Domenica 2 dicembre 2012_12_02 ore 21.00
Teatro Libero Via Savona 10 Milano
Teatro Libero Via Savona 10 Milano
IO SONO SARO BERNARDI
Conversazione-spettacolo
di Enrico Groppali (critico teatrale e giornalista)
Conversazione-spettacolo
di Enrico Groppali (critico teatrale e giornalista)
La serata comincia in modo apparentemente convenzionale. Con un signore di mezza età dall’aspetto a volte giovanile in modo sorprendente a volte carico d’anni come uno strano bambino residuato bellico di tutte le guerre (sempre Enrico Groppali, ahi per voi stimatissimo pubblico) che, dopo i doverosi saluti all’uditorio, informa con grazia pari soltanto alla sua inguaribile civetteria di essere “Saro Bernardi, reincarnazione maschile della celebre Sarah Bernhardt”.
Venuto a conoscenza del testamento, tuttora inedito ma custodito nella parigina Bibliothèque de l’Arsenal, che la grande attrice dettò sul letto di morte alla nipote Lysiane il 18 marzo 1923 – due giorni prima della sua scomparsa – l’inquieto Groppali ha così appreso testualmente:“Io, Sarah Bernhardt, resami conto all’età di ottantadue anni scarsi, di aver recitato in vesti maschili solo diciassette dei Grandi Ruoli tradizionalmente affidati a colleghi dell’altro sesso, qui decido e dichiaro che, post mortem, tornerò ad incarnarmi in quanto uomo sulla nostra vecchia terra riprendendo la carriera teatrale scioccamente interrotta da un inconveniente banale come la morte. Ovviamente non so dire a tutt’oggi quando avverrà il mio ritorno alle scene, né in quale lingua e in quale paese dimostrerò finalmente al mondo che l’intelligenza prescinde dal sesso, dal comportamento e dalle scelte dettate da una malintesa concezione dell’erotismo. Per questo dovrete aspettare gli eventi. Se nel frattempo qualche mio irriducibile ammiratore, al di là del tempo e dello spazio, volesse poi preannunciare la mia venuta, non glielo impedirò. Profittando, com’è naturale, delle ore dedicate al riposo notturno per dargli le dritte necessarie ad annunciare il mio ritorno alla vita e, com’è ovvio, al teatro”.
L’autore-demiurgo Groppali, per l’occasione anche interprete e informatore delle estreme volontà dell’amica, in un’ora circa di spettacolo informerà il pubblico delle decisioni prese da Sarah in questi ultimi cento anni. Spiegherà dove è stata relegata dalla Divina Provvidenza, con chi si è intrattenuta sia nell’al di qua quando girava il mondo sia in quell’al di là di cui abbiamo così poche notizie. E soprattutto, parlando dell’arte del teatro di ieri e di oggi in ogni paese del mondo, offrirà il quadro aggiornato di ciò che dobbiamo compiere per ridar vita a quella nostra vecchissima amica: la scena. Sempre sul punto di soccombere e sempre miracolosamente viva e vegeta.
Venuto a conoscenza del testamento, tuttora inedito ma custodito nella parigina Bibliothèque de l’Arsenal, che la grande attrice dettò sul letto di morte alla nipote Lysiane il 18 marzo 1923 – due giorni prima della sua scomparsa – l’inquieto Groppali ha così appreso testualmente:“Io, Sarah Bernhardt, resami conto all’età di ottantadue anni scarsi, di aver recitato in vesti maschili solo diciassette dei Grandi Ruoli tradizionalmente affidati a colleghi dell’altro sesso, qui decido e dichiaro che, post mortem, tornerò ad incarnarmi in quanto uomo sulla nostra vecchia terra riprendendo la carriera teatrale scioccamente interrotta da un inconveniente banale come la morte. Ovviamente non so dire a tutt’oggi quando avverrà il mio ritorno alle scene, né in quale lingua e in quale paese dimostrerò finalmente al mondo che l’intelligenza prescinde dal sesso, dal comportamento e dalle scelte dettate da una malintesa concezione dell’erotismo. Per questo dovrete aspettare gli eventi. Se nel frattempo qualche mio irriducibile ammiratore, al di là del tempo e dello spazio, volesse poi preannunciare la mia venuta, non glielo impedirò. Profittando, com’è naturale, delle ore dedicate al riposo notturno per dargli le dritte necessarie ad annunciare il mio ritorno alla vita e, com’è ovvio, al teatro”.
L’autore-demiurgo Groppali, per l’occasione anche interprete e informatore delle estreme volontà dell’amica, in un’ora circa di spettacolo informerà il pubblico delle decisioni prese da Sarah in questi ultimi cento anni. Spiegherà dove è stata relegata dalla Divina Provvidenza, con chi si è intrattenuta sia nell’al di qua quando girava il mondo sia in quell’al di là di cui abbiamo così poche notizie. E soprattutto, parlando dell’arte del teatro di ieri e di oggi in ogni paese del mondo, offrirà il quadro aggiornato di ciò che dobbiamo compiere per ridar vita a quella nostra vecchissima amica: la scena. Sempre sul punto di soccombere e sempre miracolosamente viva e vegeta.
PREZZI BIGLIETTI Intero: € 8,00
Tel. 02 8323126
biglietteria@teatrolibero.it
PRENOTAZIONI
E' possibile prenotare nelle seguenti modalità: via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it chiamando allo 02 8323126
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