2011_02_15 Amnesie al Teatro Libero di Milano

dal 15 al 21 febbraio 2011_02_15
Max Pisu
AMNESIE
di Riccardo Piferi e Max Pisu
regia di Riccardo Piferi
musiche originali di Franco Serafini
la canzone "Se non ricordo non ricordo" è di Max Pisu e Franco Serafini
voci fuori campo Tania De Domenico e Martino Gonnelli
organizzazione Carlo Grassi
foto di scena Luca Rossato
produzione Mat & Teo
 
PREZZI BIGLIETTI
Intero: 23,00 €
Under 26: 19,00€
Over 60 e possessori TP CLUB: 15,00€
allievi con carta TP CARD (prima e seconda replica): 2,00 €
 
ORARIO SPETTACOLI
da lunedì a sabato ore 21.00
domenica ore 16.00
 
ORARI E INFO  BIGLIETTERIA
Dal lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Nei giorni di spettacolo:
da lunedì a venerdì fino alle ore 21.00
sabato dalle ore 18.30 alle 21.00
domenica dalle ore 14.00 alle 16.30
Tel. 02 8323126
biglietteria@teatrolibero.it
 
PRENOTAZIONI
È possibile prenotare nelle seguenti modalità:
via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
chiamando allo 02 8323126
Per informazioni stampa: stampa@teatripossibili.org 02-45497296
 
Dal 15 al 21 febbraio a Teatro Libero, Max Pisu smette i panni di Tarcisio per vestire l'ironia propria di nuovi personaggi stravaganti e surreali
"Questo spettacolo si chiama Amnesie.
Ora non ricordo bene perché ho deciso di chiamarlo così, ma un motivo ci deve essere.
Sicuramente è uno spettacolo teatrale, ci sono  diversi monologhi, diversi personaggi e si ride: su questo non ci nevi… no grandi… piove..? Piove!
E' una specie di, come si dice, di lista, elenco, una sorta di... campionario umano. I personaggi sono quotidiani e bizzarri allo stesso tempo. C'è un entusiasta che deve organizzare una festa ma...gli invitati latitano; uno curioso, un po' invadente con il suo vicino in attesa dal dentista; un "bamboccione", un uomo di sinistra, un neonato, due anziani solerti "controllori" di cantieri e poi c'è… c'è… chi c'è? Ce ne sono tanti altri.
Sul palco sono solo ma parlo sempre con qualcuno;
che c'è ma non c'è.
Sono monologhi ma sembrano dialoghi: quotidiani e surreali.
Forse è una metafora della vita contemporanea; anche se non mi ricordo cosa vuol dire metafora.
Uno spettacolo pieno di amnesie dove si capisce che dimentichiamo solo quello che ci fa comodo e non ascoltiamo gli altri. Se li ascoltassimo rideremmo molto di più.
Beh, ci vediamo in teatro… se mi ricordo!"
Max Pisu
 
Max Pisu, in questo spettacolo teatrale, lascia i panni di Tarcisio per vestire quelli di diversi personaggi che ci danno la misura di quanto possa essere "surreale" la realtà e di come sia straordinario il quotidiano, anche passando attraverso l'ovvietà, vera o falsa che sia, di tanti "luoghi comuni".
Monologhi che però sembrano dialoghi. Dialoghi con l'altro, immaginario ma presente, o meglio, assente ma verosimilmente lì. Quello che ci lascia parlare e, ascoltandoci, smaschera il nostro cinismo nascosto, fa suonar ridicole, persino comiche, le nostre parole ma forse tragici tanti dei pensieri che le generano.

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)