Venerdì - 31 Ottobre 2014_10_31 Ore 20:00
Domenica - 02 Novembre 2014_11_02 Ore 16:00
Auditorium di Milano, largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2014/15
Giuseppe Verdi
Messa da Requiem
L’intensità del dramma, lo stupore della passione
Chiara Taigi, Soprano
Anna Maria Chiuri, Mezzosoprano
Yusif Eyvazov, Tenore
Massimiliano Catellani, Basso
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Jader Bignamini
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 50,00/40.00,/35,00/17,50).
Jader Bignamini, ”bacchetta verdiana” è alla sua prima direzione del Requiem nella stagione principale de laVerdi: la Stagione sinfonica. Dopo le ultime conduzioni affidate a Zhang Xian e a John Axelrod, tocca al conductor lombardo esprimersi sul palco dell’Auditorium con Orchestra sinfonica e Coro sinfonico - quest’ultimo sotto la guida di Erina Gambarini - in questo caposaldo dell’opera verdiana e della musica assoluta.
Appuntamento giovedì 30 (ore 20.30), venerdì 31 ottobre (ore 20.00) e domenica 2 novembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in Largo Mahler, con quello che è diventato negli anni una “stella fissa” nel calendario delle stagioni de laVerdi: la Messa da Requiem del genio di Busseto infatti è stata eseguita in Italia e all’estero oltre 30 volte – tra cui a Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) - a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con il maestro Riccardo Chailly e con il maestro del Coro Romano Gandolfi, poi Ruben Jais, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, quindi John Axelrod, direttore principale ospite dell’Orchestra, e ora con Jader Bignamini, affiancato da Erina Gambarini.
Sul palco di Largo Mahler, il parterre dei solisti sarà composto da Chiara Taigi (soprano), Anna Maria Chiuri (contralto), Yusif Eyvazov (tenore), Massimiliano Catellani (basso).
Giovedì 30 ottobre 2014 (ore 18.30, Foyer della balconata, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione al concerto parlerà di Verdi e Manzoni nella Milano 1800–2000. Sarà l’occasione per proporre il Requiem come l’avvenimento che fonda la memoria pubblica di Verdi e Manzoni a Milano. Il Maestro Jader Bignamini, la giornalista e scrittrice Marta Boneschi e la musicologa Laura Nicora rievocheranno vicende, protagonisti, idealità che via via continuano a segnarne la “fortuna” nella storia della città. Nell’occasione viene presentato il nuovo libro di Marta Boneschi: Milano. L’avventura di una città (Edizioni Ledi).
“La Messa da requiem è una partitura molto complessa, lunga e articolata. È un brano dalla connotazione fortemente ‘italiana’, molto vicino al nostro dna, soprattutto molto vicino ai milanesi, e non solo perché è stato scritto in memoria di Alessandro Manzoni. Per me ogni esecuzione è un’emozione sempre nuova: l’ho diretto in altre occasioni ma questa è la prima volta che lo dirigo per la stagione principale de laVerdi, la Stagione sinfonica: è un brano che l’Orchestra di Largo Mahler ‘possiede’, per cui il feeling con i musicisti è totale.
“Per quanto riguarda il cast, è molto giovane ma di livello internazionale: offriremo al pubblico un ‘prodotto’ sicuramente all’altezza delle aspettative.
“Verdi ha la capacità di scrivere in modo impressivo e di sintonizzarsi immediatamente con il pubblico: arriva immediatamente alla nostra anima e si sposa perfettamente con la nostra indole: riesce con due accordi a descrivere altrettanti stati d’animo completamente differenti; da una pagina all’altra riesce a descrivere impeccabilmente atmosfere diverse, e questo il pubblico lo percepisce al volo. In più, ogni pagina è strutturata per valorizzare le voci dei solisti e il loro potenziale espressivo, sia in termini di quantità che di qualità di ‘colore’”. [ Jader Bignamini ]
Per molti di noi il Requiem è il vero capolavoro drammatico di Verdi. Sappiamo che è inteso alla memoria di Alessandro Manzoni ma resta il sospetto che sia (sott)inteso anche per se stesso. Avrebbe potuto essere pure la sua opera estrema, dopo i persistenti trionfi della trilogia romantica negli anni Cinquanta, e la terna (Forza del destino, Don Carlo, Aida) quasi estorta negli anni Sessanta. Mentre nel tempo della Messa da requiem (1874) è imprevisto e ancora lontano il binomio ultimo (Otello e Falstaff, 1887 e 1893).
Comunque sia, il Requiem è il lavoro sinfonico-corale più importante, anzi unico, di Verdi. È il banco di prova di ogni complesso musicale che si rispetti. Anche per questo è un appuntamento fisso per ogni stagione de laVerdi. Che lo affida ai suoi direttori con maggiore prestigio. Le ultime volte sono saliti sul podio il direttore musicale Zhang Xian e quello principale John Axelrod. Ora tocca a Jader Bignamini, diventato direttore associato; che si è formato con i nostri complessi nel corso ormai di una quindicina d’anni e che ormai ha spiccato il volo negli ambienti sinfonici nazionali e internazionali (Mosca, San Pietroburgo, Osaka, San Paulo) e, soprattutto, nel mondo lirico, con direzioni impegnative nel grande repertorio dei teatri di Bologna, Venezia, Verona, Parma. [Enzo Beacco]
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