Venerdì 08 Gennaio 2016_01_08 ore 20.00
Domenica 10 Gennaio 2016_01_10 ore 16.00
Auditorium di Milano, largo Mahler
CONCERTO SINFONICO
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Jader Bignamini
Dopo la sfolgorante apertura della nuova stagione con la Nona di Beethoven per Capodanno diretta da Zhang Xian, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi si ripresenta al pubblico dell’Auditorium di Milano giovedì 7 (ore 20.30), venerdì 8 (ore 20.00) e domenica 10 gennaio (ore 16.00) con una locandina sfavillante. Sul palco di largo Mahler torna la bacchetta di Jader Bignamini, per questo “dittico” tutto sinfonico all’insegna di due grandi della tradizione russa del Novecento. Si comincia con la Suite dell’Uccello di Fuoco di Stravinskij, per proseguire con la Suite di Romeo e Giulietta di Prokof’ev: due gioielli assoluti senza tempo, particolarmente amati dal grande pubblico.
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Stagione Sinfonica 2016
Organizzato da LaVerdi Milano
Giovedì 7 gennaio 2016 ore 20:30
ORCHESTRA SINFONICA GIUSEPPE VERDI MILANO
Direttore JADER BIGNAMINI
A Jader Bignamini il compito di accompagnarci all’ascolto: “Al di là della universale popolarità dei brani, è significativo che le due suite siano tratte da altrettanti balletti, elemento che le accomuna. Prokof’ev, in particolare, su Romeo e Giulietta ha composto 3 suite. Nell’esecuzione con laVerdi, io faccio una ‘mia’ suite: un montaggio composto da brani tratti dalla prima e dalla seconda, che segue l’ordine dell’evoluzione della storia. Dell’Uccello di fuoco di Stravinskij eseguiremo invece la suite tradizionale del 1919, che raggruppa i brani più spettacolari, con la Danza infernale sopra tutti. Nel complesso, si tratta di un brano che dimostra le qualità virtuosistiche non solo dei solisti nell’ambito orchestrale ma dell’orchestra tutta. La tavolozza timbrica utilizzata dal compositore è estremamente variegata e l’orchestrazione è a livello eccelso. E’ la seconda volta che l’affronto, e sempre con laVerdi; ma la partitura nasconde comunque novità e insidie: per affrontarla, attenzione e riguardo sono d’obbligo”.Programma
La Suite eseguita nel concerto è la seconda che Stravinskij trasse dall’Uccello di fuoco dopo il clamoroso successo della prima rappresentazione del balletto, avvenuta a Parigi il 25 giugno 1910. La prima era stata pubblicata nel 1912, una terza sarebbe seguita nel 1945. L’Introduzione evoca immediatamente un mondo misterioso, presentando il leitmotiv associato alla figura dell’Uccello magico, che attraversa la letteratura popolare russa e rispecchia nell’immaginario collettivo la libertà della bellezza e l’indifferenza per desideri e affanni delle persone umane. “Per me - affermò Stravinskij - l’effetto più straordinario dell’Uccello di fuoco è derivato da Rimskij”, il suo maestro, autore di una celebre raccolta di canti popolari russi, che influenzò profondamente i compositori dell’epoca. L’uccello di fuoco riflette questa fiducia nel folklore come risorsa stilistica di una musica “nazionale”.
Composto nel 1935 come balletto, anche Romeo e Giulietta venne ridotto da Prokof’ev in forma di Suite, con immediato successo a Mosca e Leningrado come in Europa e negli Stati Uniti. Poco importa se l’”ottimismo di Stato” allora vigente impose un irreale lieto fine della tragedia shakespiriana. Rinunciando alle sonorità “avanguardistiche” dei precedenti balletti, Prokof’ev semplifica qui il linguaggio, rendendolo capace di emozionare senza cedere al sentimentalismo.
(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).
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