Teatro Libero Milano
La dodicesima notte
ovvero il gioco dell'ambiguità
da William Shakespeare
docente Sandro Mabellini
presentazione al pubblico: 29-30-31 marzo 2012 a Teatro Libero
A condurlo un docente d'eccezione: l'attore e regista Sandro Mabellini!
Il testo è una delle commedie più affascinanti ed eleganti di Shakespeare, una favola densa di rimandi simbolici che si snoda tra rocambolesche trovate ad effetto, equivoci, travestimenti machiavellici e guizzi di ingegno. Il tutto nelle esotiche atmosfere di un'isola da Mille e una notte: parallela all'intreccio principale, vibrante e romantico, la farsa grottesca e comicissima dei bizzarri servitori e giullari da ritmo e incisività alla narrazione, esaltando la storia degli amori incrociati mentre, sottilmente, la deride.
Il docente e regista Sandro Mabellini darà come sempre un taglio personale all'opera, accettando la sfida shakespeariana di navigare nel mare aperto in cui tutto è ingannevole apparenza, ponendo l'accento sull'ambiguità tra maschile e femminile, sul gioco dell'inganno, sullo scollamento tra realtà vera e realtà immaginata.
Partendo dalla potenza sovvertitrice della tempesta che apre la commedia, gli ordini naturali si annullano e niente sarà più come prima...
Ricordiamo che è stato fissato un incontro con il regista Sandro Mabellini per Venerdì 11 Novembre alle ore 21:00 in via Savona 10, in occasione del quale il docente parlerà del progetto registico. Chi fosse interessato, contatti quanto prima la segreteria, ma attenzione: i posti rimasti sono soltanto 2!
DURATA DEL PROGETTO: da novembre a marzo
INIZIO DEL TPLAB: 21 novembre
GIORNO: lunedì
ORARIO: 19.30/23.30
COSTO: in rata unica € 660; in due rate € 360
PRESENTAZIONE AL PUBBLICO: 29, 30 e 31 marzo 2012 a Teatro Libero
La dodicesima notte è la commedia che Shakespeare scrisse tra il 1599 e il 1600. Tutto ha inizio con una tempesta che sovverte l'ordine delle cose e stravolge la vita degli uomini.
Il naufragio porta i protagonisti in Illiria,luogo che non ha tempo né spazio perché è ovunque e da sempre, proprio come in una fiaba.
Ci sono due gemelli, Viola e Sebastian, che si perdono e credono che sia l'altro a essere morto, e ci sono i conseguenti sviluppi: equivoci e doppi intrecci, naturalmente amorosi.
Il doppio, questa categoria teatral-letteraria che ha affascinato tutti, da Euripide a Plauto fino a Hoffmansthal e Pasolini, estrania e spiazza qualsiasi azione.
Nella nostra storia il doppio viene attuato con dei travestimenti: Viola che ama Orsino si spaccia per suo servo, perché vuole aiutare l'amato a conquistare Olivia che a sua volta non vuole saperne di innamorarsi. In questo modo Viola potrà stare vicino a Orsino e sperare che un giorno lui si innamori di lei.
Ma Olivia rimane affascinata da Viola e le cose si complicano di più anche perché Orsino si sente attratto da questo servo vestito da uomo ma dotato di modi gentili e spesso femminili (e a un tratto si ritrovano anche a svestirsi...).
Ho scelto di lavorare su questo testo perché permette di lavorare sull'ambiguità dei personaggi; nella dimostrazione finale del lavoro probabilmente tutti gli attori – siano essi uomini o donne – saranno vestiti da uomini.
Il femminile ed il maschile verranno fuori in modi del tutto inaspettati.
Sarà una rappresentazione di parole, corpi e di voci dati in pasto agli spettatori; una specie di opera post-brecthiana su tematica dell'oggi.
Sandro Mabellini
Teatri Possibili Milano
Via Savona 10
tel. e fax scuola 02/8323182
tel. biglietteria 02/8323126
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