TEATRO
DEL CARCERE
VIGEVANO,
Via Gravellona n. 240
Mercoledì
13 maggio 2015, ore 20.00
IO CHE SONO NESSUNO
L'Odissea interpretata e riscritta dai detenuti della Casa di Reclusione di Vigevano
Drammaturgia e regia Alessia Gennari
Con
Alessio, Andrei, Antonio, Bruno, Franco, Hamid,
Jerick,
Kevin, Elinor, Ermal, Stefano
Musiche
originali di Vincenzo accompagnate da Bruno
con
la partecipazione di Sara Urban e Tazio Forte
INFORMAZIONI
E PRENOTAZIONI
Telefonare
allo 0381/70707 (dalle 16,30 alle 18)
oppure
inviare una mail a educarsi@libero.it
La
storia del nostro Ulisse è la storia di un viaggio. Una storia che
parte da una guerra, da una crisi, e che racconta di un lungo
percorso di conoscenza e crescita, prima che il nostro eroe possa
ritornare a casa, all'amore, alla vita. È la storia di un uomo
astuto, ingannatore, che ha osato sfidare le leggi divine ma che
riuscirà a ritornare a casa anche grazie alla sua forza di volontà,
alla capacità di attenersi alle regole e di accettare il proprio
destino. Ed è una storia di uomini, uomini senza donne, attesi dalle
donne, che lottano per tornare dalle loro donne, se ci sono, o per
ritornare all'amore. È la storia di un eroe pieno di debolezze, di
un comandante che non ha più navi da comandare, di un uomo che si
perde, per poi ritrovarsi.
Esito
finale del laboratorio teatrale promosso dal progetto "Educarsi
alla libertà", lo spettacolo "Io che sono nessuno"
rilegge e riscrive l'Odissea, osservando il mito dal punto di vista
degli interpreti, un gruppo di detenuti della sezione maschile della
Casa di Reclusione di Vigevano. La drammaturgia scenica dello
spettacolo è nata da un lavoro di improvvisazioni collettive, poi
fissate, nelle quali ci siamo interrogati sul senso del mito di
Ulisse, sul significato che esso può assumere oggi, all'interno
delle mura di un carcere.
Lo
spettacolo riscrive l'Odissea tenendosi sul confine tra comicità e
dramma, cercando di suggerire un parallelo tra il mito e le vicende
dei nostri Ulisse, tanti Nessuno, ognuno Qualcuno, impegnati nel loro
personale viaggio di ritorno verso la loro Itaca.
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