2012_02_04 Debutta la nuova produzione al Teatro Moderno, in scena per tre date

Sabato 4 febbraio 2012_02_04 alle ore 21.00
Domenica 5 febbraio 2012_02_05 alle ore 16.00
Sabato 11 febbraio 2012_02_11 alle ore 21.00
Teatro Moderno - Vigevano 
Compagnia Il Mosaico-Gli Anti Nati di Vigevano (PV)
SOTTOBANCO
commedia brillante in due atti
di Domenico Starnone 
Puoi prenotare i biglietti come ti è più comodo:
telefono: 348 1127776

Lo spettacolo
Dopo le riunioni di condominio, i consigli di classe di fine anno scolastico rappresentano il momento più alto e identificativo di "quello che siamo". Nello specifico, gli insegnanti mettono a nudo il proprio "io" e abbandonano progressivamente ogni forma di moderazione.
C'è il professore che difende a spada tratta i suoi alunni dai giudizi rigorosi dei colleghi, spalleggiato (solo per motivi professionali?) dalla collega stressata dalle difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia.
Le certezze scolastiche e la vita privata dei due sono messe in crisi dagli altri professori: l'insegnante di storia dell'arte, con la sua cultura alternativa, quello di religione, angosciato dalle offensive scritte murarie dei ragazzi o dal professore doppiolavorista, che utilizza la scuola solo per la sicurezza dello stipendio.
Per non parlare della frustrazione di chi si vede costretta a leggere i poeti francesi a ragazzi che, a suo dire, non capiscono neppure l'italiano!
Lo stesso gruppo deve decidere anche il futuro di un'insegnante precaria, supportata nella sua battaglia per il posto fisso da un collega non proprio presentissimo...
Su tutti domina il risibile preside, distruttore di grammatica e sintassi, mentre il solo nome di un alunno pluriripetente è sufficiente a scatenare discussioni ed imitazioni grottesche.
Sottobanco, scritto nel 1992, è un'esilarante e feroce occasione di riflessione sulle problematiche della scuola, sulla demotivazione dei professori, sulle piccole serpeggianti forme di corruzione, sul malcostume studentesco, sugli equilibrismi del corpo insegnante fatto di doppilavoristi, madri di famiglia in perenne servizio, quarantenni che corteggiano le studentesse.
Il testo ha debuttato nella Stagione 1992/93 con Angela Finocchiaro e Silvio Orlando, protagonista poi anche della trasposizione cinematografica con il titolo di "La scuola". 

Note di regia
Poter giocare con il parallelo rappresentazione teatrale-scuola è stata una delle cose che mi ha maggiormente convinto a scegliere Sottobanco come testo da portare in scena.
La scuola come componente della vita quotidiana è rappresentata molto bene dal testo (primo elemento): brillante, ironico, a volte sarcastico, che in diversi momenti fa pensare attraverso le "confessioni" dei (secondo elemento) personaggi-insegnanti nei quali tutti riconosceranno sicuramente qualcuno incontrato nella propria vita scolastica.
Mancava, invece, la rappresentazione della scuola come istituzione; su questo è basato il terzo elemento della rappresentazione, la scenografia.
Scenografia che, come l'istituzione-scuola, nasconde la realtà (è messa male, per usare un eufemismo) con parole ad effetto: è povera ma si dice "minimalista", è improvvisata ma si dice "essenziale", è caotica ed arruffata ma si dice "alternativa".
Alla fine, se le cose nella scuola vanno avanti e la commedia piace, il merito è comunque dei professori-attori e non di ciò che gli sta attorno. [Roberto Puddu]
Un commento
Cari amici, questa sera sono andato a vedere SOTTOBANCO al Mosaico e devo ringraziarli perchè per oltre due ore ho completamente dimenticato quello che mi aspettava una volta tornato a casa. Ci sono ancora due possibilità per vedere questa produzione, domani pomeriggio o sabato 11 per cui non perdetela. Uno sguardo disincantato sul mondo della scuola con presidi che risolvono le situazioni "in totem" e insegnati che si fanno spiate e vicendevoli sgarbi e poi alla fine promuovono un allievo che fa benissimo "l'imitazione di una mosca" e ha TRE in tutte le materie.
Due atti che presentano un "consiglio valutativo" per fare entrare in ruolo una provvisioria ed un "consiglio di classe" per valutare un ragazzo diffcile.
Gli attori del Mosaico/Antinati si giocano i propri ruoli con una grande naturalezza facendo dimenticare che stanno "recitando" quasi come se vedessimo la nuda e povera realta di un mondo "la scuola" attraverso le riprese di una camera nascosta.
Tutti bravi anche, ed in particolare, quelli che hanno dovuto dare al proprio personaggio un caratterizzazione più marcata dal vecchio professore ormai fuori dal mondo, alla professoressa sbronza di birra all'atra, dai congiuntivi improbabili e con un italiano "dalla pronuncia ineccepibile".
Insomma : non perdetevelo!! [Mario Mainino]

Grazie per il tuo piacevole ed efficace commento, capace di farmi immaginare (e vivere) le espressioni degli attori nel susseguirsi della commedia.
Salutoni.Gennaro

grazie l'ottima valutazione invita alla partecipazione ! Rita 

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