1983_02_26 Piccola Scala un capolavoro di istituzione che abbiamo distrutto

Quando il Teatro alla Scala su sottoposto alla straordinaria ristrutturazione che ci ha portato alla condizione attuale, onde ricavare la biglietteria sotterranea ed eventualmente una sala prove fu distrutto il piccolo teatro chiamato appunto
PICCOLA SCALA
il tempio della lirica riscoperta
In quella struttura ebbi l'occasione di vedere diverse rappresentazioni molto rare e mai più proposte in altri ambiti, come nel caso della prima rappresentazione italiana de "I pellegrini alla Mecca" di Gluck, che sono rimasti famosi grazie alle variazioni scritte da Mozart sul tema di un buffo coro e che anche P.I.Tchaikowsky inserite come lungo movimento finale nella sua Suite Mozartiana.

Teatro alla Scala, Milano
Stagione d'opera e balletto 1982-1983
I pellegrini della Mecca o L'incontro imprevisto
Les pèlerins de la Mecque ou La rencontre imprévue
musica di Christoph Willibald Gluck
(Erasback, Alto Palatinato 1714 – Vienna 1787)
Opéra-cominque in tre atti su testo di Louis Hurtaut Dancourt da Lesage e d’Orneval
Prima rappresentazione Vienna, Burgtheater 7 gennaio 1764
traduzione italiana di Olimpio Cescatti
Prima rappresentazione in Italia, nell'ambito della stagione scaligera il 16 febbraio 1983

TEATRO ALLA SCALA
ENTE AUTONOMO
STAGIONE D'OPERA E BALLETTO  1982/83
PICCOLA SCALA ARTURO TOSCANINI
FUORI ABBONAMENTO
SABATO 26 FEBBRAIO 1983 - ORE 16 
OTTAVA RAPPRESENTAZIONE
LES PÈLERINS DE LA MECQUE
La rencontre imprévue
(I PELLEGRINI DELLA MECCA o L'INCONTRO IMPREVISTO)
Opéra-comique in tre atti di R. LESAGE e D'ORNEVAL
Musica di CHRISTOPH  WILLIBALD   GLUCK
(Proprietà Barenreiter - Rappr. Carisch, S.p.A. - Milano)
Edizione in lingua originale
Personaggi ed interpreti 
Ali, prince de Balzora, tenore EZIO DI CESARE
Rézia, bien-aimée d'Ali, favorita del Sultano soprano KAAREN  ERICKSON 
Amine, Balkis et Dardanée, suivantes au harem soprani JOLANTA  OMILL1AN, HELGA  MULLER MOLINARI, LUCIANA  D'INTINO
Osmin, schiavo di Ali, tenore CARLO GAIFA
Il Sultano d'Egitto (Achmet), tenore  IORIO ZENNARO
Vertigo, pittore, basso ALESSANDRO CORBELLI
Il Calender, derviscio basso chantante ARMANDO ARIOSTINI
Un Capo-carovana, basso ALDO   BRAMANTE
Con la partecipazione di Mimi
Morachin, ruolo recitato
Banou, ruolo recitato
Concertatore e direttore d'orchestra JOHN  MATHESON
Regia di GABRIELE LAVIA
(bozzetti dalle scene originali schizzi di Mario Mainino)
Scene di GIORGIO CRISTINI
Direttore dell'allestimento scenico GIORGIO  CRISTINI
Costumi di ANDREA VIOTTI
Costumi realizzati dalla Sartoria Teatrale ARRIGO,  Milano
Assistente alla regia FRANCO  PERO' 
L'OPERA SI RAPPRESENTA IN DUE PARTI, CON INTERVALLO DOPO IL SECONDO ATTO 

Tchaikowsky nel'ultimo movimento della sua "Mozartiana" rende omaggio ad una simpatica quanto poco nota pagina le Variazioni sopra "Unser dummer Pobel meint", da "I Pellegrini alla Mecca" di C. W. Gluck, KV 455 (1784) opera che il sottoscritto Mario Mainino vide alla Piccola Scala di Milano il 26 febbraio 1983.

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