Venerdì 10 Aprile 2015_04_10 (ore 20.00)
Domenica 12 Aprile 2015_04_12 (ore 16.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2014/15
Mahler e Beethoven
Orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Jader Bignamini
A due mesi dal sold out con la pucciniana Madama Butterfly in forma di concerto, Jader Bignamini torna alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi – di cui è direttore associato - all’Auditorium di Milano in largo Mahler con una “doppietta” da brivido: la Prima sinfonia di Mahler e la Quinta sinfonia di Beethoven, caposaldi del repertorio orchestrale di tutti i tempi. Appuntamento dunque giovedì 9 (ore 20.30), venerdì 10 (ore 20.00) e domenica 12 aprile (ore 16.00), nella “casa” de laVerdi.
L’esecuzione della Sinfonia n. 1 in Re maggiore, conosciuta come Il Titano, dall’omonimo romanzo del tedesco Johann Friedrich Richter, dà inizio a Il Mahler de laVerdi, nuovo ciclo dedicato al compositore austriaco, che offrirà al pubblico di Milano, nell’arco di un solo mese, le cinque sinfonie dispari, con Claus Peter Flor (Terza), John Axelrod, direttore principale de laVerdi (Quinta e Settima) e Junichi Hirokami (Nona) in successione sul podio di largo Mahler, dopo l’esordio di Bignamini.
L’accostamento della Prima sinfonia di Mahler alla Quinta di Beethoven nello stesso programma non è casuale, e il motivo ce lo spiega lo stesso Bignamini: “Accostiamo Mahler e Beethoven perché sono i due pilastri del sinfonismo teutonico: il tedesco si pone cronologicamente e filologicamente all’inizio del Romanticismo ottocentesco, mentre l’austriaco chiude il ciclo del genere sinfonico per eccellenza, con tutti gli altri nel mezzo. Pur così diversi, entrambi nel loro sinfonismo hanno un disegno condiviso: descrivere l’umanità e il suo destino, sia pure da angolazioni e prospettive diverse; mentre Beethoven si rivolge al genere umano nella sua totalità, Mahler fa un discorso molto più intimo, rivolgendosi alla sfera più profonda e nascosta dell’essere umano. Un contrasto solo apparentemente contraddittorio, espresso in musica attraverso un organico enorme da Mahler e uno molto più ridotto da Beethoven. Una curiosità: nella Quinta, il genio di Bonn per la prima volta utilizza i tromboni in una sinfonia, con un finale grandioso, comune anche alla Prima di Mahler; un crescendo sia di volume che di velocità e tempo; un finale incalzante e impetuoso, che tuttavia lascia una irrisolta sospensione nel pensiero di chi ascolta”.
Ancora una curiosità, che questa volta riguarda personalmente Bignamini:
“La Prima di Mahler è la sinfonia che prediligo e che ho eseguito tantissime volte, perché ho cominciato ad ascoltarla da ragazzo. Inoltre, è stata il mio ‘battesimo’ alla direzione. Era il 2011, anniversario mahleriano; io ero in orchestra, al clarinetto piccolo, e il direttore musicale de laVerdi, la signora Zhang Xian, mi ha chiamato dopo la ‘generale’ per dirigere parte del primo e dell’ultimo movimento. Grazie a questa prova, sono stato nominato direttore assistente, e lì è cominciata veramente la mia carriera di direttore”.
Giovedì 9 aprile in Auditorium, nel Foyer della Balconata (ore 18.30, ingresso libero), il musicologo Lorenzo Casati terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma - la prima del ciclo “Il Mahler de laVerdi” – dal titolo: “Tra poema sinfonico e sinfonia: Il Titano”.
(Biglietti euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio), orari apertura: lun – ven ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334 www.laverdi.org).
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