Auditorium Cariplo Largo Mahler - MIlano
Musica da camera Intorno a Brahms
Viaggio in un'epoca non così lontana con il violino di Fulvio Lucianie il pianoforte di Massimiliano Motterle
Il fiore di una giovinezza, l’ultima maturità
Mendelssohn Movimento di Sonata per violino e pianoforte, incompiuto
Bach Ciaccona, versione con pianoforte di Felix Mendelssohn Bartholdy
Schumann Sonata in la minore opera postuma
Brahms Sonata in mi bemolle maggiore per pianoforte e clarinetto op.120.2, versione originale per violino
Fulvio Luciani, violino
Quarto e ultimo appuntamento con Intorno a Brahms, rassegna di Musica da camera della domenica mattina - una delle molte sorprese che laVerdi propone per la Stagione 2013/14 “del Ventennale” - in calendario domenica 1 dicembre (ore 11.00) all’Auditorium di Milano di largo Mahler (vedi programma).Protagonista di questa nuova iniziativa è il duo composto dal violinista Fulvio Luciani – apprezzato collaboratore de laVerdi insieme con il Quartetto Borciani nelle passate stagioni (vedi nota biografiche) – e dal pianista Massimiliano Motterle, che ci faranno vivere e rivivere le atmosfere musicali e non solo che permeano il personaggio di Johannes Brahms, mostro sacro dell’Ottocento culturale tedesco.
Gli incontri (quest'ultimo dal titolo: Il fiore di una giovinezza, l'ultima maturità) sono nella forma del “concerto narrato”: un concerto in cui l’esecuzione si intreccia a un racconto anche personale attorno alle musiche in programma.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 14/7).
Lasciamo la parola a Fulvio Luciani per introdurci all’ascolto del concerto:
"Tutti noi, io credo, guardiamo con un’attenzione particolare alle parole che segnano il congedo dalla vita. In esse, cerchiamo forse un messaggio, e di esse ci serviamo per rileggere ciò che è stato. Vale anche per le parole d’arte.
In questo ciclo abbiamo letto Brahms e il suo tempo senza tralasciare nessuna traccia che potesse ricondurre al violino e al pianoforte. L’abbiamo fatto soprattutto attraverso Schumann ma, fino ad ora, erano mancati Mendelssohn e Bach. Quest’ultimo programma li raccoglie tutti, con opere poste alle estremità delle loro vite: un movimento incompiuto di Sonata scritto da Mendelssohn a quattordici anni; l’ultima composizione completata da Schumann prima che la follia lo riducesse al silenzio; quasi l’ultima di Brahms. E la Ciaccona, nella versione con pianoforte che Mendelssohn scrisse purché i violinisti si decidessero finalmente a suonarla, e che segna l’inizio della storia esecutiva di questa che è la tra le composizioni più importanti della storia.
Alle parole ultime, spesso riconosciamo una freschezza disarmante; le parole prime spesso stupiscono per maturità. Ultime e prime, racchiudono le nostre vite."
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