2018_01_21 ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE al Coccia di Novara

Domenica 21 gennaio 2018 ore 16.00
Teatro Coccia di Novara
RASSEGNA FAMIGLIA
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
dal romanzo di Lewis Carroll
adattamento Marco Lorenzi e Francesco Scarrone
regia Marco Lorenzi
con Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo
ideazione scene e costumi Marco Lorenzi
e gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, è diretto da Marco Lorenzi ed è interpretato da Ludovica Apollonj Ghetti, Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Marta Cortellazzo Wiel, Alfonso D'Angelo. L’adattamento è di Marco Lorenzi e Francesco Scarrone, l’ideazione delle scene e dei costumi dello stesso Lorenzi e degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Torino Eleonora Gallo e Stefano Di Pascale.
Marco Lorenzi porta in scena un testo che conserva il fascino del sogno attraverso i suoi personaggi, la psicologia umana, le emozioni, la vulnerabilità, i doppi sensi, le figure retoriche, che sono in fondo una metafora della vita.
La curiosità muove Alice nelle sue avventure in un mondo sottosopra, popolato da personaggi curiosi e bislacchi.
Alice: «Che strada devo prendere?». Stregatto: «Dove stai andando?» Alice: «Non lo so». Stregatto: «Allora non importa. Se non sai dove stai andando, qualsiasi strada ti ci porterà». Alice è una bimba come tante, ma al contempo è un’eroina. Abbandona il noioso pomeriggio al parco per inseguire il Bianconiglio fin giù nelle viscere della terra, nelle profondità del suo essere. Ma la sua discesa è un lento passaggio dal mondo del reale al mondo delle Meraviglie. È un’eroina perché affronta la Regina di Cuori e la sconfigge con la forza della consapevolezza e della fiducia in se stessa. Il suo personaggio può essere facilmente sottratto al suo contesto storico e ricollocato a piacere in qualunque altro momento o spazio, senza perdere la sua essenza. È pura e semplice, sempre pronta ad interrogarsi sulle buone maniere. Curiosa e pronta ad imparare come una tela bianca. Carroll delinea un’eroina fuori dal comune in grado di offrirci una visione di Wonderland più incontaminata possibile. Questo sguardo ci restituisce un modo fantastico fatto di strani personaggi, giochi di parole, di riflessioni che si muovono tra l’assurdo e il filosofico, analisi del tempo inteso come meteorologico ma anche metafisico, di attività bizzarre quali la Maratonda e il croquet, giocato con improbabili mazze fatte da fenicotteri rosa. È la fantasia che porta lontano Alice quasi a ricordare ai più piccoli che l’immaginazione può essere il motore delle possibilità, che sognare può portare lontano e consente di accedere a tutte le avventure fantastiche che si desidera, fino a farle sembrare quasi realtà. «Che bellezza - canta Alice - se sapessi che, quel mondo delle meraviglie c’è».

NOTE DEL REGISTA MARCO LORENZI
«Come ha scritto qualcuno, Alice nel Paese delle Meraviglie è “la favola delle favole”. In quanto tale, richiede a chi ci si avvicina quello stesso sguardo pieno di stupore e di meraviglia della sua piccola protagonista per poterne godere appieno.
Proprio per questo ho scelto di parlare del rapporto di ognuno di noi con la fantasia e come questo rapporto possa cambiare, a mano a mano che cresciamo.
Per me, Alice, è uno sguardo sul mondo capace di andare oltre la superficie delle cose, capace di andare oltre l’ordinario e di scoprire ancora quello che di magico e misterioso c’è nel quotidiano che ci circonda. Insomma, la mia e la nostra Alice nel Paese delle Meraviglie, ci pone di fronte al bambino che siamo (o che siamo stati) e all’adulto che vogliamo essere.  Ho scelto di ambientare per intero il viaggio di Alice dentro la sua cameretta dei giochi perché quello sarebbe stato il suo “mondo delle meraviglie”. Abbiamo reinventato i personaggi del suo viaggio perché volevo che parlassero ai bambini e agli adulti di cosa vuol dire diventare grandi e come si fa a portarsi dietro questo mondo interiore fatto di anarchia e fantasia. Abbiamo inventato una misteriosa malattia che ha colpito il paese delle meraviglie e che non è facile sconfiggere: si chiama “adultite”. Abbiamo giocato anche sul rapporto tra una figlia - Alice, appunto - e una mamma che non ha tanto tempo per parlare con lei. D’altronde proprio il Tempo è l’altro grande protagonista di questa storia: il tempo che per il Cappellaio matto e la Lepre marzolina è eternamente fermo all’ora del te. Il tempo che per il Bianconiglio corre troppo in fretta. Il tempo che sta facendo crescere la Regina del nostro spettacolo e la sta facendo cambiare.  E, infine, il tempo è anche quell’amico che a un certo punto della nostra vita ci viene a toccare la spalla per dirci che stiamo diventando “grandi”».

MARCO LORENZI
Marco Lorenzi classe 1983 si diploma come attore presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, diretta all’epoca da Mauro Avogadro. Presso l’accademia segue durante il triennio le lezioni di Mauro Avogadro (recitazione), Maria Cosangra (movimento Laban-Bartenieff), Emanuele De Checchi (voce), Marise Flach (mimo), Claudia Giannotti (recitazione), Nikolaj Karpov (acrobatica), Marco Merlini (acrobatica), Bruce Myers, Franca Nuti (recitazione), Germana Pasquero (dizione). Nel 2006 Bruce Myers lo sceglie come Romeo per lo spettacolo di fine corso “Romeo e Giulietta” e come attore per affiancarlo nello spettacolo “Il Grande Inquisitore” diretto da Peter Brook. Approfondisce la sua formazione frequentando seminari diretti da Lilo Baur, Valerio Binasco, Peter Clough, Nicole Kehrberg, Kristin Linklater e molti altri appuntamenti diretti da Bruce Myers che rimane sempre un punto di riferimento sia per la creazione degli spettacoli sia nella pedagogia che intraprende nel tempo.
Dal 2006 è attore professionista in spettacoli di Mauro Avogadro, Pietro Carriglio, Eleonora Danco, Claudio Di Scanno, Roberto Guicciardini, Uli Jackle, Antonio Latella, Claudio Longhi, Eleonora Moro, Eleonora Pippo.

Fondazione Teatro Coccia OnlusVia f.lli Rosselli, 47
28100 Novara (NO)
Tel. +39.0321.233200 r.a. - Fax +39.0321.233250
www.fondazioneteatrococcia.it

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