STAGIONE SINFONICA 2013/14 “del VENTENNALE”
giovedì 7 novembre 2013_11_07, ore 20.30
venerdì 8 novembre 2013_11_08, ore 20.00
domenica 10 novembre 2013_11_10, ore 16.00
Auditorium Cariplo - Milano, Largo Mahler
Comitato promotore delle celebrazioni verdiane
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Messa da Requiem per soli,coro e orchestra
Soprano Chiara Angella
Mezzosoprano Agunda Kulaeva
Tenore Roman Sadnik
Basso Alexander Vassiliev
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Zhang Xian
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Via Clerici, 3 20121 - Milano Tel. 02 83389.329 www.laverdi.org
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Gustav Mahler
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 50,00/13,00).
- Prima della “prima” giovedì 7 novembre 2013_11_07, Auditorium di Milano (ore 18.00, Foyer del bar, ingresso libero) ci sarà la tradizionale conferenza di introduzione al programma, dal titolo: Verdi uomo d’affari e filantropo. Un eccellente amministrazione del successo fa di Verdi un artista milionario, un solido proprietario terriero, un investitore in beni mobiliari e un benefattore: dopo l'ospedale di Villanuova sull'Adda, sorge la "più bella tra le sue opere", la Casa di riposo, dono alla città di Milano e al mondo della musica.
Relatori: Marta Boneschi e Erina Gambarini
- Venerdì 8 novembre 2013_11_08 invece (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del bar, fino al 27 gennaio 2014), sarà inaugurata la mostra filatelica su Giuseppe Verdi: - un’ampia raccolta di francobolli da tutto il mondo che hanno il compositore come protagonista - in collaborazione con il Circolo Filatelico Canturium di Cantù (Como). Intervengono Luigi Corbani e Guido Levera (catalogo in vendita al bookshop dell’Auditorium, euro 10,00).
Requiem di Verdi: severità e passione
Speciale tributo de laVerdi al genio di Busseto per celebrare il bicentenario del compositore e i quindici anni del Coro Sinfonico di Milano. Inaugura una mostra filatelica su Verdi
La Messa da requiem di Giuseppe Verdi: il grande classico, diventato nel tempo un must dell’Orchestra Sinfonica e del Coro Sinfonico di Milano intitolati al grande compositore, torna all’Auditorium di Milano come speciale tributo al genio di Busseto, nel bicentenario della nascita.
Ma il capolavoro verdiano sarà anche l’occasione per festeggiare il quindicesimo compleanno del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, fondato nel 1998 da Romano Gandolfi e oggi guidato da Erina Gambarini.
Appuntamento dunque con questo secondo programma della Stagione del Ventennale de laVerdi dedicato all’autore eponimo – dopo il concerto inaugurale lo scorso settembre - giovedì 7 (ore 20.30), venerdì 8 (ore 20.00) e domenica 10 novembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler, con l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico de laVerdi.
Torna sul podio dell’Auditorium Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, appena rientrata dagli Stati Uniti dove ha diretto una trionfale La forza del destino alla Washington National Opera - Kennedy Center di Washington D.C.. Sul palco di largo Mahler, anche un parterre di solisti di profilo internazionale: Chiara Angella (soprano), Agunda Kulaeva (mezzosoprano), Roman Sadnik (tenore), Alexander Vassiliev (basso).
Un vero e proprio must de laVerdi, dicevamo. La Messa da Requiem, infatti, è stata eseguita dall’Orchestra Verdi, in Italia e all’estero, oltre 30 volte – tra cui a Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) - a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con il maestro Riccardo Chailly e con il maestro del Coro Romano Gandolfi, poi Ruben Jais, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, infine Aldo Ceccato la scorsa stagione sinfonica, sempre con Erina Gambarini alla guida del coro.
Il Requiem
Verdi, da sempre laico e anticlericale, scrive la sua Messa da requiem con intenti non liturgici, per ricordare Alessandro Manzoni a un anno dalla scomparsa (1873). La prima esecuzione, che lui stesso dirige, avviene il 22 maggio 1874 nella milanese chiesa di San Marco ma subito dopo passa alla Scala per diffondersi nei teatri e nelle sale da concerto di tutto il mondo, ormai considerate moderne cattedrali.
La sezione di maggiore impatto è certamente il Dies irae, che ha concezione e costruzione teatrali e drammatiche. Forse, calando la tensione nelle parti successive, alternando voci sole e coro compatto, s’incontrano relazioni più distese con i temi religiosi della morte e della pietà, e anche con il passato polifonico e rinascimentale.
Resta un monumento complesso e fitto di connessioni con la storia del suo tempo e la musica di sempre. Molti critici considerano la Messa da requiem il capolavoro assoluto di Verdi, ancor più delle opere teatrali. Di sicuro è un banco di prova per ogni complesso sinfonico-corale che si fregi di questo nome. Ed è un caposaldo assoluto nel repertorio della nostra orchestra e del nostro coro. Per noi tutti riascoltarla non è una consuetudine, ma è occasione per rinnovare emozioni sempre diverse, che cambiano non soltanto perché cambiano gli interpreti, ma perché cambiamo anche noi, guidati da una partitura che davvero è immortale. [note di Enzo Beacco]
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