2024_02_07 Apologia di Socrate - replica a Milano

APOLOGIA DI SOCRATE di Platone
Diretto e interpretato da Christian Poggioni
Costumi di Stefania Parisini O'Brien
Mercoledì 7 febbraio 2024 h 20.30
Milano - Teatro Pime, via Mosè Bianchi 94
"Ciò che non so, non ritengo di saperlo" 


L'evento cui si riferisce l'Apologia è l'autodifesa che Socrate pronunciò davanti ai giudici di Atene nel 399 a.C. Platone ne fu testimone oculare.
Socrate, vittima di una congiura politica, è accusato di empietà e di corrompere i giovani. 
Per questo è condannato a morte, ma al termine del processo porge ai propri accusatori un ultimo, fondamentale messaggio:
"Se credete, col condannare a morte uomini, di impedire a qualcuno di rimproverarvi perché non vivete in modo retto, voi non pensate bene; a un uomo giusto, infatti, non può capitare nessun male, né in vita né in morte."
È questo di Platone il dialogo politico per eccellenza, che vede di fronte un uomo e la sua comunità nel drammatico confronto sul senso di vivere personale e politico.
La riduzione drammaturgica rispetta l'originalità del testo platonico e la messa in scena mira ad una comunicazione immediata e coinvolgente, affinché risuonino vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza diretta di Platone ce li tramanda.
La rappresentazione ruota attorno al dialogo tra Socrate, i suoi accusatori e i 500 giudici della polis che, nello spettacolo, prendono simbolicamente vita grazie alla presenza del pubblico stesso.
L'Apologia, i cui toni drammatici sono costantemente stemperati dall'inesauribile ironia del filosofo ateniese, ripropone al pubblico contemporaneo lo stile della dialettica socratica, strumento indispensabile per la ricerca della conoscenza e la definizione dei valori.
Il rapporto tra Socrate, i suoi accusatori e i giudici ateniesi, crea un contrasto drammatico tra l'attore e il pubblico, direttamente chiamato in causa dalle domande e dalle provocazioni del maestro, le cui parole risuonano attuali qui e oggi non meno che nell'aria corrotta dell'Atene di allora. 
La nostra Atene ha oggi un suo Socrate da ascoltare?
www.christianpoggioni.it


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