turco - Simone Alaimo
Donna Fiorilla, la ninfomane - Myrtò Papatanasiu
Don Geronio il marito disperato -Bruno De Simone
Don Narciso, l'amante cicisbeo - Antonino Siragusa
Prosdocimo, il poeta - Vincenzo Taormina
Zaida, la schiava turca - Antonella Nappa
Albazar, il fido servitore Federico Lepre
Direttore Jonathan Webb
Regia Egisto Marcucci ripresa da Elisabetta Courir
Scene Emanuele Luzzati
Costumi Santuzza Calì
Coreografie e movimenti mimici Giovanni Di Cicco
Luci Luciano Novelli
Assistente ai costumi Daniela Cernigliaro
Maestro al fortepiano Sirio Restani
Durata spettacolo: circa 2 ore e 10 minuti
introduzione all'ascolto a cura di Mario Mainino
Cronista o il grande fratello…
Il Turco in Italia è un'opera buffa in due atti di Gioacchino Rossini, su libretto di Felice Romani un lavoro che non ebbe molta fortuna, niente da paragonare alla splendida "L'Italiana in Algeri" della quale sono famosissime diverse pagine. Del Turco invece poco è passato alla storia e nulla nei recital di canto. Rossini ha l'idea straordinaria di mettere in scena l'autore del dramma alla ricerca di un soggetto quasi come un moderno "grande fratello" dove i protagonisti ignari (sic!) sono sotto i fari dei riflettori. La prima assoluta ebbe luogo al Teatro alla Scala a Milano, il 14 agosto 1814. Nell'occasione l'opera fu accolta freddamente, soffrendo il paragone con L'Italiana in Algeri, con la quale condivideva il gusto della "turcheria". Ma l'opera fu riabilitata nello stesso teatro sette anni più tardi, nel 1821. La fortuna moderna del Turco in Italia nasce negli anni '50 del '900, a partire dall'allestimento della Scala del 1954, con Maria Callas nel ruolo di Fiorilla e la direzione di Gianandrea Gavazzeni.
[note di Mario Mainino]
Atto I
Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo è pensieroso "Ho da far un dramma buffo, E non trovo l'argomento! Questo ha troppo sentimento, Quello insipido mi par. " difficile la vita per gli autori, occorre guardarsi in giro e trovare ispirazione dalla vita reale, da un po' di folklore, magari un gruppo di zingari. Il povero Don Geronio (uomo debole e pauroso) ha dei grossi problemi con la moglie, Donna Fiorilla (donna capricciosa ma onesta); cerca "Se col tempo e la pazienza, Il cervello di mia moglie Potrò giungere a sanar." e chiede alla zingara Zaida (un tempo schiava e promessa sposa di Selim) di leggergli la mano ma viene preso in giro. Il poeta avvicina Zaida e viene a sapere del suo amore per un principe Turco dal quale fu allontanata per invidia delle rivali. Proprio quella sera è annunciato l'arrivo di un Principe Turco ed una grande festa, il poeta aiuterà Zaida ad andarci e ad avvicinarlo. Donna Fiorilla passeggia con delle amiche e si descrive "Non si dà follia maggiore Dell'amare un solo oggetto: Noia arreca, e non diletto." Arriva la nave di Selim "Bella Italia, alfin ti miro, Vi saluto amiche sponde; L'aria, il suolo, i fiori, e l'onde Tutto ride e parla al cor. Ah! del cielo, e della terra, Cara Italia sei l'amor." Fiorilla viene subito attratta "Anche i Turchi non mi spiacciono." ricambiata da Selim "L'Italiane son pur belle".
E cominciano i guai. Prosdocimo incontra Narciso, cavalier servente di Fiorilla "Un vago sembiante, Di gioia m'accende" (cavatina del tenore). Ai due si aggiunge Don Geronio, disperato perché la moglie ha invitato a casa per un caffè il Principe turco "Un marito scimunito" (terzetto).
In casa di Fiorilla, la donna civetta con Selim, dove viene a stento sopportato da Geronio, che in segno d'omaggio deve baciargli la veste, e da Narciso (quartetto). Invano Geronio cerca di richiamare la moglie. Invece, Prosdocimo si rallegra, perché può trovare nuovi spunti per la sua opera. Selim attende sulla spiaggia Fiorilla, ma incontra Zaida, e i due si riabbracciano, riconoscendosi. Fiorilla giunge con Geronio e Narciso, e si scaglia sulla povera Zaida l'atto si chiude con "Quando il vento improvviso sbuffando" l'immancabile concertato finale.
Atto II
In una locanda Selim fa la proposta a Geronio di vendergli Fiorilla, usanza di Turchia, ma Geronio "buona o cattiva" la moglie se la vuole tenere "Ci vedremo in altro loco" (duetto).
Fiorilla e coro "Se il zefiro si posa" promette guerra a Zaida per portargli via Selim. Succede un parapiglia nel quale la povera Zaida si sente umiliata e fugge. Selim è indeciso e Fiorilla si arrabbia "Credete a quest'uomini" (duetto). Narciso ascolta Prosdocimo narrare a Geronio del progetto di incontrasi ad una festa in maschera e di Selim che vuole rapire Fiorilla "Intesi: ah! tutto intesi" (aria). Durante la festa Narciso è vestito da Selim, Zaida è vestita da Fiorilla e quindi è ovvio che Geronio non capisca più nulla "Oh! guardate che accidente: Non conosco più mia moglie! Egual Turco, eguali spoglie, Tutto egual ... che farò?"
La vera Fiorilla scappa con Narciso e Zaida con Selim mentre Geronio viene preso per pazzo da tutti. Fiorilla vede che alla fine occorre mettere la testa a posto "Squallida veste, e bruna D'affano e pentimenti" visto che il marito finge di voler divorziare, e che Selim e Zaida sono tornati insieme e stanno per ripartire per la Turchia. Il poeta esulta "Che dramma! son contento: Un migliore argomento trovar non si potea Né in miglior modo Avviluppar si cercherebbe un nodo. Pianti, strida, rimorsi da Tragedia. Il final non può sbagliar." e tutto finisce tra la gioia generale ed il saluto di Selim "Cara Italia io t'abbandono, Ma per sempre in cor t'avrò." e tutti insieme traggono la morale finale "Restate contenti: Felici vivete, E a tutti apprendete Che lieve è l'error, Se sorge da quello Più bello l'amor."
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PER INFORMAZIONI:
cineteatro Agorà
Piazza XXI Luglio, 29
Robecco S/N (MI)
tel. 02 – 94975021 // 338 5939861
www.cineteatroagora.it
PROSSIMI APPUNTAMENTI:
Mercoledì 25 novembre 2009 ore 20.00
Giuseppe Verdi - Falstaff
In diretta live dal Teatro de l'Opèra de Wallonie di Liegi
Lunedì 7 dicembre 2009 ore 18.00
Georges Bizet - Carmen
In diretta live dal teatro Alla Scala di Milano
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