2025_03_09 I GIORNI DEI TURBIN di Michail Bulgakov in prima italiana per l'adattamento e regia di ALBERTO OLIVA

Domenica 9 Marzo 2025 ore 18.00
Teatro Franco Parenti - Milano
Sala Tre
Cartellone 2024 - 2025 / Teatro
I GIORNI DEI TURBIN
di Michail Bulgakov
nella nuova traduzione di Serena Prina edita da Mondadori
progetto, adattamento e regia ALBERTO OLIVA
movimenti scenici Lara Franceschetti
con Matteo Banfi, Manuel Bonvino, Michele Cestaro, Anna Germani, Alessandro Miano, Alessandro Novembre, Christian Maria Pradella, Nicolò Simonini, Alessandro Sorrentino, Christian Zanatta
e con Alessandro Capovilla e Nicolò Vascotto.
produzione Centro Teatro Attivo
in collaborazione con IULM, Mondadori
Dopo l’anteprima dello spettacolo segue una conversazione con Serena Prina e Francesco Napoli sul volume pubblicato da Mondadori.

Le foto di questo servizio sono state realizzate durante l'ultima prova per cui posso differire rispetto a quello che sarà la recita con il pubblico.
Domenica 9 marzo 2025 andrà in scena alle ore 18:00 al teatro Franco Parenti di Milano, un lavoro veramente intenso che sarà presentato in occasione della pubblicazione di un libro che ne parla. Sto parlando de "I giorni dei Turbin" prima rappresentazione italiana in versione teatrale che stupirà veramente il pubblico per la straordinaria attinenza del testo con i tragici fatti che stanno sconvolgendo la nostra Europa.
La regia di Alberto Oliva come al solito è attentissima ad ogni minimo particolare, e ha lavorato con una compagnia di giovani attori di altissimo livello, in grado di rendere ogni sfumatura dei rapporti fra i vari personaggi, le situazioni sociali, politiche e di guerra in cui sono coinvolti.
L'unico neo di tutto questo è il fatto che verrà rappresentato, per ora, solo domani pomeriggio in una sala già strapiena di pubblico che ha prenotato la partecipazione, ma sarebbe uno spettacolo da lasciare lì per dei mesi, perché è stupendo.
Ringrazio Alberto Oliva che mi ha concesso la possibilità di vederlo in anteprima visto che non avrei potuto andare alla prima. [mm]

(mm)

Note dal sito ufficiale:
Versione teatrale del romanzo La Guardia bianca (1925), I giorni dei Turbin fece di Bulgakov il più famoso drammaturgo della sua epoca e fu l’opera più rappresentata in URSS fino al 1940 dopo Il gabbiano di Čechov: andato in scena nel novembre del 1926, ebbe un migliaio di repliche in quindici anni.
Il 18 Febbraio 2025  esce per Mondadori (collana Oscar Moderni) una nuova edizione italiana, tradotta, introdotta e annotata da Serena Prina, slavista e traduttrice di varie opere dello stesso Bulgakov, oltre che dell’intera produzione narrativa di Dostoevskij.

Sono passati cento anni, eppure la situazione attuale non è molto diversa da quella raccontata da Bulgakov: l’Ucraina continua a essere dilaniata dalla guerra. Il dramma, infatti, racconta la tragedia della guerra civile che dopo la Rivoluzione d’Ottobre insanguinò l’Ucraina. Il Paese, che aveva appena proclamato l’indipendenza, era percorso da istanze nazionalistiche mentre l’esercito bolscevico avanzava da nord-est e quello austro-tedesco stazionava a ovest. Un evento marchiato a fuoco nella memoria del pubblico che nel 1926 poté assistere alla prima di I giorni dei Turbin e che – sconvolto dallo spettacolo, al punto che vi furono numerosi svenimenti tra gli spettatori – ne decretò il successo trionfale.  –  Serena Prina

La bellezza del testo; l’incredibile attualità di una Kiev assediata e di un mondo in bilico, travolto dalla guerra; il pedigree glorioso del dramma, la cui messa in scena fu fortemente voluta da Stanislavskij che coinvolse i suoi giovani allievi del Teatro d’Arte di Mosca; e, non ultimo, il fatto che non risulta che I giorni dei Turbin sia mai andato in scena in Italia, mi hanno entusiasmato e convinto. – Alberto Oliva, progetto, adattamento e regia 

All’epoca della prima rappresentazione, per i numerosi personaggi, che sono tutti giovani, Stanislavskij volle scegliere degli attori esordienti che salirono sul palcoscenico da assoluti sconosciuti e ne scesero famosi e acclamati dal pubblico. Oggi, sono dieci giovani attori del Centro Teatro Attivo a ripercorrere quelle orme. Oltre a loro, partecipano anche due giovanissimi laureandi IULM. – Annina Pedrini, direttrice del Centro Teatro Attivo

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