a
Milano, dal 15 luglio al 28 agosto 2014
Giovedì
31 luglio 2014 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa
di San Bernardino alle Monache Via Lanzone 13
Bach
Padre e Bach Figlio
Musiche
di J. S. Bach e C. Ph .E. Bach
Vittorio
Ghielmi, viola da gamba
Lorenzo
Ghielmi, cembalo/fortepiano
Biglietti
posto unico 10 euro
Programma I ore 18.30
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Sonata in sol minore BWV 1029
Vivace - Adagio - Allegro
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
Sonata per viola da gamba e fortepiano in sol minore Wq 88
Allegro moderato - Larghetto - Allegro assai
Solo a viola da gamba e basso in do maggiore Wq 136
Andante - Allegro - Arioso
Programma II ore 20.30
J. S. Bach
Sonata in sol maggiore BWV 1027
Adagio - Allegro - Andante - Allegro
Sonata in re maggiore BWV 1028
Adagio - Allegro - Andante - Allegro
Praeludium & Fuga à 3 in sol maggiore BWV 902
C. Ph. E. Bach
Sonata in re Wq 65/24
Adagio - Andante - Andantino - Adagio - Alla breve
Lorenzo Ghielmi: fortepiano, copia da Gottfried Silbermann (1749)
Il
festival di Milano Arte Musica continua giovedì 31 luglio alle ore 18.30 e alle
ore 20.30, con il doppio concerto che dà inizio a una “mini-serie” dedicata alla
famiglia Bach, in occasione del
tricentenario della nascita di Carl Philipp Emanuel Bach.Nella tranquilla
chiesa di San Bernardino alle Monache
(via Lanzone 13) Vittorio Ghielmi
(viola da gamba) e Lorenzo Ghielmi
(fortepiano, uno splendido strumento, copia da un originale di Gottfried
Silbermann del 1749) propongono le opere composte da Johann Sebastian Bach e Carl
Philipp Emanuel Bach per questi due strumenti, in due distinti concerti: alle
18.30 il primo programma, alle 20.30 il secondo programma.
I fratelli Ghielmi
sono entrambi riconosciuti come interpreti di prima grandezza a livello
nazionale e internazionale.
Le tre sonate per cembalo e viola da gamba di J. S. Bach, pur note con
numeri di catalogo consecutivi e composte nello stesso periodo di Köthen
(1717-1723) per la presenza nella cappella di corte di un gambista di grande
qualità come C. F. Abel e per il fatto che lo stesso principe Leopold fosse un
dilettante di alta classe, non costituiscono tuttavia un corpus organico. La
prima è una versione adattata al duo cembalo - viola da gamba di una sonata per
due flauti e basso continuo (la parte del primo flauto è affidata alla mano
destra del cembalista); c’è chi ritiene che anche le altre due possano derivare
da opere di diverso organico: processo frequente nella produzione di J. S. Bach
che però sapeva dare sempre una nuova unità formale e una forte idiomaticità
strumentale. I due strumenti sono trattati con un accentuato rapporto
concertante, a tratti con prevalenza del cembalo. La struttura formale accomuna
le prime due sonate in quattro movimenti secondo lo schema delle sonate da
chiesa, con i tempi lenti di limitata ampiezza; la terza è in tre movimenti
secondo lo schema del concerto, con l’adagio al centro in forma bipartita. J.
S. Bach tratta la viola da gamba come strumento dalla fluida e intensa
cantabilità non solo negli adagi ma anche nei tempi allegri. A questo
meraviglioso strumento affida il compito di dialogare con la voce per sostenere
una forte emozione in alcune arie delle cantate e delle passioni; basti
ricordare per tutte l’aria “Es ist vollbracht!” della Johannes-Passion.
La ricorrenza del terzo centenario della nascita del più celebre dei
figli di J. S. Bach è l’occasione buona per accostare alle musiche del padre
quelle del figlio Carl Philipp Emanuel e verificare nel confronto la forte
evoluzione stilistica ad una sola generazione di distanza, ma nello stesso
tempo il solido fondamento contrappuntistico e formale assorbito nella
formazione ed espresso nella produzione propria. C. Ph. Emanuel ci teneva a
dire di aver avuto un unico maestro, il padre Johann Sebastian. Le composizioni
in programma sono tutte del periodo berlinese (1738-1768) dove completò la sua
formazione aprendosi alle nuove tendenze, un misto di Empfindsamkeit e di Sturm und
Drang, ma dove non poté realizzare i suoi sogni di attività musicali. Vi
riuscì ad Amburgo nell’ultimo ventennio di vita.
Le due sonate per viola da gamba e tastiera testimoniano le due facce
della sua esperienza musicale: curiosamente la composizione più tarda (Wq 88,
1759) è più legata al severo stile concertato tra i due strumenti, mentre la
sonata più giovanile (Wq 136, 1745) è aperta a novità formale nella
disposizione dei tempi (Andante, Allegro, Arioso) e nei primi due movimenti
lascia prevalere la viola da gamba, usando lo stile concertato solo nell’Arioso.
Il misto di Empfindsamkeit e
di Sturm und Drang è evidente nella
sonata Wq 65/24 (1749) con armonie cangianti e ritmi energici.
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti
prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della
Passione (via Conservatorio 16) dal
lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 11.45.
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax
02.76317176 e-mail lacappellamusicale@libero.it
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