Castello Sforzesco Di Galliate
Sabato 9 settembre 2023 alle ore 20:30
Opera In Castello 2023
Evento di Amici della Musica di Galliate
Al Cavallino Bianco (Im weissen Rössl)
Operetta in 3 atti di Ralph Benatzky, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert Gilbert. Prima esecuzione 8 novembre 1930 al Großes Schauspielhaus di Berlin
Il 9 settembre va in scena la nuova edizione di Opera in castello.
In cartellone la celebre operetta "Al Cavallino Bianco" con la compagnia di Elena D'Angelo.
Personaggi originali e corrispettivi Italiani:
Josepha Vogelhuber, ostessa (It= Gioseffa) Elena D’Angelo
Leopold Brandmeyer, cameriere Matteo Mazzoli
Dr. Otto Siedler, avvocato (It=Giorgio Bellati) Paolo Cauteruccio
Wilhelm Giesecke, fabbricante berlinese (It=Zanetto Pesamenole) Gianni Versino
Ottilie, figlia del fabbricante (It=Ottilia) Merita Dileo
Sigismund Sülzheimer, figlio del concorrente Giesecke (It=Sigismondo Cogoli) Serge Manguette
Prof. Dr. Hinzelmann, villeggiante Carlo Randazzo
Klärchen, figlia del villeggiante (It= Claretta) Giada Bardelli
Imperatore Franz Joseph I (It=l'Arciduca) Fabio Vivarelli
Rudy, Stefano Menegale
Guida, Paola Scapolan
Corpo di ballo della Compagni D’Operette
Orchestra: Compagnia Elena D’Angelo
Direttore d’orchestra: Marcella Tessarin
Regia e Coreografie: Serge Manguette
Allestimento e costumi: Grandi Spettacoli
Lo spettacolo va in scena sabato 9 settembre alle 20,30 presso il Quadriportico del Castello Sforzesco di Galliate. (in caso di maltempo in Sala Manfredda, via Beato Quagliotti 1 a Galliate)
Ingresso: Posto unico euro 20,00 – Soci Amici della Musica di Galliate euro 15,00
Dal 1 agosto saranno attive le seguenti prevendite:
Il Fior di Spigo, piazza San Giuseppe 18, Galliate
Ottica Moscatelli, Via Gramsci 20, Galliate
Edicola Il Kalamaio, via Adua 1, Trecate
(i biglietti scontati per i soci saranno in vendita unicamente al Fior di Spigo a Galliate)
Il Giorno della rappresentazione i biglietti saranno in vendita presso l’ingresso del Castello Sforzesco dalle ore 10.00 alle ore 19.00
L'operetta è famosa per alcune delle sue pagine spesso eseguite anche in recital
"Mi pare un sogno, un'illusion"Duetto Leopoldo/Gioseffa
"Al Cavallin è l'hotel più bel"Entrata di Bellati e duetto
"Negli occhi tuoi c'è un non so che"Duetto Ottilia/Bellati:
"Nel Salzkammergut"Duetto Zanetto/Gioseffa con coro
"È Sigismondo il più elegante e il più giocondo"Entrata di Sigismondo
"Meglio val sorridere"Aria dell'Arciduca e ripresa di Gioseffa
Dal comunicato stampa:
L'operetta "Al Cavallino Bianco" fu rappresentata per la prima volta l’8 novembre 1930 nel "Großes Schauspielhaus", un teatro da 3500 spettatori di Berlino (ora non più esistente). Nacque per volontà del regista Erik Charell, autore del libretto con Hans Müller-Einigen, ripescando la vecchia commedia omonima di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg (titolo originale "Im weissen Rössl").
Per la musica Charell si rivolse al compositore Ralph Benatzky, già allievo di Antonin Dvořák e autore di successo di operette come "Casanova" (1928) e "I Tre Moschettieri" (1929), ma chiese anche aiuto a Robert Stolz per un paio di duetti, a Robert Gilbert e a Bruno Granichstaedten per dare un colore jazz oltre che a Eduard Künneke per l’orchestrazione e alcuni cori.
Nonostante il fatto che sarà proibita dal regime nazista a causa dell'origine ebraica degli autori, l’operetta divenne subito estremamente popolare in tutto il mondo.
In Italia, arriva già nel 1931 al Lirico di Milano e poi nel 1932 a Parma, a Bologna nel 1940 e poi a Trieste, capitale italiana indiscussa dell’operetta, dove torna di frequente dal 1950 fino ad anni molto recenti. La Rai ne produsse diverse versioni televisive negli anni 50 con attori come Nuto Navarrini,
Gianrico Tedeschi, Paolo Poli, Maurizio Micheli, Armando Bandini.
La versione francese (L’auberge du cheval blanc) é del 1932 data a Parigi al Théâtre Mogador e fra il 1948 e il 1968 al Théâtre du Châtelet con 1700 repliche!
Al Coliseum di Londra le repliche furono 650, e negli Stati Uniti, a Broadway 250. Grande successo anche a Vienna e Budapest... e anche a Sidney in Australia!
Trama:
Siamo in Austria, sul lago di S. Wolfgang, dove è situato l'Hotel Al Cavallino Bianco. Il primo cameriere dell'Hotel, Leopoldo, ama la bella proprietaria Gioseffa, che però non lo degna di uno sguardo perché rivolge le sue attenzioni ad un giovane cliente italiano, l'avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorre le sue vacanze sul lago.
All'Hotel arrivano Zanetto Pesamenole, ricco industriale, e sua figlia Ottilia.
Padre e figlia sono in vacanza in Austria per ritemprarsi, visto che hanno una causa pendente con un certo Cogoli, industriale padovano. Sebbene il primo incontro fra il giovane Bellati e la bella Ottilia non sia dei più felici, Leopoldo intuisce che fra i due potrebbe nascere un amore e così, anche per allontanare Bellati dalle premure della signora Gioseffa, organizza un incontro fra Bellati ed Ottilia ma, pur riuscendo nel suo intento, viene licenziato in tronco da Gioseffa. Leopoldo parte disperato.
Cogoli, intanto, manda al Cavallino Bianco suo figlio Sigismondo, con la speranza che si innamori di Ottilia, in modo da finire, con un matrimonio, la causa con Pesamenole. Sigismondo, "figlio di papà", viziato e un po' snob, si invaghisce invece di Claretta, una ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca.
Lei e il padre, il buffo professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggio solo ogni tre anni a causa delle loro non floride condizioni finanziarie.
A questo punto le cose sono veramente complicate. Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa ama Bellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo, che invece è invaghito di Claretta, e nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l'Arciduca.
Leopoldo riesce ad ottenere dal consiglio comunale che l'Arciduca sosti per una notte Al Cavallino Bianco; Gioseffa, per ringraziarlo, lo riassume. Tutti si preparano ad accogliere l'Arciduca con il massimo della cortesia ma nel bel mezzo della festa Leopoldo fa una gran scenata di gelosia e tutto perché Gioseffa stava "amabilmente" conversando con Bellati.
Gioseffa si scusa con l'Arciduca che comprende e l'indirizza verso Leopoldo: "Non bisogna cercare la felicità lontano quando la si ha a portata di mano".
Il lieto fine non è lontano. Le coppie sono ormai formate: Sigismondo e Claretta, Bellati e Ottilia, Leopoldo e Gioseffa. E il processo? Anche quello a lieto fine, con buona pace del buffo Zanetto Pesamenole.
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