Teatro CARLO FELICE - Genova
Giuseppe Verdi
RIGOLETTO
libretto di Francesco Maria Piave
Allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice
Venerdì 13 Maggio 2022_05_13 Ore 20:00 Prima
Sabato 14 Maggio 2022_05_14 Ore 15:00
Domenica 15 Maggio 2022_05_15 Ore 15:00
Venerdì 20 Maggio 2022_05_20 Ore 20:00
Sabato 21 Maggio 2022_05_21 Ore 20:00
Domenica 22 Maggio 2022_05_22 Ore 15:00
Passione, derisione, tradimento, amore e vendetta. Un viaggio dentro alle debolezze umane e all'amore paterno
Cast:
Duca di Mantova Giovanni Sala/Matteo Falcier (14, 21)
Rigoletto Amartuvshin Enkhbat/George Petean (20)/ Ivan Inverardi (14, 21)
Gilda Enkeleda Kamani/Lucrezia Drei (14, 21)
Sparafucile Giorgio Giuseppini/Mariano Buccino (14, 21)
Maddalena Caterina Piva/Valeria Girardello (14, 21)
Giovanna Simona Marcello/Anna Venturi (14, 21)
Monterone Gianfranco Montresor
Marullo Marco Camastra
Matteo Borsa Didier Pieri
Il Conte di Ceprano Claudio Ottino
La contessa di Ceprano Daniela Aloisi/Simona Marcello (14,21)
Usciere Filippo Balestra/Roberto Conti (14, 21)
Paggio Lucia Scilipoti/Simona Pasino (14,21)
Maestro concertatore e direttore Jordi Bernàcer
Regia Rolando Panerai
ripresa da Vivien Hewitt
Scene Fondazione Teatro Carlo Felice da un’idea di Rolando Panerai
Costumi Regina Schrecker
Luci Luciano Novelli
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti
L’opera rivelatrice del carisma popolare di Giuseppe Verdi, e al tempo stesso una delle sue scelte più radicali: Rigoletto è stato rappresentato per la prima volta l’11 marzo 1851 al Teatro la Fenice di Venezia, dopo aver superato il duplice esame della censura asburgica, che contestava a Verdi la scelta di metter in musica un soggetto dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo, violando il decreto del Governatore Militare di Venezia. A sua volta, il dramma originale di Hugo dovette attendere cinquant’anni per ritornare sulle scene parigine dov’era nato, nel 1832, ed era stato messo al bando per gli evidenti riferimenti alla vita privata di Francesco I.
Originale e innovativa per i tempi l’opera di Verdi, acclamata sin dal debutto dal pubblico, non fu compresa subito da tutta la critica, né per il suo libretto, che condensa con grande maestria in poco più di due ore un’opera teatrale in cinque atti, mantenendone intatto il potere di suggestione, che unisce al senso dell’inevitabilità drammatica una riflessione sull’eterna attualità del destino di Rigoletto, nelle parole di Rolando Panerai: «ciascuno è vittima e, nello stesso tempo, artefice del proprio destino».
La regista irlandese Vivien Hewitt ricompone per la prima volta l’impianto registico e scenografico ricevuto in eredita dall’interprete e regista toscano, che in occasione del suo ultimo allestimento a Genova nel 2017 affermava «il mio punto di riferimento è lo spartito, dove ci sono le parole del librettista e la musica di Giuseppe Verdi: più di questo non si può volere».
Di quell’allestimento sono riproposti anche i sontuosi costumi senza tempo della stilista prestata al Teatro Regina Schrecker, realizzati con tessuti di recupero e interamente prodotti per l’occasione.
Conferenza illustrativa – Sabato 7 maggio 2022 ore 16.00
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