2012_02_01 Romeo e Giulietta secondo Sinigaglia inno alla vita e gioco sfrenato di passioni

Mercoledì 1 febbraio 2012_02_01 ore 21 
Stagione teatrale 2012 del Teatro Lirico di Magenta

William Shakespeare
Romeo e Giulietta 
Regia di Serena Sinigaglia

Lo spettacolo è il primo dei quattro inseriti nell'abbonamento Altri Percorsi che include opere di autori contemporanei o riletture originali di opere classiche. 
Gli interpreti sono Maria Pilar Perez Aspa, Mattia Fabris, Arianna Scommegna, Sandra Zoccolan, Chiara Stoppa, Stefano Orlandi.
Biglietti: platea 15 euro; galleria 12 euro; ridotto fino a 26 anni 10 euro.
Info biglietteria: 02 97003255 

Il testo, presentato nella storica traduzione di Salvatore Quasimodo, viene seguito quasi alla lettera ma si stenta a riconoscerlo soprattutto nella prima parte, proprio perchè la regia ne porta in superficie la prepotente carica vitale, spesso sepolta da incrostazioni interpretative troppo inclini al sentimentalismo.
Romeo e Giulietta è una tragedia che esplode di vita e di desiderio di libertà. In questa versione, l'amore non è un'astrazione illanguidita ma scoperta della passione fisica e urgenza di viverla.
Tutto in questo spettacolo mette in risalto l'elemento fortemente popolare del teatro di Shakespeare e lo sviluppa scenicamente con riferimenti alla pratica teatrale elisabettiana e con esplicite allusioni alla Commedia dell'Arte. La separazione tra palcoscenico e pubblico viene notevolmente ridotta dal prolungamento in sala dei due tiranti laterali da cui pendono le lenzuola colorate che delimitano la scena e dalle frequenti irruzioni degli attori in platea. Lo spettacolo coinvolge e trascina grazie alla straordinaria coesione scenica degli attori che si prodigano in un tour de force fisico e interpretativo che chiarifica il verso e lo riporta alla sua originaria verità. Si percepisce in ogni momento che dietro la messinscena dichiaratamente rozza e artigianale ci sia un intenso lavoro drammaturgico e attoriale collettivo. Nessuno tenta mai di prevalere sugli altri e, soprattutto, nessuno sembra che reciti. Ovunque trapela l'amore per Shakespeare. 
NOTE DI REGIA
"Romeo e Giulietta è la prorompente energia della giovinezza che non si chiede perché è al mondo, essa è "il mondo", quella paura di esistere e di bellezza che da sempre accompagna i giovani e li rende il più importante fattore di innovazione e cambiamento nella società. La giovinezza è assoluta in tutto, nell'amore come nell'amicizia, è la purezza indomabile di una prima volta vissuta senza le difese che l'età matura costruisce e oppone. Il nostro Romeo e Giulietta è questo, un inno alla vita gridato a pieni polmoni, è un gioco sfrenato di passioni e di sogni, è il divertimento sfrontato e incosciente di chi si affaccia alla vita e non ha ancora nulla da perdere. Un grande classico per rivivere ha bisogno di farsi carne e voce concrete, ha bisogno di diventare reale sul palcoscenico come se le sue antiche parole fossero state scritte per il pubblico di oggi. Con Shakespeare questo miracolo può accadere. E' per questo infatti che Shakespeare è Shakespeare. Se solo glielo permetti, le sue parole ti parlano in maniera diretta e immediata. E ti riguardano sempre.L'amore di cui ti parla non è un romantico idillio astratto tra modelli che di umano hanno solo l'apparenza. E' il desiderio sensuale, è il sesso. Il nostro Romeo e Giulietta è la storia di un gruppo i ragazzi che sognavano un mondo diverso e ora, anche se non sono più ragazzi, ma uomini e donne, continuano a sognarlo con la stessa disperata vitalità e lo stesso rinnovato bisogno di verità." Serena Sinigalia

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