Domenica 4 novembre 2012_11_04 ore 16.00 – Turno B
Teatro Coccia - Novara
LUCIA DI LAMMERMOOR
Dramma tragico in tre atti
Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Carlo, 26 settembre 1835
Musica di Gaetano Donizetti
Libretto di Salvatore Cammarano
dal romanzo The Bride of Lammermoor di Walter Scott
Scene e costumi Josef Svoboda riprese da Benito Leonori
Personaggi e interpreti
Lucia, sorella di Enrico Ashton - EKATERINA BAKANOVA
Edgardo, sir di Ravenswood - FRANCISCO CORUJO
Enrico Ashton, lord - SERBAN VASILE
Arturo Bucklaw, lord - ALESSANDRO SCOTTO DI LUZIO
Raimondo Bidebent, educatore e confidente di Lucia - GIOVANNI BATTISTA PARODI
Alisa, damigella di Lucia - CINZIA CHIARINI
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano - Coro del Circuito Lirico Lombardo
Maestro Concertatore e Direttore Matteo Beltrami
Regia di Henning Brokhaus
Nuovo Allestimento
Coproduzione
Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Fondazione Teatro Coccia di Novara, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell'Aquila di Fermo, Teatro Alighieri di Ravenna
NOTE DI REGIA
Nel lavoro con Svoboda - ha dichiarato Brockhaus - ci univa l'amore per il teatro, i significati del testo, l'interpretazione anche filosofica dello spazio. Per questo l'ambientazione è retrodatata alla guerra dei clan scozzesi come nei grandi dramma di Shakespeare, dove non si va a caccia di anatre, ma di stranieri intesi come 'diversi'. La pazzia di Lucia non è soltanto motivata dall'inganno che non le ha permesso di unirsi all'uomo amato, ma costituisce una ribellione alla società ottusa dell'epoca, al gioco dei potenti e al mondo militare maschile. Henning Brockhaus
TRAMA
Malgrado l'odio atavico che separa le loro famiglie, Edgardo e Lucia si amano e s'incontrano di nascosto. Ma Edgardo deve assentarsi, chiamato altrove dalle vicende della lotta nella quale è impegnato. Prima di partire rammenta a Lucia che Enrico Ashton gli ha ucciso il padre.
Perdonerà, tuttavia, se potrà sposarla. Lucia lo prega di tenere ancora segreto il loro amore, ma gli giura eterna fedeltà.
Nel secondo atto Enrico, prossimo alla rovina perché la sua fazione è perdente, inganna Lucia facendole credere che Edgardo s'è legato a un'altra donna e la costringe a sposare il potente Lord Arturo Bucklaw. Durante la cerimonia di nozze Edgardo irrompe nel castello degli Ashton, rimprovera a Lucia l'infedeltà di cui s'è macchiata e maledice lei e la sua stirpe.
La seconda parte del secondo atto vede Edgardo trascorrere la notte nello spoglio salone della torre nella quale risiede. Sopraggiunge Enrico, venuto a sfidare colui che ha osato turbare la cerimonia di nozze. Edgardo accetta la sfida, che avverrà all'alba.
Intanto (terza scena del secondo atto) nel castello di Enrico gli invitati festeggiano ancora le nozze di Lucia con Arturo, ma sopraggiunge Raimondo, sconvolto, e narra che Lucia ha ucciso il marito traffigendolo con una spada.
Il turbamento degli astanti è accentuato dalla comparsa di Lucia che, ormai folle, immagina prima che si stiano celebrando le sue nozze con Edgardo e poi, con una sorta di ritorno alla realtà, di rivelare all'amato di essere stata costretta a sposare Arturo. A questo punto cade svenuta.
Nell'ultima scena, che si svolge all'esterno della torre di Edgardo, questi, affranto per essere stato tradito da Lucia, immagina di rivolgersi a lei e di annunciarle che tra poco egli morrà. Medita evidentemente – anche se il libretto non lo precisa – di lasciarsi uccidere da Enrico.
Sopraggiungono Raimondo e gli invitati alle nozze: Edgardo apprende ciò che è accaduto e che Lucia è agonizzante. Vorrebbe rivederla, ma quando i rintocchi d'una campana annunciano che Lucia è morta, si trafigge con un pugnale.
FONDAZIONE TEATRO COCCIA
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