Stiamo per arrivare al ventesimo anniversario di una interessante esperienza musicale nata a Pavia nel Collegio Ghislieri quando nel 2003 il coro degli studenti dell'istituto pavese diede vita alla prima stagione musicale. All'interno di una "formazione scolastica di appassionati dilettanti" come potrebbe essere il Coro degli allievi del Ghislieri, variabile per la propria natura di studenti presenti appunto solo per il loro percorso di studio, alcuni sono poi passati da una esperienza "amatoriale" ad una scelta "professionale".
Molti nomi sono diventati delle presenza importanti nel mondo musicale italiano contemporaneo.
Tra questi musicisti una figura di spicco è quella del maestro Giulio Prandi che prese in mano la guida del Coro Ghislieri.
Giulio Prandi foto Concertodautunno by Mario Mainino |
Ma non basta solo “eseguire” nel modo più impeccabile possibile le varie composizioni occorre per emergere nel panorama musicale anche l’attenzione al programma che si intende eseguire. Ecco che accanto alla attenzione al modo esecutivo il maestro Prandi intraprese un parallelo percorso di ricerca alle scoperta di pagine musicali ingiustamente dimenticate passando da capolavori conosciuti come il “Dido and Æneas” di Henry Purcell (Vedi) oppure il “Requiem in re minore, op.48” di Gabriel Fauré (Vedi) e programmi che inserivano pagine riscoperte e che rivelano quanto ingiusta fosse la loro dimenticanza come in “CAPOLAVORI RITROVATI DEL SETTECENTO NAPOLETANO” (Vedi) di autori quali Leonardo Leo (1694-1744), Michele Mascitti (1664-1760), Alessandro Scarlatti (1660-1725), Niccolo Jommelli (1714-1774) e Nicola Pago (1714-1774).
Per la qualità esecutiva e di ricerca diventa facile convincere solisti di fama ad affiancarsi nelle esecuzioni che vengono proposte nell’Aula Magna del Collegio in Piazza Ghislieri a Pavia, solisti del concertismo internazionale, da Roberta Invernizzi a Romina Basso, a Krystian Krzeszowiak, a Sergio Foresti, ospiti frequenti delle stagioni ghislieriane, a testimonianza della caratura della rassegna pavese.
Un esempio sono le pagine messe in programma nel concerto “Trionfi in San Marco” di venerdì 25 giugno 2010 (Vedi) che “ si sono rivelate di grande freschezza compositiva con una capace strutturazione delle parti strumentali e vocali che si alternavano tra soli, cori, momenti d'insieme e arie solistiche con una grande varietà di idee. Da spunti drammatici a momenti intensi come "Et Incarnatus" per soprano o l'aria piena di agilità "Sicut Sagittae" riservata al basso” come ebbi a scrivere in quella occasione.
Una composizione della quale mi sono letteralmente “innamorato” è il “Mattutino de' morti” composizione del 1770 di Davide Perez (1711 – 30 ottobre 1778) opera di una notevole complessità e bellezza che Giulio Prandi ha diretto nella Basilica di San Michele Maggiore nel settembre del 2013 (Vedi) un lavoro che viaggiò per l’Europa approdando al Jacobikerk Utrecht durante il Festival di musica antica ed inciso per Sony nel 2014.
Nel 2014 toccò a Niccolò Jommelli (Aversa, 1714 -Napoli, 1774) la riscoperta del suo “REQUIEM per soli, coro e orchestra” (Vedi) in occasione del 300° anniversario della nascita, “Questo programma rappresenta il primo dei due tributi offerti da Ghislieri Choir & Consort a Niccolò Jommelli nel trecentesimo anniversario della nascita, a coronamento di un percorso iniziato nel 2012 con l’incisione per Sony – Deutsche Harmonia Mundi dei salmi scritti a Roma per S. Pietro e S. Maria dell’Anima.” come ebbe a dire il maestro Prandi nella presentazione.
Le presenze si sono succedute in Italia al festival Mito, al Teatro Fraschini di Pavia dove si è portato il “Messiah” di Georg Friedrich Händel nel marzo 2017 (Vedi).
Dalla stagione del Collegio si passò ad inventare “PAVIA BAROCCA” concentrando l’indirizzo musicale su quel periodo, ma inserendovi anche pagine più moderne come lo “Stabat Mater” del 1877 di Antonín Dvořák (Vedi).
Il grande lavoro di questi quasi venti anni ha avuto la possibilità di realizzazione solo grazie al sostengo del Collegio pavese ed al numeroso lavoro di tecnici e musicisti che hanno condiviso le scelte del M°Prandi e si sono aperti alle collaborazioni internazionali a partire dal sodalizio con la ACCADEMIA BAROCCA EUROPEA D'AMBRONAY.
Gli ultimi due anni sono segnati dalla Covid-emia che ha bloccato le esecuzioni dal vivo e mandato le “dirette” sui canali on-line #instreaming.
Il 2021, che avrebbe visto il 21 marzo il tradizionale concerto di primavera, ha così invece segnato sul calendario tre date per realizzazioni che saranno fruibili dal vasto pubblico della rete dal Filarmonico di Verona al Festival di Cracovia al Concertgebouw Amsterdam dove Prandi ha diretto il Requiem di Mozart nel novembre del 2019.
#instreaming concert
28 Marzo 2021_03_28
dal Teatro Filarmonico di Verona
Niccolò Jommelli
Didone Abbandonata
Cantata per soprano, archi e continuo
(intitolata in realtà “Giusti numi che il ciel reggete” prima esecuzione al Teatro Filarmonico)
Trascrizione da manoscritto a cura di Nicolò Ferrari
ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Soprano Maria Grazia Schiavo
Direttore Giulio Prandi
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Henry Purcell
Dido and Æneas
Revisione a cura di Clifford Bartlett
PERSONAGGI E INTERPRETI
Dido, Josè Maria Lo Monaco
Æneas, Renato Dolcini
Belinda, Maria Grazia Schiavo
Second Woman, Eleonora Bellocci
Sorceress, Lucia Cirillo
First Witch / Spirit, Federico Fiorio
Second Witch, Marta Redaelli
Sailor, Raffaele Giordani
Jack, Tony Contartese
ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Direttore Giulio Prandi
Regia, scene e costumi Stefano Monti
Luci Paolo Mazzon
Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Modena
2 Aprile 2021_04_02
per il Festival Misteria Paschalia di Cracovia dal Teatro Fraschini di Pavia
Davide Perez, Mattutino de’ Morti
Programma:
Grzegorz Gerwazy Gorczycki (1665/7–1734)
Salve Regina (Conductus funebris)
Davide Perez (1711–1778)
Mattutino de’ Morti
Grzegorz Gerwazy Gorczycki (1665/7–1734)
In paradisum deducant te angeli (Conductus funebris)
Solisti di canto:
Federico Fiorio – soprano
Marta Redaelli – soprano
Maria Chiara Gallo – alto
Luca Cervoni – tenore
Alessandro Ravasio – basso
Salvo Vitale – basso
Coro e Orchestra Ghislieri
29 Maggio 2021_05_29
dal Concertgebouw Amsterdam nella rassegna Zaterdagmatinee
G.B.Pergolesi, Stabat Mater
Domenico Scarlatti, Messa di Santa Cecilia
Coro e Orchestra Ghislieri
Direttore Giulio Prandi
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