Dopo oltre un anno di sospensione delle attività in presenza in teatro, causate dall’emergenza sanitaria, e dai lavori di messa a norma della struttura, il Teatro Coccia è pronto a incontrare di nuovo il pubblico.
Il ritorno in sala coincide con una produzione inedita: dopo l’anteprima in streaming di Sabato 29 Maggio arrivano al Teatro Coccia I Corti del Coccia dal Vivo!, la prima opera zapping, ideata e prodotta dal Teatro Coccia di Novara.
Otto compositori, otto drammaturghi, otto diverse ambientazioni, "tutto in una notte": un filo conduttore che unisce tutte le storie in un'unica opera. Otto brevi racconti in musica per una produzione della durata di poco più di un’ora e mezza.
Le musiche sono di Federico Biscione, Alberto Cara, Federico Gon, Paola Magnanini, Salvatore Passantino, Cristiano Serino, Joe Schittino, Marco Taralli.
Direttore d’orchestra dell’opera è Margherita Colombo.
Registi e cantanti sono i giovani dell'Accademia dei Mestieri dell'Opera del Teatro Coccia AMO. L’Orchestra è il Giovane Ensemble Guido Cantelli, formata da Ivan Corona, Diego Cristofari, Erika Patrucco, Angelica Seminara, Francesco Bruno, Stefano Raccagni, Davide Agamennone, Davide Cocito, Daniel Ciobanu, Tonino Chiodo e Giorgio Pigni.
Nel dettaglio Alberto Cara firma – anche in qualità di librettista - il primo atto:
Diva Killer, un thriller ambientato proprio nel camerino di un teatro d’opera, la regia è di Stefano Ferrara, interpreti il soprano Alina Tabolina e il tenore Nanxin Ye; Cristiano Serino è l’autore di De due ne famo una, una stralunata storia d’amore tra le stelle scritta, da Serino stesso, in romanesco. La regia è di Elena Masullo, interpreti il soprano Maria Grazia Piccardi e il mezzo soprano Caterina Dellaere.
Si cambia stile con un’atmosfera da sit-com newyorkese: a firma di Paola Magnanini Un paio in tre, su soggetto di Stefano Valanzuolo e libretto di Vincenzo De Vivo (autori in residence della Fondazione Teatro Coccia per quanto riguarda la produzione contemporanea), regia di Salvatore Sito, protagonisti Federica Vinci, Simona Ruisi e Riccardo Massolin (pianista, ma non solo…); una fiaba contemporanea che parla di solitudine e condivisione è Stracci di poesia di Joe Schittino, regia di Salvatore Sito, su libretto di Stefano Valanzuolo, interpretato dal soprano Sachi Nogami e dal mezzo soprano Sabrina D’Amato; Federico Biscione è autore di musiche, soggetto e libretto de L’autopsia, ambientata in uno studio medico dove non tutto è come sembra, a firmare la regia è Mirco Michelon, interpreti il soprano Laura Ali e il baritono Wankyung Park;
ancora un medical drama contemporaneo quello firmato da Salvatore Passantino Dormire, guarire forse, l’opera il cui libretto è firmato da Stefano Valanzuolo e Vincenzo De Vivo, è stata presentata in anteprima streaming il 12 Maggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Infermiere presso l’Auditorium dell’AOU della Carità di Novara, un lavoro a tutti gli effetti dedicato a chi in questo ultimo anno e mezzo sta lottando insieme agli ammalati. La produzione ha ottenuto il premio speciale della Giuria nell’ultima edizione del Concorso di Canto Lirico Virtuale SOI Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins La regia è di Stefano Ferrara, interpreti il soprano Laura Ali e il soprano Miryam Marcore; ultimo atto l’opera buffa a firma di Marco Taralli Magic Moments, un mago cialtrone tratteggiato dalla penna e dalla creatività di Stefano Valanzuolo e Vincenzo De Vivo, la regia è di Mirco Michelon, interpreti il soprano Miryam Marcone e il baritono Semyon Basalaev.
A traghettare il pubblico da un atto all’altro, munito di telecomando, l'insonne protagonista di Tutto in una notte: il basso baritono Pasquale Greco. Le arie che accompagnano nei passaggi tra le opere sono firmate da Federico Gon, su libretto di Stefano Valanzuolo.
Il racconto si snoda attraverso le varie ambientazioni grazie all’idea scenica di Matteo Capobianco che su un girevole diviso in tre spicchi realizza 7 set che cambiano nel corso di ogni singola opera. A confezionare l’intera opera la regia di Roberto Recchia.
“Dopo l’esperienza di Alienati – racconta il direttore del Teatro Coccia, Corinne Baroni – opera smart working, simbolo della modalità in cui si è vissuto il 2020, abbiamo pensato a una nuova produzione a più mani, affidata a compositori contemporanei, che questa volta potesse essere realizzata in presenza, ma che racchiudesse comunque al suo interno un nuovo modo anche per fruire di cultura, di teatro e di musica. La notte dell’insonne Pasquale Greco che si snoda tra diversi generi operistici dà, infatti, la possibilità a tutti noi di calarci da un’atmosfera all’altra e mantenere sempre alta l’attenzione, grazie alle composizioni tutte differenti, ma comunque coerenti e alla scrittura avvincente di tutti i soggettisti. Sono orgogliosa di presentare un lavoro inedito, figlio del nostro tempo. Voglio, inoltre, ringraziare i docenti dell’Accademia AMO Marco Taralli, Matteo Beltrami, Margherita Colombo, Paoletta Marroccu, Roberto Recchia che non solo si sono impegnati in prima persona nel raggiungimento di questo risultato, ma hanno formato giovani appassionati, capaci di apprezzare e interpretare non solo il repertorio, ma anche le novità che la produzione contemporanea può e deve offrire. Ci tengo in particolar modo a sottolineare che i compositori hanno donato le loro composizioni, diventando così loro stessi dei veri mecenati della produzione. Tenendo a battesimo questi ragazzi, proprio come da secoli avviene nelle botteghe artigiane, in cui il Maestro si dedica in maniera incondizionata ai propri discepoli”.
Alla riapertura del Teatro corrispondono anche due azioni di mecenatismo verso i giovani e verso il teatro.
Mirato Spa, a partire da quest’opera, si prende carico dell’importo dei biglietti offerti agli Allievi dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera AMO, ai Giovani dietro le Quinte e agli studenti delle scuole superiori, università e scuole di musica cittadine, facendosi così promotore presso i più giovani, insieme al Teatro Coccia, dei valori della Cultura e della Musica.
I 9 camerini che affacciano direttamente sul palcoscenico saranno anch’essi oggetto di restyling. I primi 4 al piano terra sono stati già riarredati grazie al contributo della Famiglia Badà. Chi è di scena è, infatti, la nuova campagna del Teatro Coccia dedicata a coloro che vogliono contribuire e rendersi artefici del riallestimento di questi luoghi “sacri” dove l’artista diventa personaggio, dove si vivono le emozioni più autentiche fino a solcare la soglia e entrare in scena. “Chi è di scena” è una frase idiomatica nel mondo del teatro, è il momento che precede l’apertura del sipario, con questo progetto i sostenitori entrano di diritto a far parte di questa magia.
I Corti del Coccia si è aggiudicata, inoltre, il bando PROGETTI indetto da SCENA UNITA - per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo è un fondo privato gestito da Fondazione, Cesvi - organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.
Biglietti dai 10,00 ai 33,00 euro presso la biglietteria del teatro e online su www.fondazioneteatrococcia.it
Fondazione Teatro Coccia Onlus
Via f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
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