Lunedì 6 gennaio 2014_01_06, ore 17.30
Auditorium di Milano – largo Mahler
Epifania con laBarocca
J.S. Bach
Oratorio di Natale
Ensemble laBarocca
Ensemble vocale
Direttore Ruben Jais
Maestro Ensemble vocale Gianluca Capuano
Solistti di canto:
Fotoservizio della serata: http://www.concertodautunno.it/140106-laverdi/140106-laverdi.htm
Dopo la Nona di Beethoven, evento culturale milanese di capodanno con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, ecco il grande classico de laVerdi per il nuovo anno, questa volta per la Festa dell’Epifania.
L’Ensemble laBarocca, diretto dal suo fondatore, il milanese Ruben Jais, e il gemello Ensemble vocale, diretto da Gianluca Capuano, portano infatti in scena – come da conclamata tradizione - l’Oratorio di Natale (Weihnachts-Oratorium) per soli, coro e orchestra BWV 248 di Johann Sebastian Bach.
Appuntamento dunque lunedì 6 gennaio 2014 (ore 17.30), all’Auditorium di Milano in largo Mahler (Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 25,00/10,00).
Anche quest’anno sarà ripresa la formula adottata con successo lo scorso anno, che si è rivelata una piacevole sorpresa per il pubblico: alle ore 17.30 comincerà l’esecuzione delle prime tre cantate del capolavoro bachiano; poi ci sarà l’interruzione – per chi lo desidera - per la cena nel foyer, infine, alle 20.30, di nuovo in sala per la seconda parte dell’opera, con le restanti tre cantate.
Orchestra ed Ensemble vocali saranno accompagnati sul palco da un parterre solistico di star internazionali: Christian Senn (baritono), Filippo Mineccia (controtenore), Joanna Klisowska (soprano), Clemens C Löschmann (tenore).
L'Oratorio di Natale di Bach: professione di fede e spirito popolare
Composto a Lipsia, dove Bach era Cantor da ormai più di dieci anni, per la liturgia natalizia del 1734 -1735, l'Oratorio di Natale (Weihnachts-Oratorium, BWV 248) si presenta come un ciclo di sei cantate, una per ciascuna delle sei festività comprese tra il giorno di Natale e l'Epifania. Per la realizzazione musicale, Bach fece ampio ricorso alla tecnica della parodia, consistente nel riadattamento, con nuovo testo e modifiche acconce, di brani tratti da composizioni precedenti, in questo caso cantate di argomento sia sacro sia profano. Benché non fosse concepito per una esecuzione tutta di seguito (la prima a Lipsia fu distribuita nelle feste indicate alternativamente tra le due chiese di S. Nicola e di S. Tommaso durante il servizio liturgico solenne del mattino e del pomeriggio), l'Oratorio di Natale è una composizione tanto vasta e grandiosa quanto concettualmente omogenea, come risulta non soltanto dalla regolare successione della narrazione evangelica (che nelle prime quattro parti utilizza la lectio di Luca 2, 1-21, mentre nelle due ultime sezioni ricorre a Matteo 2, 1-12), ma anche dal taglio formale, dalla ricorrenza di determinati elementi figurativi, dalle relazioni tonali e dalla strumentazione. Le differenze sono date semmai dall'adeguamento della musica al carattere delle singole festività. La rievocazione della nascita di Gesù Cristo nei suoi diversi momenti, fastosi e trionfali, diviene così celebrazione della fede nel senso più pieno del termine, senza offuscare quello spirito di freschezza popolare, talvolta anche ingenua, il quale, fondato sulle immagini della tradizione, ne è tratto rappresentativo.
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
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